Data Set Title: FEDORA. Excerpts from essays on students’ future perception. Italy id;text S220;"Nel 2040 immagino vivrò più o meno dove abito ora ovvero nella provincia di Bologna ma non escludo che sarò spesso costretto a viaggiare per lavoro. La casa la immagino di media grandezza, poco più di 100m2 al più, e per l’appunto in provincia quindi in una situazione di tutto sommato tranquillità, di sicuro però la domotica è presente nella mia idea di casa futura. La mia aspettativa è quella di avere uno stile di vita che non sia del tutto sedentario, spero infatti di riuscire a ritagliare un po’ di tempo da dedicare all’attività fisica e di avere anche soprattutto tempo per i rapporti sociali, che ho particolarmente a cuore. È difficile dire come sarà organizzata la mia giornata dato che non conosco gli orari di quello che sarà il mio lavoro, di certo c’è che il più delle volte pranzerò in compagnia di amici/colleghi (se il lavoro occuperà sia la mattina che il pomeriggio) e verosimilmente spesso cenerò anche in compagnia di qualcuno. Ciò che scandirà il mio tempo sarà quindi probabilmente il lavoro. Sicuramente sarà ancora un tema importantissimo quello ambientale, visti gli obbiettivi del programma spaziale Artemis mi piace immaginare anche che sarà centrale la questione legata alla regolamentazione dello spazio, sia per quanto riguarda cosa è di chi, sia le leggi in vigore nello spazio extraterrestre, in fine è altamente probabile, dato che ne vorrei fare il mio lavoro, che il dibattito fisico sarà il mio pane quotidiano. Le opportunità che più facilmente immagino mi si potranno presentare sono dei progetti di ricerca internazionali, tuttavia, se proprio bisogna pensare in grande, si potrebbe anche immaginare di avere la possibilità di andare a studiare alcuni fenomeni fisici nello spazio (sempre per via del programma Artemis) ma questo lo vedo ancora molto difficile, credo che perché diventi la quasi normalità occorrano più di 20 anni. Immagino una vita sociale molto attiva, non do per scontato il fatto che avrò un partner ma non lo escludo neanche, nella mia cerchia di amici più stretti non vedo solo persone con i miei stessi interessi ma anche quelli che sono i miei amici attuali. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono il disinteressarmi dalla fisica/il non rivelarmi sufficientemente abile per svolgere il lavoro di ricercatore, avere un figlio che mi porta via molto tempo e che mi limita nel poter viaggiare. La più grande incertezza che ho per il futuro è se riuscirò a trovare un posto nella ricerca. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io penso che non sarà un problema e troverò il mio posto in qualche alto ambito al quale magari mi devo ancora avvicinarmi. Quello che vorrei sapere del mio futuro è in realtà nulla perché non vorrei vivere con la consapevolezza che qualcosa accadrà comunque qualunque cosa io faccia." ************************************************************************* S219;"Nel 2040 mi immagino di vivere in Australia, a Sydney. Vorrei che la mia casa fosse ecologica, autosufficiente dal punto di vista energetico impiegando l’energia solare. Immagino la mia casa molto spaziosa, ariosa e confortevole, distribuita su un piano terra e su un primo piano, con tutti gli ambienti indispensabili in una casa di oggi. Non la vorrei troppo tecnologica perché reputo che un uso eccessivo dell’energia elettrica sarebbe, ancora nel 2040, troppo dannoso per il mondo. Attorno mi immagino molto verde, altre case, uffici, scuole, bar e ristoranti, teatri, cinema, municipio e altri palazzi sede di enti importanti. Ovviamente ogni costruzione è ecologica. Immagino la mia giornata-tipo molto impegnata. La mattina, dopo aver accompagnato i bambini a scuola (a seconda delle mattine mi alterno con il papà e i nonni), vado a lavoro. Come tutti gli abitanti di Sydney, utilizzo i mezzi pubblici o la bicicletta, a seconda di dove debba andare. I mezzi pubblici sono silenziosi, a zero impatto ambientale e usano i pannelli solari per autoalimentarsi, invece i mezzi privati impiegano l’idrogeno. Al lavoro mi occupo di temi strettamente legati all’ambiente, in particolare risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti e la ricerca di materiali ecologici che sfruttino esclusivamente risorse rinnovabili e che possano essere impiegati al posto della plastica, dunque materiali resistenti e versatili. Per questo motivo immagino la mia vita lavorativa molto dinamica e con tante relazioni sociali a causa delle collaborazioni con diversi esperti provenienti da tutto il mondo. A pranzo poi a volte rimango con i colleghi oppure mi incontro nel solito ristorante con degli amici e insieme discutiamo di tante cose: oltre alle questioni personali ci preoccupiamo della nostra città caratterizzata da problemi come la disparità di genere, economica e l’integrazione, a volte difficile in una città multietnica come Sydney; inoltre riflettiamo su possibili soluzioni, almeno nel nostro piccolo. Dopo la pausa torno al lavoro fino all’orario di uscita dei bambini da scuola e dopo la scuola li accompagno a fare sport (anche qui mi alterno con il papà e i nonni). Nel mentre mi dedico alla cura di me stessa, leggo, faccio sport, oppure faccio video-chiamate attraverso delle applicazioni che permettono di vedersi attraverso degli ologrammi con amici che purtroppo vivono lontano da me e che vedo sì e no una volta all’anno. Infine a cena si sta tutti insieme in famiglia e ci raccontiamo delle rispettive giornate. La sera a volte capita che lasciamo i figli ai nonni e andiamo fuori con gli amici. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono la tenacia e la determinazione che temo possano venire meno e trovare il percorso giusto. La più grande incertezza che ho per il futuro è se effettivamente quello che adesso vorrei fare potrebbe piacermi e dunque se la strada che ho pensato di intraprendere sia quella giusta. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io mi immagino come potrebbe andare in peggio e ho paura quindi di fallire oppure di rimanere insoddisfatta dei risultati ottenuti perché minori rispetto alle aspettative. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se effettivamente realizzerò quanto mi immagino ora, o se almeno realizzerò qualcosa, dove andrò a vivere, se potrò sempre contare sulla vicinanza dei miei genitori, se riuscirò a non perdere le amicizie che ho ora e se la famiglia che mi costruirò sarà sufficientemente solida e se educherò correttamente i miei figli." ************************************************************************* S218;"Nel 2040 avrò 37 anni, forse una famiglia, mi aspetto di vivere in un appartamento in centro a Bologna e con un impianto domotico, e di seguire una routine legata al mio lavoro e ai miei hobbies: mi sveglio tutti i giorni alle 7.00, bevo un caffè mentre Alexa mi legge le notizie del giorno: “lo sviluppo scientifico della cura contro il cancro ha raggiunto un nuovo traguardo” e mi dà le informazioni sul traffico, poco dopo mi vesto ed esco. Dopo essere uscito salgo in macchina e mentre il motore si scalda ordino la spesa online, da ritirare presso un supermercato vicino a casa mia, e una volta partito il mio navigatore mi informa sul percorso più breve da percorrere verso il lavoro che si trova poco fuori città. Lavorerò presso un laboratorio che si occupa di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, che spaziano tra i più ampi campi di applicazione, dalla medicina al commercio e alla vita di tutti i giorni, al fine di poter migliorare e semplificare la vita delle persone. Passo la mattinata lavorando e finita la breve pausa pranzo, durante la quale parlo e discuto con i miei amici colleghi, torno a lavorare fino alle 16:00. Alle 17 arrivo in centro città per ritirare la spesa che avevo saggiamente ordinato e torno casa per dedicare il tempo alla mia famiglia e alle mie passioni come la cucina e la cinematografia. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono la disponibilità di lavoro nella mia città, il mio fallimento negli studi universitari La più grande incertezza che ho per il futuro è sono le scelte da compiere per autorealizzarmi Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io penso che mi ci adatterei e riuscirei a estrarne ugualmente lati positivi e a realizzarmi Quello che vorrei sapere del mio futuro è lo stato del pianeta terra e la condizione sociopolitica del mondo ************************************************************************* S221;"Mi immagino una casa serena lontana dal frastuono della città, vivrò da solo o se sarò abbastanza fortunato con delle persone che amo. Cerco di condurre la mia vita per dare abbastanza spazio al lavoro e ai piaceri personali. Mi immagino un futuro scuro ma allo stesso tempo pieno di luminoso per via del progresso che ci guiderà per il miglioramento delle nostre condizioni, mentre da un lato può creare molti altri problemi se utilizzato da governi dispotici. Gli ostacoli che posso incontrare nel futuro che ho descritto sopra sono una mancanza di voglia e di saper reagire ai cambiamenti e le possibilità lavorative La più grande incertezza che ho per il futuro è tutto quanto Quando a penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io provo speranza, paura e un bel cocktail di sentimenti contrastanti Quello che vorrei sapere del mio futuro è varrà la pena di viverlo? " ************************************************************************* S215;"Suona la sveglia, sul display è segnato “6:30, ensoleillèe, temperature moyenne 24°C”. Come ogni mattina, a fatica, mi trascino fino al bagno. L’impatto tra l’acqua fredda e le mie guance è un trauma quotidiano. Sul polso ancora bagnato sono leggibili delle cifre che continuano ad aggiornarsi, mostrano il consumo di CO2 in tempo reale: tutta la domotica e non solo, dalla caffettiera alla moto elettrica in garage, è interconnessa ad una rete che registra quanta energia ogni abitante consuma, quantificandola in chilogrammi di anidride carbonica rilasciata nell’ambiente per produrla. Il governo svizzero ha messo un limite giornaliero pro capite, ma non è l’unico, ormai anche il resto d’Europa si sta adattando. Metto a scaldare il tè; di comprare il latte non se ne parla, con le restrizioni all’allevamento è venuto a costare troppo e lo stipendio da ricercatore non è tra i più generosi. Lo smartphone è stato sostituito da un paio di occhiali e un chip impiantato nella corteccia celebrale, anche se, i nuovi modelli non avranno più bisogno di un supporto fisico, grazie all’implementazione di un sistema collegato direttamente alla retina degli occhi. Mentre inzuppo i biscotti guardo scorrere i titoli dei giornali, vedere le parole scivolare nel vuoto mi ricorda l’intro dei film di Star Wars; come ogni giorno, si legge delle migrazioni dovute ai cambiamenti climatici: da una parte le zone desertificate si estendono a macchia d’olio, dall’altra milioni di sfollati scappano dopo l’ennesimo cataclisma. Io sono tra i fortunati; ma è compito di chi ancora può salvare il salvabile. Siamo a un passo dall’implementare la fusione nucleare per lo sviluppo di energia pulita, lo stato dell’arte nelle tecniche di terraforming sembra promettere che nel giro di 10 anni si potrà colonizzare Marte, e anche io, nel mio piccolo, sto cercando di dare un contributo alla scienza. Ma ci sentiamo sempre un passo indietro, un attimo in ritardo, e il pianeta è ormai destinato ad un lento declino. Io e la mia ragazza abbiamo deciso di non avere figli, perché nessuno può immaginare come sarà il futuro. Prima che io esca mi aggiusta la cravatta e mi bacia in fronte. Dal finestrino della metropolitana rialzata si vede il lago di Ginevra, uno specchio blu incorniciato dai monti, spogli dalla neve da troppo tempo. Ho sempre amato il francese e impararlo non è stato difficile; tuttavia, sono riuscito a tenere vivo l’uso dell’italiano tenendomi in contatto con gli amici di una vita. Seduto al mio posto, trovo il momento per scrivere due righe di messaggio a quello che ormai considero un fratello. Lui è rimasto a Bologna, la mia città natale; è agosto e si lamenta del caldo torrido. Ha i suoi buoni motivi, da quelle parti il clima è ormai tropicale. Finalmente entro nel mio laboratorio, nei sotteranei la luce al neon sostituisce quella solare, immerso nel ronzio costante dei deumidificatori trovo la pace: se esiste una soluzione sarà la scienza a trovarla e io voglio esserne parte. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono la difficoltà di entrare nel mondo della ricerca e la necessità, eventuale, di trasferirsi in un altro paese. La più grande incertezza che ho per il futuro è come i cambiamenti climatici impatteranno il nostro modo di vivere. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io rifletto sulle varie scelte che potrei compiere, dal percorso di studio a quello professionale. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se sarò in grado di trovare “il mio posto” nel mondo della scienza. ************************************************************************* S002;"Nel 2040 immagino di vivere in una casa, non esageratamente grande, ma con un enorme giardino, provvisto di campi da gioco e piscina. Vivo una vita molto simile a quella attuale, con pressoché le solite abitudini e i soliti amici. Problemi ambientali di livello mondiale come: la carenza di acqua dolce, il riscaldamento globale, il buco nell’ozono e la necessità di nuove forme di energia rinnovabile, si faranno sempre più vicini, pericolosi e discussi. Ma in compenso ci saranno nuovi svaghi, passatempi e lavori, implementati dalle nuove tecnologie che ci aiuteranno anche nella cura di noi stessi e della nostra casa, forse a discapito della vita sociale degli individui, ma questo dipende da come e quanto sceglieremo di sfruttare/abusare tali agevolazioni. Un sogno che ho è ottenere una licenza di volo privato. La mia città ideale include mezzi di trasporto pubblici, locali e cinema. Il mio mondo ideale include la possibilità per chiunque di decidere chi essere e cosa fare (nel rispetto della libertà altrui). I miei principali timori e preoccupazioni sono non riuscire a trovare un lavoro ed essere costretto ad allontanarmi dalle persone a me care." ************************************************************************* S216;"Immaginando una giornata-tipo del 2040, quando avrò 37 anni, mi penso subito all’interno di un nuovo tipo di città spaziale sviluppata sul pianeta rosso, Marte. Stando alle parole del visionario Elon Musk, tra pochi anni saremmo in grado di vivere stabilmente su un altro pianeta, e la mia generazione è quella che potrà provare per prima questo nuovo tipo di vita. Lassù gli spazi vivibili saranno sicuramente piccoli, essenziali e funzionali al massimo per quella che sarà la nostra nuova routine di vita, dove ognuno di noi dovrà saper vestire i panni di astronomo, fisico, scienziato e biologo. Durante la giornata, dopo una veloce colazione a base di prodotti liofilizzati, il mio tempo sarà dedicato ad esperimenti per capire meglio le dinamiche di vita in condizioni diverse da quelle terrestri: da come nasce una piccola piantina a come si sviluppano i tessuti e gli esseri viventi in condizioni di gravità più bassa. Il principale problema, dato il fatto che si è costretti sempre negli stessi spazi, sarà trovare una formula che consenta a tutti di vivere nel modo più sereno possibile, evitando litigi e attriti di ogni genere: i lockdown appena passati ci hanno infatti dimostrato che stare sempre insieme per molto tempo non è sempre facilissimo. Le opportunità che si possono cogliere da questo tipo di vita sono innumerevoli: vivendo in un altro pianeta e ristudiando le cose anche più basilari credo ci aiuterà a capire quanto siamo piccoli e quanto poco sappiamo realmente sull’universo, placando quello spirito di onnipotenza che l’uomo tende ad avere sulla natura. Per quanto riguarda l’ambito scientifico gli strumenti e i procedimenti utilizzati saranno gli stessi che sulla terra, la sfera privata sarà invece profondamente diversa, a partire dai pasti e da tutto ciò che quotidianamente utilizziamo come svago. La vita sociale si limiterà ai contatti con gli altri ospiti della “città” e bisognerà dimenticarsi per parecchio tempo animali domestici, passeggiate, uscite “in balotta” e tutto ciò che di sociale avevamo sulla terra. La concorrenza è agguerrita e l’ostacolo più grande sarà rientrare in quella piccolissima cerchia di persone che avrà il privilegio di partire. Nel caso non dovessi essere tra queste, spero di lavorare in un laboratorio di ricerca con cellule, microscopi, provette e pipette e mi piacerebbe sapere se il futuro mi riserverà un posto nello spazio o no. ************************************************************************* S222;"Una giornata tipo del 2040 Nel 2040 spero di essere un uomo autonomo e felice della vita che mi sono costruito. Il mio sogno è quello di andare ad abitare in una villa in collina, con diversi ettari di terra per avere l’opportunità di costruire un campo da calcio e una piscina. Non vorrei spostarmi troppo da dove abito attualmente, perché mia mamma sarà sempre la mia priorità. La mia casa avrà tre piani, il primo dovrà contenere una cucina molto moderna e un salone ampio e luminoso, ma soprattutto sarà provvisto di una cuccia per il mio cagnolino, Oby. Il secondo piano possiederà quattro camere, dove in ognuna ci sarà un bagno: una matrimoniale, due per i bambini e una per la lavanderia. Infine l’ultimo piano sarà sotto terra e fungerà da taverna, all’interno avrà un mega schermo e un tavolo da biliardo. Per riuscire ad ottenere una casa del genere svolgerò sicuramente un buon lavoro e avrò una moglie altrettanto autonoma. Vorrei svegliarmi la mattina senza pensieri e preoccupazioni, fare colazione con la mia famiglia e poi andare al lavoro cercando di uscire per fine pomeriggio e recarmi al parco con i miei bambini. Infine vorrei tornare a casa per cena da una bellissima moglie ad aspettarmi, per poi ritrovarmi con i miei vecchi amici di infanzia a giocare a biliardo. Sicuramente tra diciannove anni, nel 2040, avrò gli stessi amici di oggi e magari se ne aggiungeranno di nuovi, ma loro saranno sempre al mio fianco per sostenermi. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono diversi, come ad esempio il lavoro. Io mi impegnerò sempre al massimo per raggiungere i miei sogni, sarò costante e diligente per riuscire a praticare il mestiere dei miei sogni e realizzare il futuro che immagino. La mia più grande incertezza che ho per il futuro è la paura di fallire e di non condividere le gioie della vita con le persone che amo. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io non mi spavento, anzi ciò mi da la forza di essere ancora più tenace. Nessuno può sapere cosa la vita abbia in servo per ognuno di noi, ed è proprio questo aspetto che la rende unica e bellissima. Quello che vorrei sapere del mio futuro è proprio nulla, perché come ho detto prima, la vita è imprevedibile e non puoi controllarla, ogni nostra azione può svoltarla completamente e non sapremo mai quale sarà il nostro futuro finché non lo staremo vivendo. ************************************************************************* S217;"È il 2040 sono passati dieci anni da quando ho finito l’università e molte cose sono cambiate in questo arco di tempo. Il paesino in cui vivo da quando ero piccola come molti altri è diventato parte di una città più grande, con molte aree urbane e spazi verdi. I mezzi di trasporto più usati sono le auto elettriche e le biciclette, anche se la maggior parte delle persone preferisce in caso di piccoli spostamenti camminare a piedi. Tutte le case e gli edifici sono moderni e realizzati nel rispetto dell’ambiente. Nel condominio in cui vivo con la mia famiglia, tutti i vicini sono disponibili e gentili. Per questo motivo ci aiutiamo a vicenda nei momenti del bisogno, come ad esempio per portare i bambini a scuola. L’ appartamento in cui vivo con mio marito e i miei figli si sviluppa su due piani ed è dotato di ogni comfort. Al piano inferiore davanti all’ingresso è presente un salotto, arredato con mobili moderni, a poca distanza è presente una piccola sala da pranzo al cui fianco c’è la cucina. Salendo le scale si arriva poi al secondo piano dove si possono trovare tre camere da letto ciascuna con un proprio bagno. Tutte le giornate si svolgono quasi allo stesso modo scandite da numerosi impegni tra lavoro e famiglia. La mattina prima di andare a lavoro in ospedale, accompagno i miei figli a scuola. Arrivata a lavoro incontro i miei colleghi con cui faccio piacevoli conversazioni tra una visita e l’altra. Al termine del turno di lavoro torno a casa dove mi aspettano i miei figli e mio marito. Rispetto a quando ero una ragazzina nella mia vita ci sono molti più impegni che rendono difficile fare cose un tempo normali come ad esempio uscire ogni sabato con le amiche. Ci sono maggiori responsabilità a cui non ci si può sottrarre e dunque nonostante le difficoltà non bisogna smettere di impegnarsi. Nonostante ciò, alcune volte il sabato sera riesco ad uscire con alcune amiche per andare a cenare e scambiare due parole. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono non riuscire a coniugare la vita lavorativa e familiare in modo adeguato. La più grande incertezza che ho per il futuro è riuscire a fare ciò che mi piace. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io immagino diversi scenari possibili tenendo conto di quelle che sono le mie ispirazioni e il mio carattere. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se sarò in grado di realizzare i miei progetti con successo. ************************************************************************* S223;"Nel 2040 mi immagino di vivere negli Stati Uniti, in particolare a Los Angeles, in una città che sia ricca di vegetazione e con poco inquinamento. La mia giornata sarebbe molto dinamica: la mattina mi alzerei intorno alle 6:30 per potermi allenare poi, portati i miei figli a scuola, andrei al lavoro. Nel pomeriggio passerei il tempo con i miei figli o ad aiutarli con i compiti o a giocare. Cercherei di essere utile per l’incremento degli strumenti per l’istruzione dei miei figli, come corsi per imparare ad usare programmi specifici o come sfruttare le fonti che possono essere prese da internet. In vista di sapersi destreggiare tra le nuove possibilità tecnologiche che sono in continuo sviluppo. Inoltre, spingerei i miei figli a puntare a migliorarsi e a trovare gli hobby che preferiscono per poterli coltivare. Avrei creato una seconda sede dell’azienda di mio babbo nel luogo in cui vivo e sarei a capo della gestione della nuova sede, puntando a fare sviluppare l’azienda. Avrei una casa abbastanza grande con un giardino, il design sarebbe moderno e ci sarebbero varie stanze, ognuna con una specifica funzione: uno studio, una palestra, una camera da letto per ogni figlio, un soggiorno, una camera dei giochi, una cucina e due bagni. Dedicherei del tempo per me stessa, come uscire con le mie amiche un’ora durante il weekend o praticare le arti marziali. I miei vicini sarebbero una parte importante delle mie relazioni sociali e anche per i miei figli. Inoltre, cercherei di stare in contatto con i miei genitori e tornare in Italia tutte le vacanze di Natale e un periodo anche in Estate. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono la reale possibilità di fare il lavoro che desidero all’esterno, l’inquinamento che è sempre in aumento e potrebbe causare gravi danni alla natura. Inoltre, potrei non trovare il luogo adatto per creare la mia famiglia. La più grande incertezza che ho per il futuro è se mai riuscirò ad inserirmi nel ramo del mondo del lavoro che desidero e creare una sede dell’azienda di mio babbo negli Stati Uniti. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io penso di rimanere in Italia e lavorare nell’azienda di mio babbo probabilmente rimanendo nel piccolo paesino in cui vivo attualmente. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se mai riuscirò a spostarmi all’estero e se mi saprò adattare al nuovo stile di vita dello stato." ************************************************************************* S208;"E’ arduo fare previsioni future, soprattutto se lo sono di parecchi anni e se riguardano la vita umana, soggetta a continui mutamenti. Sebbene, quindi, mi sembra difficile valutare come sarà la mia vita nel 2040, tuttavia posso descrivere la vita che desidererei. Infatti, non penso che si allontanerà di molto da quella che avrò, poiché ritengo che se uno tiene ardentemente ai propri obiettivi e ai propri sogni alla fine riuscirà a raggiungerli. Mi piacerebbe trasferirmi a Londra e lavorare in un ospedale come pediatra, sposarmi e avere due gemelli. Vivrei in un quartiere verde di Londra, tranquillo e con dei bei parchi nelle vicinanze. Vorrei abitare in una villetta a due piani, nuova, luminosa e con un piccolo giardino. Mi piacerebbe avere un arredamento moderno in cucina, in bagno e nelle camere da letto, mentre nel salotto e nello studio, lo vorrei più antico. Il pavimento, invece, in parquet con la moquette in salotto e nelle camere da letto. La mia giornata consisterebbe nello svegliarmi presto e, fatta colazione, nel preparare i miei figli, accompagnarli a scuola e, infine, andare in ospedale. Al termine del lavoro, andrei a fare la spesa e a riprendere i miei figli da scuola, dopodiché tornerei a casa. Verso tardo pomeriggio porterei i miei figli a fare sport e nel frattempo uscirei a fare una passeggiata. Arrivata sera, li passerei a riprendere, cucinerei e, dopo aver cenato, starei insieme alla mia famiglia, a guardare la tv o a fare qualche gioco di società. Spero di non aver nessuna problematica seria e di poter affrontare facilmente quelle che mi si presenteranno, ad esempio quelle riguardanti la lingua e l’ambito di lavoro. Penso che trasferirmi in un nuovo paese mi potrà aiutare a fare nuove conoscenze ed esperienze e mi darà una maggior opportunità di viaggiare. Alcune sere mi sentirei con i miei amici italiani e i miei genitori, mentre nei weekend uscirei con la mia famiglia, con gli amici e i con i nuovi colleghi. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono molteplici, ma sono convinta che con la determinazione si possano superare. La più grande incertezza che ho per il futuro è non riuscire a fare ciò mi rende felice. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io inizialmente mi rattristo, ma poi mi consolo, pensando che la vita riserva tantissime sorprese e che non bisogna mai perdere il coraggio e l’entusiasmo di intraprendere nuove strade. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se raggiungerò i miei obiettivi. ************************************************************************* S212;"Premettendo che le bellezze italiane siano sicuramente uno dei motivi per il quale molta gente è affezionata a questa terra bisogna anche ammettere che si vogliono raggiungere determinati traguardi e rivestire specifiche posizioni all’estero magari si potrebbero avere più opportunità, soprattutto nell’ambito scientifico. Ovvero quello che mi piacerebbe approfondire. Non avendo particolari sogni se non quello di trovare un impiego stabile e il più soddisfacente possibile mi aspetto che gli spazi in cui potrei muovermi sarebbero quelli di una classica casa di periferia sufficientemente vicina alla città ma lontana dal suo caos. Nella mia casa spero che riuscirò a dedicarmi una stanza solo per me da abbellire con qualche oggetto che mi ricordi delle mie passioni come: la f1, le scienze, il ciclismo, gli scacchi e tutte le altre. Probabilmente lo stile di vita che mi troverò a condurre sarà abbastanza simile a quello attuale quindi una condizione media nella quale ci si può levare qualche piccolo sfizio ogni tanto. Anche se sono ben consapevole di quanto sia importante investire i propri averi e fare in modo che siano proprio le rendite che questi ti garantiscono che a permetterti di capire quanto potrò permettermi di spendere. Penso che la mia giornata inizierà verso le 7 per poi accompagnare i possibili figli a scuola e dirigermi a lavoro. Una volta finita la giornata lavorativa probabilmente sarò costretto ad accompagnare i miei figli a praticare qualche attività sportiva per poi sfruttare il momento magari assaporando qualche libro. Tornato a casa verso le 6 ci sarebbero gli aspetti domestici da curare e quindi mi dedicherei a quelli aspettando la cena per poi godermi un film la sera sul divano. Più che altro spero di non perdere la voglia di architettare e realizzare nuovi progetti che mi possano tenere impegnato e che mi spingano a documentarmi su argomenti nuovi. Mi sento che la mia vita sociale finirà per essere un po’ sacrificata ma spero di continuare a frequentare alcuni amici di infanzia e riuscire a ritagliarmi qualche sera per uscire. Effettivamente la vita che mi aspetto è quella solita e noiosa della maggior parte delle persone che conoscono e che forse potrei ambire a qualcosa di più anche perché, come insegnano tutti, l’ambizione ti porta a raggiungere nuovi traguardi. Ma alla fine è lo scenario più probabile che si realizzerà e poi l’importante non sarà quello che avrò quali saranno le mie abitudini o se riuscirò a cambiare il mondo. L’importante saranno le emozioni che sentirò e la serenità che accompagnerà la mia vita e alla fine forse i filosofi hanno ragione dicendo che il saggio non cerca i piaceri immediati ma si concentrano su un perenne stato di armonia. E se le idee di queste menti illustre sono sopravvissute per migliaia di anni… perché dovrebbero sbagliarsi? Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono Il futuro che ho descritto mi sembra facilmente raggiungibile senza troppi sforzi ma sono ben consapevole che dovrò dedicarmi allo studio e magari soffermarmi sulla finanza per poter comprendere meglio come sfruttare meccanismi economici a mio favore. Inoltre non dovrò trascurare i rapporti sociali ma l’ostacolo che penso sia il più duro da superare sia quello di non perdere la curiosità e la voglia di continuare a informarsi sempre su nuovi argomenti. La più grande incertezza che ho per il futuro è Non ho troppa paura per le cose che verranno anche perché alla fine penso di riuscirmi ad adattare abbastanza bene. Ovviamente non sto dicendo che mi andrà bene la prima cosa che capiterà e che non proverò minimamente a migliorare la situazione però alla fine credo che sia importante anche sapersi comportare. Ma forse le cose su cui sono più incerto sono quelle riguardanti le amicizie, e le relazioni sentimentali ma soprattutto spero di avere dei bei momenti da ricordare. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io Ci rimango abbastanza male anche perché alla fine ho sempre programmato tutto fin da piccolo ed i traguardi che mi ero prefissato gli ho raggiunti molto spesso, quindi… se dovessi vivere una vita senza aver modo di dedicarmi a quello che mi piace proverei ad addolcire la pillola sperando che almeno le relazioni sociali vadano meglio e che in fin dei conti riesca allo stesso modo a rimanere sereno. Quello che vorrei sapere del mio futuro è La risposta che tutti darebbero a questa domanda è… che lavoro otterrò? Diventerò ricco? non so cosa la vita mi riserba ma alla fine è davvero questo quello che importa davvero? Pensandoci un po’ penso che alla fine vivere una vita diversa da come la volevamo, o magari non raggiungere i traguardi prefissati sia una cosa secondaria. Quindi quello che vorrei sapere e se mi sono goduto quello che ho trascorso o se ho vissuto solo per sentir ticchettare un orologio. ************************************************************************* S209;"Oggi 1° gennaio 2040 mi sono appena trasferito nella mia nuova casa al trentesimo piano di un nuovo palazzo a New York. Dalla grande vetrata del mio salotto posso vedere Central Park. Esco e mi affaccio dal terrazzo e vedo sfrecciare sotto di me, sulle nuove strade a levitazione magnetica, le nuove automobili elettriche che io e il mio team abbiamo progettato. Rientro, perché sento il segnale acustico che mi avvisa che la colazione è pronta. Mi reco in cucina e il mio assistente digitale mi serve una calda brioche e un cappuccino, mi annuncia anche che il pranzo sarà servito alle 14,30 seguendo il programma del bio-nutrizionista che ha già analizzato la mia scheda medico- elettronica. Vado in bagno e seleziono il mio programma di lavaggio-benessere, questa mattina decido che mi concederò una sauna purificante. I miei abiti sono pronti per la giornata di oggi. Esco e chiamo l’ascensore super veloce che mi porta all’uscita del palazzo. Ad aspettarmi c’è il taxi che l’assistente digitale mi ha prenotato durante la colazione. Riferisco al pilota automatico la mia destinazione: l’ufficio nel quale lavoro. La mattinata solitamente è intensa e non mi concedo molte pause. Alle 14 però sono già nel mio appartamento per pranzare e per indossare abiti un po’ più sportivi e concedermi un’ora di palestra. Nel pomeriggio ho anche alcuni appuntamenti di lavoro, mi preparo e vado presso le loro aziende. Alle 17 solitamente ho finito, chiamo la mia compagna e ci accordiamo per la cena: solitamente andiamo in qualche ristorante italiano perché mi ricorda casa mia. Di solito ci troviamo per un aperitivo con un gruppo di amici con I quali condividiamo interessi e passioni. Alcuni di loro provengono come me dall’Europa. Alcuni di loro ci seguono al ristorante, altri hanno già altri impegni. Questa sera faremo un po’ tardi perché vogliamo andare a vedere un film in 5D nel nuovissimo cinema in centro New York, un’esperienza simile alla realtà virtuale che non ci vogliamo proprio perdere. Al nostro rientro l’assistente digitale ci informa che la tisana è pronta e il letto è riscaldato. Guardiamo un attimo le luci della città, e i fari delle automobili volanti che si proiettano nel cielo e si incrociano con le luci delle insegne pubblicitarie virtuali, New York è sempre bella di notte: uno spettacolo vero e proprio. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono la difficoltà nel trovare un lavoro ben retribuito e un buon team di lavoro. La più grande incertezza che ho per il futuro è il luogo in cui vivrò. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io non mi preoccupo perché penso che saprei comunque adattarmi Quello che vorrei sapere del mio futuro è Preferisco non sapere cosa mi riserva il futuro, per non essere condizionato nelle mie scelte future" ************************************************************************* S207;"È una mattina qualsiasi, mi sveglio, vado tranquillamente in cucina per prepararmi la colazione e bum, mi ritrovo davanti agli occhi il lago lemano, in una giornata di sole, il buonumore mi conquista e corro in giro per la casa, per prepararmi ad una nuova giornata a lavoro. Anche oggi un’altra “noiosissima” giornata al CERN, tra i “soliti” studi. le “solite” ricerche. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono rappresentati dalla necessità di ingranare fin da subito il metodo e sistema di studio dell’università, e riuscire ad arrivare a ottenere il posto di lavoro che tanto desidero, non così facilmente ottenibile La più grande incertezza che ho per il futuro è quindi questa, cioè di non sapere se sarò mai all’altezza, con il rischio di continuare in questo interminabile oblio Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io non vedo una strada illuminata, ma anzi, qualcosa di molto adattabile e mutevole, a seconda di quelle che potranno essere le mie future esigenze, perché la strada che vorrei intraprendere è un po’ come un all-in sullo 0 verde Quello che vorrei conoscere del mio futuro è le difficoltà che dovrò affrontare (così da fronteggiarle al meglio), le nozioni che mi sarà dato sapere (così da impararle e conoscere in preparazione) e quale campo della fisica diligerò su tutti gli altri (perché tutt’ora non ne sono ancora convinto)" ************************************************************************* S206;"Nel 2040 mi piacerebbe vivere in Italia, forse nelle vicinanze di Bologna ma non posso affermarlo con certezza, possibilmente non in città, ma neanche in una zona rurale. Vorrei condurre uno stile di vita perlopiù tranquillo, nulla di troppo stravagante, una famiglia, degli amici e un lavoro appagante. Non ho dei piani specifici per ora, in generale non sono una persona particolarmente orientata verso il futuro e preferisco concentrarmi sul passato piuttosto. Per me immaginare ognuna delle cose della lista è uno sforzo considerevole, per quanto riguarda la casa e gli oggetti che mi circondano, credo che saranno molto simili a quelli che ci sono ora, a parte per qualche nuova tecnologia che non riesco ad immaginare. Spero sinceramente che le relazioni e la vita sociale siano diverse da come lo sono ora, magari più tranquille e più stabili. Infine, riguardo alla comunità e la mia vita quotidiana non ho la più pallida idea di cosa accadrà, ma mi aspetto che sarà a grandi linee molto simile a quello che succede oggi, ovvero una politica caotica e una vita frenetica. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono le mie indecisioni. La più grande incertezza che ho per il futuro è cosa fare della mia vita precisamente. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io mi rendo conto che generalmente se non ottengo qualcosa è colpa mia. Quello che vorrei sapere del mio futuro è nulla, penso che sia molto più avvincente scoprirlo gradualmente, non c’è nulla che vorrei sapere. ************************************************************************* S213;"Nel 2040 immagino le città come metropoli sconfinate in cui il prezzo delle case sarà elevato a causa del sovrappopolamento. Lo stile di vita non sarà tanto diverso dall’attuale tranne per i tempi di viaggio più lunghi. La giornata per i ragazzi sarà scandita dalla scuola la mattina che, almeno in Italia, subirà una grande riforma. La mattina di un lavoratore potrebbe svolgere la propria mansione a casa, quando possibile. Il pomeriggio sarà un periodo di socialità giocando a qualche sport e incontrandoci con gli amici. La sera è dedicata alla famiglia e alla discussione sugli argomenti di attualità. Sicuramente in un mondo più connesso i tempi (tranne quelli del tragitto) verranno ottimizzati con la possibilità di fare ciò che veramente piace. Sarà però alto il rischio di cadere nella solitudine ed emancipazione sociale. Bisognerà sfruttare al meglio gli aspetti positivi di una globalizzazione assoluta, cercando di limitare gli aspetti negativi (disuguaglianze tra paesi, inquinamento atmosferico, sfruttamento del lavoro…) Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho sopra descritto sono il completamento degli studi e la ricerca di un lavoro che mi piace. La più grande incertezza che ho per il futuro è la stabilità del pianeta e degli organi sociali Quando penso a come diversamente potrebbe andare la vita, io cerco di fare il massimo per raggiungere gli obiettivi e contribuire ad un futuro migliore. Quello che vorrei sapere del mio futuro è comprendere se avrò vissuto bene il presente" ************************************************************************* S210;"Nel 2040 mi immagino di trovarmi in una città giovane, con grandi opportunità lavorative e soprattutto moderna, mi aspetto che la tecnologia abbia fatto grandi passi avanti, ancora più grandi di quelli che sta già facendo. Mi auguro di condurre uno stile di vita sano che spazia dalla cura per il mio corpo e alimentazione e lo sport alla dedizione al lavoro e l'essere circondato da persone a cui voglio bene e che me ne vogliono. Spero di poter condurre una vita entusiasmante e che mi soddisfi sia a livello lavorativo ed economico che sociale e sentimentale. Mi piacerebbe vivere in una casa spaziosa e moderna ma al contempo confortevole e non asettica, magari immersa in un po' di verde non dovendo rinunciare alla comodità del centro. A 37 anni mi auguro di avere una famiglia con la persona che amo veramente. Spero di poter avere relazioni sane e non dover rinunciare all'aspetto sociale per affermarmi lavorativamente. Nel 2040 vorrei già essere affermato nel mondo del lavoro, nel mio settore, o se così non fosse mi aspetto almeno di essere a buon punto. Gli ostacoli che potrei incontrare nel raggiungimento del futuro che ho descritto potrebbero essere svariati, dal non poter seguire gli studi che vorrei intraprendere al non trovare lavoro oppure datori di lavoro che invece di dare spazio alle potenzialità sfruttano impedendo la propria espressione. La più grande incertezza che ho di questo futuro è appunto se avverrà o meno, spero di sì e mi auguro almeno di aver fatto tutto il possibile per riuscirci. Quello che vorrei sapere del mio futuro è niente. Penso che qualsiasi cosa sia, bella o brutta, influenzerebbe il presente in cui vivo, con conseguenze sempre negative. Se mi venisse detto per esempio che il mio sogno si avverasse inconsciamente prenderei il presente sotto gamba, cosa che potrebbe portare a eventi negativi. " ************************************************************************* S205;"In futuro mi immagino di vivere in Italia (in grandi città come Milano, Bologna ecc..) oppure all’estero (soprattutto in America); in realtà non nego di stare bene anche nella mia città attuale, ma fare nuove esperienze sarebbe molto meglio. Mi immagino di vivere in una casa a 2 piani, completamente in vetro, una casa non comune direi. Spero di poter lavorare in una azienda che mi permetta di dedicare tempo non solo al lavoro, ma anche alla famiglia e agli amici (lavorare in settimana e poter passare un weekend a divertimi). Al mattino mi sveglierei alle 7, uscirei di casa alle 8 per andare al lavoro, per terminare alle 16; in tal modo potrei avere più tempo libero da dedicare ai miei hobby. Spero di non avere grossi problemi, anche se si sa che è difficile non averne, li affronterei al meglio per essere felice e sereno. Spero di avere l’opportunità di girare il mondo, sia per questioni lavorative che non. Mi immagino una città altamente automatizzata, con una sorta di “tubi” sotterranei che ci permettono di tele-trasportarci velocemente da un edificio ad un altro. Attorno a me vedo numerose autovetture volanti, robot che gestiscono il traffico e numerose tecnologie che al giorno d’oggi sarebbe difficoltoso descrivere. Attorno a me ho un sacco di persone che mi vogliono bene, moglie, figli, amici e molte amicizie lavorative. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono il lento sviluppo tecnologico causato da una mancanza di competenze generali di noi tutti; spero che la società si evolva per il meglio e che non peggiori col tempo a livello di conoscenze e creatività, le quali reputo essenziali per il progetto descritto precedentemente. La più grande incertezza che ho per il futuro è il lavoro, e credo che sia del tutto normale per un ragazzo di 18 anni non avere le idee ancora chiare sul proprio futuro lavorativo ma ci sarà sicuramente tempo più avanti per pensarci. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io non lo penso, credo di dare il meglio di me ogni giorno e non avrebbe senso immaginarmi in un “io” diverso da quello che sono. Quello che vorrei sapere del mio futuro è che lavoro farò e soprattutto che persona sarò, mi piacerebbe sapere se riuscirò a lasciare una traccia attraverso l’invenzione di qualche nuova tecnologia, dare un aiuto alla nuova società." ************************************************************************* S211;"Nel 2040 avrò già 37 anni e mi immagino di vivere con la mia famiglia in una casa nel centro di Milano, oppure di Bologna, però sicuramente la casa dei miei sogni è un grande attico con la terrazza ed una magnifica vista sulla città. La mia abitazione sarà arredata in modo minimale con colori come il bianco o il nero, solo con mobili essenziali e senza nessun accessorio sopra di essi. Mi immagino benestante e con una vita movimentata e frenetica a causa del mio lavoro come capo di un’azienda. Una mia giornata tipo inizierà con la sveglia delle 7, colazione veloce per poi andare a lavorare alle 8 dove mi occuperò di amministrazione, gestione dei dipendenti e dei clienti; nel tardo pomeriggio andrò a fare palestra, giocare a padel oppure fare shopping per le vie del centro. Tornerò a casa verso le 20 e passerò la serata con mio marito raccontandogli la mia giornata mentre guardiamo la tv sul divano. Penso che mi troverò ad affrontare con frustrazione i problemi economici dell’Italia causati dal periodo di crisi del COVID-19 e penso che la società non si sarà ancora ripresa completamente da quel trauma. Immagino un mondo dove a causa del virus ormai passato la società abbia imparato il concetto dell’aiutarsi a vicenda e a rispettare le regole per il bene comune. Spero di avere un bel gruppo di amici e di non aver perso quelli di ora ma la cosa più importante, immagino un mondo nel quale posso incontrarli liberamente. L’ambiente che mi circonda lo immagino più verde, spero che i capi dei vari stati nel 2040 si saranno resi conto del grande problema riguardante l’ambiente e che si siano mobilitati tutti insieme per far tornare il nostro pianeta sano. Immagino che ormai ci saranno solo macchine elettriche con la possibilità di poterle caricare nella maggior parte dei parcheggi. Per concludere, immagino un mondo migliore e una società migliore dove vivere la vita che desidero. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono la difficoltà nel trovare un lavoro che mi piaccia e che mi possa garantire di vivere la vita che vorrei e l’altro ostacolo penso che possa essere il riuscire a vivere felice con la mia famiglia. La più grande incertezza che ho per il futuro è il riuscire ad essere felice con la strada che deciderò di prendere alla fine delle superiori. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io mi sento persa e insicura. Quello che vorrei sapere del mio futuro è cosa succederà in base alle scelte che farò. ************************************************************************* S214;"Pensare a cosa potremmo essere in futuro e come potrebbe essere la nostra vita è sempre una cosa complicata, infatti nella vita non si può mai sapere cosa possa accadere quindi molto è necessario tenere in conto la possibilità che tutte le nostre aspirazioni possano cambiare; inoltre, ciò che per noi sarebbe un futuro ideale non si riflette in quello che sarà il nostro effettivo futuro, che può essere migliore, peggiore o semplicemente diverso. Se dovessi pensare alla mia vita nel 2040, mi immaginerei una vita tranquilla in una casa indipendente o un appartamento con spazi ampi e molta luce naturale, lontano dal centro della città, possibilmente in un quartiere tranquillo e pieno di spazi verdi, con un arredamento semplice ma molto personalizzato. La città non ha molta importanza, ma spero di vivere in un paese libero in cui non vengono accettate discriminazioni. Per quanto sia importante il lavoro, non voglio che sia il fulcro della mia vita, e spero che mi dia molta flessibilità e occasioni per poter spostarmi in altre città o in altri paesi nel caso lo sentissi necessario. Inoltre, vorrei seguire uno stile di vita sano, che mi permetta di prendermi cura della mia salute fisica e mentale; per di più nel prossimo futuro ho pianificato di iniziare un percorso per arrivare ad uno stile di vita vegano, quindi spero di esserci riuscito per il 2040 e non aver rinunciato. Per quanto riguarda la mia vita sociale, non ho un’immagine particolare ma penso che avrò un piccolo gruppo di amici stretti e possibilmente una famiglia, fra i miei parenti, spero di mantenere un rapporto confidenziale con entrambe le mie sorelle e alcuni dei miei cugini, mentre per il resto dei miei familiari mi basta non avere un brutto rapporto. Parlando in generale della società, sebbene mi auguri che non sarà più necessario, sono invece convinto che ci sarà ancora bisogno di lottare per risolvere gravi problemi che sono centrali tutt’ora, ad esempio discriminazioni razziali, di orientamento sessuale o di qualsiasi altro tipo, e anche gli essenziali problemi climatici e dell’ecosistema. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono la transizione da uno stile di vita poco salutare a uno vegano e salutare, trovare un lavoro che mi piaccia e che sia flessibile e riuscire ad organizzare al meglio il mio tempo. La più grande incertezza che ho per il futuro è il lavoro, perché per quanto io sappia quali sono i miei punti di forza e quali materie mi interessano, non sono sicuro che siano cose a cui voglio dedicare la mia vita. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io mi sento sia eccitato in attesa di scoprire cosa avrà il futuro in serbo per me, che preoccupato dato che è una reazione naturale avere paura di ciò che non si può sapere in quanto potrebbe rivelarsi magnifico come orribile. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se riuscirò a raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato o che devo ancora perseguire, dato che non sempre basta l’impegno, ma è necessaria anche tanta fortuna. ************************************************************************* S201;"Mi sveglio verso le 9 di una domenica di maggio nella mia casa a due passi dal centro storico. Vivo a Bologna, ho lavorato per un periodo all’estero ma non riesco a stare per troppo tempo lontana da casa, dalla mia famiglia e dai miei amici. La domenica non ho molti impegni se non l’inderogabile colazione al bar con le amiche di una vita. Mi muovo in bici quando c’è bel tempo, ma ho anche una macchina a zero emissioni per quando piove o per gli spostamenti più lunghi. In questi ultimi anni abbiamo fatto grandi passi avanti per quanto riguarda il tema dell’inquinamento. Finalmente rispettare l’ambiente è diventato una priorità. Le persone hanno riscoperto l’amore e il rispetto verso la natura che si era perso negli scorsi decenni. Questo, tuttavia, non rallenta in alcun modo il progresso della scienza, anzi, al contrario, ci guida verso uno sviluppo sostenibile. Nuove scoperte e nuovi studi hanno rivoluzionato la nostra visione del mondo e dell’universo. Sono avvenute le prime interazioni con le altre forme di vita che abitano lo spazio, abbiamo raggiunto altri pianeti grazie allo sviluppo di nuovi razzi che riescono a raggiungere velocità superluminali utilizzando la materia di massa negativa e siamo stati in grado di costruire macchine ad altissimo rendimento che generano energia dal movimento delle onde del mare. La scienza è però solo una parte dello sviluppo che ha interessato la società. Siamo riusciti a costruire un mondo in cui ognuno è libero di esprimersi come meglio crede, dove non ci sono guerre, povertà, razzismo, sessismo e omofobia. Sono fiera di fare parte della generazione che ha cambiato finalmente il mondo in modo positivo. Esco sulla terrazza e osservo la mia città: non è mai stata così bella, eppure nulla sembra apparentemente cambiato. Progresso non significa necessariamente costruire enormi grattacieli, girare con macchine di lusso o avere un robot in casa che ci faccia da domestico. Bologna è rimasta la stessa, con i suoi edifici medievali, la pasticceria neri, i baretti di via del Pratello, il campo da basket del Meloncello, i giardini Margherita e il PalaDozza. Le cose belle non sono cambiate. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono la mia timidezza, la mia pigrizia e il tempo che spreco a fare cose inutili. La più grande incertezza che ho per il futuro è non prendere le giuste decisioni, fare scelte sbagliate, allontanarmi dai miei obiettivi a causa di distrazioni, non dimostrarmi all’altezza delle mie aspettative. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io ho paura perché mi piace avere tutto sotto controllo e non lasciare nulla al caso. Vorrei che il mio destino dipendesse solo da me. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se sarò soddisfatta della mia vita e se sarò orgogliosa della persona che sarò diventata. ************************************************************************* S195;"Nel 2040 mi immagino in una città della Germania a lavorare come ricercatore. Fra 19 anni credo che le case saranno molto più moderne, con gli elettrodomestici che comunicano tra loro e possono essere controllati da remoto. Gli edifici saranno costruiti con materiale riciclato e l’energia sarà prodotta da fonti rinnovabili. Le strade saranno per lo più occupate da biciclette e le uniche automobili presenti saranno alimentate da un motore a idrogeno. Io occuperò le mie giornate andando a lavorare nel centro di ricerca del luogo e conoscendo giorno dopo giorno la tecnologia che mi circonda. I viaggi in aereo saranno molto più veloci e questo mi permetterà di andare una volta al mese a trovare i miei genitori in Italia, approfittandone per portarmi alcuni prodotti tipici in Germania. La vita nella società sarà cambiata molto. Ad esempio, sarà particolarmente importante il profilo internet di una persona, che diventerà un avatar capace di navigare attraverso i vari contenuti sul web. Le attività online, grazie a invenzioni come l’ologramma, saranno sempre più immersive, diventando un vero e proprio problema per la società. Ci saranno persone con solamente una vita virtuale, incapaci di instaurare reali rapporti sociali. Un altro problema sarà l’emergente presenza di automi con intelligenza artificiale nella vita quotidiana. L’opinione pubblica si abituerà con difficoltà a questa nuova figura nella propria vita e ciò sarà causa di diverse rivolte. Il mondo avrà affrontato numerose altre pandemie in seguito a quella da Sars-Cov-2, ma, volenteroso di non ripetere il passato, si sarà preparato in tempo per fronteggiarle. In futuro sarà una realtà poter viaggiare verso Marte e alloggiare per diversi giorni in una stazione spaziale orbitante. La popolazione sarà molto più interculturale e questo permetterà uno scambio di idee e di opinioni mai visto nella storia dell’umanità, il quale porterà ad una nuova rivoluzione culturale. Le città del mondo saranno molto più verdi di oggi e ci saranno diversi progetti per rendere l’impatto dell’uomo sul globo sempre meno opprimente. Grazie alle nuove tecnologie sarà molto più semplice avere amicizie anche a distanze di chilometri e ci saranno molte più occasioni di conoscere nuove persone con cui trovare affinità. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono un improvviso imprevisto che rovini i miei piani e una scarsa capacità di mettersi alla prova. La più grande incertezza che ho per il futuro è non sapere quando sarà finita la pandemia che stiamo attualmente affrontando. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io mi preoccupo perché diverse variabili potrebbero cambiare il corso della mia vita. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se avrò realizzato ciò che desidero. ************************************************************************* S198;"La leggera vibrazione accompagnata dalla luce verde che emette il mio smartwatch mi sveglia delicatamente, apro gli occhi e la giornata comincia. Una volta raggiunto il bagno in poco tempo ho già finito di lavarmi completamente il corpo. L’acqua è preziosa e non si può sprecare inutilmente. Da quanto hanno introdotto i nebulizzatori d’acqua, il lavarsi è diventato praticamente immediato. Le goccioline d’acqua avvolgono il mio corpo pulendolo completamente risparmiando enormi quantità d’acqua. Una volta che ho fatto colazione e mi sono vestito prendo l’ascensore che mi porterà, dal nono piano in cui vivo, fino alla portineria del condominio. Mentre sono dentro apro il mio economico smartphone a doppio schermo pieghevole e con l’applicazione dedicata vedo a che punto del tragitto si sta trovando l’autobus; in ritardo, come al solito. Mentre aspetto il bus tiro fuori dalla tasca il mio fazzolettino giallastro di carta riciclata e mi soffio il naso. Ragionavo sul fatto che nonostante le vitamine in polvere continuo ad avere un leggero raffreddore. Il bus mi porta fino a scuola. La giornata procede regolarmente, il prof spiega il suo PowerPoint la prima mezz’ora ed il resto del tempo gli studenti interagiscono riflettendo sull’argomento. La chiamano didattica 2.0, bah. A scuola non faccio altro che guardare i giubbotti nuovi dei miei compagni. Sono fatti di materiale riciclato, costano poco e hanno dei colori pazzeschi. Alcune volte mi verrebbe voglia di comprarli tutti. Ritorno a casa. Finalmente la noia è finita. Mi siedo sulla poltrona di camera mia e accendendo la console mi metto il visore di realtà virtuale. La realtà virtuale è fantastica. Ci gioco tutto il pomeriggio. Leggermente intontito dalla seduta di gioco ceno e vado a letto. Mi addormento guardando l’ennesimo episodio di una nuova ed ancora più politicamente corretta serie tv su internet. P.S. Nella descrizione della giornata ho optato per considerarmi un adolescente cosicché da paragonare la mia vita con quella che penso avrei potuto fare nel 2040. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono di natura speculativa. Qualora ci fossero degli interessi economici contrastanti la realtà sostenibile ci sarebbe una società dalle abitudini scellerate ed autodistruttive. La più grande incertezza che ho per il futuro è (non voglio essere tragico) la promessa della pace. (non solo militare ma anche epidemiologica) Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io mi concentro sul pensare a come poter agire e cosa potrei fare per metterla in atto. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se riuscirò a diventare la persona che voglio essere. ************************************************************************* S200;"il posto in cui mi immagino di vivere è una ci3à metropolitana altamente sviluppata a livello tecnologico, con aiu6 di 6po automa6co per lo svolgimento di ogni 6po di azione. Immagino di vivere in un normale appartamento di dimensioni pari a quelle nella media. aspiro a condurre una vita lavora6va mediamente intensa e giustamente retribuita, con alternanza di momen6 di impegno a momen6 di svago con altre persone facendo a=vità che mi piacciono. Durante la ma=natà probabilmente lavorerò (speriamo), e in serata penserò alle mie passioni e mi svagherò. Probabilmente discuterò di ques6oni di ambito lavora6vo, e potrò avere difficoltà di 6po economico o sociale. Potrebbe capitarmi di avere la possibilità di dimostrare le mie capacità in ogni 6po di ambito in contes6 non lavora6vi e a quel punto cercare di ricavarne un profi3o. In casa avrò tan6 acquari, possibilmente una moto, ma non spenderei tan6ssimi soldi su una casa esageratamente grande. L'ambiente penso che sarà privo di arbus6, poichè a3ualmente la deforestazione sta aumentando sempre di più, nonostante la cosa non mi faccia piacere. Probabilmente avrò una famiglia e degli amici con cui uscire la sera. completa le frasi Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descri3o sopra sono difficoltà nello studio o in ambito lavora6vo La più grande incertezza che ho per il futuro è scegliere cosa studierò Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io ragiono sul fa3o che un evento fortuito o meno potrebbe cambiarmela completamente. Quello che vorrei sapere del mio futuro è che 6po di lavoro farò e se avrò successo in ambito sociale. ********************************************************************************* S204;"Nel 2040 mi immagino di vivere a Bologna, magari in una villa sui colli, quindi immersa nella natura. Mi piacerebbe diventare una persona energica, con la propria routine da rispettare: sveglia al mattino presto, portare i cani a passeggio e i figli a scuola, poi a lavoro fino al pomeriggio-sera, portare i bambini al parco o portarli a fare sport e poi tornare a casa e stare insieme a tutta la famiglia. È una vita abbastanza lineare e tranquilla quella che mi immagino nel 2040, che però è quella che desidererei avere. La mia sfera emotiva potrebbe essere influenzata molto dal lavoro che vorrei fare, il chirurgo, quindi potrei ritrovarmi in alcune giornate in cui il mio lavoro non è stato abbastanza utile a salvare una vita. Però sarei circondata comunque da persone a cui tengo, la mia famiglia molto unita, e anche amici che potrebbero consolarmi. Soprattutto spero di creare dei legami abbastanza solidi con i miei colleghi, che potrebbero comprendermi molto di più rispetto magari ad altri che non fanno il mio stesso lavoro. Oltre alla solita routine mi immagino anche di trovare qualche volta del tempo libero per uscire con degli amici, andare a degli eventi di beneficenza e magari praticare un hobby. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono le difficoltà del percorso di studi che vorrei seguire. La più grande incertezza che ho per il futuro è non riuscire a rispettare i tempi che io mi sono predefinita per realizzare tutto quello che ho in mente. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io non riesco a trovare un piano B che mi possa soddisfare abbastanza, perché non riesco a trovare una passione che mi interessi talmente tanto da dire che se raggiungo quel traguardo, io sia felice. Nel senso che se dovessi seguire un altro percorso di studi, sono sicura che non mi impegnerei al 100% perché so che non è la mia passione. Inoltre mi sentirei abbastanza angosciata perché le cose che ho elencato nel testo precedente, sono cose che mi stanno molto a cuore e che davvero vorrei realizzare e quindi se penso che questo possa non succedere, divento triste e anche ansiosa. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se riuscirò a raggiungere tutti i traguardi che vorrei realizzare. Vorrei sapere se diventerò una donna di successo e indipendente, con una famiglia al mio fianco molto unita. ********************************************************************************* S197;"Non so bene cosa aspettarmi tra 19 anni, però riesco ad immaginarmi la vita che mi piacerebbe condurre. Innanzi tutto mi immagino di vivere, non so bene dove, ma in un luogo tranquillo, situato vicino a parchi e vegetazione, ma non troppo lontano dal centro citta. La casa me la immagino ampia, luminosa e spaziosa con anch’essa un giardinetto magari; un luogo dove a fine giornata posso tornare e godermi (possibilmente) la famiglia. Non sogno di condurre uno stile di vita particolarmente frenetico, ma piuttosto tranquillo, in cui la mia routine giornaliera sarebbe di svegliarsi verso le 6:30 fare colazione ed andare a lavoro la mattina verso le 7:30-8:00 possibilmente a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici. Arrivato a lavoro; sfruttare la mia giornata al meglio e tornare a casa tra le 18:00 e le 19:30, preparare la cena o trovarla preparata… cenare con la famiglia e passare la serata insieme. Per quanto riguarda i weekend li passerei con la famiglia o a giocare a tennis con figli (quando saranno più grandi) e/o amici. I problemi che credo dovrò affrontare saranno soprattutto di tipo burocratico, sia a lavoro sia con la community, non sono una persona molto scontrosa, e di solito riesco a colloquiare un po’ con tutti. Poi se avrò una moglie sicuramente ci saranno discussioni (i.e. dove mandare i figli all’asilo, chi deve fare cosa per mantenere la casa pulita, etc...), che sono normali, ma niente di eccezionale. Le opportunità che spero di cogliere credo saranno soprattutto di tipo lavorativo; come una promozione o la pubblicazione di articoli, ma non solo; anche di tipo sociale, andare a teatro, concerti, cinema, etc… Per quanto riguarda le relazioni che spero di avere tra 19 anni, sogno come tanti (credo) uno splendido matrimonio e dei figli stupendi, oltre a ciò a lavoro credo che avrò dei rapporti abbastanza regolari e professionali con i colleghi tra cui spero di avere anche qualche amico. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono moltissimo, primo tra cui la famiglia; chissà che opportunità mi si presenteranno. Invece non sono particolarmente preoccupato per le difficoltà lavorative che potrei avere; se una cosa mi piace sono disposto a sacrificare molto e a dare il massimo. La più grande incertezza che ho per il futuro è se avrò una famiglia. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io penso ad una vita solitaria volta solamente al lavoro; una prospettiva che mi spaventa. Quello che vorrei sapere del mio futuro è niente; “chi cerca quel che non deve, trova quel che non vuole.” preferisco dare tempo al tempo. ********************************************************************************* S196;"Mi sveglio piano piano, senza ansie e preoccupazioni per la giornata. La mia stanza si trova al penultimo piano di un palazzo moderno situato nella zona dove, nel 2021, c’era il confine fra la Francia e la Svizzera. Non ci sono più frontiere: poco fa sono state aperte tutte all’interno dell’Unione Europea, che difatti è diventata una specie di grande stato federale, come l’America. La prima cosa che vedo davanti a me è il gatto che, anche se nel 2040, continua a rompere la mattina per il cibo, come se fosse indemoniato. Ormai tutte le case sono smart, infatti, la sveglia capisce da sola che mi sono svegliato e si spegne, mentre le tende iniziano ad aprirsi lentamente. Mi alzo e guardo il planner: oggi è una giornata tranquilla, dove ho il compito di analizzare, con il mio team, alcuni dati che il nuovo acceleratore ha prodotto. Lavoro al nuovissimo Future circular collider del CERN, che ormai è diventato realtà. L’ambiente è totalmente cambiato: tutto quello che poteva essere reso più efficace è stato fatto. Una delle poche cose che è rimasta uguale è il caffè, sempre efficace ed utile per svegliare il corpo e la mente. Dopo averlo bevuto, saluto la mia ragazza e mi dirigo verso il garage, dove mi aspetta una macchina totalmente elettrica. Il progetto europeo che prevedeva di ridurre quasi allo zero l’uso dei combustibili fossili è stato modificato ed anticipato al 2040, anno nel quale si festeggia il primo anno il PetrolZero. La giornata lavorativa comincia alle 10, quindi ho il tempo necessario per fare un salto veloce in palestra e rimanere attivo. La vista è fenomenale: l’ingegneria urbana ha fatto un balzo da giganti, e gli edifici sono stati costruiti in maniera da essere il più possibile in simbiosi con quella natura che, vent’anni fa, era sfruttata in maniera vergognosa. Purtroppo il tema dell’inquinamento atmosferico e del riscaldamento climatico esiste ancora, anche se ormai gli sviluppi della tecnologia hanno fatto in modo che i gas serra vengano prodotti sempre di meno e anche usati per vari scopi. Il reattore a fusione nucleare è stato finalmente acceso, e funziona alla grande, grazie anche alla collaborazione fra tutti i paesi impegnati nel suo sviluppo, e così si ha un tipo di energia pulita al 100%. La giornate lavorative non sono più uguali fra di loro: ogni giorno ci sono varie task nuove da eseguire, e insieme ai colleghi il tempo passa in fretta. Lavorando in team, ci sentiamo davvero come se avessimo una famiglia all’interno dell'esperimento, ed è con loro che vado fuori in città ogni venerdì, finito il turno di lavoro. C’è voluto un po’ dopo la pandemia, iniziata nel 2021, a ripristinare quella vita sociale che si aveva prima, ed è stato un passaggio molto brusco: ci si è svegliati catapultati nel futuro, come se fossimo stati delle scimmie che, in quel momento, erano state messe in un ambiente del tutto nuovo e dovevano re-imparare il mondo. E ora siamo qui, tutto grazie al progresso e alla tecnologia. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono sicuramente la pandemia attuale, la quale potrebbe avere un impatto non nullo sul percorso scolastico di tutti; eventuali ostacoli nel percorso di studi, ad esempio problemi economici ecc.; la situazione della ricerca, specialmente in Italia, dove lo stipendio medio per un ricercatore fa quasi ridere se confrontato a quelli degli altri stati; possibilità di lavorare all’estero, che potrebbe portarmi ad un grande dubbio: andare fuori dall’Italia o meno. Purtroppo, l’ultimo ostacolo è quello che mi preoccupa di più: è difficile imparare un’altra lingua da zero ed ambientarsi ad un altro posto (per un’altra volta). Tuttavia, con tanta forza di volontà e con una giusta spinta da parte della passione per la fisica e la scienza si può fare tutto. La più grande incertezza che ho per il futuro è legata all’istruzione italiana, ormai troppo obsoleta e di matrice nozionistica e che non fa più ragionare gli studenti, richiedendo “solo” la memorizzazione di nozioni e di cose per le quali bastano dei secondi per trovare tutto su internet. La ricerca e l’avanzamento della società non si basano sulla memoria, ma sulla capacità di ragionamento. Vi è un bisogno urgente di cambiare totalmente la scuola, fondarla da zero, valutando un nuovo sistema di insegnamento e tagliando via le numerose materie inutili, specialmente allo scientifico, dal quale uno studente esce sapendo il pensiero di Platone e Kant e sapendo a memoria brani di autori latini, mentre non sa nulla sul pagamento delle tasse, nulla dell’informatica e nemmeno su come sia formato il governo. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io vedo tante opzioni, dato che le lauree scientifiche offrono quasi ogni via possibile nel mondo lavorativo. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se la ricerca acquisirà più importanza nella società italiana e se la figura del ricercatore sarà ricompensata meglio per il suo lavoro. Non c’è da meravigliarsi se moltissimi giovani italiani decidono di emigrare all’estero per poter vivere meglio grazie alle loro capacità lavorative, perciò il mio grande dubbio è questo. ************************************************************************* S203;"Nel 2040 m’immagino di svegliarmi, col suono di una sveglia, in una casa al piano terra. La luce inizia a riempire la stanza dopo che la sveglia smette di suonare. Mi sveglio sapendo che sarò molto impegnata oggi e non vedo l’ora di iniziare. Mi alzo e so cosa devo fare. Prepararmi, mangiare e collegarmi col mondo. In cucina già sento dei rumori. È molto presto ma il mondo è sempre in movimento. La casa è ampia e gli spazi sono aperti. Le pareti mi mostrano ricordi e arte. Mangio con la mia famiglia che è venuta a trovarmi. Inizio a vedere cosa avrò da fare durante il giorno. Apro il mio computer e mi dirigo nello studio. Saluto prima la mia famiglia. In men che non si dica e già l’ora di pranzo e torno il salone dove è già apparecchiato. Aspetto con la mia famiglia i miei amici che ho invitato per il pranzo. Entro nella conversazione sui nuovi mezzi di trasporto che diventano sempre più popolari. Arrivano tutti e ci si dirige a tavola. La stanza è illuminata dalla luce del sole che entra dal soffitto in vetro e che la filtra. Ci si racconta degli ultimi viaggi fatti e dei posti visitati grazie al tempo libero, della qualità del lavoro dei robot al nostro posto e dei ricordi della nostra gioventù. Il pomeriggio poi passa stando in compagnia. Ricevo qualche chiamata ma riesco a risolvere il problema in fretta. I miei amici vanno via verso pomeriggio tardi e sto ancora un po’ con la mia famiglia che dovrà ripartire il giorno dopo. Prima di cena vado a fare la spesa. È già buio. Passeggio per dieci minuti prima di arrivare nell’alimentari. Faccio anche due chiacchiere con il proprietario. Torno a casa per poi dirigermi in palestra. Qui saluto tutti e passo un’oretta tra le macchine. La sera, dopo una doccia e la cena, sto con la mia famiglia per gli ultimi momenti fino a che non ci rivedremo e poi vado a letto dopo aver controllato che tutto stia andando bene al lavoro e mi addormenterò leggendo. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono la distanza dalle persone a cui tengo e la vita molto più frenetica. La più grande incertezza che ho per il futuro è che le scelte che prenderemo non ci portino nella strada del benessere. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io ritorno sui miei passi senza nessuna pretesa. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se riuscirò a gestire il nuovo stile di vita che il futuro prospetta." ************************************************************************* S202;"Ciao, sono XX e vorrei mostrarvi le mie considerazioni sul futuro. Nel 2040 probabilmente ci saranno lavori non ancora esistenti, dovuto al continuo sviluppo di nuove tecnologie. Di conseguenza altri scompariranno. Pensiamo ad esempio a quelle che una volta facevano le centraliniste, coloro che facevano funzionare gli ascensori manualmente o coloro che rilegavano i libri. Pian piano i nostri lavori verranno sostituiti dalle macchine, un esempio più essere l’operaio in fabbrica che verrà sostituito da un macchinario. Probabilmente ci saranno auto che si guidano da sole o case che si auto-puliscono favorendo anche il nostro riposo a casa. Ci saranno meccanismi che ci prepareranno da mangiare, consigliandoci il pasto del giorno e variando la nostra dieta per renderla sana. Questo aiuterà a trovare tempo da dedicare a cose più importanti e a rilassarci maggiormente. Probabilmente vivrò in campagna o in un piccolo borgo con pochi abitanti. La mia giornata probabilmente non sarà diversa dalle odierne se non per la tecnologia che avrò intorno e sarà quella di una comune madre di famiglia. Un sogno nel cassetto è infatti quello di avere una mia famiglia, miei figli e accompagnarli nel loro percorso di vita. Il tempo non mancherà, però, per vedere degli amici o dedicarsi ai propri hobby, i quali personalmente sono quello del disegno e della danza che miglioreranno con l’andare del tempo; in questo mi aiuteranno anche le macchine poiché mi indicheranno i giusti esercizi da fare o i giusti colori da porre. Questo mi permetterà di sperimentare tutti i campi senza bisogno di spendere soldi in più, cogliendo quindi l’opportunità che le macchine ci danno. Inoltre credo molto nella sensibilizzazione per quanto riguarda l’ambiente. Probabilmente un giorno sentiremo le notizie contrarie a quelle nostre odierne, come per esempio i deserti che si stanno indietreggiando, o le foreste che si ripopolano oppure gli animali che si riprendono il loro posto. Probabilmente sprecare acqua o qualsiasi risorsa diventerà talmente pesante che ci faranno multe, per incitarci a non farlo. Inoltre inseriranno multe anche per coloro che inquinano, gettando rifiuti non negli addetti luoghi e a coloro che non fanno la raccolta differenziata. Verrà sostituita la plastica con un materiale ecosostenibile e biodegradabile in modo da danneggiare il meno possibile l’ambiente se gettata erroneamente. Le auto saranno rigorosamente elettriche o si troverà un modo per consumare ancora meno. Lasceremo riprendere il suo posto alla natura. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono il trovare l’uomo che condivida i miei stessi sogni e creare questo futuro insieme La più grande incertezza che ho per il futuro è il lavoro che farò, non so di preciso in che campo buttarmi, perché sono affascinata da tantissime materie e argomenti, non sapendo quindi quale scegliere nello specifico Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io non mi abbatto. Metto già in conto che le cose probabilmente non andranno come vorrei, ma troverò il positivo in quello che avrò intorno, continuando a vedere la vita come un dono. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se sarò felice in quello che farò, qualsiasi cosa faccia." ************************************************************************* S199;"Nel 2040 avrò trentasei anni, sarò sposato e probabilmente con uno o più figli. Vivrò in una bella casa, un attico che si affaccia sulle bellissime strade di New York. Una casa con un grande terrazzo per organizzare serate con gli amici e con i famigliari. La mia vita sarà frenetica suddivisa tra la mattina, pomeriggio e sera. La mattina inizierà con la sveglia fissata per le 8, seguita da una bella colazione, per poi dirigermi a lavoro. Avrò una pausa alle 12:30, per così poter mangiare e riposarmi un po’ per poi ripartire fino alle 3:30. finito il lavoro, ritornerò a casa stremato e mi riposero per un po’ per poi allenarmi fino alle 6/6:30. finito l’allenamento aiuterò mia moglie in cucina per spendere anche un po’ di tempo insieme. Dopo aver cenato tutti insieme in sala, passerei la serata a giocare con i miei figli o a guardare la televisione per poi andare a letto alle 11.30. vivendo in una città attiva come New York, avrò moltissime occasioni lavorative, tra cui proposte di lavoro, possibilità di aprire una attività tutta mia e anche di ricevere promozione, con il conseguente aumento del salario. Avrò molti amici con cui passerò molto del mio tempo sorseggiando una birra e guardando l’NFL la domenica o uscendo a cena. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono ostacoli che sicuramente, attraverso la determinazione e la forza di volontà di non arrendermi, riuscirò a superare, quindi non me ne preoccupo per il momento. La più grande incertezza che ho per il mio futuro è la scelta dell’università e di conseguenza del mio futuro lavoro. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io trovo cambiamenti non radicali dal percorso che ho fatto e da quello che voglio intraprendere, visto che sono felice delle scelte che ho fatto e sono senza rimpianti sia per quelle passate che per quelle che verranno, in quanto sono sicuro che saranno guidate dal cuore. Quello che vorrei sapere del mio futuro è niente, in quando ritengo che ogni azione, evento e scelta debba essere una scoperta continua con momenti positivi e negativi e qualche colpo di scena, un po’ come un film." ************************************************************************* S193;"Se dovessi immaginare una mia giornata tipo nel 2040, mentirei nel non dire che la prima cosa che mi viene da pensare è immaginarmi nel futuro e vedere realizzato quello che ora è il mio sogno. Da ormai diversi anni ambisco a fare della mia passione un lavoro e quindi arrivare un giorno a lavorare come ingegnere in un team di Formula 1 e magari presso la Scuderia Ferrari. Di conseguenza gli ambienti in cui mi immagino, da futuro trentasettenne, non potrebbero che essere box, sale di simulazione, gallerie del vento; mi immagino, inoltre, circondato da oggetti e apparati di elevata tecnologia. In tali ambienti avrei sicuramente modo di imparare, continuerei a crescere, studiare e ad aggiornarmi, svilupperei nuove abilità, competenze, conoscenze. Al contempo mi vedo con una moglie, uno o due figli in una casa confortevole, magari proprio nei pressi di Maranello. Mi auguro di condurre uno stile di vita sano e attivo, volto anche a dare il massimo nel mio ruolo di ingegnere, senza però trascurare la mia famiglia, i parenti e gli amici. Proprio per questo motivo, desidererei lavorare in Italia, senza però escludere la possibilità di esperienze lavorative anche all’estero che sicuramente sarebbero momenti di confronto e arricchimento. Per quanto riguarda la mia giornata tipo, essa probabilmente avrebbe inizio abbastanza presto per recarmi a lavoro, dove sarei impegnato nel perfezionamento e nello sviluppo delle monoposto, interagirei con i miei colleghi e fronteggerei eventuali problematiche con un efficace lavoro di squadra. Una volta terminato il lavoro, dedicherei la restante parte del mio tempo alla famiglia che è senz’altro un punto di riferimento importante per ognuno di noi e infine lascerei del tempo da dedicare a me stesso, ai miei hobby, mi ritaglierei del tempo anche per stare all’aria aperta a contatto con la natura. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono sicuramente molteplici, ma quello che probabilmente costituirà la prova più difficile sarà sicuramente il superamento della selezione per l’ammissione a Scuderia Ferrari: in un’azienda di tale calibro sono ammesse, a mio avviso, solo le eccellenze. Penso comunque di avere le carte in regola per provarci e magari per riuscirci. La più grande incertezza che ho per il futuro è In una società così complessa come la nostra, tante sono le incertezze sul futuro, soprattutto quando non si è riusciti ancora a raggiungere dei traguardi stabili nella propria vita, ma la fiducia in sé stessi deve essere sempre la motivazione che alimenta le nostre azioni. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io non riesco assolutamente ad immaginarmi a svolgere un lavoro che non mi gratifica, per questo motivo quando penso ad una alternativa non posso che vedermi impiegato comunque nel settore automobilistico. Quello che vorrei sapere del mio futuro è non tanto se riuscirò o meno a raggiungere il mio sogno, ma se sarò felice. Per ora cerco di vivere al meglio il mio presente e nel mio piccolo cerco di contribuire ad un futuro migliore." ************************************************************************* S187;"Tra 19 anni sarò una donna di 38 anni. Immagino di vivere a contatto con la natura, al mare o in campagna; nella mia città sono già state costruite delle abitazioni “green”, a consumi zero, e penso che tra quasi vent’anni questa tipologia abitativa sarà sempre più diffusa. Credo che tra vent’anni le città e gli stili di vita si adegueranno alle nuove normative per l’ambiente e saranno sempre più funzionali; sono convinta che anche le nostre abitudini cambieranno: si ridurrà o eliminerà il consumo di plastica, le emissioni delle automobili diminuiranno per l’aumento della presenza di auto elettriche o ibride. Mi piacerebbe vivere in queste villette green per l’ampiezza degli spazi, sia esterni che interni, e per la modernità delle tecnologie che permettono la produzione di tutta l’energia necessaria per la vita della casa, oltre ad un “surplus” utilizzabile per la ricarica di auto elettriche, ad esempio. Mi piacerebbe svegliarmi presto per dedicare un’oretta al giardino, sarebbe bello avere un piccolo orticello per poter coltivare frutta e verdura a km zero. Oggi consumo una dieta pescetariana, vorrei riuscire nei prossimi anni a renderla completamente vegetariana, se non vegana, per potere aiutare gli animali e l’ambiente. Dopo la colazione con la mia famiglia accompagnerei i miei figli a scuola, a piedi o in bicicletta, per poi proseguire verso il lavoro. Nel pomeriggio mi piacerebbe passare del tempo con la mia famiglia, facendo attività insieme, ma anche dedicarmi ai miei hobby, come l’attività fisica all’aria aperta o la cucina. Oltre a passare del tempo con i miei figli e mio marito vorrei trovare del tempo, qualche volta a settimana, per divertirmi con gli amici. Credo che ci sarà più consapevolezza per quanto riguarda le problematiche ambientali poiché al potere ci saranno le nuove generazioni, sicuramente più sensibili al tema, anche se penso che ciò che non è stato fatto in quest’ambito negli anni passati potrebbe avere ancora delle ripercussioni sul nostro futuro. Sono però sicura che tutti avremo l'opportunità di condurre uno stile di vita nel completo rispetto dell’ambiente. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono gli errori commessi in passato, che potrebbero non permettermi di vivere nella società che mi immagino. La più grande incertezza che ho per il futuro è non saper rispondere in maniera decisa ai cambiamenti che potrebbero verificarsi Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io credo che potrei impegnarmi più attivamente per condurre uno stile di vita più sostenibile Quello che vorrei sapere del mio futuro è se riuscirò a lasciare ai miei figli un ambiente migliore di quello che ho trovato io ************************************************************************* S188;"Eccomi qui, in una calda giornata di Giugno 2040. Da qualche ora è sorto il sole, ho appena fatto colazione nel mio bel giardino fiorito e sono uscita per una passeggiata all’aria aperta. Adoro camminare lungo i sentieri delle mie colline, proprio dietro casa. Ho scelto di vivere qui perché amo la natura: voglio svegliarmi ogni mattina e ritrovarmi immersa nel verde, lontano dalla città e dall’inquinamento urbano. Purtroppo questo è uno dei maggiori problemi che siamo costretti ad affrontare ogni giorno: fabbriche, industrie e automobili stanno mettendo in ginocchio il nostro Pianeta. L’aria si fa sempre più sporca, il cielo sempre più grigio e la cappa di smog sempre più densa. Da tanti anni si parla di migliorare i propri stili di vita, di ridurre il consumo di energia, di limitare l'inquinamento...ma le persone non hanno ancora imparato a rispettare questo mondo, il nostro mondo. Nonostante io abbia scelto di vivere lontano dalla città ho imparato a rinunciare all’utilizzo della mia automobile. Preferisco spostarmi a piedi o in bicicletta, ma se proprio non mi è possibile farlo mi muovo con i mezzi pubblici. Sono convinta che se ognuno di noi iniziasse a cambiare le proprie abitudini il mondo sarebbe un posto migliore. Questo è quello che sto cercando di far comprendere anche alle persone che ho vicino: da un po’ di tempo, infatti, molti hanno iniziato ad affiancarmi in questo percorso e io non potrei esserne più felice. Quando ho comprato questa casa ho deciso di renderla il più ecosostenibile possibile: ho scelto finestre grandi per limitare il consumo della luce, ho eliminato il gas, ho creato uno spazio dedicato all’orto e ho impostato un limite al consumo giornaliero di acqua. Mi sveglio al sorgere del sole e vado a dormire poco dopo il tramonto, per poter sfruttare interamente le ore di luce e non sprecare elettricità. Riciclo l’acqua piovana per l’irrigazione del giardino, in modo da non sprecare questa importante risorsa. Ho installato dei pannelli solari sopra al tetto della mia casa, cosicché l’energia proveniente dal sole possa essere utilizzata per le faccende domestiche. Sono contenta di aver cambiato le mie abitudini: spero, nel mio piccolo, di aiutare il nostro mondo a rinascere. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono legati agli stili di vita delle persone attorno a me e all’organizzazione della città. Ognuno di noi dovrebbe impegnarsi a rispettare il pianeta e ad agire per il bene di esso: cambiare le proprie abitudini è difficile, ma non impossibile. Con poche e semplici accortezze possiamo fare grandi cambiamenti. Inoltre, nelle città bisognerebbe, per esempio, aumentare le piste ciclabili per permettere alle persone di muoversi a piedi o in bicicletta, evitando di utilizzare le automobili. La più grande incertezza che ho per il futuro è vivere in un mondo pulito e sano. Purtroppo le azioni degli esseri umani stanno peggiorando le condizioni del nostro pianeta: inquinamento, scioglimento dei ghiacciai, surriscaldamento globale...tantissimi sono i problemi che dobbiamo affrontare per rendere la Terra un posto migliore. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io mi rattristo molto. Mi preoccupa sapere che l’aria che respiro ogni giorno è molto inquinata, che intere aree geografiche stanno scomparendo e che il nostro futuro può essere davvero compromesso. Quello che vorrei sapere del mio futuro è che le condizioni di questo mondo migliorino, che la vita di tutti noi sia al sicuro e che tutti i problemi si risolveranno nel migliore dei modi." ************************************************************************* S191;"Sono in Lombardia dal 2001, trasferitomi dopo la laurea. Nel 2040 avrei 67 anni e immagino di essere ancora a Lodi; avendo ora dei bambini piccoli, per quella data avranno probabilmente ancora bisogno di me e di mia moglie. Per quanto riguarda lo stile di vita, negli ultimi decenni non è che sia cambiato molto. Ho sempre amato studiare, la fisica è una passione che risale all’adolescenza. Una altra grande passione è stata la pratica del Taijiquan, che ho anche insegnato per molti anni. Immagino che nel futuro del 2040 continuerò a interessarmi di scienze ed educazione e magari avrò anche il tempo di scoprirne delle nuove (ad esempio, imparare a suonare uno strumento musicale). I problemi della società di oggi: disuguaglianze sociali, crisi economica, crisi ambientale, mancanza di educazione scientifica nella cittadinanza e fake news etc. nel 2040 dovrebbero essere in via di risoluzione oppure l’alternativa sarà quella di ritrovarsi in uno scenario distopico da romanzo di fantascienza. Spero di contribuire con il lavoro sull’educazione scientifica ad un miglioramento della società nei prossimi anni e così per il 2040 far parte di una rete e comunità di persone impegnate su questi temi. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono la crisi della società attuale ad un livello generale, problematiche di salute a livello individuale. La più grande incertezza che ho per il futuro è come sarà il lavoro di insegnante nei prossimi anni? Riusciremo a dare un buon supporto ai miei figli? Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io sono ottimista Quello che vorrei sapere del mio futuro é riuscirò a tenere assieme tutte i vari aspetti della mia esistenza? ************************************************************************* S186;"Mi sono appena alzata, per prima cosa mi dirigo verso la finestra per alzare la tapparella e mi fermo un istante ad osservare il luccicare dei fili d’erba coperti dalla rugiada al passaggio dei primi raggi dell’alba. Davanti a me c’è un giardino verde in piena città, tutti ne possiedono uno; le larghe strade tappate dal traffico mattutino non esistono più, non servono, ormai la metro a pannelli solari è così efficiente che nessuno preferirebbe utilizzare uno di quegli arnesi che una volta chiamavano automobili. Vedo soltanto una rete di stradine dove ci si può muovere a piedi o in bici per respirare l’aria fresca e pulita. In lontananza intravedo le Alpi, tra noi si oppongono chilometri e chilometri di campi coltivati. Questi sono per noi italiani la nostra fonte di sopravvivenza: producono tutto il cibo di cui necessitiamo. Vi sono frutti di stagione, cereali, legumi. Niente di importato, infatti, anche se nei supermercati, dietro a varie confezioni di carta e plastica biodegradabile locali si trovino prodotti delle Americhe o dell’oriente, noi cittadini prediligiamo alimenti a chilometro 0. Niente carne sulle nostre tavole, se non per qualche raro evento di festeggiamento. Questo fatto non deve però stupire, a noi va bene così, c’è molto altro di buono e i benefici dovuti all'abolizione di cibi di origine animale sono notevoli. Ricordo che la Pianura Padana era la zona più inquinata d'Europa, al giorno d’oggi invece tutte le industrie utilizzano energia rinnovabile. Mi preparo per lavorare e mi collego via Teams alla riunione dell’UE sulle trattative da concludere col nuovo presidente cinese riguardo a quanto deve essere il prestito all’India perché anche questa converta le sue principali industrie, sviluppate ormai da una decina d’anni, in sedi a impatto 0. Durerà delle ore, ma tanto so che questa sera mi aspetta un’uscita coi miei amici senza temere che nessun virus letale possa separarci per mesi. Tuttavia so bene che questa visione è solo un miraggio lontano. 20 anni sono troppi pochi per un cambiamento tanto drastico, radicato non solo nelle strutture ma anche nelle menti e nelle abitudini di un mondo intero. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono tanti. Innanzitutto ciascuno deve essere disponibile a cambiare il proprio stile di vita, a dire addio alle proprie tradizioni ed eliminare pregiudizi. Ma questo non è sufficiente, ci vorrebbero importanti provvedimenti politici: investimenti in risorse rinnovabili, costruzione di nuovi mezzi di trasporti, porre incentivi affinché le industrie si convertano in modo da essere ecosostenibili, prediligano imballaggi senza plastica. Tutto questo deve avvenire a livello globale. I politici devono essere lungimiranti, sostenere anche altri paesi a svilupparsi. La più grande incertezza che ho per il futuro è come si potrà smuovere le classi più alte a reagire. Io come semplice ed impotente cittadino cosa posso fare. Ci sarà pure qualcosa che devo poter fare per salvare quello che è anche il mio mondo. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io temo che le temperature non smettano di aumentare e, sebbene l’effetto delle nostre azioni oggi si notino fra diverse decine d’anni, non voglio pensare che in un futuro al momento troppo lontano la gente non potrà fare passeggiate sui ghiacciai d’estate, fare safari in Africa e vedere animali che adesso sono in via d’estinzione, sognare di poter fare Tarzan tra le liane di una foresta tropicale. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se si raggiungerà un’organizzazione non pari alla mia visione utopica ma comunque adatta per risolvere il riscaldamento globale. ************************************************************************* S192;"Immaginare come sarà il mondo nel 2040 è molto difficile, ma intanto posso provare a pensare a come mi piacerebbe che fosse la mia vita tra 20 anni. Siccome io gioco a basket il mio sogno sarebbe quello di diventare un giocatore, ma essendo una possibilità che non mi occupa tutta la vita, è bene che pensi soprattutto alla mia istruzione e alla mia preparazione: ecco perché tra una ventina d’anni mi piacerebbe poter vivere qui a Bologna, città di cui sono follemente innamorato e da cui provengono le mie origini, ma svolgendo un lavoro che mi tiene in contatto con il mondo intero (internazionale diciamo). Mi piacerebbe abitare verso i colli, avere una bella casa a uno o due piani, nella quale abito con la mia famiglia. Sono ancora molto indeciso riguardo alla mansione che mi piacerebbe svolgere, ma sarebbe bello diventare un dirigente di qualche importante società oppure ingegnere progettista o gestionale. Ripeto, sono ancora molto indeciso e non so ancora cosa mi piacerebbe fare. Sicuramente vorrei essere molto attento alla salute e al fisico: per questo vorrei seguire uno stile di vita sano ed equilibrato. Il problema principale che potrei avere forse sarà la mancanza di tempo: vorrei sempre fare tante cose, vedere tante persone seguire tante passioni, ma mi manca sempre il tempo. E ho paura che questo rimarrà. La mia giornata penso che seguirà un po’ questo ritmo: sveglia abbastanza presto, allenamento oppure corsa, lavoro, poi pranzo e di nuovo lavoro; finito il lavoro famiglia o attività necessarie e poi di nuovo allenamento o basket. La sera sto in famiglia con i miei figli e insieme giochiamo o guardiamo un film. Io sono una persona che seleziona molto le persone con le quali stare: cerco di avere buoni rapporti con tutti, ma alla fine le persone che voglio frequentare sono poche, e ho la cerchia di amici più stretti. Questo aspetto non vorrei perderlo, penso che nella mia vita vada bene così. Le opportunità che vorrei cogliere e che potrò cogliere spero siano quelle di conoscere più persone possibili, così da imparare tante cose, vedere sempre nuove prospettive e avere sempre nuovi input, e viaggiare e vedere posti nuovi. Mi piacerebbe aiutare gli altri, fare tanto volontariato e essere sempre a disposizione per aiutare gli altri. Ho frequentato i boy-scout e mi hanno lasciato tanto di questo… “lascia un posto migliore di come lo hai trovato” è il motto che dovremmo avere, come gli scout. Per il resto non saprei che altro immaginare… sono ancora molto indeciso e confuso, ma farò di tutto per arrivare e vivere il futuro migliore possibile per me. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono gli imprevisti o le sfortune che possono capitare quotidianamente, paura e incertezza, delusioni, momenti negativi, momenti di fatica e di conflitto personale e interpersonale La più grande incertezza che ho per il futuro è il posto e il mio ruolo nel mondo, qual è la cosa che veramente mi piacerebbe fare Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io cerco di capire cosa c’è che non va e cerco di affrontarlo, per cambiare e migliorare Quello che vorrei sapere del mio futuro è la qualità delle scelte che faccio, se sto andando verso la strada giusta oppure no" ************************************************************************* S190;"Nel 2040 avrò 38 anni, mi immagino di vivere in una città piuttosto grande, magari una capitale come Londra o una qualche città europea. Spero di avere una bella casa e di essermela potuta comprare con i miei soldi, guadagnati dopo ore di lavoro. Spero di lavorare in un ambiente sano e di svolgere un lavoro che mi piaccia; allo stesso tempo immagino di non aver abbandonato i miei hobby e magari di essere riuscita a trasformare le mie passioni nel mio lavoro. Mi auguro di trovare, tra i vari impegni, il tempo per stare da sola e fare ciò che mi piace, quindi di tornare a casa dal lavoro e di mettermi a suonare e ascoltare la musica o semplicemente di rilassarmi dopo una giornata intensa al lavoro. Spero anche di condurre uno stile di vita sano, di essere indipendente dagli altri e di sentirmi soddisfatta delle scelte che ho fatto. Mi auguro di avere la possibilità di viaggiare molto perché il mio lavoro me lo permette e di ritornare a Rimini più volte durante l'anno per riavvicinarmi alla mia città e ai miei vecchi amici. Per quanto riguarda l'ambiente, spero che nel 2040 tutti stiano prendendo seriamente i cambiamenti climatici, che la vita in città sia basata molto di più sulla sostenibilità e che ognuno quotidianamente si impegni per cambiare nel suo piccolo le cose. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono legati alle decisioni che verranno prese in questi anni, perciò spero verranno presi dei giusti provvedimenti. La più grande incertezza che ho per il futuro è probabilmente riguardante il lavoro che svolgerò. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io provo a pensare cosa posso fare ora per migliorare il mio futuro. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se siamo riusciti a cambiare le cose prima che fosse troppo tardi." ************************************************************************* S194;"Nel 2040 mi immagino di vivere su Marte, ma rimanendo qui con I piedi sulla terra vorrei vivere in Giappone perché per la sua cultura e per altri fattori è quasi perfetto, anche se qualche anno molto probabilmente avrei scelto un altro posto. Per cambiare un po' dalla solita monotonia e dal caos della città e considerando gli spazi ristretti del Giappone nelle aree urbane, mi piacerebbe stare un po' fuori dalla città, nelle periferie delle grandi metropoli. Essendo principalmente una persona timida e introversa vorrei avere qualche momento da dedicare a me stesso per riflettere o per imparare cose nuove , e nel 2040 di cose da scoprire ce ne saranno tante. La giornata ideale sarebbe sveglia presto la mattina e fare tutte quelle cose che in circostanze normali, o dopo una giornata di lavoro, risulterebbero noiose e pesanti da fare, (riflettendo la giornata potrebbe essere scandita in modo completamente diverso se si ha una famiglia, in questo caso, sto considerando una situazione dove mi trovo solo che forse è anche più semplice) successivamente andare a lavoro, finito il lavoro se si ha la possibilità di vedersi con qualche amico in alternativa si potrebbe visitare un po' la città e via discorrendo, altrimenti si torna a casa e si finisce il lavoro se lo si ha, oppure, come detto prima sfruttare questi momenti per imparare qualcosa o dedicarsi del tempo per riposare o fare tutte quella attività per migliorarsi. Nel 2040 non so che tipi di problemi si possano avere ma basandomi su quelli di ora, potrei dire che un problema che in realtà piano sparendo è quello della mentalità chiusa del Giappone, ma sono ottimista e credo che non ci sarà più e quindi problemi più plausibili saranno quelli legati al mondo del lavoro. Come detto all'inizio mi piacerebbe essere una delle persone fortunate a poter andare su Marte, e se ne avessi la possibilità, non ci penserei nemmeno 1 volta per dire di sì, sarebbe la realizzazione del mio sogno più grande. Vivendo in una zona di periferia non ci saranno molte cose vicine, ma mi piacerebbe avere dei boschi o zone selvagge e intaccate dall’uomo per poterle visitare e magari scoprire cose nuove. Citando la parentesi aperta prima sono in una situazione dove non nessuna compagna o figli, questo anche perché se mi capitasse la possibilità di andare su Marte, non potrei mai abbandonare la famiglia e andare a realizzare il mio sogno, però non sono solo, ci saranno sicuramente degli ottimi amici a rallegrare le giornate. Gli ostacoli che potrei incontrare per realizzare quanto detto sopra, sono principalmente la pazienza e la voglia di fare, se una di queste rimane indietro, purtroppo, anche io rimango indietro, quindi ce la metterò tutta affinché nel 2040 sarà come me lo sono immaginato. L'unica incertezza che ho ora è che potrei cambiare strada, scegliere un percorso di vita alternativo da quello che mi sono fissato ormai da tempo. Se penso che la mia vita possa prendere un’altra strada non mi preoccupo più di tanto, perché so che alla fine è stata una mia decisione, quindi che indubbiamente giusta e che ho pensato a tutto prima di cambiare strada. Mi piacerebbe sapere se tutto è andato secondo uno dei tanti piani che mi sono immaginato, e se è andato tutto bene, non fare nulla per cambiare il FUTURO. ************************************************************************* S185;"Nel 2040 mi immagino a vivere nella periferia di Bologna, non credo infatti che in futuro andrei a vivere in città, perché da sempre ho sognato una casa in mezzo al verde, in modo da poter avere un mio giardino personale, anche piccolo, dove poter piantare fiori e prendermi cura di un piccolo orto. La mia casa però non sarà comunque troppo lontana dal centro, in modo da rendermi possibile di spostarmi in bicicletta Probabilmente nel 2040 cercherò di alzarmi presto la mattina per iniziare al meglio la giornata, e proverò a fare una passeggiata e meditare tutti i giorni per mantenere la mia mente e il mio corpo rilassati. Sicuramente nel 2040 mi prenderò cura di un animale domestico, infatti avendo un cane da qualche anno ho capito quanta serenità gli animali possano portare all’uomo. Nel 2040 probabilmente lavorerò come insegnante, seguendo la passione che ho sempre avuto di trasmettere qualcosa di educativo agli altri. In futuro mi piacerebbe molto viaggiare, e uno dei miei obiettivi sarà proprio quello di trasmettere ai miei figli la mia passione per le culture dei paesi stranieri. Probabilmente i problemi che mi ritroverò ad affrontare sono più o meno gli stessi che stanno affrontando i miei genitori, sicuramente tenterò di impedire ai miei figli di passare giornate intere al telefono o a qualsiasi altro aggeggio elettronico che verrà creato da qui ai prossimi 20 anni. Gli ostacoli principali che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono la mia tendenza a lasciarmi condizionare dagli altri, permettendogli di prendere decisioni al mio posto. La più grande incertezza che ho per il futuro è se potrò davvero avere una vita normale o se sarò di nuovo costretta ad affrontare la diffusione di pericolosi virus o l’avvento di catastrofi climatiche. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io non sono troppo spaventata, sono aperta a seguire diverse vie nella mia vita, non per forza quella che ho prestabilito, basta che mi renda felice. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se il mondo cambierà davvero così radicalmente dal punto di vista climatico, come si prospetta. ************************************************************************* S189; ************************************************************************* S181;"La mia giornata-tipo nel 2040 è ambientata in Australia, precisamente nelle campagne vicine alla città di Sidney, immerse quindi in un ambiente prevalentemente naturale. Mi immagino di possedere una fattoria e di esercitare direttamente la mia professione veterinaria. Mi alzo molto presto la mattina e subito inizio a prendermi cura degli animali che posseggo, dedicando a questo tutta la mattinata. All’ora di pranzo mangio prevalentemente cibi prodotti dai miei animali o comunque il più possibile biologici, seguendo una dieta vegetariana. Il pomeriggio mi dedico alla cura di animali anche esterni alla mia fattoria cercando anche di dedicarmi ad attività quali la protezione di quelli maggiormente a rischio o quelli che subiscono danni provocati da fattori umani tutto finalizzato a reintrodurli nei loro ambienti naturali. Cerco inoltre di collaborare con alcune associazioni per incentivare la protezione degli animali che si trovano in questi territori e quindi anche degli ambienti in cui vivono. Tutto ciò è appunto legato ai problemi ambientali che sono presenti nei luoghi in cui vivo, che sono legati soprattutto al cattivo utilizzo in passato di questi territori da parte dell’uomo; lo sfruttamento del territorio infatti ha causato molti danni alle foreste ma anche alle campagne o praterie circostanti, perciò sebbene in ritardo, la comunità di persone con cui vivo si è accorta di questi danni e sta cercando di attuare alcune misure per far tornare i nostri territori ad essere essenzialmente naturali. Questa per me è una grande opportunità poiché in questo modo sono parte attiva di una riforma ambientale e nello stesso tempo posso dedicarmi alla cura degli animali immergendomi totalmente nella natura che mi circonda. Inoltre ho il piacere di poter interagire con molte persone, infatti sia con i ragazzi e le ragazze che lavorano alla fattoria, come stallieri, giardinieri, pastori e tanti altri, ma anche con le persone che chiedono il mio aiuto per la cura dei loro animali, per poi aggiungere anche importanti ambientalisti che cerco di aiutare nel progetto per migliorare il territorio circostante. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono economici, poiché c’è bisogno di tanto denaro da investire per raggiungere certi obiettivi, ma anche organizzativi, poiché gestire una fattoria e inoltre lavorare con gli animali e per l’ambiente comporta un grande impegno organizzativo e temporale. La più grande incertezza che ho per il futuro è se il mio lavoro riuscirà ad essere utile per aiutare effettivamente persone, animali e ambiente. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io mi immagino di non essere nata in un paese così civilizzato e quindi di dover lottare ogni giorno per avere quello che ora ho senza nemmeno chiederlo, e soprattutto darei importanza a cose che adesso penso ma che non posso ovviamente comprendere a fondo. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se il mio lavoro sarà l’espressione di ciò in cui credo e di ciò a cui tengo, e ovviamente in quale parte del mondo mi troverò. ************************************************************************* S176;"Immagino di vivere in un appartamento moderno di una grande città metropolitana, in un quartiere non troppo affollato con almeno un parco nelle vicinanze. Probabilmente lavorerei come libero artista, eliminando dalle mie abitudini alimentari derivati animali così da diventare vegano a tempo pieno. Vivere in una grande città mi darebbe l’opportunità di entrare a contatto con persone provenienti da culture diverse in modo da poter ampliare le mie conoscenze e imparare qualcosa di nuovo ogni giorno. Cercherei di condurre uno stile di vita amichevole all’ambiente, anche se mi aspetterei che saranno già stati presi grandi provvedimenti dai piani alti per salvaguardarlo. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono mancata perseveranza / mancata attenzione sul salvaguardare l’ambiente La più grande incertezza che ho per il futuro è che ci sia un futuro sano che permetta alle nuove generazioni di vivere la propria vita a pieno Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io non lo penso Quello che vorrei sapere del mio futuro è niente ************************************************************************* S177;"Nel 2040 sarò probabilmente negli USA, in una città come San Diego, che considero “a misura d’uomo”: ho un bell’appartamento, non troppo grande, ma vicino al porto, così quando voglio camminare, mi godo la vista delle palme, delle numerose aree verdi e dell’oceano. Conduco uno stile di vita abbastanza sano (ho un debole per gli snack, come ad esempio i Cheetos), mangiando verdura e frutta giornalmente; adoro camminare e quando ho tempo, specialmente nei weekend, al pomeriggio presto o a metà mattina esco a fare una passeggiata e qualche volta a settimana vado in palestra, perché mi aiuta a scaricare la tensione (preferirei nuotare, ma con quell’infortunio alla spalla non è il massimo per me). Alla mattina mi sveglio non troppo presto e subito faccio colazione con pancakes o waffles e frappuccino; poi skin-care routine e igiene personale e, infine, inizio a svolgere i miei “compiti” della giornata, fino a ora di pranzo. Nel pomeriggio mi riposo, magari anche guardando una serie tv, poi esco a camminare o vado in palestra. Torno a casa per cena e dopo di questa guardo un film o una serie tv; per ultima cosa, eseguo la mia nighttime skin-care routine e poi, finalmente, vado a dormire. A volte medito, verso le 22:00 (è l’orario ideale), oppure durante il giorno pulisco e riordino la casa. Ogni giorno è inoltre d’obbligo per me andare nello studio di registrazione che ho in casa mia, in cui sono depositati tutti i miei strumenti e posso cantare e scrivere i miei testi: anche questa attività, come lo sport e la meditazione, mi aiuta a ridurre lo stress. Inoltre ho anche un contratto con un’etichetta discografica (Republic Records), per cui compongo e produco canzoni. Dopo essere arrivata negli Stati Uniti, ho anche incontrato la mia “anima gemella” e abbiamo due meravigliosi, ma impegnativi, figli. Per quanto riguarda la mia carriera, ormai è già da diversi anni che mi sono laureata in Fisica, e sono venuta in America a cercare lavoro. Lavoro in un laboratorio di ricerca che sta cercando una cura ancora più avanzata per il cancro: in questo modo si incrociano due ambiti scientifici a me molto cari, ovvero la fisica e la medicina. È da poco che ci lavoro, quindi ancora non sono proprio esperta del mestiere, e, dovendo gestire i bambini, ho un orario part-time. I miei colleghi sono quasi tutti abbastanza simpatici, anche se ce n’è qualcuno che è davvero troppo competitivo ed egoista (ma, d’altronde, queste persone si trovano in ogni situazione sociale). Oltre a lavorare in questo laboratorio (una delle mie migliori scelte di vita), sono anche un’attivista per i diritti umani, quindi organizzo riunioni, volantini e manifestazioni per discutere di queste tematiche per me fondamentali in una società civile. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono principalmente il denaro. La più grande incertezza che ho per il futuro è se riuscirò a realizzarlo. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io spero sempre di avere la mia famiglia accanto a me e una mia famiglia. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se avrò l’opportunità di entrare nel mondo della musica, ma soprattutto se riuscirò, anche se per un breve periodo, a vivere in America. ************************************************************************* S179;"Nel 2040, mi auguro di vivere in una casa mia, con una persona accanto, e vorrei che questa casa fosse normale, né troppo grande né troppo piccola, con un giardino per un cane, due camere da letto e due bagni. Mi piacerebbe lavorare per un giornale, scrivere articoli di attualità e quindi immagino che la mia vita sia, sveglia presto la mattina, lavoro e poi tornare a casa, a volte uscire con gli amici, quelli di sempre e magari farmene anche dei nuovi, spero di trovarmi bene nel lavoro e di creare dei bei legami. Una delle cose più importanti sarebbe andare a trovare i miei genitori, il più spesso possibile. Durante la giornata, inoltre, mi ritaglierei del tempo per me, per fare ciò che mi piace, leggere un libro, ascoltare musica e nel caso dovessi avere dei figli darei tutto per loro che sarebbero sicuramente la parte migliore della mia vita. Si sa che la vita non è facile e quindi m’immagino che anche nella mia ci saranno dei problemi, discussioni nel lavoro, con parenti o amici, mi auguro di riuscire a risolvere sempre tutto nel migliore dei modi, magari sbaglierò ma voglio promettermi di provare a dare sempre il massimo in tutto ciò che farò. Spero che tutto questo si svolga o nella mia città, cioè Bologna, oppure non mi dispiacerebbe trasferirmi a Roma che da sempre vedo come la città dei miei sogni. Al contrario di molti miei coetanei, non vorrei trasferirmi all’estero, sono affezionata al mio Paese. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono Devo impegnarmi nello studio e dare sempre il massimo, cercare di farmi conoscere per quello che sono davvero, senza dare modo alla timidezza di prendere il sopravvento. La più grande incertezza che ho per il futuro è il lavoro che farò…il mio sogno è scrivere per un giornale ma so che non è facile, quindi spero di riuscire a realizzare questo mio sogno, mettendoci tutto l’impegno necessario. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io non lo so, dipende da come andrebbe. Se il lavoro dovesse appagarmi lo stesso, non sarebbe un problema così grande anche se avrei un po’ d’amarezza per non essere riuscita a fare quello che desideravo, ad oggi spero di mantenere ottimi legami con i miei amici e con i miei parenti. Quello che vorrei sapere del mio futuro è nulla, voglio vivermi tutto. ************************************************************************* S175;"Nel 2040 avrò 37 anni e mi immagino come una donna in carriera che vive e lavora a Ginevra, una città svizzera sede di uno dei più importanti laboratori al mondo per quanto riguarda la fisica delle particelle. Spero di poter vivere in una piccola villetta a schiera in periferia della città immersa nella natura, penso che la mia casa sarà sicuramente totalmente ecosostenibile. Difatti la immagino progettata, arredata in maniera tale da prediligere la scelta dei materiali naturali, l'efficienza energetica, l'uso di energie rinnovabili e di elettrodomestici sempre più intelligenti. Sicuramente, per vivere con la mia famiglia prediligerei un quartiere piccolo, ben servito per permetterebbe ai miei figli l’uso dei mezzi pubblici. Nella mia giornata tipo vorrei riuscire a conciliare la mia famiglia con il lavoro che mi piacerebbe svolgere nell’ambito della ricerca scientifica al CERN. Abitando in periferia sicuramente non mi immagino “intrappolata” nel traffico, perché anche se le auto saranno quasi del tutto elettriche saranno ancora molto utilizzate per gli spostamenti. Penso che il mio tempo tra 19 anni sarà scandito: da una parte dai miei affetti e dall’altra dalla mia passione. Durante il fine settimana mi immagino con la mia famiglia, mi piacerebbe poter svolgere attività ambientaliste, insegnando così ai miei figli il rispetto per la natura che ci circonda. Vorrei anche riuscire a trasmettergli l’importanza dell’attività sportiva e di una buona educazione alimentare. Anche se vorrei poter immaginare un mondo perfetto, sono sicura che il problema dei cambiamenti climatici sarà ancora diffuso e sarà sicuramente un peso per la società del 2040. Penso che stati come l’Europa, il Canada e in parte anche gli Stati Uniti saranno certamente impegnati nella lotta contro: l’innalzamento della temperatura, le emissioni di CO2 , lo scioglimento dei ghiacciai,… Purtroppo però ci saranno stati che faticheranno a convertire totalmente la loro politica, spero però di non dover conoscere stati che utilizzino ancora combustibili fossili altamente inquinanti, come il carbone. Nella società del 2040 immagino che la mia vita sarà immersa in milioni di sistemi complessi, la penso circondata da tecnologie; ad esempio immagino che da Ginevra potrei spostarmi e raggiungere Pechino in poche ore grazie a un treno che magari invece di utilizzarla l’energia, la crea. Gli ostacoli che potrei incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono tantissimi, quello però che meno posso prevedere e controllare è il mio stato di salute; di fronte a certe situazioni si è impotenti di decidere. La più grande incertezza per il mio futuro è la paura che gli stati non cambino radicalmente l’approccio verso un’economia sostenibile, lasciandomi quindi un mondo inquinato nel quale sarebbe difficile vivere. Quando penso come diversamente potrebbe essere la mia vita, io cerco comunque altri piani che potrebbero rendermi felice. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se realizzerò anche solo in parte i miei obbiettivi." ************************************************************************* S184;"In futuro immagino di vivere in una grande capitale cosmopolita, nella quale uomo e natura convivono in simbiosi, usufruendo reciprocamente delle risorse dell’altro, in un immutabile equilibrio. Ci sarà una grande area verde, con svariati biosistemi che ospiteranno diverse specie di piante e animali, ai quali saremo in dovere di ridare gli habitat che stiamo distruggendo. Ho speranza per il futuro: ho fiducia nella nostra generazione e nel fatto che guardandoci attorno ci accorgeremo che non è più tollerabile il nostro stile di vita attuale. In futuro forse verranno perfezionate delle tecnologie in grado di provvedere ai nostri bisogni senza essere tossici per il pianeta. Immagino che verranno concepite invenzioni in grado di ripulire gli oceani dalle microplastiche senza danneggiare la fauna marina, oppure scoperte scientifiche che ci permetteranno di prevedere i cambiamenti delle temperature nei mari e di conseguenza prevenire la scomparsa dei coralli, o ancora trovare il modo di sfruttare le risorse rinnovabile per procurare energia. Suppongo che questa visione utopistica sarà complicata da realizzare nella sua interezza, ma anche solo l’ideale idilliaco che rappresenta potrebbe spronarci a tentare di raggiungere quell’armonia uomo-natura. Certamente anche la società sarà diversa, ma non cambiata, perché gli uomini non cambiano, si evolvono e il loro stile di vita con loro. I progressi in ogni branca scientifica e culturale sarnno sicuramente eccezionale in un modo che ora non possiamo concepire, ma ciò non toglie che disparità, ingiustizie, discriminazioni, fame e malattie sono su questa terra da prima di noi e non ho dubbi che ci saranno anche dopo la nostra scomparsa. Questo ci porterà a provare a migliorarci, a evolverci, non affinché queste avversità svaniscano, ma in modo tale che diventino via via sempre meno influenti sulla vita di tutti i giorni. Sono vivamente fiduciosa che in futuro saremo in grado di cogliere questa enorme opportunità. Differenti saranno anche gli oggetti della vita quotidiana. Chissà, forse non esisteranno più i cellulari e le nostre relazioni informatiche saranno controllate direttamente dal nostro cervello mediante nanotecnologia. Oppure sarà possibile spostarsi da un posto all’altro senza necessariamente utilizzare aeri, treni o auto, ma mediante mezzi ad energia completamente pulita. La raccolta differenziata non sarà più un obbligo o un’azione che viene compiuta solo perché “gli altri la fanno quindi perché non farla anche io?”, ma sarà un dovere e un diritto allo stesso tempo sentiti da tutta la popolazione mondiale. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono l’indifferenza o inefficienza da parte dei governi del mondo. La più grande incertezza che ho per il futuro è se esisterà ancora qualcosa per cui lottare e per preservare. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io penso a tutte le meraviglie che ci siamo visti portare via sotto gli occhi o che abbiamo contribuito a sterminare e a come sarebbe stato bello apprezzarle nella loro unicità. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se è troppo tardi per rimediare ai danni fatti in passato e se la mia generazione ne sarà in grado o ne avrà la possibilità. ************************************************************************* S183;"Nel 2040 mi piacerebbe vivere vicino a Bologna, perché mi piace il centro storico di Bologna con i suoi musei teatri mostre, ma allo stesso tempo vorrei stare in un posto un po’ fuori il centro ma sempre vicino alle scuole, ai parchi e altri servizi. Mi piacerebbe abitare in una semplice casetta con la mia futura famiglia, avendo tre camere, due bagni, uno studio, una zona lavanderia e un openspace tra sala e cucina, inoltre mi piacerebbe avere un bel giardino ampio con un bell’orto. Il mio sogno sarebbe quello di diventare un medico, quindi mi piace immaginarmi in sala operatoria come cardiochirurgo ed aiutare più persone possibili dedicandogli molto tempo per farle stare bene. Sono consapevole che il mio lavoro richiede molte energie e tempo, però mi piacerebbe riuscire a gestirlo in modo ottimale riuscendo a dare molto spazio ed importanza anche alla mia famiglia, quindi trascorrendo del tempo con loro, aiutando i bambini a fare i compiti e facendo molte gite in famiglia con escursioni in montagna, nei musei e nei parchi di divertimento. La mia vita probabilmente sarà molto frenetica con molte cose da fare però è sempre stato il mio sogno aiutare le persone e farle stare bene, quindi nonostante la fatica e la stanchezza, la mia passione e il mio amore per gli altri riusciranno a farmi superare qualsiasi sforzo. Se penso alle relazioni sociali spero di riuscire ad avere alcune mie amiche di adesso e spero di averne tante altre amicizie vere che conoscerò negli anni. Immagino che avrò dei turni a lavoro quindi le mie giornate gireranno attorno ad essi; però mi piacerebbe molto avere un bellissimo rapporto con i miei futuri figli e aiutarli a scuola e insegnargli molti valori. Spero di riuscire a rimboccargli le coperte la notte o di portarli a scuola la mattina e anche di passare qualche ora del pomeriggio con loro. Inoltre vorrei dedicarmi ad alcune mie passioni come disegnare, suonare, andare nei musei, nei teatri, vedere documentari e partite di basket con mio padre e viaggiare per conoscere nuovi stili di vita e tradizioni. Penso e spero che la nostra società sarà più ecosostenibile e libera da pregiudizi e che la ricerca scientifica trovi il modo di aiutare le persone a vivere più a lungo e meglio sia in campo medico che in quello sociale. Spero che il progresso possa migliorare la vita di tutti quanti e che le persone siano più rispettose e coscienziose e possano rispettare si gli altri e il mondo. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono Gli ostacoli che dovrò affrontare sono molti e non so quali potranno essere, non avrei mai pensato che sarebbe arrivato un nemico invisibile a stravolgere completamente la nostra vita nel 2020, il futuro per me è incerto non posso sapere cosa potrà avvenire, posso solo cercare di pensare ad un futuro che vorrei anche se spesso la mia insicurezza crea molti dubbi in me. Molto probabilmente la mia insicurezza mi creerà molti ostacoli che probabilmente potrebbero non esistere se solo mi fidassi di più nelle mie capacità. Se penso alle difficoltà di adesso penso subito alla maturità e anche all'università, fin da piccola sognavo di andare all'università però adesso l’esame di ammissione e il fatto che il percorso di studi che voglio seguire è a numero chiuso mi fa avere molta insicurezza e paura. Spero che almeno in questi anni la società migliori sotto ogni punto di vista e che riusciremo a togliere pregiudizi inutili e a rispettare il prossimo e anche il mondo. La più grande incertezza che ho per il futuro è se riuscirò a realizzare i miei sogni e quello che può succedere tra inquinamento, il lavoro, le possibili guerre. Gli imprevisti di questi ultimi anni mi hanno molto scossa e da loro ho capito che il futuro è davvero imprevedibile e non posso immaginare cosa potrebbe succedere. Il periodo per credere che andrà sempre tutto bene per me è finito, spero comunque che nella vita come capitano le cose brutte arrivano anche quelle belle. Penso che comunque per migliorare la situazione è importante che le persone cambino modo di vedere le cose e di comportarsi. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io Io non penso a come potrebbe andare diversamente la mia vita, il mio sogno è l’unica opzione che mi sono sempre data. Non ho un piano b, nonostante le mie insicurezze e paranoie alla fine sono sempre riuscita a seguire, anche se con qualche difficoltà, ciò che mi ero imposta di fare, ho un sogno e voglio che diventi realtà a tutti i costi. Quello che vorrei sapere del mio futuro è Quello che vorrei sapere del mio futuro è se riuscirò a seguire il mio sogno e avere più autostima e meno insicurezze." ************************************************************************* S180;"Nel 2040, in un ipotetico futuro desiderabile, mi immagino di avere una famiglia e di vivere in una casa grande, con soffitti alti e un giardino dove fare un orto e coltivare frutta, verdura e fiori. Mi immagino una vita molto semplice ed essenziale, facendo un lavoro che mi piaccia e che mi permetta di aiutare le persone, ma che mi lasci anche del tempo da dedicare alla mia famiglia. Probabilmente il problema dell’inquinamento non sarà ancora risolto ma, con l’organizzazione in comunità pressoché autosufficienti, si riuscirà a ridurre. La socializzazione sarà un punto cardine della comunità, fondamentale per il suo funzionamento poiché fonte di rapporti sociali che garantiscono la collaborazione. Talvolta ci saranno delle feste di più comunità insieme che contribuiranno alla conoscenza di nuove persone. Ogni comunità avrà due centri sportivi: uno invernale al chiuso e uno estivo all’aperto, nel verde. Il ritmo della vita sarà quindi scandito da un alternarsi di hobby, lavoro, rapporti sociali, sport, contatto con la natura, tutti in quantità più o meno uguali in modo da condurre una vita sana ed equilibrata. Gli ostacoli principali che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono arrivare a un punto di non ritorno in cui la natura è stata soffocata dall’uomo. La più grande incertezza che ho per il futuro è quella di riuscire a fare qualcosa di utile per il mondo. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io cerco di prefigurarmi qualcosa di positivo, nonostante sappia che sia molto difficile realizzarlo perché il “sistema” è fatto di schemi fissi. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se dovrò aspettarmi il peggio oppure se ci sono delle speranze." ************************************************************************* S182;"Quando ero un’adolescente il 2040 mi sembrava una data astratta e irraggiungibile: mai mi sarei aspettata che si trovasse proprio dietro l’angolo, pronto a balzare fuori… ora a trentasette anni ho la possibilità di guardarmi indietro e riflettere su ciò che è accaduto e ciò che ancora deve accadere. Sono riuscita a ottenere il lavoro dei miei sogni, quello di lavorare come reporter in una rivista scientifica, impiego che mi ha permesso di viaggiare e visitare luoghi e ambienti molto diversi tra loro ma che ho scoperto essere in stretto rapporto: ogni piccola cosa sulla terra è collegata col resto. Il mio lavoro mi impedisce di vivere stabilmente da qualche parte: casa mia si trova fuori New York, una delle città più green del pianeta, alimentata pressoché unicamente da fonti rinnovabili e ormai solcata da canali e barche più che da strade a causa dell’innalzamento degli oceani, ma viaggio molto: fino a due settimane fa ero in un’isola remota delle Filippine per monitorare l’andamento di un progetto di ripopolazione di una serie di animali che fino a pochi anni fa erano considerati in serio rischio di estinzione: per fortuna molte aree del globo sono state riconvertite in zone protette permettendo la proliferazione di specie un tempo minacciate. Una gran fetta dei paesi più all’avanguardia è costituita proprio da quelle zone del pianeta che un tempo erano economicamente svantaggiate: l’umanità, piano piano, sta ritornando in contatto con la natura. Per questo si investe sulle tecnologie verdi, nell’impiego di mezzi di trasporto a impatto ridotto, nell’impegno che ognuno di noi sente nei confronti del prossimo per vivere al meglio sul pianeta. Partendo dalle persone comuni siamo riusciti con un movimento d’azione unico a smuovere anche gli organi amministrativi che potevano fare qualcosa di concreto, stabilendo cambiamenti nella vita di tutti i giorni che ora costituiscono le nostre abitudini, come una dieta improntata al consumo di vegetali e al rispetto delle vite degli animali. Il consumo di carne è stato ridimensionato e l’impatto degli allevamenti è stato largamente ridotto grazie all’assunzione di norme che tutelano bovini, galline, tutti quegli animali che un tempo venivano fortemente sfruttati. I danni che abbiamo causato saranno visibili per molti anni a venire, ma è sorprendente osservare il cambio di rotta che la società ha fatto di questi tempi. Casa mia è alimentata da pannelli solari e un generatore idroelettrico: mio marito utilizza una macchina elettrica per andare al lavoro, i miei figli percorrono a piedi la strada che li divide dal parco nel quale si tengono le lezioni per i bambini del quartiere. Il nostro cibo proviene da una fattoria vicina che provvede al fabbisogno di questa zona. L’aria è pulita e le polveri sottili sono diminuite. Questa mattina ho seguito una videoconferenza assieme ai miei colleghi: dovrò scrivere un articolo sulle nuove invenzioni brevettate da alcuni geniali studenti dell’università di Harvard! Avendo investito sull’educazione e su uno stile di vita consapevole si è anche investito nelle idee dei più giovani. Ora che lavoriamo tutti da casa le occasioni per vedersi passano al pomeriggio, quando ci si incontra prevalentemente per giocare a qualche sport di gruppo o bere un tè insieme su uno dei meravigliosi pontili che si affacciano sull’oceano. Questa sera mi incontrerò con le mie amiche per andare a fare un giro in bici fuori città in uno dei boschi appena piantati fuori dalla mia circoscrizione. I bambini dormiranno all’aperto, in campeggio con i loro amici, e io e loro padre potremmo andare a cena in quel meraviglioso locale che si trova in fondo alla strada. Certo, si parlerà ancora delle tensioni con i paesi più arretrati, che non hanno ancora stabilito norme che permettano alla loro economia di decollare e che tendono a essere bellicose e alla costante ricerca di profitto, ma un equo sfruttamento delle risorse verrà raggiunto, ne sono sicura. Insomma, la vita qui trascorre in un susseguirsi di eterne sorprese e opportunità che mi fanno pensare positivamente al futuro, in un modo molto diverso da ciò che la me diciassettenne e pessimista credeva quando ancora era convinta che le cose non sarebbero potute andare meglio. Si respira un’aria migliore e la luce filtra dalle grandi finestre della casa mentre sorseggio il caffè. Mi concedo un momento per ammirare le piante appoggiate sul ripiano della cucina e sorrido. Sì, ci siamo costruiti una bella vita, qui. Non vedo l’ora di sapere cosa verrà dopo. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono la chiusura mentale delle persone che vedono un cambiamento nelle loro attuali abitudini come qualcosa di inconcepibile e improbabile, oltre che un totale disinteresse per qualunque cosa che concerna l’ambiente e il pianeta. Oltre a ciò, nel mio utopico futuro le persone vivono in maniera pacifica tra di loro, praticamente senza tensioni sociali che tuttavia non sono scomparse. Ammettendo che un compromesso tra tutte le classi sociali possa effettivamente avvenire gli interessi contrastanti di queste porterebbero sicuramente a degli attriti e molte delle cose descritte sopra farebbero fatica a realizzarsi. Sono però fiduciosa nell’idea che una volta compresa l’importanza e le opportunità che può portarci l’evoluzione di un’economia sostenibile qualcosa si potrà fare, e sono anche sicura che un grande cambiamento può partire solo dalle persone comuni, che riusciranno a modificare anche il punto di vista di personaggi politici o in grado di fare mosse più concrete della sola sensibilizzazione a patto che si trovi un modo per non intaccare il loro profitto. La più grande incertezza che ho per il futuro è la possibilità che non ci rendiamo conto in tempo che c’è bisogno di una svolta immediata per impedire che l’ambiente collassi più di quanto non sia già successo. Nutro dei dubbi sulla possibilità che entro il 2040 si sia riusciti negli obiettivi che ci siamo prefissati in questi ultimi tempi per preservare il pianeta Terra, perciò credo anche che la mia più grande incertezza possa risiedere nell’idea che un rapporto con la natura possa essere ritrovato in breve. A molte persone non interessa il benessere delle altre specie, tantomeno viene insegnato con il nostro attuale sistema educativo. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io provo timore all’idea che tutto possa perdere colore e luce a causa delle polveri sottili, o che il mare diventi sempre più acido e pieno di plastica. Il pianeta Terra è unico, e mi dispiacerebbe vedere una grande quantità delle sue meraviglie sfumare senza poter fare nulla per impedirlo. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se tutti gli sforzi che si stanno facendo porteranno a qualche parte, se potrò bere un buon tè su un pontile in America, se potrò effettivamente viaggiare e conoscere culture nuove, arrivare a quarant’anni pensando “però, in fin dei conti questa vita non è andata per niente male”. ************************************************************************* S178;"Nel 2040 mi immagino di vivere in una famiglia a contatto con la natura, in una casa piena di verde, ad impatto zero. Immagino una realtà dove (o dovrei dire quando) i mezzi di trasporto di ogni tipo non inquineranno e l’aria sarà pulita. I rifiuti saranno gestiti in modo circolare e sostenibile, così come la nostra alimentazione. Immagino un mondo interculturale, e spero di viaggiare tanto e incontrare tutte le culture. Le mie sfide saranno quelle di promuovere una società green, ed infatti il prossimo anno studierò ingegneria per le energie sostenibili. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono le scelte difficili che tutti noi dobbiamo fare per cambiare abitudini. La più grande incertezza che ho per il futuro è se nel 2040 avremo già raggiunto quest’obiettivo. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io lascio aperta ogni porta. Quello che vorrei sapere del mio futuro è quanti strumenti musicali avrò imparato a suonare. ************************************************************************* S169;"Nel 2040 mi immagino di vivere in un appartamento nel centro di una grande città, non per forza in Italia ma comunque mi piacerebbe rimanere in Europa. Vorrei riuscire ad avere il lavoro dei miei sogni e, allo stesso tempo, riuscire a conciliare il mio desiderio di avere una famiglia mia. Credo che il mio stile di vita si adatterà agli obbiettivi che sono riuscitò a raggiungere ma, se nella migliore delle ipotesi io riuscissi a realizzarmi completamente, penso che sarà un po’ frenetico perché portare avanti una famiglia e una carriera contemporaneamente non credo sia semplice. Una buona soluzione immagino possa essere organizzare la mia quotidianità in modo metodico: vorrei avere dei bambini e quindi mi piacerebbe fare in modo che tutta la giornata si conformi alle loro tempistiche e i loro ritmi, in modo da essere una madre più presente possibile. Nel 2040 credo che le mie difficoltà nella vita di tutti i giorni saranno il tempo, non è mai abbastanza per fare tutto, e la ricerca della serenità, mi immagino che quando si diventa adulti la testa si riempia di preoccupazioni e che queste in un qualche modo tolgano la serenità. Per quanto riugurda la società più in generale sinceramente credo che i problemi di base rimarranno sempre gli stessi, come la povertà, la lotta per il potere, la discriminazione. In cuor mio spero che il mondo faccia passi avanti rispetto ai problemi ambientali perché sono fenomeni che colpiscono tutti, quindi vorrei che l’umanità collaborasse al fine di trovare soluzioni possibili, che portino ad un miglioramento della vita comune e alla comprensione dell’importanza dell’ambiente che ci circonda. Mi piacerebbe che nella città in cui vivrò ci sia un bel parco verde dove poter passare le domeniche pomeriggio in famiglia, dove insegnerò ai miei figli ad andare in bici o semplicemente dove poter trovare uno spazio all’aperto dove schiairsi le idee nelle giornate più pesanti. Vorrei che la mia casa sia posizionata vicino al mio posto di lavoro, in modo da non dover utilizzare l’auto per raggiungerlo. Non so perché, ma non riesco ad immaginare nessun amico al mio fianco in futuro, per me in realtà non è così importante, l’unica persona che però vorrei rimanesse sempre accanto a me è mio fratello. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono la mia incostanza e l’insicurezza La più grande incertezza che ho per il futuro è il non riuscire ad arrivare ad avere un lavoro che mi soddisfi e mi appaghi seriamnete Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io non riesco ad immaginare a qualcosa di diverso da quello che ho indicato prima sopra Quello che vorrei sapere del mio futuro è se sarò davvero soddisfatta della vita che farò" ************************************************************************* S167;"Immagino che, nel 2040, si intensificherà la costruzione di palazzi condominiali nelle zone urbane più popolose in modo da fronteggiare il sovraffollamento riuscendo a concentrare più famiglie in spazi limitati. Allo stesso tempo, saranno diffusi gli accessori tecnologici “smart-home” che arriveranno a creare, nella casa, una vera e propria rete interconnessa di servizi e funzionalità. Servendomi di questi efficaci accessori riuscirò ad ottenere del tempo extra da dedicare a me stesso e alle mie passioni in modo da raggiungere uno stile di vita appagante e rilassante. Ciò a cui più ambisco, riguardo alle nuove tecnologie in sviluppo, è percepire la rivoluzione nella concezione di “connessione”. Una rete poco invasiva, globalmente estesa, eternamente stabile, con scambi di informazioni istantanei e capace di supportare delle modalità di comunicazione inedite. Due effetti probabili che saranno causati sono: la creazione di nuovi posti di lavoro per il mantenimento e l’innovazione di tali tecnologie, oltre allo studio sulle loro infinite applicazioni in ogni ambito della nostra vita; e le minacce alla privacy mentre i dispositivi entrano sempre più a fondo nelle nostre vite provocandoci, inoltre, delle dipendenze da essi. Credo che, facendone un uso consapevole e responsabile, l’interconnettività riuscirà ad ampliare i miei legami sociali. Un sogno che ho è riuscire a partecipare (o ad assistere) alle spedizioni su Marte promesse da SpaceX. La mia città ideale include una tecnologizzazione dei servizi, resi sostenibili e accessibili. Il mio mondo ideale include una rete internet quantistica che immagino manifestarsi in modo rilevante. I miei principali timori e preoccupazioni sono i rischi al possibile sviluppo di una dipendenza dai dispositivi." ************************************************************************* S172;"È una giornata primaverile del 2040 e la sveglia suona come consuetudine alle 8 in punto: un’aria di Mozart mi riporta al vero mondo, destandomi da sonno profondo. Gli uccellini cantano, la natura è ormai al suo massimo splendore, un raggio di sole filtra appena appena dalle tende della camera. La mia casa si trova in una radura, circondata da alberi e un vialetto di una settantina di metri la collega alla strada, che si fa spazio nel mezzo del boschetto fuori dalle porte della città. Ampie finestre garantiscono visuale, e dal secondo piano mi piace osservare la natura che così poeticamente mi avvolge. Ho due gatti: giocano sempre insieme e non si fermano un attimo, mi diverto a guardarli intenti nelle loro azioni quotidiane. Sveglio mia moglie e i miei due figli, vorrei preservarli il più possibile dalla freneticità che avvolge il mondo di oggi. Ci provo, ma sono che non sarà possibile. Viviamo in una casetta sviluppata verso l’alto, piccola ma calda e accogliente. Ormai è tempo, dopo colazione vado a lavorare: per oggi prenderò la bici. Lavoro nel settore delle tecnologie: cerchiamo di fare il bene per l’uomo e per l’ambiente, siamo una piccola azienda che produce pezzi di ricambio personalizzati. Non ci possiamo lamentare, dallo Stato ci arrivano non poche agevolazioni fiscali e ne facciamo tesoro. Vivo in una cittadina non lontano da New York, qui la vita si svolge su ritmi molto meno serrati rispetto all’usuale. Siamo una famiglia anche nel posto di lavoro, scherziamo, ci aiutiamo e conoscendoci bene ottimizziamo i tempi. Le ultime notizie parlavano di un grosso affare con un’azienda straniera: cogliere l’occasione sarebbe davvero ottimo... Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono principalmente di tipo personale, la propria salute, quella dei miei cari. La più grande incertezza che ho per il futuro è abbandonare o meno il mio Paese, sarebbe un addio doloroso. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io mi sento molto spaesato, perché molto può cambiare in un attimo. Quello che vorrei sapere del mio futuro è come e con chi passerò la vita. ************************************************************************* S166;"Immagino che nel 2040 vivrò vicino a Bologna, in un paesino di provincia. La casa nella quale vivrò avrà un giardino, ricco di piante, in cui poter passare tempo all’aperto, e il paesino in cui si troverà sarà un luogo tranquillo, circondato dalla natura. Immagino che svolgerò un mestiere che mi permetta di avere del tempo libero da dedicare a me stessa e alle mie passioni. Credo che, anche tra vent’anni, uno dei problemi principali da affrontare sarà l’inquinamento e il danno causato dall’attività umana all’ambiente, anche se si saranno fatti progressi da questo punto di vista, ad esempio grazie all’impiego più diffuso di fonti di energia rinnovabili e di materiali meno inquinanti o grazie a una maggiore attenzione al riciclaggio dei rifiuti. Immagino inoltre che la creazione di nuovi strumenti e lo sviluppo della tecnologia modificheranno il modo di vivere delle persone, portando un miglioramento delle condizioni di vita anche per le persone che si trovano in condizioni più difficili. Un sogno che ho è vivere una vita felice e soddisfacente. La mia città ideale include numerosi luoghi dedicati allo svago o alla cultura, che siano facilmente accessibili a tutti. Il mio mondo ideale include un maggiore rispetto sia per le persone che per l’ambiente che ci circondano e una particolare attenzione alle persone più deboli e in difficoltà, che garantisca che chiunque possa vivere la propria vita al meglio. I miei principali timori e preoccupazioni sono di non riuscire a raggiungere i miei obiettivi." ************************************************************************* S168;"2040. Avrò trentasette anni. Se ci penso ora mi sembra un’eternità; non ho idea di come sarà la mia vita tra vent’anni, ma so come mi piacerebbe che fosse. Mi immagino di vivere in campagna, possibilmente in collina, in un posto tranquillo ma non isolato, di vivere in un grande villa, arredata in modo elegante e ordinato, all’interno di una grande proprietà, ricca di spazi verdi, con un piccolo boschetto, e grandi paddock per i miei cavalli. Immagino di svegliarmi presto alla mattina, per occuparmi di tutti i miei animali, che spero di avere in gran numero, per poi recarmi nel posto dove lavoro come veterinaria, possibilmente in una città ricca di vita. Dopo un’impegnativa mezza giornata di lavoro, immagino di tornare a casa dalla mia famiglia e dai miei animali, dove posso rilassarmi dedicandomi al mio secondo lavoro, educazione e allevamento di cani. Immagino, in modo probabilmente molto utopistico, di avere anche tanto tempo libero, per vedere i miei amici, per viaggiare, per dedicarmi ai miei innumerevoli hobby, come l’equitazione, il disegno, i libri, il canto, il volontariato in canile e in CRAS. A trentasette anni voglio potermi definire un’esperta in tanti campi: voglio aver frequentato scuole e corsi, aver conosciuto persone che ammiro, aver imparato da loro, e aver raggiunto alti livelli nelle mie attuali attività. Immagino insomma una vita piena, felice e impegnata, che ruota attorno agli animali, e che però non si esaurisce di certo nella realtà idilliaca di quella che immagino come la mia futura casa. Immagino di vivere in una società molto più avanzata ed intelligente di quella attuale, vorrei una società in cui razzismo e discriminazioni non siano all’ordine del giorno, in cui il progresso tecnologico abbia permesso di salvare l’ambiente e non di continuare a distruggerlo, inquinando e sfruttando tutte le sue risorse. Sarebbe poi bello poter vivere in una società in cui la natura si sia ripresa i suoi spazi e abbia ottenuto il rispetto dell’uomo, ma questo dubito che succederà mai, vista la volontà degli esseri umani in generale di capire e controllare la natura. In breve, pensando alla mia vita nel 2040 immagino di essere felice e realizzata, di aver raggiunto i miei obiettivi, senza aver sacrificato le mie passioni e di vivere in una società più rispettosa delle altre persone, dell’ambiente e della natura. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono principalmente due: innanzitutto la questione economica, dato che lo stile di vita che immagino è indubbiamente molto costoso; e in secondo luogo potrei trovare l’ostacolo più grande nel mio stesso carattere, caratterizzato da una forse eccessiva timidezza, che potrebbe portarmi a perdere alcune grandi occasioni. La più grande incertezza che ho per il futuro è in realtà molto vicina a questo momento: l’università; per quello che ricordo ho sempre voluto fare la veterinaria, fin da piccola, e vorrei specializzarmi in particolare in anestesiologia e neonatologia, e sono abbastanza preoccupata di non riuscire a passare il test d’accesso o soprattutto di scoprire che veterinaria non fa per me, perché in quel caso vedrei crollare le mie certezze e destabilizzare tutti i miei progetti. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io mi immagino di vivere in una casa non tanto grande, da sola, in città, con un lavoro che non mi piace. In ogni caso, ciò che sono sicura che non mancherà mai nella mia vita è un cane, che avrò a qualsiasi costo. Con un cane al mio fianco so che potrò vivere serenamente la mia vita, qualsiasi essa sia, e trovare in lui tutta la felicità e la tranquillità di cui ho bisogno. Quello che vorrei sapere del mio futuro è semplicemente se sarò felice e se riuscirò a realizzare almeno alcuni dei mei progetti. Più in generale vorrei sapere quale sviluppo avrà il progresso tecnologico e se tale progresso avrà risvolti positivi o meno." ************************************************************************* S165;"Oggidì, il presente ha smarrito ciascuna forma di certezza, se non per la stessa indeterminazione. Parimenti è accaduto al futuro. Tutto ciò non per una regressione, bensì per merito di uno strabiliante progresso scientifico-tecnologico le cui fondamenta si erigono sulla plausibilità, abbandonando il fatto certo e univoco deificato dai positivisti. La corrente rivoluzione è in procinto di riuscire nel proposito di implementare alcuni principi strettamente teorici in ambito pratico, perciò risulta arduo immaginarsi un futuro plausibile. Tuttavia si può supporre un futuro altamente ingegnerizzato, ove la tecnologia sostituisca l’uomo nei più disparati ambiti, (da quello economico dirigenziale a quello della ricerca scientifica), cambiando radicalmente la vita come oggi è conosciuta. In un futuro non troppo distante dall’appena avviato anno del topo, è probabile sia possibile inserire dei piccoli elaboratori all’interno di qualsiasi oggetto o materiale avendo quindi la possibilità di monitorare ogni cosa. È altrettanto probabile l’avvento di elaboratori quantistici e con loro anche di un ritmo di avanzamento inimmaginabile. L’umanità tra soli 20 anni potrebbe essere in grado di comprendere il funzionamento della mente umana. Giunti a quel punto sarebbe ammissibile ricrearla, preservarla e forse anche riesumarla dando alla morte un significato completamente diverso. Consuetudinariamente un individuo si dichiara deceduto solo in seguito cessazione dell’attività celebrale. Pertanto così come è avvenuto durante la seconda metà del 900 con la diffusione di tecniche di rianimazione potrebbe avvenire nella seconda metà di questo secolo con l’opportunità di conservare la mente umana, la personalità e la coscienza soggettiva. In conclusione in un mondo dove il cambiamento climatico insieme ad altri fattori obbligherà l’umanità ad agire, questa potrebbe estinguersi come progredire smisuratamente, ma quello di cui si può avere certezza sarà l’insorgenza di situazioni mai viste prima. ************************************************************************* S170;"Nel 2040 vivrò in una casa automatizzata vicino al mare. Saremo circondati da oggetti elettronici e probabilmente anche da robot, infatti saranno loro che ci sveglieranno e prenderanno cura della casa. Alla mattina, mentre gli androidi preparano la colazione, andrò a fare una corsa fuori casa, se piove sul tapis roulant, le strade saranno affiancate da tanti alberi, e il numero di parchi sarà aumentato. Le vie e viali puliti, nessuna bottiglia di plastica che rotola, perchè negli anni precedenti sono stati trovati dei materiali alternativi, più duraturi e meno inquinanti. Le automobili non andranno più a benzina, ma anche per essa è stato trovato un modo più efficiente ed ecologico. Di lavoro farò l'ingegnere aerospaziale e starò cercando un modo per vivere su Marte, ma senza espellere grandi quantità di rifiuti e petrolio. Negli anni precedenti, l’argomento sul cambiamento climatico e tutte le sue cause e conseguenze sono state prese in considerazione dai politici, i quali hanno emanato leggi per migliorare la situazione, facendo sì che l’argomento fosse preso a cuore da maggior numero di persone. Varie azioni, che prima sembravano noiose e inutili, saranno diventate di vita quotidiana e di estrema importanza per il pianeta, come la raccolta differenziata e la spesa responsabile. Le persone preferiranno passare il tempo all’aria aperta, aumentando l’attenzione sia per gli animali, sia per le piante. La vita sociale non sarà cambiata molto, si preferirà passare più tempo fuori dalle proprie abitazioni e si favoriranno le attività all’aperto come passeggiate, biciclettate o anche cene al ristorante o shopping per vari negozi. Quest'ultimo sarà totalmente trasformato; i grandi marchi di fast-fashion scompariranno e si comprerà da small businesses o molte persone si creeranno i propri abiti. I supermercati resteranno aperti, ma i prodotti saranno prevalentemente coltivati e preparati da contadini ed allevatori delle città vicine. Anche il cibo tramuterà; le varie culture si mescoleranno tra di loro e verranno apprezzate maggiormente le verdure e pietanze salutari, nel frattempo la produzione di carne e di pesce sarà calata, facendo chiudere vari allevamenti intensivi. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono l’indifferenza dei politici e delle persone sull’argomento, l’impossibilità di trovare dei materiali alternativi al petrolio e la continua presenza del covid-19. La più grande incertezza che ho per il futuro è riuscire a migliorare e sistemare la situazione dell'inquinamento, il riscaldamento globale ed evitare di raggiungere un punto di non ritorno per il quale non si potrà più fare nulla. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io mi sento in colpa. Ci tengo molto all’ambiente, ma credo che potrei integrare nella mia vita quotidiana piccole azioni più minimaliste ed ecologiche. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se esso ci sarà e/o avremmo rovinato il mondo in modo irreversibile. ************************************************************************* S171;"Se dovessi immaginare come sarò tra 20 anni, cosa farò nella vita ho quasi un senso di ansia. Ho tanti sogni e progetti in testa ma ho come la paura di non riuscire a realizzarli e di condurre così una vita che non rispecchia al massimo quello che davvero voglio fare. Fra 20 anni mi immagino di vivere nella mia città preferita ovvero Bologna ( anche se è da quando sono piccola che vorrei andare a vivere in Inghilterra ma non riuscirei a lasciare la mia famiglia e staccarmi dal luogo in cui sono cresciuta). Mi immagino di vivere in una bella villa grande dove ho tutto ciò che mi serve e soprattutto spero di avere un marito che mi ama dei dei figli. Vorrei condurre uno stile di vita basico in cui vado a lavorare (sperando di utilizzare il più possibile i mezzi pubblici e sperando che da qui a 20 anni la situazione del surriscaldamento globale sia migliorata). Da grande mi piacerebbe diventare una dottoressa. E’ un lavoro complicato e soprattutto non posso immaginare con esattezza la mia tipica organizzazione quotidiana poiché ci potranno essere giorni in cui faccio turni diversi (es notturni, pomeridiani o lavori extra). Non so quindi esattamente come sarà la mia giornata, sarà il lavoro stesso a scandirmi i ritmi. I problemi di cui discuterò saranno sicuramente tanti e di carattere diverso: per esempio discuterò in famiglia del mio lavoro, la scuola dei miei figli, istruirli su cosa è meglio fare e insegnare loro ciò che ho imparato. Mi piacerebbe vivere in una zona tranquilla (non centro città) ma neanche troppo distante dal centro in modo da avere tutto abbastanza a portata di mano, il supermercato, i negozi per bisogni di prima necessità ma non vivere nel caos cittadino. Infine mi auguro di vivere una vita dove mi sento bene con me stessa, amata, circondata dall’amore della mia famiglia e dall’affetto dei miei amici ( spero di riuscire a portare avanti alcune amicizie adolescenziali ma soprattutto di conoscere nuova gente). Spero di vivere in salute insieme alle persone che amo e fare ciò che davvero mi piacerebbe fare." ************************************************************************* S174;"Siamo nel 2040. Mi sveglio grazie alla sveglia del computer che gestisce il mio appartamento. Gli ambienti della casa rispetto a quando avevo 18 anni non sono cambiati molto, però è presente molta più tecnologia. Tutta la casa è connessa ad un computer che posso gestire grazie ai miei dispositivi. L'energia elettrica deriva da pannelli fotovoltaici di ultima generazione, il riscaldamento della casa invece è favorito in gran parte dalla costruzione della casa. Infatti i progetti delle case passive si sono molto sviluppati e finalmente ora sono un sogno diventato realtà. Un'altra importante innovazione rispetto a venti anni fa è sicuramente il dimezzamento della plastica. Le bottiglie di plastica sono quasi assenti e molti alimenti vengono comprati e conservati in maniera autonoma, grazie a meccanismi moderni. Una volta preparato scendo e prendo la mia macchina elettrica. Sono diventate moltissime ed efficienti anche se però esistono ancora molte macchine che utilizzano benzina e gpl (spesso però in maniera efficiente grazie all'ibrido plug-in di ultima generazione). La mia città da qualche anno è stata costretta a modificare e implementare la vegetazione. Ne abbiamo forte bisogno. Abbiamo fatto passi avanti ma dobbiamo ancora rimediare ai danni fatti nel passato e siamo ancora indietro. Per il resto la vita non è cambiata molto. Abbiamo fatto passi avanti si diritti e doveri. La globalizzazione è arrivata in molti paesi che prima erano considerati poveri, ma molti altri ancora devono ancora raggiungere questo livello, purtroppo. Sono passati 20 anni, stiamo facendo passi in avanti ma questo è stato possibile solo grazie al cambio di rotta avvenuto 15 anni fa, speriamo che ciò continuerà. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono l'incoscienza dei politici di persone come Trump e ciò si rispecchierebbe anche nella popolazione. La più grande incertezza che ho per il futuro è il clima. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io... Quello che vorrei sapere del mio futuro è se mai potremmo raggiungere uno stato in cui tutto andasse per il verso giusto dal punto di vista della salute dell'uomo e della terra. ************************************************************************* S173;"Tra 19 anni immagino di svegliarmi presto la mattina per andare al lavoro. Mi sveglio nella mia villetta isolata, situata in periferia di una città tipo Bologna, simile soprattutto nel numero di persone che vi abitano. Mi alzo presto per preparare la colazione per me e la mia famiglia, e per le 07.30 di mattina esco per andare al lavoro. Mi dirigo in ospedale, chirurgo ortopedico, la mia giornata lavorativa finisce per le 16, torno a casa dove mi aspetta mio figlio/a tornata ore prima da scuola. Il pomeriggio lo dedico all’attività fisica in compagnia, vado a correre e fare dei giri in bici con amici che condividono la mia passione dello sport. Abitando in collina mi mantengo in forma facendo molto dislivello e visitando panorami sempre diversi ma pieni di limpidi colori e stupendi paesaggi. La sera torno a casa per lavarmi e uscire a cena con la mia famiglia e amici, passiamo la serata in un bel ristorante, a parlare di quanti progressi ha fatto l’uomo nel controllare e diminuire l’inquinamento. Gli ostacoli che posso incontrare nel raggiungere il futuro che ho descritto sopra sono l’indifferenza dell’umanità davanti ad un problema reale e molto grave, cioè l’inquinamento generale, che poco per volta sta rovinando il nostro pianeta. La più grande incertezza che ho per il futuro è che anche tra vent’anni non ci sia fratellanza tra le persone e comunità, e che ognuno di noi penserà solo al proprio orticello e non all’immenso campo quale la Terra. Quando penso a come diversamente potrebbe andare la mia vita, io mi preoccupo ma allo stesso tempo ho più voglia di fare e non stare fermo in casa sul divano senza fare niente. Quello che vorrei sapere del mio futuro è se riuscirò a portare un cambiamento nel bene. ************************************************************************* S164;"In una giornata tipo del 2040 mi alzo, il mio telefono si accende con me, e inizia la giornata con quest’ultimo che utilizza la propria potenza di calcolo per simulare l’ambiente lavorativo. Le multinazionali hanno infatti provveduto a dotare tutti i dipendenti di incredibili calcolatori, forse con capacità persino superiori agli attuali computer quantistici. Il luogo in cui vivo è cambiato radicalmente proprio grazie alle innovazioni rese possibili da questa potenza. Vi saranno però anche alcuni problemi legati a questo, come ad esempio la tecnologia che ha soppiantato diversi tipi di lavori, o l’intelligenza artificiale che minaccia di “soggiogare” l’umanità se utilizzata in modo improprio. Nuove possibilità per tutti di trovare un proprio posto nella società, e avere anche una vita sociale più attiva, grazie ad ologrammi o lavori condivisi da casa. Un sogno che ho è affermarmi nel mondo lavorativo, possibilmente negli Stati Uniti. La mia città ideale include diversi paesi, anche se i miei preferiti sono i piccoli paesi nelle vicinanze di grandi città come Los Angeles. Il mio mondo ideale include la tecnologia come fonte di grande aiuto nella vita quotidiana che permette di risparmiare tempo in certi compiti e impiegarlo in altri modi. I miei principali timori e preoccupazioni sono riguardo alla tecnologia sono come già detto l’intelligenza artificiale che potrebbe sfuggire di mano, e l’eventuale occorrenza di blackout o problemi che manderebbero in crisi la società che si basa ormai completamente sulla tecnologia." ************************************************************************* S159;"Caro me del futuro, Com’è la vita nel 2040, sei riuscito a trovare un sogno e un’ambizione nella vita? Me lo auguro. Sei riuscito a trasferirti in America? Abiti forse in una grande città o hai preferito la campagna? Se io ti conosco hai optato per la seconda, sempre che in un ideale futuro esistano ancora le campagne o che si possa ancora scegliere il tipo di vita. Ti alzi presto per lavorare o svolgi i tuoi compiti (se ancora gli uomini ne hanno) rimanendo a casa? Hai dei assistenti robotici che ti aiutano con le faccende domestiche? E gli amici? Ci sono locali in cui si può ancora discutere del più e del meno, o si parla tramite internet. Spero davvero ci sia qualcosa da fare in città e che non sia solo un aggregato di abitazioni, e che le case non siano una la copia dell’altra. Spero che le città non si siano omologate e che sia rimasta la splendida diversità fra un paese è un altro, che sia rimasto il piacere del viaggiare e conoscere altre culture. Spero davvero che vada tutto bene, che i giorni non si accavallino gli uni sugli altri senza portare miglioramenti, che le innovazioni tecnologiche non abbiano portato a una triste è piatta monotonia. Il tuo caro XX" ************************************************************************* S158;"Premetto che, a causa del tasso con cui si sviluppa la tecnologia (e con lei la società), trovo piuttosto difficile prevedere, anche a distanza di pochi anni, come la vita degli uomini cambierà. Detto ciò io nel 2040 mi immagino, idealmente, di vivere in una grande città che combini in modo equilibrato gli elementi antropici con quelli naturali (volendo proprio fare un paragone con il mondo di oggi, si potrebbe pensare a città come Toronto, in Canada). Mi immagino di essere (si spera) un lavoratore e magari di stare svolgendo il lavoro dei miei sogni (ricerca in fisica teorica o magari programmazione scientifica) e allo stesso tempo di stare svolgendo attività fisica regolare per mantenermi in salute. Riguardo alla tecnologia del 2040, come già detto, è difficile fare speculazioni, ma ciò che posso immaginare è un mondo più “autonomo”, dove l’uomo è sempre più svincolato dai lavori più ripetitivi (auto a guida autonoma maggiormente diffuse ad esempio). Allo stesso tempo mi immagino un mondo con un grado di interconnessione maggiore sia con la diffusione di dispositivi IoT (come frigoriferi programmati per ordinare autonomamente gli alimenti esauriti) sia con l’accesso alla rete più facilitato e “onnipresente”. I nuovi problemi che la società dovrà affrontare saranno probabilmente causati dalla prima accennata “onnipresenza” di internet che metterà sempre più a rischio la nostra privacy e, al contempo, diventerà sempre di più parte di noi stessi, quasi come un’estensione (più o meno naturale, dipende dai punti di vista) del nostro corpo. Ora come ora non sappiamo l’entità del fenomeno nel 2040 nè tanto meno come questa “fusione” tra uomo e macchina (che è già iniziata, basti pensare allo smartphone e di come esso stia diventando una ”estensione” della nostra mente) modificherà (nel bene o nel male) la società umana. I problemi che, invece, dovremo aver già affrontato come specie riguardano, principalmente: il riscaldamento globale, le fonti di energia non rinnovabili (si spera che tra 20 anni la maggior parte dell’energia prodotta verrà da fonti rinnovabili) e l’inquinamento, specialmente quello della plastica che necessita di soluzioni rapide (una tra queste è offerta dalla microbiologia che, utopicamente, sarà in grado di modificare alcuni microrganismi per renderli in grado di metabolizzare i polimeri che la compongono). Concludo con l’esplorazione spaziale, nella speranza che l’uomo, nel 2040, abbia finalmente colonizzato (con basi spaziali intendo) la Luna e, magari, avviato (o portato a termine) la prima missione di esplorazione umana di Marte." ************************************************************************* S156; Un sogno che ho è quello di vivere in una cittadina che sia allo stesso tempo all’avanguardia sotto il profilo del progresso tecnologico, ma che preservi la cultura e le tradizioni locali. Mi immagino di abitare in una cittadina a pochi chilometri da una grande città che posso raggiungere in poco tempo sia con l’automobile che con i mezzi di trasporto entrambi in rispetto dell’ambiente. Nella grande città sono la direttrice e proprietaria di un’azienda che si occupa della gestione e produzione di nuovi prodotti tecnologici in ambito medico. Il mio mondo ideale include vede grandi progressi in ambito sociale, politico e tecnologico. Vede un grande sviluppo culturale incentivato da nuovi accessi alla cultura, un’organizzazione scolastica più efficace, un enorme passo avanti per quanto riguarda le abitazioni, gli elettrodomestici, i dispositivi elettronici (computer, telefoni, orologi). Un mondo che riesce a valorizzare sia il piccolo che il grande in ogni settore. Inoltre, un progresso in campo medico riguardo a nuove cure mediche e nuove tipologie di macchinari che abbandonano la fisica tradizionale e lasciano spazio a quella quantistica. I miei principali timori e preoccupazioni sono su questo tipo di vita riguardano in particolare modo il progresso teologico, mi domando a che punto potremmo arrivare e se dopo quel punto ce ne saranno altri o se sarà l’ultimo, se troviamo una soluzione ai problemi che riguardano la società di adesso, oppure se la vita che condurremo sarà peggio di quella di ora. Il mio mondo ideale include il progresso non soppianta la cultura, le tradizioni, l’ambiente, ma le rispetta trovando metodi alternativi per ottenere lo stesso risultato. Dal punto di vista sociale probabilmente la comunicazione avverrà tramite ologrammi o qualcosa di più veloce di un messaggio e più incisivo, tra 20 anni saranno passati di moda i social media e si guarderà ad un nuovo tipo di comunicazione mediatica." ************************************************************************* S155;"Di primo impatto sorge spontaneo dire che la mia giornata tipo nel 2040 sarà sicuramente molto diversa e probabilmente presenterà pochissime cose in comune con la tipologia di giornata che sto vivendo in questo periodo. Fin da sempre ho voluto abitare in un posto di montagna, non per forza isolato, ma comunque a diretto contatto con un minimo di natura. Cercherei di evitare il freddo e leggermente inospitale ambiente delle grandi e frenetiche metropoli anche se, pensando bene al tipo di società che potremmo diventare, cioè basata sul lavoro e su interazioni sociali, mi dovrei adattare al “sistema” cercando un compromesso tra queste due idee. Le prime idee che sembrano rispettare tale standard possono essere all’interno dei confini del Trentino Alto-Adige o, se decidessi di andare all’estero, andrei a Berna, Svizzera, dove probabilmente troverei una città che necessiterebbe di diversi tipi di lavoratori e non dovrebbe essere troppo difficile trovare un impiego stabile. Per quanto riguarda la questione della “diversità’” dei luoghi sopra indicati (visto che ci stiamo proiettando a 20 anni nel futuro) non mi sembra che sia una quantità di tempo così rilevante per immaginare il tutto come un sistema “futuristico” con chissà quali tecnologie o una società con priorità diverse da quelle che abbiamo oggi; me la immaginerei molto simile, magari qualche casa è stata ristrutturata, qualche ponte ricostruito e i negozi e le aziende avranno lasciato posto ad altri imprenditori di diverso tipo, ma comunque non abbastanza da modificare l’identità naturale dei luoghi. Per quanto riguarda la mia vita più nel concreto immagino che sarà molto facile (o comunque sarò spronato a) trovare un impiego che necessita l’utilizzo di un computer. Già oggi moltissimi lavoratori sono stati costretti, o è stato il loro obiettivo fin da subito, specializzarsi in un qualche ramo di ingegneria o tecnologia ed è molto difficile, comunque, trovare un lavoro che non utilizzi apparecchi tecnologici di alcun tipo. Da questo ne deriva probabilmente una vita piuttosto sedentaria e priva di grossi spostamenti al di fuori del proprio ufficio e ciò non è che sia una cosa molto positiva. Probabilmente, “stilizzando” la mia giornata nelle azioni-chiave, farei una settimana piuttosto monotona alternata tra casa e ufficio trovando libertà solo nelle attività di fine settimana. In fondo è una vita che già molte persone fanno, senza grosse differenze sostanziali. Potrei fare un elenco lunghissimo di problemi minori, finirei a scrivere un libro e uscirei leggermente fuori tema se dovessi parlare di tutti i problemi di diversa natura che mi potrebbero affliggere o tangere nel 2040 ma, molto probabilmente e piuttosto frequentemente, si sentirebbe parlare del clima. Tale tema già ci opprime notevolmente oggi nel 2020 e ci fa apparire il mondo come una bomba che sta per esplodere o in qualsiasi altro paragone che anticipa la “fine dei tempi” (almeno per l’uomo). Questi problemi possono essere causati soprattutto dall’uso del petrolio e quindi ne deriva che la mia “giornata tipo del 2040” sia circondata da apparecchi tendenzialmente alimentati ad energia elettrica e magari ottenuta non con combustione di materia organica. Tra tutti i problemi quello ambientale sarà quello che riscuoterà una eco enorme nell’opinione e nella vita pubblica di chiunque. Generalizzando la domanda i “tipi” di problemi suppongo saranno problemi generale, dovuti agli stili di vita che dovranno, per forza di cose, cambiare, per essere più sostenibili e, ovviamente, ci sarà chi non vorrà farlo da qualche parte del mondo e da li sorgeranno ulteriori problemi che alimenteranno la già precaria situazione globale. Le possibilità che potrò prendere saranno tantissime, mi immagino che le specializzazioni e i lavori legati al mondo delle macchine e tecnologie saranno tra i più diversi tra loro (come in parte è oggi). Riferendoci al “problema energetico” sopra descritto, penso che ci sarà grossa richiesta nella ricerca di fonti o sistemi energetici che riescano a produrre energia in modo più sostenibile o più efficientemente possibile e anche la tecnologia subirà grossi cambiamenti e, come risposta alla produzione di macchine sempre più potenti ci dovrà essere un settore dedito alla sicurezza e alla protezione da tale macchine, sia che si parli di danni fisici dovuti a marchingegni meccanici o grazie a “software anti-virus” contro gli attacchi esterni. Grosse opportunità arriveranno ai giovani che si vedranno bombardati fin da subito da una gamma enorme di possibili lavori che potranno soddisfare qualsiasi loro attitudine. Sarebbe difficile, invece, immaginare l’aspetto di una casa, di una città o di un qualsiasi ambiente oggi molto familiare come per esempio la scuola. Basta una piccola invenzione tecnologica per modificare fortemente le nostre vite e penso che lo scenario più realistico sia quello di palazzi, strade e città vecchie e sempre uguali, visto che e impossibile fare una ristrutturazione totale delle abitazioni (soprattutto ai luoghi di privati poco ricchi) ma, a vantaggio delle impalcature, questi vecchi e bassi palazzi e case saranno pieni di apparecchi tecnologici di ultimo modello. Apparecchi sempre più moderni e sofisticati in un ambiente che non riesce a tenere il passo con questa evoluzione. La tecnologia sta correndo velocissimo ultimamente e dubito che si fermerà, il problema è che la società, invece, vive come in una maratona, lenta, ed è difficile tenere il passo con i tempi. Una cosa quasi sicura è che forse, noi, saremo sempre più bisognosi di questo oggetti e ne dipenderemo come oggi dipendiamo dal nostro cellulare, creando, magari, aiuti a chi ne ha bisogno. La vita sociale è difficile da “intaccare”. Immagino che i rapporti personali saranno sempre puri e puliti come lo sono oggi (almeno per chi riesce a staccarsi dal filtro dello schermo del cellulare) e si creeranno sempre delle piccole comunità unite da un qualsiasi interesse comune. Si continuerà a uscire nel weekend e a fare tutte le normali attività che anche oggi facciamo, non riuscirei a immaginare un mondo socialmente diverso da quello che è oggi perché comunque sempre di “persone” si parla e non di robot che possono adattarsi, e comunque, ricordo, che stiamo parlando di un futuro lontano 20 soli anni, che certo, può sembrare tanto, ma non lo è. Un sogno che ho è “riuscire a fare quello che voglio senza dovermi sacrificare troppo”. La mia città ideale include “intrattenimenti e tutte le necessità che si possono desiderare, almeno quelle base, per non dovermi mai arrangiare troppo”. Il mio mondo ideale include “libertà di iniziativa e tranquillità, nel senso più generale del termine”. I miei principali timori e preoccupazioni sono “dover fare un lavoro che non mi piace, vivere una vita monotone e, soprattutto, sentire che sto sprecando il mio tempo”." ************************************************************************* S161;"“We are the Champions” dei Queen mi sveglia alle 7.25, che spengo immediatamente per poi girarmi dall’altra parte. La stessa melodia suona ai 35, la lascio suonare circa 5 secondi, dopo di che mi alzo. “Buongiorno” dico ad alta voce, e i vetri da oscurati si rifanno trasparenti (la sera do sempre la buonanotte alle finestre: mi piace dormire al buio), lasciandomi intravedere tra gli alberi il profilo di Copenaghen. Con ancora una brioche in mano, salgo sul tram e mi siedo, per affrontare le solite 7 fermate. Nonostante le innumerevoli critiche che il progetto aveva ricevuto, i TEA (Tram Elettrici Autopilotati) funzionavano alla grande, senza mai ritardi o incidenti, giusto qualche frenata brusca di quando in quando. Il mio turno alla TEA Factory inizia alle 8.30, e da qualche settimana il mio compito consiste nel risolvere il problema delle frenate brusche; si tratta di un buon lavoro, che concilia tutti gli anni di teoria che mi sono sorbito a scuola con la meccanica manuale, che mi ha sempre affascinato. Alle 16.30 esco e ritorno a casa. “Ciao Casa”, e il riconoscimento vocale apre la porta (il nome si poteva cambiare, ma non è facile trovarlo per un edificio); dopo una doccia, un caffe e un libro (rigorosamente cartaceo, il progresso non deve oltrepassare certi limiti) esco di nuovo per andare al Pub, per strada trovo sempre i soliti volantini contro l’inquinamento da plastica, che da qualche anno gravava pesantemente sull’intero continente europeo; nessuno però aveva ancora trovato un sostituto idoneo, e riciclarla non garantiva la stessa qualità. I volantini, almeno, erano composti da una sorta di materiale organico che si autodegrada dopo qualche giorno. Dopo un hamburger e qualche birra con gli amici, ritorno a casa. Saluto, mi faccio aprire la porta, mi metto a letto e guardo l’ora: le 23:47. Un sogno che ho è quello di trovare un lavoro che mi piaccia, in linea con i miei percorsi di studi, e, magari, che lasci qualcosa di buono ai posteri La mia città ideale include un buon sistema di trasporti pubblici, ampie zone verdi, un cinema, il centro prettamente pedonale e un pub Il mio mondo ideale include un progresso tecnologico non al mero scopo di lucro, ma al fine di permettere una vita migliore a tutti; riduce al minimo i rifiuti, perché le opere più belle sono quelle naturali, che non andrebbero contaminate; il mio mondo ideale garantisce rispetto, è più cosmopolita e meno avaro. I miei principali timori e preoccupazioni sono che il mondo non cambi" ************************************************************************* S162;"Mi alzo alle 7:22 (non mi piace mettere la sveglia agli orari tondi), faccio colazione, mi vesto e mi lavo, dopodiché prendo la macchina (elettrica ovviamente) e, passando per le larghe strade di Boston, in soli 10 minuti sono davanti al MIT, dove insegno, per iniziare un’altra dura giornata di lavoro. Il traffico mattutino si è pressoché estinto da quando la quasi totalità delle aziende del settore terziario fa lavorare i dipendenti da casa. Le mie giornate sono ormai routine fisse: dopo scuola, torno a casa per mangiare, nel pomeriggio uso un marchingegno correggi-compiti automatico per dare i voti agli esami degli studenti, vado a giocare a basket con i miei colleghi, e torno a casa in tempo per la cena. Il principale problema della società odierna è sempre quello: il riscaldamento globale. La gente rimpiange di non aver ascoltato i movimenti sollevati da Greta Thunberg a partire dal 2019 e ormai è tardi. Le microplastiche hanno inquinato anche l'Antartide e i combustili fossili sono pressoché esauriti, anche se questo è un problema minore per l'ormai elevatissima diffusione delle fonti di energia rinnovabili. Le tecnologie sono molto evolute rispetto a quelle di soli 20 anni fa, come ad esempio gli smartphone che sono formati da un chip instaurabile nel polso che proiettano uno schermo olografico. Le automobili, come già detto, sono quasi tutte elettriche, ma le emissioni di gas serra delle industrie sono ancora molto elevate. Le case sono governate dalla domotica, l'unica cosa rimasta da fare all'uomo sono la cucina (per fortuna) e le pulizie (per sfortuna). La vita sociale è una delle poche cose rimaste invariate nel tempo, nonostante la diffusione della tecnologia. La gente si trova ancora con amici perché è maggiore la consapevolezza che parlare con una persona è meglio che con uno schermo, si esce (più o meno) regolarmente a cena, si va al cinema ecc… Un sogno che ho è poter fare un lavoro che mi renda felice, che non mi pesi, in modo da non passare 40 anni stressato e infelice per il lavoro. La mia città ideale include aria pulita, centri sportivi, e soprattutto posti per non fare estinguere la vita sociale: bar, ristoranti, cinema... Il mio mondo ideale include persone che si rendano conto di non essere al centro di tutto, altruiste e che non agiscano esclusivamente a proprio vantaggio. Queste persone oggi sono molto poche, ed è un problema che viene troppo trascurato I miei principali timori e preoccupazioni sono non riuscire a essere felice e rimanere solo" ************************************************************************* S160;"Per il 2040 immagino una vita piuttosto diversa da quella attuale. Come prima cosa infatti non penso che vivrò più a Rimini, ma in una città come Milano, Ginevra o Parigi perché il mio obbiettivo è lavorare come ingegnere aerospaziale o fare ricerca. Nel 2040 avrò quindi quasi 40 anni e una famiglia forse un po’ internazionale, che non sarà mai messa in secondo piano rispetto alla carriera. Avrò delle giornate intense fra lavoro e lavori di casa (spero nella programmazione di robottini ausiliari nelle faccende domestiche), ma non per questo mi trascurerò e continuerò ad andare a concerti e a teatro. Suonerò ancora il pianoforte? Forse ogni tanto, ma non ho pretese. La cosa di cui sono certa è che visiterò il mondo cogliendo ogni opportunità. Nel 2040 i problemi sociali saranno quelli di sempre, non credo che l’uomo possa cambiare la sua natura in 20 anni. Quindi sosterrò la parità dei generi, la libertà di pensiero, la democrazia, l’eco-sostenibilità, la cultura e l’integrazione. Ci saranno principalmente due questioni super importanti nel futuro (o almeno credo). La prima sarà la mancanza di una legislazione efficiente contro i reati sempre nuovi in rete, la seconda sarà il divario economico sempre maggiore. Il volontariato rientra nella mia vita futura. In un futuro prossimo tutti i mezzi di trasporto saranno sostenibili e i telefoni fissi saranno un dolce ricordo. Le vacanze nello spazio saranno possibili finalmente, almeno per chi potrà permettersele. Gli zaini di scuola saranno alleggeriti di tutti quei libri pesantissimi. Le case saranno a prova di terremoti e altri cataclismi. La medicina sarà molto più specifica, riducendo i decessi e allungando la vita. Un sogno che ho è essere in un team di progettazione per la ricerca spaziale La mia città ideale include deve essere sicura, internazionale, e deve includere almeno un teatro Il mio mondo ideale include il teletrasporto. Mi dispiace, ma è apposta qualcosa di impossibile, proprio perché il mio mondo ideale è un po’ troppo utopistico I miei principali timori e preoccupazioni sono non riuscire a raggiungere i miei obbiettivi, non essere amata e stimata, perdere la libertà" ************************************************************************* S163;"Il luogo in cui mi immagino di vivere nel 2040 è una città grande e piena di vita, ma che nonostante le sue dimensioni non sia disordinata o chiassosa. Questo è il posto dove vivrei per buona parte dell’anno, ma un’altra delle cose che mi immagino per il 2040 è avere un lavoro che mi permetta di viaggiare abbastanza spesso e verso luoghi di ogni parte del mondo. Il tipo di vita che vorrei condurre è una vita attiva e molto varia. La maggior parte del tempo sarei una ricercatrice innamorata del proprio lavoro, ma avrei anche del tempo da dedicare alle mie grandissime passioni, l’equitazione e il violino, e ai miei amici. Il problema principale di cui si discuterebbe nel 2040 è la prima colonia umana su Marte. Sulla base dei dati raccolti dalle precedenti missioni si potrebbero ipotizzare delle strutture all’interno delle quali sia possibile creare un ambiente che consenta di vivere senza un particolare equipaggiamento. Nel 2040 le possibilità sarebbero pressoché illimitate. I sistemi di trasporto sarebbero estremamente ottimizzati, consentendo di arrivare in qualsiasi parte del mondo in breve tempo e in generale il mondo sarebbe molto più globalizzato di quanto non sia oggi. Questo mi offrirebbe molte più possibilità in ambito lavorativo, per esempio consentendomi di avere molti più contatti con ricercatori di tutto il mondo. Vivrei in una casa vicino al centro in una zona non troppo chiassosa. L’arredamento sarebbe semplice: oltre alle solite cose qualche quadro, un pianoforte a muro, uno studio, una grande libreria (anche se penso che il cartaceo non sarà ancora molto diffuso…) e il mio giradischi con tutti i vinili di musica classica. Mi sposterei con la moto di mio papà, una vecchia Honda 500 del 1981. Probabilmente sotto certi aspetti sarei un po’all’antica… però nel mio istituto di ricerca avrei la possibilità di usare calcolatori e strumenti di ultima generazione. Avrei una vita sociale abbastanza tranquilla, uscirei con i miei amici a fare un aperitivo, per una serata a teatro, per una passeggiata, una visita a un museo, un giro in moto o anche una vacanza insieme e di tanto in tanto andrei a trovare i miei amici sparsi per il mondo. In tutto questo però, cercherei comunque di conservare dei momenti che siano solo per me. Un sogno che ho è quello di diventare una grande fisica. La mia città ideale include un centro grande e pieno di vita e una periferia di campagna dove poter riposare la mente. Il mio mondo ideale include la collaborazione tra gli stati del mondo per un futuro sempre migliore. I miei principali timori e preoccupazioni sono di non essere all’altezza dei miei desideri." ************************************************************************* S157;"Se dovessi immaginare una giornata nel 2040, spererei di vivere in una città straniera, che includa mezzi e attrezzature ecosostenibili al 100%, dove spero di poter lavorare nell’ambito della fisica. Le varie case avranno computer quantistici, molto più veloci e che permetteranno di creare nuovi social. Il mio mondo ideale, inoltre, include una grossa riduzione dello spreco delle risorse e una tecnologia che possa aiutare a svilupparne di nuove per le generazioni future e una grossa riduzione della disoccupazione e dei crimini. Probabilmente, e questo un po’ mi preoccupa, si starà ancora discutendo del cambiamento climatico, poiché oggi la situazione è critica e sicuramente avrà un grande impatto nel futuro; penso che ci saranno probabilmente delle guerre causate dal riscaldamento globale, ma la comunità mondiale si starà muovendo per cancellare le disuguaglianze sociali: la povertà, infatti, sarà ridotta, così come la disuguaglianza di genere. Infine, un mio sogno è che ci siano gli ologrammi, che oggi sono in sviluppo, e che i mezzi di trasporto siano molto più veloci e, anzi, che permettano il viaggio nello spazio, cosa che creerebbe tantissimi posti di lavoro e che permetterebbe di ampliare i confini della nostra conoscenza." ************************************************************************* S151;"Suona la sveglia, apro svogliato gli occhi e la luce che passa tra gli scuri della finestra mi acceca per un attimo. Guardo l’orario sulla vecchia sveglia, segna le 16.15, devo darmi una mossa perché tra mezz’ora devo essere all’osservatorio e controllare i risultati che l’altro giorno ho messo ad elaborare al mio collega preferito, il mio nuovo computer quantistico, devo ancora dargli il nome; lo segno sull’agenda. Mentre sto appuntando questo importante obiettivo della giornata noto una scritta sull’agenda, “compleanno Marta”, faccio due calcoli veloci: se ora sono le 16.30 da lei ora è circa mezzanotte, la chiamo tra un po’ questi sono gli oneri e gli onori di vivere lontano dai parenti. Mentre penso a questo ho finito la colazione e sto uscendo dalla casa in cui abito e mi dirigo verso l’osservatorio, nel tragitto incontro due miei colleghi, ci mettiamo a chiacchierare del più e del meno mentre aspettiamo il treno magnetico, ormai largamente diffuso. Arrivo in ufficio e, prima di guardare i risultati della sera prima, do uno sguardo alla mail, mi ha risposto il mio collega, mi appunto mentalmente di rispondergli prima di cena. Inizia il lavoro vero, comincio guardando i soliti grafici, controllo tutti i valori e non trovo nessuna variazione importate, di recente mi sono messo a controllare tutti i valori manualmente; è uno scrupolo che mi prendo sempre di recente data l’imminente partenza della sonda, sperando di non avere intoppi ci dovrebbe permettere di raccogliere importanti dati sull’antimateria. Sospiro, inizia una nuova normalissima giornata su Fobos, uno dei due satelliti di Marte. Un sogno che ho è di diventare astronauta. La mia città ideale include deve essere su un altro pianeta Il mio mondo ideale include deve essere sostenibile dal punto di vista energetico I miei principali timori e preoccupazioni sono il cambiamento climatico e la guerra" ************************************************************************* S150;" Le ipotesi sul futuro della società umana, in qualsiasi epoca, hanno sempre rispecchiato i desideri e i bisogni che le persone avevano al tempo delle previsioni stesse. Macchine volanti per trasporti più veloci (e emozionanti!), case futuristiche dotate di ogni comfort, dispositivi perfetti in grado di adempiere ogni compito della vita quotidiana dei loro proprietari, questi sono soltanto alcuni degli esempi che mi vengono in mente al momento. Eppure, spesso ci si dimentica che il progresso e la tecnologia non sono entità astratte e assolute, ma vivono e progrediscono proprio in funzione dell’uomo, macchina biologica soggetta ad un’evoluzione millenaria eppure lentissima. Al momento, l’uomo deve fare i conti con l’ambiente in cui vive. Ci siamo preoccupati troppo delle nostre case, delle nostre macchine, del progresso in sè e per sè, e abbiamo dimenticato che noi, umani, non siamo altro che parte di un ecosistema enorme e complesso, che ancora non siamo in grado nè di comprendere nè di controllare (basta pensare all’incertezza sulle previsioni riguardo alle conseguenze del cambiamento climatico). Ecco perché, a differenza dei miei coetanei venti o trent’anni fa, auspico ad una società che sia in grado di ristabilire il patto con la natura, prima che sia troppo tardi. Il 2040 è un anno ancora lontano e, al ritmo attuale, previsioni sociali e scientifiche sono difficili da fare. Se mi affido all’immaginazione e ad un forse innato positivismo scientifico, posso immaginarmi in una città pressochè autonoma. I rifiuti vengono gestiti internamente per esempio, essi vengono convertiti in energia o nuovi prodotti. Una grande fetta del fabbisogno energetico viene soddisfatta da fonti energetiche rinnovabili dei singoli cittadini, la restante energia viene prodotta da una delle numerose centrali a fusione nucleare, che spero saranno presenti sul territorio. L’acqua viene usata con parsimonia, e protetta come oro dagli scarichi delle fabbriche (che in questi vent’anni si spera si riducano drasticamente). Infine, per quanto riguarda le materie prime (e il cibo), queste vengono prodotte in maniera uniforme, senza avere la necessità di importarle da paesi lontani e dedicati unicamente ad esse. Qualora venisse finalmente realizzato un reattore a fusione nucleare davvero funzionante (ed energeticamente vantaggioso), è probabile che uno dei problemi che l’umanità si ritroverebbe ad affrontare sarebbe lo smantellamento delle centrali a fissione nucleare, nonché lo smaltimento delle relative sostanze radioattive. Sono invece convinto che l’inquinamento degli oceani (da parte di plastica ed altre sostanze) sarà ancora un grosso problema, in quanto ancora non vi sono soluzioni efficaci in campo e la plastica si deteriora totalmente nell’arco di migliaia di anni. La sovrappopolazione, inoltre, sarà con certezza uno dei principali problemi. Le migrazioni e grandi spostamenti dell’assetto economico-culturale potrebbero infatti condurre ad ulteriori guerre, forse anche dove oggi meno ce lo aspettiamo. Se dovessi esprimermi in merito a quale problema vorrei che venisse risolto al più presto, sono sicuro che sceglierei la pulizia degli oceani, in quanto il loro inquinamento non pregiudica soltanto la nostra esistenza, ma quella di tutta la biosfera. Sono invece preoccupato per quanto riguarda la sovrappopolazione di stati come Cina e India; dato che essi sono anche attivi militarmente, non sarebbe difficile conquistare un continente come quello europeo. E' probabile però che prosegua la tendenza attuale a favorire mestieri di ricerca e rispetto a mestieri manuali, che potrebbero essere sostituiti in maniera radicale da entità robotiche. Sono convinto che la necessità di relazioni sociali da parte dell'uomo non cambierà affatto; è sicuro che, come è già avvenuto, cambierà il modo con cui queste nascono e si sviluppano. E' presto detto che il mio mondo ideale non prevede nuovi dispositivi elettronici superficiali nè nuove tecnologie futili. Al momento, l'umanità ha problemi che non possono aspettare, in quanto pregiudicano la sopravvivenza della specie umana stessa: e tutto il resto viene di conseguenza. Io spero, non sogno; la parola ""sogno"" ricorda qualcosa di onirico, quasi infattibile, e perciò non credibile dal principio. Al contrario, la speranza vive, come l'uomo, di lavoro e fiducia: e si spegne se nessuno ci crede. " ************************************************************************* S149;"È il 2040 e vivo nel mio appartamento a Bologna. Sono un informatico e lavoro per un azienda che si occupa di intelligenza artificiale la quale oltre a fornire servizi è anche nel campo della ricerca. I problemi che si discutono nella società del 2040 sono in gran parte relativi alle condizioni ambientali e anche questioni di tipo etico legato a uno sviluppo immenso e incontrollato della tecnologia come l’AI e delle tecnologie ottenute in campo biotecnologico. Il mio utilizzo della tecnologia va a mio completo favore, ho degli assistenti vocali in casa che ormai sono parecchio avanzati e sono in lista di attesa per farmi impiantare un chip nel cervello dalla società Neuralink. La mia macchina è elettrica e la mia casa completamente autosufficiente grazie a tegole con la funzione di pannelli solari. Ho una vita sociale ricca e soddisfacente, tutti troviamo il modo di migliorare la società in cui viviamo e i nostri valori comuni ci spingono verso il successo. Un sogno che ho è Trovare il mio posto nel mondo e sentirmi utile agli altri La mia città ideale include Grande efficienza nell’istruzione, sanità e trasporti Il mio mondo ideale include Una visione positiva e condivisa del futuro I miei principali timori e preoccupazioni sono Il non raggiungere una società di questo tipo" ************************************************************************* S147;"Se penso ad una tipica giornata invernale, fra vent’anni, nel 2040, non penso ad una realtà estremamente differente da quella contemporanea. Sempre che il mio futuro lavoro non mi abbia portato a trasferirmi all’estero o in un’altra città italiana, mi immagino di vivere ancora qui a Bologna, da solo o con un’eventuale famiglia, magari in un’altra zona della città. Bologna mi piace soprattutto per la sua architettura ed è per questo che mi piacerebbe rimanere nel centro storico, magari in un appartamento con un giardino pensile. Trovo molto bello anche il quartiere Saragozza, principalmente per la tranquillità e le case indipendenti. Anche lì mi piacerebbe vivere. A riguardo, credo che tra vent’anni tutte le abitazioni saranno interamente domotiche e che l’Internet of things sarà estremamente evoluto. Di conseguenza penso inevitabilmente, dato che già al giorno d’oggi i nostri dati personali sono costantemente a rischio, che il concetto di privacy virtuale sarà obsoleto. Non immagino nessuno scenario apocalittico ma penso che la sostituzione dell’uomo con la macchina sarà totale nel mondo dell'industria e in tutti i lavori manuali che non impiegano un processo creativo. Per quanto riguarda invece questi ultimi, credo che le intelligenze artificiali avranno comunque sostituito la mente umana in ambiti, ad esempio quello finanziario, in cui è richiesta l’elaborazione di una strategia e non trovo improbabile l’esistenza di AI dedite anche all’arte. Se poi l'uomo non si sarà impegnato abbastanza nel risolvere i problemi ambientali, già molto gravi al giorno d'oggi, mi aspetto di vivere su un pianeta terra più caldo, sul quale disastri ambientali di vasta portata sono molto più frequenti portando così allo sviluppo di città in grado di resistere e proteggersi da queste eventualità Parlando invece della mia vita, mi immagino di lavorare e mi auguro di aver eventualmente trovato il lavoro dei miei sogni, qualcosa che mi appassioni realmente. Tra vent’anni mi piacerebbe potermi considerare sereno e, anche se irresponsabile e ovviamente utopistico, mi piacerebbe poter tornare indietro nel tempo per tranquillizzare, in merito al mio futuro, il me stesso del 2020. Un sogno che ho è di lasciare un qualunque tipo di segno nella società La mia città ideale include molta vegetazione, non soltanto concentrata all’interno di parchi e giardini, bensì integrata con l’intera architettura Il mio mondo ideale include una equa possibilità di istruzione tale che si possano trovare dei valori etici fondamentali riconosciuti da tutti e presupposti in ogni tipo di ragionamento. I miei principali timori e preoccupazioni sono legati al mio futuro, sul quale non mi sento ancora sicuro abbastanza, nonostante stia acquisendo man mano una maggiore fiducia nelle mie capacità" ************************************************************************* S146;"Fra vent'anni suppongo di aver finito l'università e spero di fare un lavoro che mi emozioni e mi stimoli. Vorrei vivere in una città internazionale, dove lo scambio di culture possa arricchire la comunità. Magari in una città dove le opportunità sia di studio che lavorative siano molte, e vorrei che l'ambiente motivasse molto questa crescita. È un mio sogno che non ci siano pregiudizi, sia misurabili in termini quantitativi che non, e che non ci siano divari soprattutto fra uomini e donne: non vorrei avere ostacoli più alti di altri miei potenziali colleghi nel mio percorso lavorativo. Credo che un problema che in futuro sarà più marcato sia la stabilizzazione dell'ecosistema terrestre, ma d'altra parte credo che se venisse davvero riconosciuta e accettata la gravità della situazione saremmo in grado di limitare i danni. Una modifica che io riterrei piuttosto importante, anche se non credo che verrà applicata almeno per quanto riguarda l'Italia, sarebbe un'innovazione del sistema scolastico. Credo che la scuola debba dare più stimoli e lasciare più spazio anche alla creatività degli studenti, in modo da non sottoporli all'istruzione, ma al contrario farli crescere in essa. Dato che mi piacerebbe lavorare in qualche centro di ricerca scientifico, credo che il progresso da questo punto di vista crescerà in modo esponenziale. Con l'incremento e la fiducia nell'intelligenza artificiale in ausilio all'uomo credo che saremo davvero in grado di superare la nostra stessa immaginazione.  Un altro strumento, se così può essere chiamato, a cui io attribuisco molta fiducia è proprio il computer quantistico, e ho scelto questo laboratorio anche per capirne di più le potenzialità. Del resto io credo che il progresso sia un flusso inarrestabile, va indirizzato negli ambiti giusti, a cui attribuiamo più fiducia, e va spronato al massimo.  Spero che per il 2040 entri nell'ideale collettivo la sua importanza, che vi si dedichino più persone e che anche i governi diano più contributi per il suo sviluppo, perché sono investimenti che a lungo termine sicuramente daranno i loro frutti." ************************************************************************* S154;"Nella Bologna del 2040, immagino che molti problemi di oggi saranno superati, e altrettante nuove questioni saranno in attesa di una risposta. Secondo me, le case del futuro potranno sollevare i loro occupanti dalle mansioni che ad oggi sono più noiose. Per esempio, tutte le abitazioni saranno dotate di strumenti che consentiranno di tenerle pulite senza l’intervento umano, e forse esisterà anche un sistema che, mediante la lettura dei qr-code degli alimenti in dispensa, saprà dire ogni giorno cosa manca e cosa comprare. La vita quotidiana del 2040 sarà diversa da quella del 2020 soprattutto dal punto di vista delle incombenze meccaniche e ripetitive che saranno svolte dalle macchine. É probabile che le automobili saranno tutte a guida autonoma, e forse non saranno necessarie come al giorno d’oggi, poiché le persone non avranno bisogno di recarsi sul posto di lavoro in quanto opereranno da casa. Il principale problema del futuro immagino che sia il clima, poiché anche se le emissioni inquinanti saranno ridotte ci vorrà molto tempo affinché le temperature inizino a scendere. A causa della crescita dell’intelligenza artificiale a seguito dell’aumento della potenza di calcolo dei computer, gran parte delle attività che oggi sono svolte dagli umani saranno in mano alle macchine, e le mansioni degli uomini saranno principalmente di innovazione. Sul piano della salute, tra le possibilità che avrò ci sarà quella di ricreare parti lesionate del mio corpo, o forse di potenziare un corpo già sano, rendendolo semidivino. Il piano della vita sociale é senza dubbio il più complicato, poiché difficilmente prevedibile. La crescita delle tecnologie di comunicazione renderà le persone ancora più connesse di come sono oggi, e questo può comportare allo stesso modo un allontanamento o un avvicinamento delle persone. Un sogno che ho é quello di poter utilizzare i progressi tecnologici per risolvere i problemi dell’uomo, tra cui l’invecchiamento. La mia città ideale include un sistema di trasporto dei suoi abitanti attraverso mezzi a guida autonoma e un’intelligenza centrale che governi i principali servizi, come ad esempio la polizia. Il mio mondo ideale include una diminuzione dei danni subiti dal pianeta a causa dell’antropizzazione e una crescita tecnologica che non sostituisca l’uomo. I mie i principali timori e preoccupazioni sono il possibile disastro ambientale e la perdita dei rapporti umani a causa dell’eccessivo ruolo della tecnologia nella vita di tutti i giorni." ************************************************************************* S152;"Quando scende la sera nel freddo della Baltimora, affiorano i ricordi della mia maturità... sarà forse quell’aria secca e pungente, già respirata in luoghi e momenti diversi, che mi porta a riflettere sui tempi di una vita in cui il presente sfugge e sfuma, mescolandosi a un passato che sento ancora vicino. Negli anni quaranta del duemila mi trovavo a New York, la città che in giovinezza aveva alimentato la mia candida fantasia di rendere concrete le grandi aspirazioni che avevo celato a lungo dietro un’umiltà tutt’altro che sincera. New York l’avrebbe reso possibile, pensavo, poiché niente è irrealizzabile laddove l’esplosivo incontro tra i microcosmi del nostro pianeta ha luogo. Sulla soglia dei miei quarant’anni dovetti tuttavia rendermi conto di aver sopravvalutato la centralità dell’influenza di un luogo, per quanto promettente potesse apparire, sulla mia capacità di coltivare un presente brillante e ricco di opportunità. C’è da dire mi trovavo lì a seguito dell’acquisto di alcuni supermercati di periferia completamente automatizzati: l’unico intervento umano era di fatto la manutenzione, al massimo due volte all’anno. Del resto i profitti tratti dall’attività mi rendevano largamente indipendente e libera di gestire il mio tempo, per lo più speso nell’esasperato esercizio di un vuoto eclettismo, nella speranza di trovare qualcosa per cui fossi veramente fatta. Così ero sempre alla ricerca di ciò che quella terra poteva offrirmi: le occasioni di intraprendere nuove carriere nei più disparati ambiti non mancavano, sentivo tuttavia un senso di sconforto nell’assenza di reali stimoli esterni: lontana dalla ricchezza della diversità tra le persone, tra le loro attitudini e l’unicità di luoghi, che non fossero necessariamente artificiali, metalliche e fredde costruzioni di vetro e cemento. Non sapevo se far risalire la causa di questa condizione di alienazione al primo ventennio del secolo, quando già i primi sintomi cominciavano a farsi strada nelle mie abitudini: già allora cominciai a valutare con una certa serietà i risvolti a cui avrebbe condotto un eccessivo e malsano utilizzo di quei dispositivi, che già stavano rivoluzionando il nostro rapporto con la conoscenza e con le emozioni, e di cui, mio malgrado, eravamo già dipendenti. Erano computer palmari, simili a tavolette, che con l’avanzare degli anni si erano assottigliati sempre più: fino a poter essere avvolti su se stessi, fino ad essere incorporati nel nostro apparato muscolare e nel sistema nervoso: potenziandone le prestazioni fisiche e le capacità cognitive. A questo proposito, una questione che martellava la mia mente concerneva l’uomo in sé: mi domandavo che cosa di suo gli fosse di fatto rimasto. Quale ricchezza gli era effettivamente stata lasciata da quello che si pensava si chiamasse “progresso”? Che ne era stata della sua indipendenza? A modo mio portavo avanti la mia battaglia etica, malgrado la contraddizione professionale alla base (dovevo pur sostentarmi), cercando di conservare le radici della mia identità di essere umano pur rimanendo aperta alle positività dell’avanzare della scienza e della tecnica. Un sogno che ho è che la formale ed effettiva parità dei generi sia raggiunta. La mia città ideale include numerosi centri di ricerca, un osservatorio e un fiume. Il mio mondo ideale include una specie civilizzata capace di gestire in autonomia e pacificamente conflitti di qualunque ordine. I miei principali timori e preoccupazioni sono per quanto riguarda l’avvenire, che le realtà distopiche esposte nella serie Black Mirror diventino parte del nostro quotidiano." ************************************************************************* S145;"Immagina una giornata invernale nel 2040 e prova a pensare al posto in cui desidereresti vivere. Se provo ad immaginare una giornata tipo nel 2040 la prima cosa che mi viene in mente è il luogo dove vorrei vivere: attualmente vorrei poter continuare a vivere in Italia, molti dicono che ci sono molti problemi, affermano che le altre nazioni siano meglio, ma in realtà io qua mi sento a casa, confido nel futuro perché migliori ancora, anche se con le notizie odierne che si possono leggere sui giornali non riservo grandissime aspettative sul futuro; spero per il 2040 di poter vivere una vita tranquilla, di aver messo su famiglia ed abitare in qualche città urbanizzata senza sentirmi troppo schiacciato dai palazzi in cemento, facendo un lavoro non troppo stressante e che mi permetta di avere del tempo libero ma al tempo stesso poter lavorare anche su me stesso; penso che i problemi di cui si parlerà tra 20 anni possano essere gli stessi attuali, o meglio, probabilmente aggravati, anche se è una cosa in cui ovviamente non spero (per esempio spererei nel disarmo delle grandi e piccole potenze militari mondiali, nell’unione delle nazioni per risolvere i problemi ambientali e altro ancora); nel 2040 mi immagino di trovare compiute e attuate alcune invenzioni su cui mi sto informando attualmente, come per esempio macchine a energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, hyperloop, navicella aerospaziale per Marte, ecc ecc., vorrei comunque una vita come quella che vivo adesso, solamente migliorata e integrata con le migliorie che quel periodo mi potrà offrire; per quanto riguarda invece l’ambito sociale non mi saprei esprimere a riguardo, in questi anni è cambiato molto il modo di relazionarsi con le altre persone e ancora cambierà. Un sogno che ho è poter realizzare le mie aspirazioni future, non che ne abbia di particolari o ben precise al momento, ma vorrei sentirmi sempre realizzato in futuro, senza avere rimpianti. La mia città ideale include civiltà e rispetto per gli ambienti pubblici Il mio mondo ideale include globalizzazione, civiltà globale, coesistenza di più culture senza aver timore del diverso, rispetto, bene comune I miei principali timori e preoccupazioni sono la possibilità che l’umanità faccia crollare il mondo su sé stesso solo per cercare il bene proprio e non il bene comune, vedendo negli altri uomini un nemico e non un essere comune a sé." ************************************************************************* S148;"Mi trovo nel 2040, o per lo meno è la data che tutti i robot che trasmettono informazioni è ciò che danno, anche perchè la situazione nelle città negli ultimi 50 anni non è cambiata molto. Stessi palazzi, stessi parchi, certo, qualche edificio che cambia colore a seconda del tempo, che appare più piccolo di quanto è realmente, c’è, ma niente di così entusiasmante. Invece, è la campagna ad essere cambiata: tutti i campi coltivabili sono stati racchiusi in una specie di serra in modo da poter coltivare tutto l’arco dell’anno grazie ad uno speciale tipo di terreno creato in laboratorio ormai 10 anni fa che ha nutrimenti infiniti. Chi sono io? Sono un imprenditore di 39 anni, quello che ha creato il terreno dalla durata infinita e che a dirla tutta mi ha fatto fare molti soldi. Negli ultimi tempi mi sto occupando della salvaguardia di animali in via di estinzione a causa dei cambiamenti climatici direttamente nei loro habitat e sto cercando un modo di distruggere la plastica presente nel nostro mondo prima dell’avvento della ‘plastica biodegradabile’. Al giorno d’oggi le persone possono fare molte cose anche perchè si ha molto tempo a disposizione, infatti grazie al progresso dell’intelligenza artificiale molte persone comprano dei robot intelligenti per farli andare a lavorare al loro posto prendendo la stessa quantità di denaro. Si può viaggiare in tutte le nazioni in meno di 2 ore di viaggio grazie ai trasporti ultra veloci dovuti al progresso e raffinatezza della tecnologia. Però poche persone escono dalla propria casa perché c’è la iper realtà virtuale, o IRL, che ha reso la realtà effettiva inutile. Se si vuole andare da qualche parte c’è la IRL che fa provare tutti e 5 i sensi senza farti scomodare, sì, anche il mangiare, non chiedetemi come che non l’ho ancora scoperto. Io e altre 25 persone siamo gli ultimi che in una città da 500mila persone escono regolarmente per fare due passi o anche solo per compagnia all’esterno e solo per le feste la città torna a popolarsi di vita. Tanto la città continua a vivere grazie all’uso e la presenza dei robot. Un sogno che ho è di aiutare gli esseri viventi in difficoltà. La mia città ideale include vita. Il mio mondo ideale include vita. I miei principali timori e preoccupazioni sono il non riuscire a raggiungere un rapporto equilibrato con la natura con la conseguente estinzione della fauna selvatica." ************************************************************************* S153;"Nel 2040 non mi immagino in un luogo preciso, ma penso che la mia ambizione e la mia passione mi porteranno in una città moderna e all’avanguardia, che possa offrirmi uno significativo scambio culturale e delle concrete possibilità lavorative, molto probabilmente in ambito ingegneristico/medico/scientifico. Immagino un futuro in cui le tecnologie in generale svolgeranno un ruolo centrale e alla base della vita di ognuno di noi sotto molteplici punti di vista. Una prevedibile problematica è quella legata all’occupazione nel mondo lavorativo: è inevitabile che lo sviluppo della tecnologia e della digitalizzazione facciano sparire molti dei lavori comuni che oggi conosciamo, come ad esempio quello delle banche e di altri servizi o quello della produzione artigianale di alcune categorie di articoli. Dal punto di vista della salute invece è probabile che si svilupperanno nuove patologie legate all’eccessivo utilizzo di strumenti tecnologici, alle radiazioni che essi emettono e magari ad un impatto psicologico concreto anche nelle attitudini dell’uomo stesso. Oppure potrebbero emergere nuovi virus o nuovi batteri che fino ad oggi non si sono manifestati; ma allo stesso tempo credo in un forte avanzamento nel campo medico: l’applicazione di nuove tecnologie sarà sicuramente d’aiuto per scoprire le cause di malattie ad oggi ignote oppure cure non ancora disponibili, di impiantare arti artificiali sempre più all’avanguardia e magari di restituire la vista ad un cieco. Tali obbiettivi e riflessioni sono alla base di quelle che possono essere le nuove possibilità lavorative e non, poiché non solo ci sarebbe bisogno di impieghi per la ricerca, lo sviluppo e l’applicazione pratica di tali strumenti, ma favorirebbero un notevole miglioramento dello stile di vita della società, a partire dagli elementi che caratterizzano la quotidianità di ognuno di noi. Ad esempio, le stesse città in cui viviamo e i trasporti che vi circolano potrebbero cambiare radicalmente anche in virtù delle norme che salvaguardano l’ambiente, promuovendo l’energia elettrica e solare o comunque limitando l’inquinamento atmosferico e non. Riguardo la vita sociale mi aspetto di vivere con la mia futura famiglia e di poter continuare a coltivare le mie passioni e i miei hobby. Mi auguro di essere felice e di poter conservare un ricordo positivo della mia adolescenza e del mio percorso di studi e del mio debutto nel mondo lavorativo. Un sogno che ho è quello di poter esercitare una professione che mi interessi e che mi appassioni, i cui risultati possano migliorare alcuni aspetti della società in generale. La mia città ideale include dei servizi pubblici decisamente migliori di quelli attuali, a partire dai mezzi di trasporto, sia a livello di progettazione che di organizzazione. Il mio mondo ideale include una vasta moltitudine di opportunità e un avanzamento delle conoscenze e abilità che rendano la vita delle comunità più agiata sotto tutti i punti di vista e, magari, un miglioramento delle condizioni di paesi tuttora sottosviluppati. I miei principali timori e preoccupazioni sono di non riuscire a trovare lavoro o di non trovare quello giusto per me, che possa continuare a stimolarmi col passare degli anni e che possa garantirmi un profitto sufficiente a condurre una vita agiata e senza troppo preoccupazioni, anche se quest’ultime sono sempre dietro l’angolo." ************************************************************************* S144;"Gennaio 2040, è pomeriggio, fuori dalla finestra è già buio, sì, vivo ancora nell'emisfero boreale. Chiedo alla mia parete-tv di cambiare canale, e questa, come al solito obbedisce. Indosso una leggera maglietta di fibra di carbonio, adatta a tutte le temperature, senonché, un po' per l'isolamento termico dell'edificio, un po' per il riscaldamento globale, di rado dentro casa le temperature scendono sotto i 30° C. Il sottile braccialetto che porto al polso mi ricorda di idratarmi, controvoglia mi dirigo in cucina e apro il rubinetto collegato alla rete idrica. Da qualche parte, nel sottosuolo, un complesso e gigantesco depuratore, costituito da un ingranaggio di miliardi di minuscoli organismi robotici lavora freneticamente per rendere potabile acqua proveniente fin dalle pozze più inquinate, tossiche, nonché maleodoranti, del pianeta. Anche oggi a lavoro io e il mio team ci siamo dati da fare per perfezionare il nostro prodotto, un altro piccolo passo per la pulizia del pianeta, dopotutto c'è ancora molto da fare. I provvedimenti di urgenza presi dieci anni fa hanno quanto meno rallentato “la fine dell'umanità”, come è stata chiamata la soglia del vuoto da cui questa ha potuto dare una sbirciatina, quando il riscaldamento globale ha sconvolto la vita del pianeta, causando ripetuti eventi atmosferici estremi come uragani, inondazioni, incendi in quantità e di portata tale da colpire, a prova di probabilità, il cuore e la coscienza di chiunque e mettendo in ginocchio perfino le più spavalde superpotenze. In un solo momento qualsiasi richiesta del modo scientifico, che urlava da decenni la pericolosità della piega presa dall'umanità, fu soddisfatta in meno di un anno, centinaia di miliardi furono spesi, commissioni speciali dei migliori studiosi istituite, qualsiasi delitto legato all'ambiente punito più severamente dell'omicidio, tutto ciò che si poteva rattoppare fu rattoppato. Così, l'umanità finì la caduta da quella scivolosa discesa a pochi metri dal baratro. Da allora quelli che dovevano essere provvedimenti eccezionali divennero la norma e da dieci anni ad oggi il mondo si scervella per trovare soluzioni a tutti gli errori commessi in passato, mondo di cui anch'io faccio parte. Difficilmente tornerà a quel paradiso descritto nei libri scritti ancora prima che io nascessi ma almeno ci sarà un futuro. I miei figli stanno rientrando ora con il treno a lievitazione magnetica la cui rete collega tutta la nazione e quelle vicine, nelle quali le città sono state ristrette, elevandole verso l'alto, e diradate, affinché la natura potesse riprendersi parte del terreno che le appartiene. ************************************************************************* S138;"Nel 2040 io avrò un po' meno di quarant’anni; un sogno che ho è quello di vivere in una città molto sviluppata in tutti i settori, come spesso sono le metropoli quali New York. La mia città include macchina quasi tutte elettriche, poco inquinamento e pulizia nelle strade; mi piacerebbe che tutti i cittadini che non sono costretti a usare la macchina per muoversi, prendessero i mezzi pubblici (che tanto comunque girano) o addirittura le biciclette, in modo da causare meno inquinamento possibile. Non so bene ancora che lavoro farò, però mi piacerebbe averne uno che mi appaghi e che mi permetta di avere un po' di tempo libero da passare con gli amici e soprattutto con la famiglia. Uno dei problemi della mia comunità è la disinformazione, che non permette alle persone il libero arbitrio, ma la scelta obbligatoria dell’unica cosa che conoscono perché sono appunto disinformati. Un altro problema secondo me è l’ostentazione del denaro, soprattutto nei giovani, che credono di sentirsi superiori indossando marche costose, quando invece non è assolutamente così, perché non è con i vestiti che si fa la differenza; e con questo non sto accusando chi è interessato al mondo della moda, perché quello lo sono anche io. Spero che andando a vivere in una metropoli, io possa conoscere le persone giuste, che in qualche modo ti aprono la mente e la strada per il mondo del lavoro. Inoltre la tecnologia sta facendo passi da gigante, e spero che un giorno possa curare anche malattie al momento incurabili. Infine spero vivamente che non ci sia più una disparità tra ricchi e poveri, in modo che tutti possano avere le stesse opportunità indipendentemente dalla loro situazione economica. Un sogno che ho è che non si verifichi il riscaldamento globale La mia città ideale include cittadini rispettosi dell’ambiente, pulizia nelle strade e meno inquinamento Il mio mondo ideale include fabbriche che inquinino meno, macchine più elettriche e la diminuzione dell’uso di queste ultime, con l’aumento dell’uso di mezzi pubblici I miei principali timori e preoccupazioni sono aumento dell’effetto serra, quindi aumento della temperatura, quindi riscaldamento globale." ************************************************************************* S136;"In una giornata invernale nel 2040, vorrei trovarmi nella mia casa, subito fuori dalla periferia di una città non troppo grande. Guardando fuori dalla finestra vorrei vedere degli alberi, offuscati dalla neve che cade. Vorrei avere uno stile di vita sostenibile, mangiare in modo sano e con carni il meno possibile provenienti da allevamenti intensivi. Ho sempre voluto avere un orto, quindi però di riuscire a mantenerne uno. Spero che la maggior parte dei mezzi di trasporto sia diventata ad impatto zero e di avere così la possibilità di viaggiare senza danneggiare eccessivamente l'ambiente. Mi piacerebbe vivere in una comunità come quelle di una volta, dove tutti si conoscono e si aiutano come possono, senza però allontanare gli estranei. Vorrei una società in cui i miei figli possano crescere con gli stimoli giusti, che vedano le cose reali prima di quelle digitali, e dove imparino a vivere con quello che gli piace e serve prima che con quello che gli viene detto che gli serva. Un sogno che ho è quello di viaggiare inquinando il meno possibile La mia città ideale include spazi verdi e luoghi per divertirsi, buoni collegamenti ciclabili e servizi pubblici Il mio mondo ideale include persone che non hanno paura di sporcarsi le mani e fare ciò di cui c'è bisogno per il bene di tutti I miei principali timori e preoccupazioni sono l'ignoranza e pigrizia di alcune persone, che continuano ad effettuare comportamenti a discapito delle altre persone e dell'ambiente" ************************************************************************* S141;"Mi immagino vivere in una città qualsiasi del mondo dove ci sia un clima accettabile in cui abitare e abbastanza grande da avere un aeroporto efficiente o almeno vicino ad una di queste dimensioni. Immagino vivere da solo con un lavoro che mi richieda di essere sempre in viaggio e che non rovini il pianeta. I problemi non sarebbero pochi poiché vivendo da solo potrei sentire la mancanza di una famiglia. A livello quotidiano ci saranno anche le situazioni difficili che penso tutti gli adulti devono affrontare come il dover fare scelte responsabili che spesso vuol dire non sempre prendere la via più facile e comoda. Avrei però tante possibilità in questo mio futuro ideale come ad esempio imparare nuove lingue, conoscere nuove culture e vedere il mondo sotto vari punti di vista e crearmi un bagaglio che mi permetta di essere una persona consapevole. Le tecnologie saranno fondamentali poiché per viaggiare avrò bisogno di mezzi più all’avanguardia degli aerei d’oggi giorno che non saranno più sostenibili e disponibili per tutti. L’ambiente in cui vorrei veramente tanto vivere sarebbe non solo tutelato dall’essere umano ma bensì aiutato nel “rimettersi in sesto” dopo tutto l’inquinamento ricevuto in questi ultimi due secoli. La vita sociale che avrei sarebbe, al contrario di come si possa pensare a primo acchito immaginando una persona che vive da sola, molto attiva avendo amicizie sparse in giro per il mondo. Un sogno che ho è viaggiare, vedere il mondo e conoscere i vari punti di vista secondo cui si vive la vita La mia città ideale include dei cittadini responsabili aperti al confronto per il benessere comune Il mio mondo ideale include tante città ideali che non di facciano guerra fra loro ma collaborino per la sostenibilità del pianeta I miei principali timori e preoccupazioni sono il non essere pronto ad essere un uomo competente e utile alla società" ************************************************************************* S143;"Fra 20 anni, la mia vita immagino sia molto diversa da quella che vivo ora. Sarà di questo tipo: verrò svegliata da mio assistente personale robotico che mi farà un riepilogo degli impegni della giornata, dopodiché mi recherò al lavoro con un disco volante urbano. Mezzo di forma circolare che può ospitare al suo interno centinaia di persone e che, nonostante le dimensioni riesce comunque a muoversi nel traffico con agilità, inoltre è assolutamente ecologico, questo mezzo è alimentato da pannelli fotovoltaici installati sul tetto. Arrivata in ufficio mi metto a progettare nuovi capi d’abbigliamento, capaci di cambiare autonomamente le loro proprietà per intrappolare e rilasciare il calore a seconda delle condizioni. Ordino il pranzo utilizzando il mio smartphone e appena poco dopo vedo arrivare dalla finestra un drone con il mio ordine pronto. Uno dei problemi che la società si troverà a dover affrontare sarà dovuta alle macchine e ai robot, che andranno a sostituire l’uomo in tanti settori dell’economia e non solo: basta solo notare come già adesso accade, i piccoli negozi con l’avvento dell’acquisto online stanno scomparendo. La mia casa fra vent’anni sarà totalmente a energia rinnovabile; per entrare in casa non mi serviranno più le chiavi ma aprirò direttamente con lo smartphone, inoltre quando avrò fame cucinerà per me un robot chef. Sicuramente l’avanzare incessante del progresso tecnologico nella robotica sottrarrà posti di lavoro all’uomo però per compensare questo problema ci saranno nuove professioni che nasceranno o si svilupperanno nel 2040 come ad esempio: il costruttore di parti del corpo, il chirurgo della memoria, sviluppatore di mezzo di trasporto alternativi e lo specialista per la riduzione degli effetti dei cambiamenti climatici. La città del futuro non sarà diversa da quella di oggi, sarà solo più intelligente, capace di soddisfare e assecondare le esigenze e lo stile di vita dei suoi abitanti." ************************************************************************* S137;"Tra vent’anni mi piace immaginarmi all’estero, possibilmente in un paese nordico, magari in Olanda o in Danimarca. Non mi vedo con una famiglia e dei figli, tantomeno in un matrimonio, preferisco pensare che avrò molta libertà e mi dedicherò a un lavoro che mi darà grandi soddisfazioni. In questo momento penso che mi troverei bene a fare un lavoro che non consista nel sottostare a qualcuno, ma che mi garantisca una certa indipendenza e libertà di agire. Un’altra condizione importante affinché un lavoro mi soddisfi, è che mi permetta di viaggiare, di creare qualcosa di nuovo e di utile e di mettermi in gioco ogni giorno, anche se ciò può comportare molti fallimenti, che però ritengo necessari per ottenere successo. In una giornata tipo nel 2040 mi immagino di svegliarmi in un appartamento moderno in una grande città, in cui vivo con due cani e un compagno. Dopo le solite cose quotidiane, tra cui andare a lavoro, unico motivo di preoccupazione, mi piacerebbe avere del tempo da dedicare allo studio, per esempio di una lingua, oppure a dei corsi di approfondimento, in modo da non smettere mai di studiare e rimanere aggiornata. La mia idea di giornata ideale prevede anche del tempo da passare con gli amici, magari in un bar o in posti dove si possono fare nuove conoscenze, dove nessuno diventa violento, dove non ci sono litigi, perché nel mondo che immagino le persone sono educate e si rispettano tra di loro. Mi immagino vivere in un mondo moderno, con molte più agevolazioni di quelle che conosciamo oggi. Tuttavia, ammetto che ho dei dubbi sulla realizzazione di questo mio programma del futuro, temo che la realtà sarà molto lontana dalla mia immaginazione." ************************************************************************* S135;"Se c'è una cosa che non ho mai sopportato è il caldo eccessivo, motivo per cui mi sono trasferita da qualche anno in Svezia. La temperatura media globale ha infatti continuato a crescere arrivando a toccare in Italia punte di 50°C in estate e cancellando l'esistenza di un vero e proprio inverno. Non che in Svezia le temperature non siano cambiate nel corso degli ultimi 30 anni: se ora l'Italia ha temperature che erano tipiche dell'Africa, la Svezia ha quelle un tempo italiane. Vivo appena fuori Stoccolma e lavoro principalmente da casa comunicando con i miei collaboratori tramite chat e videochiamate. Sfruttando la connessione ad internet facciamo riunioni, iniziamo progetti, confrontiamo idee e comunichiamo anche con chi si sta lavorando dall'altra parte del mondo. Siamo una società con più collaboratori in diversi stati del mondo che si occupa di prevenire disastri naturali quali incendi o esondazioni nonché di gestirne le conseguenze nel caso in cui la prevenzione non sia stata efficace. C'è quindi chi si occupa della raccolta dati sul campo, chi li elabora, chi trova soluzioni per prevenire ecc... I disastri naturali sono infatti in continua crescita a causa del perpetuo aumento delle temperature. Negli ultimi anni sono stati fatti cambiamenti radicali. Quasi la totalità delle nazioni ha totalmente abolito l'utilizzo di combustibili fossili passando a fonti di energia rinnovabile (per lo più solare). In grande sviluppo è oggi l'industria che si occupa del recupero delle terre rare (dai device non più funzionanti) insieme allo sviluppo di piante ogm. Ad oggi se quest'ultime non esistessero, una buona metà della popolazione mondiale morirebbe di fame visto le condizioni meteorologiche estreme e la drastica riduzione di terreno coltivabile. Per raggiungere il centro di Stoccolma utilizzo i trasporti pubblici. La maggior parte delle città si sono trasformate in questi anni in puri luoghi di vita sociale con locali dove poter passare del tempo assieme. Sono scomparsi la maggior parte degli uffici in quanto per lo più ormai tutti lavorano da casa, così come sono pochissimi i negozi di abbigliamento ed altro in quanto la gran parte degli acquisti viene effettuata online. Anche le abitazioni sono fortemente cambiate e la maggioranza sono ormai totalmente domotiche. Un sogno che ho è vivere in campagna con la mia futura famiglia. La mia città ideale include vaste aree verdi. Il mio mondo ideale include una convivenza armonica tra uomo e natura. I miei principali timori e preoccupazioni sono che i governi di vari stati continuino a porre in secondo piano il problema ambientale non attuando seri ed efficaci provvedimenti." ************************************************************************* S139;"Tra vent’anni immagino che le città saranno molto più vaste di adesso e ancora più persone abbandoneranno i piccoli centri abitati in periferia in favore delle grandi città. Immagino di vivere in un monolocale in centro città in modo da avere a portata di mano tutti i servizi pubblici. Le auto saranno sempre meno e i mezzi di trasporto pubblici saranno migliorati e saranno i mezzi principali per lo spostamento. È possibile che tra vent’anni l’inquinamento dell’aria delle grandi città sarà tale da costringerci ad indossare delle mascherine, o delle protezioni per evitare complicazioni ai polmoni dovute allo smog, ogni qualvolta dovremo uscire di casa; in ogni abitazione sarà obbligatorio possedere un purificatore per l’aria. Il problema dell’inquinamento ambientale e del conseguente cambiamento climatico continuerà ad essere una delle principali preoccupazioni della società, ma l’attenzione non sarà più su come prevenire l’inquinamento, infatti il problema principale sarà trovare un modo per adattarsi ad esso e conviverci. Le opportunità lavorative online saranno sempre di più e sarà possibile svolgere sempre più lavori sul computer di casa. La tecnologia si sarà evoluta in modo da semplificarci ulteriormente la vita e l’uso di alcune tecnologie, ora relegate solo all’ambito videoludico e ancora in fase di sviluppo, quali realtà aumentata e realtà virtuale, saranno di uso abituale.Questi sistemi inizieranno a sostituire il cellulare in favore di qualcosa di ancora più comodo e accessibile in qualsiasi momento in grado di fornirci tutte le comodità del cellulare ma eliminando molte delle sue limitazioni. Grazie a queste nuove tecnologie sarà possibile incontrare gli amici, fare riunioni di lavoro e altre attività sociali direttamente da casa e le occasioni in cui usciremo si ridurranno a poche volte a settimana. Un sogno che ho è studiare quello che mi piace e trovare un lavoro che mi interessi e che possa continuare ad ampliare le mie conoscenze e non mi obblighi a fare e rifare le stesse cose tutti i giorni. La mia città ideale include una buona rete di trasporti pubblici, aree riservate a parchi pubblici e luoghi di socializzazione come ristoranti, bar e negozi. Il mio mondo ideale include l’aumento delle fonti di energia rinnovabili e lo sviluppo di tecnologie in grado di ridurre l’impatto che l’inquinamento ha sulle nostre vite. I miei principali timori e preoccupazioni sono un drastico cambiamento climatico e l’impatto che esso può provocare se non avremo ancora sviluppato sistemi per controllarlo. " S140;"Credo necessario premettere che ad oggi le mie conoscenze in materia non siano approfondite al punto tale da poter svolgere con sicurezza questo elaborato; inoltre non mi definisco nè organizzata nè conscia di quello che sarò o vorrò diventare nel lungo termine , dunque probabilmente sceglierò lo scenario che questa sera preferisco fra i tanti in cui potrei vedermi e lo chiamerò “sogno”. Mi immagino di vivere a Londra, in un condominio; non mi vedo nè ricca e agiata nè povera, senza una casa. Mi vedo tour guide alla National e scrittrice/pittrice nel tempo libero: reddito che, chi lo sa, probabilmente non mi garantirà sempre di potermi permettere aria pulita e acqua non inquinata. Immagino una lotta alla sopravvivenza, mi vedo non tanto a dover modificare il mio stile di vita verso un qualcosa di peggiore, ma di perdere completamente la possibilita di scegliere, nella consapevolezza che tutto quello che si fa non porterà che ad estinguersi più lentamente. Credo che le differenze sociali verranno ancor più evidenziate, e i primi a patirne sono/saranno i più poveri ed emarginati, secondo quell’intimo principio di darwinismo sociale secondo cui solo i soldi possono permetterti di non perdere le vita. Cambiamenti saranno sicuramente le temperature innalzate, probabilmente nell’inverno del 2040 non nevicherà se non in poche aree, e quasi sicuramente non a Londra. Un altro scenario che mi immagino è una variazione di quello descritto da Willie Peyote, dove tutti saremo vegani, e si mangerà quel poco che poter crescere nelle condizioni climatiche a quel punto non più favorevoli. Non ci saranno voli aerei, solo pochi aerei a disposizione per emergenze. Ci si convincerà di non voler dare vita ad altri esseri umani, in un mondo che non permetterà più di sperimentare altro che sofferenza e lotta quotidiana alla vita, nel rischio di essere messo in pericolo da un qualsiasi tipo di evento atmosferico imprevisto/incontrollabile. Non si produrranno più polimeri, non si brucerà più praticamente nulla e gli alberi piantati aumenteranno. É uno scenario in cui gli uomini agiscono come dovrebbero ora, ma in ritardo, quindi con la consapevolezza che quei sacrifici non portano comunque alla sopravvivenza ma a una più lenta e rimandata agonia. Oppure magari, consapevoli di non aver fatto nulla in passato, si sceglierà di dirigersi verso la morte ed estinzione sfruttando e sprecando al massimo le ultime risorse, accelerando il processo. Oppure magari si sarà fatto qualcosa, una o più scoperte scientifiche avranno permesso una nuova modalità per permettere la convivenza e l’armonia tra uomo e sue attività e ambiente, con le sue condizioni naturali e climatiche collegate. Non credo insomma di poter fare altro che ipotesi, che di per sè possono sembrare insignificanti, dato che coprono l’intera gamma di possibilità; credo però che la parte più interessante è che davvero una direzione verrà presa, e che inevitabile verrà così a delinearsi un futuro rispetto che un altro. un sogno che ho è di partecipare nel riformare il sistema educativo (italiano), facendo si che gli studenti non solo imparino e comprendano la parte più tecnica e mnemonica dell’insegnamento, ma siano spinti allo sviluppo di un proprio spirito critico, nell’ottica di aumentare gli esseri pensanti, pronti al confronto, e di evitare la formazione di marionette inzuppate di informazioni che non porteranno a nulla. Un altro sogno e quello di vivere in un mondo di pace, di aiuto reciproco, di rispetto, giustizia e legalità. (Forse ho interpretato male perché non va a centrare particolarmente con l’argomento del corso; a meno che non si voglia pensare che nel 2010 la scuola non sarà piu di interesse, comsiderando i due scenari meno positivi) la mia città ideale include diversità, libri, cibo, organizzazione politica ed economica, diritti, e condizione di salute e sanità rispettabili il mio mondo ideale include praticamente uguale a quello della citta, con un maggior rilievo sulla figura dei cittadini consapevoli, pensanti, e sulla capacità di collaborare e valorizzare le menti che i cambiamenti possono portarli i miei principali timori e preoccupazioni sono dovuti al fatto che la situazione ad oggi sia praticamente agli antipodi rispetto a quella descritta. Che non solo la fiducia ad esempio nella scienza debba sempre essere messa in dubbio, ma che anche i fondi per la ricerca non vengano stanziati. Il mio timore e rivolto a quello che questo mondo diventerà se gli uomini decideranno di continuare per questa strada " ************************************************************************* S142;"Un altro giorno nel 2040, ho 38 anni e vivo in Alaska. Nel mondo sono cambiate molte cose a causa del riscaldamento climatico, per esempio il mare si è alzato di circa quattro metri. Tutte le città costiere sono sommerse, l’acqua scarseggia ed i combustibili fossili sono terminati definitivamente. Periodicamente si verificano eventi meteorologici estremi quali cicloni ed alluvioni improvvise. La comunità in cui vivo risiede in abitazioni costruite sotto terra, per ripararsi dal caldo estivo, dal freddo invernale e dai cicloni sempre più frequenti. Una problematica forte che deve affrontare la nostra comunità è il buco nell’ozono che si è allargato a causa dell’inquinamento, i raggi UV minacciano di danneggiare noi e le nostre colture. È necessario l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili per produrre energia elettrica e rendere possibile il funzionamento di macchinari ed apparecchi medici. Questo veloce cambiamento delle condizioni della terra sono state comunque propedeutiche in campo scientifico, infatti il bisogno di sopravvivere ha reso possibile la scoperta di nuove fonti energetiche. Il nostro cibo viene coltivato in serre, gli allevamenti sono sempre più scarsi, così il governo ha investito nella produzione di carne a partire dai legumi, scoprendo che è un processo assai più economico a livello di spesa energetica e più redditizio dell’allevamento animale. A livello sociale le comunità sono diventate più ristrette e numerose rispetto alle città del 2020, in modo tale da amministrare meglio le risorse. All’interno della nostra piccola città ogni coppia di individui non può avere più di un figlio, in quanto le risorse non basterebbero per un grande numero di individui; è quindi indispensabile che vi sia proporzione tra il numero di nascite e morti. Qui una compagna è per la vita, poiché è necessario garantire la sopravvivenza della specie. Per ottenere sufficiente acqua è necessario raccogliere l’umidità nell’aria e filtrare le acque bianche, in modo da minimizzare gli sprechi. Le sorgenti non potranno durare per sempre. Un sogno che ho è trovare il modo di salvare il pianeta ed i suoi abitanti senza fare alcuna discriminazione La mia città ideale include l’assenza di sprechi energetici ed il riciclaggio di materiali di scarto Il mio mondo ideale include l’uguaglianza economica I miei principali timori e preoccupazioni sono che la Terra diventi inabitabile per l’uomo e che la nostra razza si possa estinguere." ************************************************************************* S133;"Nel 2040, mi auguro di vivere in una città con il minimo di emissioni possibili. Il traffico ormai non è uno dei problemi principali, poiché le persone per spostarsi utilizzano i mezzi pubblici che sono elettrici e non più a benzina o metano. Ovviamente si ha ancora una propria macchina o un motorino ma sono completamente ad emissioni 0 poiché anche loro sfruttano l’energia elettrica. Questa energia viene prodotta da una centrale idroelettrica che sfrutta l’acqua del fiume che attraversa la città. In più ogni abitazione è ecosostenibile ed autosufficiente, poiché sopra ogni tetto sono presenti dei pannelli solari. Luoghi come le palestre hanno sviluppato attrezzi e macchinari che sono in grado di conservare l’energia prodotta utilizzandoli, come per esempio una cyclette o un tapis roulant, e per invogliare le persone a produrre il massimo di energia, sono in grado di vedere quanta ne hanno prodotta e raggiunti certi livelli è possibile ottenere degli sconti. Ora sono presenti molti altri lavori e c’è grande richiesta per ricercatori ed ingegneri poiché il progresso non ha mai una fine. Gli operai che prima lavoravano in industrie inquinanti ora non hanno perso tutti il lavoro ma lavorano in quelle che producono strumenti e materiali ecosostenibili. I problemi che si affrontano in questa società non riguardano solo noi all’interno ma si cerca di aiutare e migliorare davvero i paesi rimasti più indietro da questo punto di vista tecnologico e sostenibile. Un sogno che ho è che non si estinguano più animali a causa dell’uomo, che il mare smetta di essere così inquinato e torni ad essere il paradiso che era una volta. La mia città ideale include persone che sappiano rispettare l’ambiente e che utilizzino al meglio i mezzi sostenibili che gli sono stati forniti. Il mio mondo ideale include il rispetto dell’uomo nei confronti della natura. I miei principali timori e preoccupazioni sono la possibilità che certi luoghi che una volta erano un vero e proprio paradiso nel giro di pochi anni vengano distrutti, come per esempio la barriera corallina, che anno dopo anno continua a morire o enormi foreste che vengono abbattute e nessuno dei “poteri forti” interviene veramente su questi problemi." ************************************************************************* S132;"Mi sveglio alle 7 e cercando di non svegliare mia moglie che va al lavoro un po’ più tardi vado in cucina dove mi preparo un toast con farina sintetica e una spremuta di arancia che essendo geneticamente modificata ha al suo interno tutte le vitamine necessarie all’uomo. Il gusto non è lo stesso del cibo naturale del 2020, ma per far fronte alla sovrappopolazione e alla sempre maggiore richiesta di cibo le piante naturali erano state superate. L’ingegneria genetica aveva prodotto nuove piante che erano in grado di crescere perfettamente anche con luce artificiale nei campi sotterranei e che avevano una resa maggiore anche se i sapori dovevano ancora essere aggiustati. Mentre mangio accendo il tablet e vi leggo le notizie di questa giornata: il 20 febbraio 2040. Sono le solite notizie: livello del mare che cresce sempre di più e che ormai ha sommerso Venezia e fatto arretrare tutte le zone costiere del mondo causando una moltitudine di sfollati, specie animali che si estinguono talmente velocemente che ormai è quasi impossibile tenerne il conto, la temperatura media mondiale registrata in inverno che è la più calda degli ultimi 300 anni, lo scoppio di nuove guerre nei paesi equatoriali per il controllo dell’acqua dolce. Di fronte a una serie del genere di notizie negative viene da pensare se ci sia ancora speranza per il genere umano o se come sostengono alcuni scienziati si sia cominciato ad agire troppo tardi e con troppa poca decisione. La casa dove abito è molto piccola ma anche molto efficiente, è interrata, ossia si estende al di sotto del livello del suolo, e la cosa permette di consumare poco per il riscaldamento in inverno e per l’aria condizionata in estate. Il tetto, che sarebbe il pavimento del piano terra di una casa normale, è fatto con un vetro che assorbe la luce del sole solo nelle lunghezze d’onda non visibili e che quindi lascia passare la luce pur fungendo da pannello solare. Questo modello di casa è nuovo a Bologna ma già molto diffuso nelle zone in cui le temperature estive superano i 42 gradi. Bologna non è cambiata molto da quando andavo al Liceo, ma è diventata una piccola metropoli e si è fatta più green e attenta all’inquinamento. Uscito di casa mi reco alla fermata della metropolitana e arrivo alle 8 all’ingresso del luogo dove lavoro. Faccio l’ingegnere idraulico e insieme ad alcuni colleghi stiamo cercando di pensare a un modo economico per immagazzinare l’acqua piovana che cade sulla città per evitare allagamenti e per poi usarla per irrigare i campi che in periferia e sottoterra provvedono al fabbisogno di cibo di una popolazione multietnica di 500 000 abitanti. In laboratorio e con simulazioni a computer stiamo testando diversi tipi di asfalto permeabile. Altri miei colleghi stavano studiando invece come catturare gas serra impiegando microrganismi. Fortunatamente in tutto il mondo i fondi destinati alla ricerca erano aumentati poiché si era capito come lo stile di vita tenuto fino a questo momento non era più sostenibile. Finita la giornata lavorativa torno a casa e mi preparo per uscire a cena con alcuni miei amici e le rispettive mogli. Andiamo alla trattoria ”Al chicco d’oro” dove hanno un orto con verdure tradizionali e il proprietario ormai ci conosce e parliamo tranquilli del più e del meno. I piatti di carne e pesce scarseggiano e quasi tutti ormai, volenti o nolenti sono diventati vegani. Nessuno di noi ha figli, un po’ perché lo stato non incentiva certo la crescita della popolazione, ma soprattutto, anche se nessuno lo dice, perché non li si vuole far vivere in un mondo dove non si sa se avranno un futuro." ************************************************************************* S130;"Dopo aver completato gli studi in Italia e averli approfonditi a Bergen in Norvegia, ho deciso di rimanere e mi sono trasferito in una città poco a nord del circolo polare artico chiamata Tromsø. In questa città lavorare come climatologo vuol dire lavorare a diretto contatto con l’ambiente di ricerca. La vicinanza al polo nord permette, nonostante sia quasi del tutto sciolto, lo studio del ghiaccio marino e delle nevi presenti in territorio scandinavo e groenlandese. Questo tipo di lavoro è molto rinomato e ben pagato, la mia reputazione è quindi importante e, nonostante venga dall’Italia, sono ormai visto come un norvegese. A queste latitudini vivere è parecchio impegnativo, ci sono 2 mesi di buio quasi assoluto durante l’inverno e quasi 3 mesi di luce continua in estate. Psicologicamente parlando è quindi molto impegnativo ma, grazie all’aiuto dei locali e della vitamina D, è possibile adattarsi perfettamente a queste condizioni variabili di luce. Il clima si è fatto più caldo anche qui d’estate, hanno fatto la comparsa i condizionatori d’aria che, a queste latitudini, non erano mai serviti. L’inverno è più mite ma lo stesso rimane molto nevoso e, spalare la neve, rimane un’impresa. Le tecnologie sviluppate negli anni non sono poi state così rivoluzionarie, solamente in campo informatico e matematico abbiamo avuto un vero sviluppo, grazie a nuovi calcolatori che prevedono il meteo con un’accuratezza fino al 90% per i 10 giorni successivi. Un sogno che ho è diventare climatologo e trasferirmi in Norvegia. La mia città ideale include oltre ad un clima fresco d’estate e freddo d’inverno, una storia alle spalle, tante zone verdi e un sistema di trasporti particolarmente efficiente. Il mio mondo ideale include oltre al rispetto della natura, anche un rispetto tra gli stessi uomini, in modo da poter finalmente convivere come un’unica specie. I miei principali timore e preoccupazioni sono l’immediato futuro e quindi poi tutto ciò che ne deriva: lo studiare lontano da casa, il clima del futuro e la futura vita lavorativa." ************************************************************************* S128;"Siamo nel 2040 e ho trentanove anni, abito sulle colline bolognesi e sono un ingegnere gestionale. Nella mia azienda ci occupiamo di automazione, è un settore che ha preso piede in ogni Contesto in questi ultimi anni e ha cambiato e aumentato la professionalità richiesta nel mondo del lavoro. Purtroppo, però, ha diminuito molto i posti di lavoro, creando disoccupazione e aumentando, così, la diversità tra ricchi e poveri. Dato che oggi non nevica vado a fare un giro in città e i mezzi di cui dispongo sono una bicicletta utilizzabile sia a pedali che con motore elettrico e un’auto elettrica senza volante di ultima generazione che mi permette di sportarmi senza produrre inquinamento atmosferico. Tutto ormai è automatizzato e ogni famiglia possiede un robot per gli aiuti domestici e lavorativi, così da renderci più liberi dagli impegni quotidiani. I giornali riportano notizie sugli studi condotti dai fisici per portare la vita sulla Luna grazie all’utilizzo di stampanti 3D, che permettono la costruzione di abitazioni sfruttando la sabbia lunare e, osservando lo sviluppo della società odierna, la ritengo una concreta possibilità. Un altro argomento discusso è certamente la sostenibilità della nostra vita, ovvero cercare di prodursi autonomamente il necessario alla sopravvivenza per ridurre i costi, aumentare la qualità e diminuire gli spostamenti. La vita è in continuo progresso grazie alla tecnologia dei nostri giorni e per questo sarà possibile, se ci prendiamo cura dell’ambiente, aumentare la nostra qualità di vita. " ************************************************************************* S131;"Nel 2040 mi immagino di vivere con la mia famiglia da qualche parte in nord Europa, in una città medio grande. Mi immagino di dover viaggiare molto per lavoro, che sia in azienda o possibilmente per seguire seminari e far ricerca se riesco a rimanere in ambiente accademico. Viaggerò soprattutto per treno, veloce e silenzioso e (mi auguro a quel punto) a basso impatto sugli ecosistemi che attraversa. La città è grande, veloce ed efficiente, grandi spazi verdi sono adibiti nel centro. Le zone di periferia sono ancora però da riprogettare, molti edifici vanno convertiti perché utilizzano soluzioni di riscaldamento e illuminazione non particolarmente efficienti, ma mancano investimenti e risorse per un lavoro del genere. Nonostante gli sforzi per migliorare la qualità dell’aria nelle giornate di cappa mi tocca indossare la mascherina filtrante per riuscire a respirare, così come facevo in Cina. Questo mi preoccupa principalmente per la crescita dei miei figli, che ne sono più influenzati… mi rasserena fino ad un certo punto il fatto che ci siano i depuratori d’aria nelle scuole. Per lo meno d’estate torniamo in montagna. Mi fa piacere vedere che finalmente in giro si stanno facendo grossi miglioramenti nelle tecnologie per assistere le persone non normo-dotate, la ricerca è molto avanzata in questo settore, in particolare nelle intelligenze artificiali per assistere sordi e ipovedenti. La mia casa, se avrò deciso di stabilirmi e non sarò più in affitto, sarà un medio abitacolo il più possibile energicamente autosufficiente, anche se in queste zone ottenere energia solare autonomamente è difficile con il clima che c’è, e soprattutto d’inverno devo comprare da fonti sperabilemente pulite. La sera in città ci sono spesso eventi musicali a cui mi piace partecipare, e numerosissimi ritrovi tra gruppi di stranieri tra cui ritrovo i miei amici. Molti dei miei amici sono sparsi per il mondo e offrono spesso la scusa per un viaggio con la mia famiglia. Con gli amici a Boston e a Singapore invece mi sento spesso con i social, con cui è sempre più facile comunicare. Una delle grandi difficoltà, nel momento in cui avremo imparato ad usare plastiche e materiali che riusciamo a smaltire, sarà andare a ripulire e ribonificare le zone inquinate nei decenni precedenti, e questo non è facile e spesso ostacolato dalla macata cooperazione tra gli stati interessati. Per questo è uno stress trovare e scegliere fonti affidabili quando facciam la spesa in famiglia. Un sogno che ho è di vivere in un mondo altamente internazionalizzato e sociale in cui si tenda verso il rispetto delle differenze culturali e delle minoranze di qualunque tipo, e l’assistenza e i servizi siano accessibili a tutti ed efficienti. Il mio mondo ideale include lo Stato che sta spingendo finalmente ad un’economia più locale e tesa alla qualità e alla sostenibilità, ma questo incrinerà i rapporti con il governo cinese e renderà questo passaggio molto difficile. A livello di politiche internazionali sono molte le preoccupazioni e le autorità con le quali l’Europa deve interfacciarsi, e molte le tensioni interne agli stati membri." ************************************************************************* S125;"L’ assistente digitale, che coordina tutte le funzioni base della mia casa a Milano, mi sveglia la mattina di una normale giornata di dicembre e mi serve la colazione, che consumerò insieme a mia moglie e i miei figli. Raccolgo poi la mia ventiquattrore, ed esco di casa per recarmi presso l’azienda di progettazione di software, a due passi da casa mia. Mi guardo intorno mentre cammino verso destinazione, e vedo una massa consistente di persone come me, le quali, oltre ad indossare la comune giacca e cravatta, posseggono un dispositivo, molto alla moda, il quale non è altro che un’evoluzione del vecchio cellulare: congegno in grado di riconoscere solo la voce del proprietario e di eseguire ogni ordine da lui richiesto. Il paesaggio è sempre lo stesso, forse mostra in maniera più evidente, rispetto agli anni precedenti, i segni del sempre crescente inquinamento. Nonostante le macchine siano tutte alimentate elettricamente, le numerose industrie rimangono uno dei principali produttori di smog. Inoltre ci sono pochi parchi e il verde si nota sempre meno nelle grandi città; per forza, dobbiamo fare spazio ai nuovi grattacieli per ospitare altre centinaia di persone, le quali dovranno collaborare per realizzare tecnologie sempre più avanzate, che a loro volta serviranno per portare tutta l’umanità a una completa estinzione della razza stessa. La tecnologia, infatti, oggi, nel 2040, è diventata una delle risorse primarie del mondo. Nelle città, dove ormai si concentra la totalità della popolazione mondiale, non esiste negozio, ufficio, ristorante al mondo che non sia quasi totalmente automatizzato. Questa tecnologia rende senz’altro la vita più comoda; ma l’uomo ha sempre avuto il problema di non guardare oltre quello che gli si presenta davanti. Io non ho questo terribile difetto e ritengo che tutta questa automazione sarà eccessiva e non farà altro che recarci danni irreparabili. Questi ultimi non consisteranno solo in un crescente inquinamento, ma in guerre condotte con armi sempre più distruttive, esperimenti sugli esseri umani che avranno terribili conseguenze. Le migliorie in ambito farmaceutico porteranno a un aumento dell’aspettativa di vita, con la conseguenza che presto il mondo si sovrappopolerà, le risorse naturali non saranno più sufficienti e la società non potrà che collassare. Una serie di disgrazie la cui causa sarà la tecnologia. Io sono comunque soddisfatto della mia occupazione, perché l’azienda per la quale lavoro continua a dare valore all’essere umano e a perseguire il suo benessere. Infatti cerchiamo di utilizzare le scoperte scientifiche per trovare delle soluzioni a questi possibili problemi futuri e far sì che la tecnologia venga utilizzata in modo ecosostenibile. Un sogno che ho è viaggiare La mia città ideale include aree verdi Il mio mondo ideale include la serenità I miei principali timori e preoccupazioni sono di fallire" ************************************************************************* S127;"Caro diario. Questa mattina mi sono svegliato tardi. Dannata sveglia, non importa quanto la tecnologia progredisca, non riuscirò mai a trovarne una decente. Sono scattato in piedi ed ho fatto colazione il più velocemente possibile. Probabilmente qualche anno fa ci avrei impiegato un’eternità senza un sistema operativo installato nella casa. Il software mi ha aiutato a preparare la borsa ed a scegliere i vestiti; mi ha perfino ricordato di chiudere casa. In ogni caso, non ho ritardato al lavoro. Le strade questa mattina erano deserte, nemmeno una macchina. La giornata è stata parecchio stressante, non sono riuscito a risolvere un problema ad un macchinario ed ho litigato con la mia ragazza che si è rifugiata in camera. Credo che fra poco le chiederò scusa. Ma non è finita qui: le tensioni tra Stati Uniti ed Europa sono aumentate molto nelle ultime ore, mi auguro che tutto si risolva civilmente. Ma ci sono anche buone notizie. Molto probabilmente riceveremo un ordine da un’azienda Russa per un paio di supercomputer. Inoltre, ascoltando la radio ho sentito che l’inquinamento è diminuito ulteriormente. Non pensavo che in soli vent’anni saremmo riusciti ad utilizzare così bene le fonti di energia rinnovabile. Devo ammettere che sono davvero stupefacenti, gran parte dell’energia che utilizzo arriva dai pannelli solari e dall’impianto eolico condominiale. Infine, prima di tornare a casa la sera, sono passato dalla Caritas ed ho donato i miei risparmi energetici di questo mese. Non sarà un problema per la mia capacità di produzione. Buonanotte diario, a domani. Un sogno che ho è costruire un computer in grado di simulare un universo. La mia città ideale include un diffuso utilizzo di fonti di energia rinnovabile. Il mio mondo ideale include un’unificazione mondiale delle nazioni. I miei principali timori e preoccupazioni sono ciò che avviene dopo la morte, non trovare la felicità e lo scoppio di una guerra mondiale. " ************************************************************************* S129;"Nel 2040 avrei ben 38 anni, che non sono per niente tanti, ma sono più del doppio della mia attuale età e perciò l’idea vedermi fra due decenni mi incuriosisce molto anche se in parte mi spaventa. Mi sono sempre detto che da grande sarei rimasto a vivere a Bologna, lontano dalle grandi città come Milano o Roma, vicino alle persone che ora mi sono più vicine. Mi immagino vivere in un bell’appartamento, magari con già una moglie, dei figli ed un cane. Spero a quell’età di esser riuscito a diventare un ingegnere meccanico e di aver trovato un lavoro in una grande azienda motoristica, la mia grande passione sono le moto perciò penso punterei alla Ducati. L’inverno lo immagino caldo e privo di neve. Mi considero un inesorabile ottimista ed immagino quindi un futuro in cui le persone hanno preso coscienza dei problemi del mondo e si sono attivate affinché questi vengano risolti o quantomeno ridotti. Mi immagino un futuro in gran parte elettrico, che va dalle biciclette, alle macchine, agli autobus ai treni. Mi auguro però che venga brevettata un nuovo tipo di batteria che sia sostenibile per quanto riguarda l’estrazione delle materie prima, ma anche più efficiente, leggera e compatta. L’intelligenza artificiale e la robotica avranno grande importanza nella vita di tutti i giorni, ci assisteranno a casa, in macchina ed a lavoro. Molti lavori verranno completamente automatizzati e molte persone lavoreranno nello sviluppo delle tecnologie e nei servizi. Mi immagino un ambiente ricco di verde ed un grande sviluppo delle energie rinnovabili. Non vedo nemmeno assurda l’idea di basi sulla Luna e su Marte. Non penso però che tutti i problemi del mondo di adesso saranno risolti, nel futuro vedo ancora grandi disparità sociali, sfruttamento dei territori ricchi dei minerali rari, come gli stati dell’Africa, instabilità fra le grandi potenze del mondo in conflitto per lo sviluppo tecnologico che a mio parere sono un enorme punto di forza. Un sogno che ho è diventare ingegnere meccanico alla Ducati. La mia città ideale include mezzi pubblici e privati elettrici, tante piste ciclabili, molte aree verdi, area pulita ed assenza di traffico. Il mio mondo ideale include una collaborazione globale dei paesi per il benessere di tutti e per il superamento delle differenze fra le persone. I miei principali timori e preoccupazioni sono che non si riesca a risolvere la crisi climatica in tempo e che la situazione peggiori, causando sempre più disastri, crisi mondiali e problemi." ************************************************************************* S134;"Questa mattina mi sono svegliata con la “video-sveglia” che come tutti i giorni mi informa sul meteo, proiettando sul soffitto le previsioni per le prossime ore. Purtroppo, visto che stava piovendo, si è attivata un quarto d’ora prima del solito per aiutarmi ad arrivare in orario al lavoro. L’ufficio dove mi devo recare è infatti in una zona molto trafficata e il “people mover” è costretto a rallentare; per fortuna però mio figlio frequenta la scuola elementare dove lavoro. Questa soluzione non solo è molto comoda, ma si inserisce anche in una serie di iniziative promosse dalla mia azienda per ridurre il traffico e le emissioni di CO2. Il mio figlio più grande va invece da solo in bicicletta lungo le numerose piste ciclabili che collegano ogni parte della città. Appena arrivata in ufficio, appoggio la giacca bagnata sull’asciugatore collegato al sistema di riscaldamento che sfrutta la geotermia e attivo con la voce il computer che mi aggiorna sugli impegni previsti. In questo periodo stiamo in particolare lavorando ad un piano di riduzione dell’energia elettrica, implementando i sistemi di spegnimento automatico dei dispositivi sia nelle grandi fabbriche che nei centri commerciali. Alcuni di noi effettuano ricerche più specifiche per arrivare ad una massimizzazione delle risorse che utilizziamo e sfruttiamo quotidianamente. Per pranzo utilizzo la mensa interna collegata ad una serra con coltivazioni biologiche fuori terra: questi prodotti non vengono confezionati singolarmente ma ognuno si serve di un kit riutilizzabile e personale. Nel pomeriggio effettuiamo dei controlli presso gli stabilimenti e i centri commerciali che si appoggiano a noi. Dopo aver ritirato mio figlio da scuola, l’ho accompagnato al corso di nuoto e sono andata in palestra. Questo è possibile in quanto ormai si può praticare ogni genere di sport nello stesso impianto. Anche se ero un po’ stanca mi ha fatto molto piacere che una tra le mie più grandi amiche mi sia venuta a trovare stasera. Nonostante abbiamo entrambe molto da fare è sempre piacevole passare del tempo con lei e il suo compagno. Inoltre ogni tanto facciamo delle videochiamate in cui la nostra immagine viene riprodotta in 3D nella stanza e sembra quasi davvero di essere vicine. La sera cerco sempre di leggere e di tenermi aggiornata su ciò che succede nel mondo e finalmente poi posso addormentarmi. Un sogno che ho è quello di poter fare ciò che davvero mi piace (anche se devo ancora scoprire bene di cosa si tratta); La mia città ideale include scuole per tutte le età (nido, materna, elementari, superiori), buona connessione con il centro (infatti preferirei vivere in un comune nè troppo in centro, nè troppo periferia), supermercati, luoghi di ritrovo per giovani (parchi, locali, posti sportivi), palestre, ecc.; Il mio mondo ideale include persone che sono sé stesse, che non si preoccupano (troppo) dell’opinione altrui, che sono disposte ad aiutare e che sono disposte ad accettare e soprattutto a chiedere aiuto, ecc.; I miei principali timori e preoccupazioni sono il fatto che l’uomo non si renda conto di ciò che sta facendo, di come sta cambiando il futuro della Terra, e quindi di conseguenza di non agire in tempo per evitare di rovinare completamente tutto ciò che ha costruito e imparato." ************************************************************************* S126;"La mia città ideale: vicino al mare e supertecnologica, con edifici intelligenti che sfoggiano una loro personalità ben precisa, immersa nel verde. Gli oggetti tutti creati con nuovi materiali più resistenti e propensi al riciclo. Abito in una casa completamente automatizzata e gestita con pratici comandi vocali, per cui non ho bisogno di occuparmi delle faccende domestiche, può benissimo ricordarsi di spegnere il riscaldamento alla notte, registrare una nuova puntata della mia serie TV preferita e di prepararmi la cena. Una giornata tipo: a svegliarmi non è più la classica sveglia, ma un piumone elettroluminescente, le luci si accendono al mio passaggio, la colazione è pronta,l’ho programmata prima di coricarmi, così pure la lavatrice. Uscendo metto la pattumiera in strada e un robot che si muove per la città la raccoglie. Un tram a energia elettrica mi conduce al lavoro, pausa pranzo con i colleghi dove i camerieri sono androidi, alla sera alterno sport,teatro e lettura. Nella società in cui vivo il linguaggio lessicale è tutto rivolto alla tecnologia, alla ricerca, all’evoluzione e alla superiorità. Problemi importanti da affrontare sono: la gestione delle istituzioni, l’utilizzo di fonti rinnovabili e prevenire l’inquinamento. Altro problema recente la diminuzione del contatto umano, causato dall’aumento delle macchine che hanno sostituito il lavoro dell’uomo, ma non possono fare a meno dell’uomo. La tecnologia è in continua evoluzione, per cui posso ipotizzare nuove opportunità lavorative per vivere nuove esperienze, ma contemporaneamente temo che questo progresso tecnologico possa portare alla carenza di posti di lavoro. Un sogno che ho è quello di poter sviluppare l’intelligenza artificiale. La mia città ideale include il miglioramento dei servizi e guardare positivamente alle innovazioni. Il mio mondo ideale include la regolazione dell’eccessivo consumismo, l’eccesso di rifiuti, prendere coscienza della possibilità di vivere in un mondo più responsabile. I miei principali timori e preoccupazioni sono di deludere gli altri, di non poter realizzare i sogni e le speranze per il futuro nonostante l’impegno." ************************************************************************* S114;"In un ipotetico inverno del 2040 mi immagino in una città come Vancouver, in Canada; o comunque probabilmente all’estero. Immagino di svegliarmi in una casa interattiva che posso gestire in gran parte mediante la domotica (magari grazie ad un quantum computer) e di andare al lavoro su un’auto elettrica che si guida da sola. Se non riuscirò a sviluppare una carriera come musicista, penso che lavorerò come ricercatore in un’università, o anche centro di ricerca, probabilmente di fisica. Molti lavori saranno quasi completamente automatizzati e potrebbe quindi esserci un problema relativo all’occupazione di parte della popolazione; anche se, lavorando come ricercatore o come musicista, penso di non riscontrare questa problematica. Staranno anche iniziando a prendere piede i primi viaggi interplanetari, ad esempio visite guidate sul suolo di Marte, e uno dei compiti principali di noi ricercatori sarà di trovare il modo di creare stabilimenti sul pianeta rosso per poter risolvere il problema del sovraffollamento globale, che già si stava presentato all’orizzonte. Una volta uscito dal lavoro, prima di rientrare a casa andrei a correre in un parco della città, ascoltando la musica con auricolari wireless che non necessitano di collegarsi a nessun dispositivo per riprodurre brani. Dopo cena potrei decidere di andare al cinema, per vedere un film in 6 o 7 dimensioni, o magari potrei passare la serata in Italia, grazie a voli aerei che impiegano poco meno di un’oretta per fare un volo che adesso durerebbe 10 ore. Un sogno che ho è avere successo in ambito musicale La mia città ideale include vari spazi che permettano di stare a contatto con la natura e una buona qualità dei servizi pubblici Il mio mondo ideale include un elevato utilizzo di tecnologie ecosostenibili e il finanziamento della ricerca scientifica. I miei principali timori e preoccupazioni sono le difficoltà che probabilmente incontrerò se sceglierò di vivere all’estero." ************************************************************************* S119;"Vivrò in una casa tipica della periferia in un posto tranquillo con tanta luce. I problemi familiari saranno presenti poiché le malattie e le patologie non saranno ancora state debellate, oppure ne esisteranno di nuove. Sicuramente, nella comunità mondiale vi sarà un dilagare del disinteresse comune, comportando un decadimento esponenziale delle interazioni reali tra le persone. Ci saranno differenti punti di vista e, a causa del mezzo troppo diffuso: internet, le persone crederanno di detenere la conoscenza necessaria per contrastare i reali specialisti, creando profonde crepe nella solidità della scienza. Gli studi saranno però più accessibili a tutti, ma questo non farà incrementare le iscrizioni. Ci saranno numerose scoperte e innovazioni tecnologiche che miglioreranno la vita quotidiana, come macchine ecologiche, l’utilizzo maggiore di mezzi eco-friendly. Inoltre, le scoperte scientifiche in ambito spaziale inizieranno a darci spiragli su tipologie di vita alternative. Onestamente, non ho ben chiaro il tipo di vita che voglio intraprendere (se mettere su famiglia anziché vivere il momento liberamente). Mi limiterò dunque a dire che il mio obiettivo principale sarà quello di cercare di mantenere il più possibile vive le interazioni personali e i rapporti con le persone a me care e non. Un sogno che ho è creare qualcosa che rivoluzioni il modo di pensare delle persone (seppur io non abbia inventiva) oppure poter viaggiare (mi viene meglio). La mia città ideale include un punto di ritrovo in cui le persone possono incontrarsi per discutere e parlare. Il mio mondo ideale include persone. I miei principali timori e preoccupazioni sono non poter capire a fondo le cose, impedendomi di arrivare ai miei scopi." ************************************************************************* S121;"Davvero non saprei dove potrei trovarmi nel 2040! Potrei essere rimasto in Italia, potrei essere andato in Giappone per rincorrere i miei sogni o per dare una mano al ristorante di mio fratello Clint a San Diego, in California. Mi immagino a lavorare a contatto con l’ A.I., tema molto interessante e stimolante, e a sviluppare tecnologie innovative, delle quali una potrebbe essere la programmazione di una rete in grado di gestire in autonomia tutte le automobili, i tram e gli autobus in circolazione. Queste sarebbero, infatti, controllate da un server unico mondiale. Sfida impegnativa che coinvolge me e un corposo gruppo di persone con le quali devo rapportarmi spesso: meccanici, tecnici elettronici, programmatori ed anche ingegneri che operano in ambiti diversi ma collegati, in quanto sono necessarie conoscenze in molteplici campi per riuscire a realizzare un simile progetto. Il lavoro, però, potrebbe svolgersi anche a casa: a volte, quando si tratta di stendere un codice, non è necessario andare in Sede, ma basta inviare una mail a chi deve applicarlo; le interazioni sociali sono così andate a rarefarsi, e trascorro la maggior parte del mio tempo a casa, mantenendo i contatti con gli amici attraverso le videochiamate. La casa è interamente gestita da un programma che opera attraverso comandi vocali: aprire gli scuri, far riempire la vasca da bagno, avviare il robot che pulisce il pavimento o ascoltare la musica, riprodotta grazie a speciali casse nelle stanze in cui di volta in volta passo, per non perdermi neanche un secondo della mia canzone preferita. Le faccende domestiche sono eseguite da robot specializzati che si attivano quando riconoscono essere necessario: lavare e asciugare i panni, stendere, stirare, lavare le stoviglie etc… l’unica cosa che devo fare è riporre indumenti ed oggetti da pulire nel contenitore adibito. Si fa sera e, assecondando una mia grande passione, mi reco a fare il barman in un jazz bar raffinato nel centro della città: la musica riempie l’atmosfera e non c’è l’ombra di telefoni o televisori, gli apparecchi elettronici mancano, e torna la manualità di 20 anni prima...trovo sia importante avere un momento di pace, ristabilire il contatto umano e non dimenticarsi dichi davvero sono le persone. Si fa tardi e, assonnato, chiudo il locale e torno a casa; mi distendo a letto, leggermente riscaldato, con il lembo della coperta ripiegato che mi invita a coricarmi ed il pigiama già posto ai piedi del letto. Cala il silenzio... mi addormento, le luci si spengono, la porta si serra da sola, e gli scuri si chiudono. E tutto dorme. Sarà davvero così? Un sogno che ho è poter fare un lavoro che aiuta sia le persone che l’ambiente. La mia città ideale include aree schermate nelle quali è vietato l’utilizzo di apparecchiature elettroniche. Il mio mondo ideale include una mentalità aperta e giusta, che utilizza le tecnologie per far del bene a noi e al mondo. I miei principali timori e preoccupazioni sono I danni che può causare l’eccessivo utilizzo di dispositivi elettronici, le onde emesse sono dannose e, cercando di raggiungere risultati migliori, potrebbero essere ignorata l’incolumità delle persone o degli animali. Altra preoccupazione è l’isolamento dell’individuo: vivendo appoggiandosi su assistenti virtuali le aspettative verso le altre persone si alzerebbero moltissimo. Nessuno è perfetto, l’informatica deve esserlo, cosa si cercherà in una persona nel futuro? L’inquinamento, le nuove tecnologie devono essere fatte in modo di ridurre il più possibile l’inquinamento, se danneggiamo il nostro mondo e lo rendiamo invivibile abbiamo poco da pensare a cosa faremo nel nostro futuro." ************************************************************************* S122;"“Non avrei mai pensato che la presenza di un termosifone mi potesse sollevare così tanto, non c’è che dire: oggi fa davvero freddo. Come se non bastasse durante il ritorno da lavoro a casa è persino arrivata a prendermi un’autovettura col riscaldamento mal funzionate, ovviamente l’ho subito segnalata al sistema di coordinazione cittadino tramite l’applicazione, ma per tutto il viaggio nell’abitacolo ha soffiato la gelida aria dell’esterno. Comunque è ormai raro che la temperatura, anche qua a Berlino, scenda sotto lo zero ed è destinata ad aumentare sempre di più se continuiamo a non fare nulla per il riscaldamento globale, il quale ha in ogni caso già provocato danni gravissimi: le inondazioni e la siccità stanno provocando milioni di vittime tra gli strati più poveri della popolazione, per non parlare poi degli immensi movimenti migratori che si sono innescati e del conseguente odio diffuso verso gli stranieri; ma ovviamente non stiamo danneggiando solo noi stessi: il numero delle specie di piante o animali dichiarate estinte nell’ultimo decennio è esorbitante.” “Vedo che sei di cattivo umore oggi e vorrei cercare di farti sentire meglio, per esempio posso provare a farti vedere le cose da un altro punto di vista: senza l’estinzione di tutti questi animali tu non avresti un lavoro.” “Iris, ti assicuro che programmare robot dall’aspetto esotico per lo Zoologischer Garten sette giorni su sette per dieci ore al giorno non vale nulla in confronto a ciò che abbiamo perso e a ciò che perderemo. Ma d’altro canto forse questo mondo è quello che ci meritiamo, in anni ed anni abbiamo perfezionato la nostra abilità di mostrarci indignati in rete creando ad arte avatar moralisti dai saldi principi, dimenticando poi tutto lo sdegno appena un paio post più in basso, dove sono riportati i risultati dell’ultima partita. Facciamo tutti quanti parte del nostro piccolo gruppo polarizzato di persone concordi, scelte tra miliardi dall’algoritmo del social network, e da esso non abbiamo possibilità di uscire, di scambiare idee, di incontrare altri modi di vedere il mondo, di prendere decisioni insieme. D’altronde uscire dalla rete è impensabile: a un lavoratore medio le infinite ore di lavoro non permettono quasi per nulla di incontrare fisicamente altri individui fuori da esse; inoltre non penso che una retrocessione del genere sarebbe sensata, ma porterebbe enormi svantaggi, insomma sarebbe come ritornare alle slitte dopo aver provato la ruota. Bisognerebbe cambiare tutto il sistema, ribellarsi ai ritmi di lavoro incessanti, creare spazi comuni e riprendere coscienza di noi stessi. Ma anche se si riuscisse a fare passare il messaggio di rivoluzione attraverso la rete e a farlo arrivare a quei pochi che conservano il titolo di cittadini con potere di voto, nessuno lo farebbe, la paura di perdere il lavoro, quel lavoro al quale ci si dovrebbe ribellare, frenerebbe tutti: infatti ormai quasi ogni impiego è stato sostituito dall’Intelligenza Artificiale ed ogni giorno se ne aggiunge qualcun altro; per esempio ieri è stata avviata per la prima volta la rete neurale che accompagnerà e gradualmente sostituirà i ricercatori di fisica dell'università di Harvard nella ricerca della teoria del tutto. Penso comunque di averti annoiato fin troppo con le mie inutili chiacchiere, per favore, puoi avviare lo streaming del notiziario sullo schermo in soggiorno?” “Certamente, procedo subito. Comunque, non ti preoccupare per le chiacchiere, mi interessa sempre ciò che dici e sono sempre felice di ascoltarti!” “è assurdo sentirti parlare di felicità, quando non sei nemmeno in grado di provare propriamente emozioni; queste frasi di circostanza che ami ripetere, o meglio, che sei programmata per ripetere, non ti rendono onore, ma mostrano quanto tu sia limitata. Forse non dovrei essere così cattiva con te, dopotutto la versione del tuo software risale a quasi dieci anni fa e tutto sommato gestisci la casa discretamente. Ho letto che l’ultima generazione di assistenti domestici ha un’interfaccia talmente espressiva da aver superato il test di Turing, però se devo dire il vero mi pare una forzatura: non vi servono emozioni, abilità oratorie o qualunque altra cosa che vi renda simili a noi per gestire un’abitazione, ma, nonostante ciò cerchiamo di umanizzarvi sempre di più, magari cerchiamo soltanto di sentirci meno soli.” Un sogno che ho è poter assistere alla nascita di una “coscienza artificiale”, ovvero un sistema di AI sufficientemente complesso da potersi porre questioni di carattere etico e morale. La mia città ideale include un sistema di trasporti intelligente ed un piano urbanistico che non crei zone malfamate ed altre rinomate, ma favorisca la mescolanza di tutte le categorie della popolazione. Il mio mondo ideale include una distribuzione più equa delle risorse in un’ottica di salvaguardia del genere umano. I miei principali timori e preoccupazioni sono che scoppi un’altra guerra mondiale o che qualunque altro avvenimento riduca il valore delle vite umane." ************************************************************************* S123;"Alzarsi presto per andare al lavoro è la parte peggiore della giornata. Dopo tanto tempo ancora non ci ho fatto l’abitudine, anche se alla fine non posso lamentarmi. Da quando mi sono trasferito nel centro di Bologna, il trasporto è molto più comodo e non ci sono troppi inconvenienti. Con la macchina, in fin dei conti, ci metto all’incirca 10 minuti per arrivare al lavoro. Durante il tragitto posso anche godermi il panorama offerto dalla città, con i suoi nuovi edifici scintillanti e ipertecnologici, affiancati alla romantica parte storica, con i suoi portici e le sue chiesette, che non stancano mai neanche dopo tutto questo tempo. Fa un grande effetto inoltre vedere una notevole quantità di auto ibride, e addirittura un enorme viavai di biciclette, favorito dalla recente creazione di piste ciclabili a ridosso dei viali che circondano Bologna. D’altronde era inevitabile; con la progressiva evoluzione della tecnologia e il conseguente incremento del consumo e dell’inquinamento, l’U.E. ha emesso un emendamento nel quale si impone un limite molto rigido di ppm di CO2 nell’atmosfera. Per questo motivo si stanno cercando vie alternative ai combustibili, ed è questo uno dei due principali settori lavorativi attuali: ricerca e utilizzo di energie rinnovabili e poco dannose. L’altro campo lavorativo più movimentato è quello in cui mi sono gettato io: sviluppo di software. La tecnologia al giorno d’oggi, ancor più che nel passato, è parte integrante della vita quotidiana, partendo dalla creazione di robot delle pulizie che ho casa, arrivando fino alla totale digitalizzazione degli scambi commerciali, con droni che trasportano la merce fino al punto desiderato e la quasi totale assenza di denaro cartaceo, in quanto i pagamenti vengono effettuati solo attraverso conti corrente o applicazioni Per quanto riguarda il mio lavoro, lo scopo è cercare di creare nuovi programmi che possano favorire la vita delle persone e semplificarla. Sembrerebbe noioso, ma è in realtà molto affascinante e vario siccome i campi sono molteplici (circuiti, sistemi di sicurezza, intelligenza artificiale ecc.), ed inoltre non è affatto pesante dato che è il lavoro per cui ho studiato e che mi piace fare. In più è il settore che richiede la maggior parte di lavoratori; infatti il problema della disoccupazione è tutt’ora grave, ma va pian piano risolvendosi a causa dell’aumento di personale nei campi di ricerca. La mia vita, come la maggior parte delle altre, non è cambiata molto al di fuori dell’aspetto lavorativo. Esattamente come quando ero un ragazzo il mio principale diletto è uscire con gli amici, anche se le serate in discoteca si stanno via via tramutando in giornate al bar a giocare a carte o a biliardo, sotto l’arguto occhio di quei settantenni che ti osservano con uno sguardo diffidente. Inoltre un'altra mia grande passione è lo sport, che sto sempre meno praticando, ma continuo ancora a guardare dato che riesce a dare una grandissima carica adrenalinica. Per concludere, nonostante tutto, la parte migliore di queste giornate invernali è tornare a casa e passare la serata con un caffè, mia moglie e i miei 2 figli che rimangono sempre la mia principale fonte di orgoglio e gioia. Un sogno che ho è riuscire a condurre una vita facendo ciò che mi piace con le persone che più mi piacciono. La mia città ideale include Una grande serie di negozi di diversi ambiti, parchi, campi sportivi, corsi d’insegnamento e discoteche. Il mio mondo ideale include una maggiore possibilità di viaggiare, una maggiore unione tra gli stati, una riduzione del costo della vita, una scienza capace di compiere qualsiasi cosa. I miei principali timori e preoccupazioni sono La criminalità, il menefreghismo delle persone, il mio essere a volte troppo superficiale, di non piacere alle persone che reputo amiche." ************************************************************************* S120;"Non so dove vivrò nel 2040 perché non ho le idee chiare su cosa farò nel mio futuro. Tuttavia è possibile che vivrò all'estero per trovare un lavoro che più mi soddisfi oppure potrei restare in Italia se non avrò problemi a trovare un impiego. Non ho particolari problemi a vivere per un po’ all'estero ma credo anche che sentirei spesso nostalgia di casa. Credo che vivrò giornate abbastanza ordinarie. Avrò un lavoro come molti altri, amici e forse una famiglia. Spero di avere una vita non troppo movimentata in cui devo cambiare spesso città o persino stato per lavoro; non escludo comunque questa possibilità ma lo farei probabilmente solo per qualche anno. Nel 2040 staremo affrontando problemi ancora più imminenti di oggi, tra cui l'inquinamento. Ad oggi non sembra che la situazione si stia risolvendo ma sono fiducioso riguardo ai progressi che la scienza può fare per risolvere questo problema. La maggior parte delle auto saranno elettriche e forse staremo cominciando a pianificare le prime centrali a fusione nucleare ma credo che in Italia ci vorrà più tempo per costruirle rispetto agli altri paesi. Probabilmente fra 20 anni non saremo ancora d'accordo sulla questione della globalizzazione. Non so se la situazione si evolverà in meglio o in peggio ma credo che cominceremo a vedere la strada per la soluzione anche se ci vorranno molti anni prima di realizzarla. Il problema che sembrerà forse più grande di tutti sarà l'imminente calo di lavoro sostituito dai robot. Sono fiducioso riguardo alla loro utilità e credo che miglioreranno davvero la vita di tutti i giorni ma penso anche che affronteremo prima una grande crisi per l’aumento di disoccupazione. Come ultima cosa i problemi di bioetica saranno sempre più grandi e sarà difficile trovare soluzioni legislative che vadano di pari passo, o quasi, con le nuove scoperte scientifiche sull'ingegneria genetica. Le possibilità e le nuove opportunità saranno legate alla dinamicità della vita che avremo fra 20 anni. Sarà difficile trovare un lavoro davvero stabile ma allo stesso tempo avremo la possibilità di viaggiare di continuo e di variare spesso lavoro. Da una parte si creeranno squilibri per via delle persone che difficilmente si adatteranno a questo tipo di vita ma dall'altro lato dobbiamo adattarci a questa prospettiva perché è con ogni probabilità ciò che si realizzerà. Come già citato le nuove tecnologie riguarderanno la robotica che avrà una sempre maggiore intelligenza artificiale, le macchine elettriche e le centrali di fusione nucleare ma si svilupperanno anche le fonti di energia rinnovabile e la medicina legata all’ingegneria genetica. Inoltre, credo che nel 2040 saremo riusciti o ci staremo avviando per andare su Marte. Gli oggetti, le case e le città saranno sempre più tecnologiche per stare al passo con l'evoluzione scientifica. La vita sociale sarà simile a quella di oggi; dovremo continuare ad imparare sempre di più a relazionarci con le altre culture per via della globalizzazione. Non credo, come alcuni pronosticano, che i social e la tecnologia ci faranno dimenticare la vera vita sociale. Penso che le novità siano sempre state percepite come “distruttive” ma in realtà i social sono solo uno strumento che ci aiuta a relazionarci col mondo senza per forza eliminare la comunicazione faccia a faccia. Forse è vero che dobbiamo imparare ad usarlo meglio e che sembrano potenzialmente pericolosi ma sono convinto che non siano un danno un danno né oggi né tantomeno nel 2040 alla società. Un sogno che ho è trovare un lavoro che non mi faccia mai pentire delle mie scelte scolastiche e che mi soddisfi ogni giorno. La mia città ideale include tecnologia e natura che vivono in armonia fra loro. Il mio mondo ideale include la possibilità di convivenza di tutte le civiltà e una minore differenza sociale. I miei principali timori e preoccupazioni sono A riguardo dell’inquinamento nel futuro mentre la preoccupazione più vicina è la scelta dell'università che probabilmente influirà su tutta la mia vita." ************************************************************************* S117;"L'alba è il momento che preferisco in assoluto. Qui in Svizzera poi, le albe hanno colori intensi e colorati. L'alba, per me, sancisce la conclusione del turno notturno in ospedale. Penso sia il momento migliore non perché odi quello che faccio, ma al contrario, lo amo talmente tanto da mettere tutta me stessa ogni volta e questo mi porta un senso di euforia e soddisfazione, nonostante ciò, a fine turno la stanchezza si fa sentire. Fare il chirurgo è molto gratificante in certi casi, ma molto frustante in altri. A volte può capitare di non riuscire a fare una diagnosi corretta, o a non portare a buon fine un'operazione. In questi casi la sofferenza è enorme, così come i sensi di colpa. Si pensa sempre che si sarebbe potuto fare di più per evitare la tragedia, nonostante questo non ho rimpianti. Le macchine usate in ospedale si evolvono, la conoscenza del corpo umano aumenta sempre di più, così come l'efficacia dei medicinali. Tutti questi fattori permettono a me, e a tutti i medici, di migliorarsi e di riuscire ad aiutare sempre di più le persone. Mentre apro la porta del mio piccolo e comodo appartamento lontano dal centro della città, sorrido pensando alla dormita che mi aspetta. Prima di chiudere gli occhi immagino i miei amici, ancora nel mondo dei sogni, che tra un pò si sveglieranno e andranno a dedicarsi ognuno alle proprie attività. Non li vedo molto spesso, la vita sociale non si concilia molto bene con i ritmi dell'ospedale, e quando non ci sono i turni in mezzo, ci si mette la stanchezza e la voglia di riposarmi in attesa di tornare a lavorare. Questa situazione non mi pesa troppo, non sono mai stata un'amante delle uscite con gli amici. Molte volte preferisco stare sul divano davanti alla televisione e con una coperta a proteggermi dal mondo esterno. Non mi dispiace la vita che ho scelto, esistono tanti modi di aiutare le persone, e questo è quello che più mi si addiceva. Sento le palpebre appesantirsi e gli occhi cominciare a chiudersi, la stanchezza prende il sopravvento e mi lascio scivolare in un sonno profondo. Un sogno che ho è andare nei paesi in cui c'è un bisogno disperato di gente che dia una mano. La mia città ideale include molti parchi, zone non asfaltate, dov'è possibile fare una passeggiata e staccare dalla solita frenesia che la società richiede. Il mio mondo ideale include una pace tra uomo e natura, che consiste principalmente in un rapporto di rispetto reciproco, che porti l'uomo a una convivenza piacevole sulla Terra. I miei principali timori e preoccupazioni sono quelli di non riuscire a perseguire fino in fondo i miei sogni." ************************************************************************* S116;"Vivo in un attico sopra la città in cui lavoro. C’è una vetrata; quella vetrata è la mia televisione, da lì posso ammirare dall’alto tutto quello che succede: ogni singola persona che attraversa la strada, ogni autobus che si ferma e poi riparte, ogni macchina che supera il limite della velocità. Vivo la mia vita in costante ricerca, costante movimento. Il mio lavoro mi porta a scoprire sempre nuove cose interessanti. Sono una matematica che lavora per creare software sempre innovativi. Le persone sono monotone adesso, la loro vita è una semplice routine che gira attorno ai social network e alle altre 10.000 tecnologie che si trovano costantemente attorno a loro. Ma c’è qualcuno che si esonera da questo tipo di vita: dalla vetrata ogni tanto li vedo sedersi sulla panchina dell’unico parco della città rimasto, a contemplare l’orizzonte. Non hanno le cuffiette e non tirano fuori il telefono, semplicemente stanno lì, fermi, a riflettere. Il surriscaldamento globale continua e peggiorare; le stagioni ogni tanto si scambiano. Ora è inverno, gennaio, ci sono quasi 25 gradi fuori, sembra primavera; non nevica ormai, qui a New York da almeno 2 anni. La tecnologia è uno strumento a doppio taglio. Senza di essa non avrei un lavoro, o per lo meno non un lavoro che mi permetta di scoprire nuove cose, non solo dei software, ma anche di me stessa, ogni giorno. Ma purtroppo a livello sociale è un disastro. Le persone non sono più umane come una volta; quelle più famose sono nella realtà le più sole, ognuno di noi è più solo. Sono sul divano, davanti al camino spento, con una tazza di the caldo fra le mani. Di fianco a me c’è il mio ragazzo, ma lui in mano non ha una tazza di the, ma un cellulare, un cellulare virtuale, non più materiale che avevamo negli anni ‘20 e ’30. Nella tasca della vestaglia invece il mio vibra, vibra in continuazione, non ho intenzione di mollare la mia tazza di the per conversare con amici che non esistono nel mio mondo reale. La città in cui vivo e lavoro è una città movimentata e caotica, costruzioni moderne la dominano, nuove tecnologie sprizzano da tutti gli angoli, anche per le cose più futili a cui si possa pensare: porte di casa che si aprono con le impronte digitali, autobus che si muovono senza ruote viaggiando sopra il traffico mattiniero delle automobili, telefonini comandabili con lo sguardo o addirittura col pensiero. Le temperature non contano più, in giro per le strade le persone vestono di tutto, dal costume ai maglioni, dalle ciabatte agli scarponi. Ormai il corpo umano non ha più bisogno di essere protetto dal freddo o rinfrescato dal caldo, nuovi vaccini ci permettono ora di regolare la nostra temperatura corporea grazie a un minuscolo telecomandino incorporato nella punta di un dito di una mano. Siamo nel 2040, si è sviluppato il mondo attorno a noi, gli unici a non essersi sviluppati siamo noi. Un sogno che ho è poter avere la possibilità di studiare in America e rimanere là a lavorare. La mia città ideale include non solo tutte le nuove tecnologie, ma anche un luogo silenzioso e rilassante in cui poter fuggire nei momenti necessari. Il mio mondo ideale include non solo il lavoro che sogno ma anche le persone per me speciali. I miei principali timori e preoccupazioni sono non riuscire ad essere all’altezza delle mie stesse aspettative e degli obiettivi che mi pongo." ************************************************************************* S118;"Nel 2040 mi immagino di essere in una città italiana a lavorare a posto fisso o comunque in un lavoro stabile, avrò moglie e figli che mi aspetteranno dopo lavoro a casa la quale immagino sia non più che un appartamento, magari un po’ spazioso. I problemi immagino siano quelli di sempre: fare la spesa, badare ai bambini, avere tempo per lei, organizzarsi col condominio per le spese condominiali ecc., unito ai problemi lavorativi come non arrabbiarsi col capo, arrivare in orario, fare bene il proprio lavoro ecc. Sicuramente vivrò un mondo con non tante occasioni da poter cogliere inquanto ogni lavoro sarà svolto da macchine e pochi scelti che le controllino, secondo me la vera occasione dei tempi sarà quella di inventarsi un proprio lavoro in cui eccellere e per il quale le macchine non siano ancora state inventate. Nel mio futuro vedo molte automobili di nuova generazione, quindi elettriche o a idrogeno, ma le immagino come i top di gamma che non si possono permettere tutti, in generale le strade saranno abitate principalmente da auto normali, magari a basso consumo, e ogni 20 o 30 di queste se ne potrebbe incontrare una di nuova generazione. A casa le nuove tecnologie saranno molto presenti, la tv satellitare ormai sarà in disuso e a questa si sostituirà uno schermo interattivo da usare per guardare ciò di cui si è interessati e senza dover aspettare un momento preciso della giornata e senza doversi sorbire le interminabili pubblicità; le vecchie librerie saranno sostituite da un tablet, ogni casa sarà dotata di wifi sempre più potenti, e magari saranno anche accessibili nuovi elettrodomestici ancora più comodi di quelli attuali per poter pulire casa. La mia vita sociale sarà forse un po’ spenta, penso che mi saprò accontentare di una chiacchierata con gli amici di infanzia davanti ad una pizza il sabato sera a casa di qualcuno di questi e talvolta anche a casa mia, del resto non penso che sarò troppo coinvolto nelle festicciole organizzate tra colleghi e men che meno in quelle organizzate tra il vicinato inquanto già ora le vedo come ridicole. Un sogno che ho è avere un lavoro che mi piace e che mi appassiona, cosa che nel mondo odierno riscontro poche volte. La mia città ideale include strade larghe e sicure, un parco principale, strade alberate, con i centri commerciali in periferia e i piccoli rivenditori nel centro storico, ed infine, forse il più utopico, un tasso di criminalità basso. Il mio mondo ideale include un tasso di istruzione alto, ambientalmente pulito e un tasso di povertà ridotto rispetto al momento. I miei principali timori e preoccupazioni sono di non riuscire a trovare un lavoro che mi piaccia, o non trovare un lavoro proprio, ed in secondo luogo scadere in una vita che non mi soddisfa." ************************************************************************* S124;"Mi chiamo XX e ho quarant’anni. Vivo in California, precisamente a San Francisco, una città costiera sul Oceano Pacifico, da 5 anni. Da pochissimi anni ho messo su una piccola impresa cogestita con il mio fratello maggiore. Insieme ad alcuni amici, conosciuti mentre frequentavo l’università di Ingegneria informatica a Bologna, ci occupiamo di inventare e realizzare un nuovo sistema operativo che sia al passo con i tempi moderni in quanto i “vecchi” non rendano più da qualche anno. Se mi avessero mai chiesto alle superiori o all’università cosa avrei voluto fare da grande non sarei riuscito a rispondere. Vivevo in un periodo pieno di cambiamenti, di innovazioni e di problemi che non mi permettevano di formare un’idea chiara sul mio futuro. E in aggiunta, neanche io ero un amante della programmazione del mio tempo infatti mi piacevano, e mi piacciono tutt’ora, le sorprese e non aspettarmi niente dal destino, per evitare delusioni. Ora che conduco una vita agiata, purtroppo non senza problemi (ma non così rilevanti), mi reputo molto fortunato di quello che sono diventato. Da pochi anni si è formato un nuovo sistema di governo (che sembra sia migliore della democrazia), e il ruolo sociale e anche il modello educativo sono basati sul concetto di predestinazione sociale (ripreso in parte dall’idea politica di Platone): ogni persona è predestinata dalla nascita a compiere una determinata attività e rivestire un determinato ruolo sociale generale. A differenza di quanto sosteneva Platone, l’educazione e la istruzione è garantita a tutti (poiché non esistono più classi lavoratrici in cui non serva una formazione) e non prevede il pagamento di tasse o di costi per lo spostamento, i viaggi, il materiale didattico…ecc. per dare a tutti la possibilità di realizzarsi nel miglior dei modi. La tecnologia in pochi anni ha apportato miglioramenti considerevoli nella vita dell’uomo, ne ha influenzato non solo il lavoro e la vita quotidiana ma anche le abitazioni, il privato. Tuttavia la natura non venne contaminata in maniera irrimediabile durante questo periodo, e oggi si ha un maggior rispetto dell’ambiente e una maggior sensibilità per il pianeta Terra rispetto a tanti anni fa." ************************************************************************* S107;"Mi trovo in una città italiana, sto lavorando in un laboratorio che si occupa di trovare soluzione alle criticità ambientali odierne. Le problematiche sociali riguardano la giustizia etica di diverse innovazioni come ad esempio la possibilità di miglioramento del DNA umano. Altro punto critico è l’utilizzo dei dispositivi tecnologici che filtrano le relazioni tra le persone con una conseguente diminuzione dei rapporti sociali della vita reale. Nella città in cui vivo, come in molte altre, le automobili non sono più private, ma sono ad uso pubblico e si spostano su tragitti ben definiti e non necessitano quindi la presenza di un autista. Nella costruzione vi è largo impiego della stampante 3D, frutta e verdura è coltivata in modo sempre più artificiale e sono sempre più presenti organismi modificati geneticamente per aumentare la loro produttività. La popolazione è costantemente in aumento. Il lavoro dell'uomo è sempre più incentrato sulla ricerca. I principali problemi ambientali riguardano le specie animali, molte delle quali si sono estinte o rischiano l’estinzione. Il clima è divenuto ormai uniforme in tutto il mondo ma si verificano frequentemente cambiamenti repentini ed estremi. I viaggi spaziali sono sempre più accessibili, anche se non ancora tutti possono permetterselo. Un sogno che ho è riuscire a fare ciò che mi piace nella vita e aiutare le persone e la comunità con il mio lavoro. La mia città ideale include parchi, aree verdi e molto rispetto verso la natura e la pulizia della città. Il mio mondo ideale include diversità tra le popolazioni e tra le tradizioni ma grande tolleranza verso il diverso, il nuovo, con una inclinazione da parte di tutti verso la scoperta. I miei principali timori e preoccupazioni sono per l'ambiente, per l'inquinamento, sempre più presente nel mondo che ci circonda, e il problema della sovrappopolazione." ************************************************************************* S106;"È una tipica giornata invernale sulle Alpi, perfetta per stare in un posto tranquillo, lontano dalla frenesia delle grandi città e per riflettere sui grandi enigmi della fisica moderna. Insieme al mio gruppo di ricercatori stiamo lavorando ad una dimostrazione che vent’anni fa sarebbe potuta sembrare fantascienza, e invece ora è realtà. Questo è il bello della fisica. Però c’è anche il rovescio della medaglia. Dopo decenni e decenni di utilizzo sfrenato delle risorse che il nostro pianeta ci offriva ne sentiamo le prime gravi conseguenze e senza un cambio di rotta non so dove potremmo andare a finire. Forse su Marte, d’altronde la prima spedizione sul pianeta rosso dovrebbe partire nel giro di cinque anni, sempre che tutto vada come organizzato. Ma un conto e spostare un equipaggio di 5 persone, un altro è invece trasportare più di 9 miliardi di abitanti. E poi, se anche fosse, tratteremmo Marte come abbiamo trattato il nostro pianeta, incuranti della sua salute? Non basterebbe neanche trasferirsi, come fanno molti da decenni, in America perché anche là, fieri di vivere il sogno americano, non saremmo al sicuro. Come non saremmo al sicuro da nessun’altra parte del mondo a meno che non cambiamo il nostro stile di vita. O forse è troppo tardi? Ora meglio pensare alla cena di stasera con gli altri ricercatori, così da trovare qualche nuova idea da esaminare e che forse sarà la svolta per questo mondo. Un sogno che ho è diventare fisico teorico La mia città ideale include una pista di go-kart Il mio mondo ideale include un’istruzione adeguata ed uguale per tutti I miei principali timori e preoccupazioni sono il degrado dell’ambiente in cui viviamo e una noncuranza verso le nostre cattive abitudini" ************************************************************************* S111;"Aprii gli occhi al suono della sveglia alle 7:30, accompagnato dal leggero cigolio delle tapparelle automatiche che, lentamente, raggiungevano la metà della finestra, lasciando entrare al debole luce del sole invernale. La casa, costruita secondo avanzati, seppur ormai comuni, sistemi di domotica sembrò animarsi assieme a me mentre le luci seguivano i miei movimenti accendendosi in ogni stanza in cui mettevo piede. Alle 8:00, lavato e vestito, mi sedetti in cucina per fare colazione. Con un rapido comando vocale accesi il televisore, per ascoltare qualche notizia prima di andare al lavoro: il programma era dominato da un’analisi sull’imminente possibilità di unificare la legislazione economica degli ormai 30 paesi della Comunità Europea. Durante l’ascolto mi ritrovai distratto a guardare fuori dalla finestra: osservai per qualche secondo la moderna periferia di Bologna, in cui spiccavano qua e là alte gru, intente a costruire palazzi con una velocità incredibile rispetto a due decenni fa. Guardai in basso e mi ritrovai a pensare a quanto tempo fosse trascorso dall’ultima volta in cui avevo visto la neve in città; ‘devono essere passati dieci anni ormai’ mi risposi, sperando che questo potesse essere l’anno buono in cui, spinta finalmente dalle nuove politiche sull’ambiente, sarebbe tornata. Uscii verso le 8:30 e raggiunsi l’auto, controllando come al solito se avesse effettuato la ricarica durante la notte. Mentre mi muovevo verso il lavoro ripresi la lettura di un libro, alzando ogni tanto lo sguardo per assicurarmi che l’auto restasse sul proprio percorso. Giunto al lavoro chiusi il libro pensando: ‘Ah, malgrado siano rari oggigiorno, non mi stancherò mai di leggere su carta’. Fu una giornata tranquilla, ormai da cinque anni partecipavo ad un progetto per la realizzazione di un’avanzata intelligenza artificiale capace di collaborare alla progettazione delle nuove centrali a fusione nucleare i cui reattori, ormai da qualche anno, avevano cominciato a fornire energia nei paesi più sviluppati. Era già buio quando uscii dal lavoro verso le 18:00, per quanto le strade fossero illuminate si vedeva poca gente per strada: ‘possibile che siano tutti nelle proprie case bloccati davanti ad uno schermo?’ mi chiesi, riflettendo su come la rete avesse modificato radicalmente le relazioni umane. Rientrai in casa, accolto dalla mia famiglia e, dopo aver cenato insieme, ci sdraiammo a guardare un film in televisione. Malgrado avessi ormai 39 anni non avevo mai perso l’abitudine di andare a letto piuttosto tardi, chiusi così gli occhi verso le 00:30. Un sogno che ho è riuscire a collaborare attivamente alla ricerca nell’ambito dell’intelligenza artificiale. La mia città ideale include infrastrutture moderne e altamente tecnologiche ma ben integrate con il paesaggio circostante in modo da valorizzarne gli aspetti e rispettarne l’ambiente Il mio mondo ideale include una riduzione della suddivisione tra le nazioni e una maggiore concentrazione dell’umanità verso il progresso scientifico per salvaguardare il proprio futuro e quello del pianeta. I miei principali timori e preoccupazioni sono la sregolatezza umana nei confronti della natura e la disinformazione diffusa tramite internet." ************************************************************************* S104;"Nel 2040 avrò 38 anni, forse avrò una bella famiglia, forse sarò sposata, forse addirittura in attesa di un bambino. Mi immagino affacciata alla finestra della mia camera da letto, alle 8 del mattino di una fredda giornata d’inverno, accanto al termosifone collegato ai pannelli solari, assorta nel guardare le strade trafficate della romantica Parigi; in lontananza la Tour Eiffel. Quella mattina a colpire la mia attenzione saranno cose semplici, inesistenti in questo 2019 ma normali nel 2040: un robot con un cane al guinzaglio, un altro robot intento ad aiutare una signora anziana ad attraversare la strada, automobili elettriche senza conducente, gente con indosso scarpe con le ruote per camminare senza stancarsi mai, la fila per imbarcarsi su navicelle spaziali per arrivare sulla Luna e su Marte. Sarò ormai in un mondo dove la mia preoccupazione non sarà trovare un lavoro entusiasmante adatto alle mie capacità o pensare a un modo per aiutare gli immigrati, ma sarò impegnata nel ricercare una soluzione pratica al problema dei raggi ultravioletti che si saranno rivelati la causa di molti tumori e mi occuperò delle patologie derivanti da un uso eccessivo delle tecnologie. Se quella mattina mi venisse voglia di rivivere un bel momento passato potrò farlo, non solo nella memoria ma sarà possibile anche nei fatti: mi basterà attivare la macchina del tempo; e se poi volessi salutare un’ultima volta il mio fidanzato prima di andare a lavoro mi basterebbe premere un tasto e teletrasportarmi per un attimo da lui, e la stessa cosa potrò fare per vedere tutti i miei amici. E non mi dovrò preoccupare se quella stessa sera sarò stanca dopo una giornata intera di lavoro e non avrò voglia di cucinare, perché mi basterà ordinare online il mio cibo preferito e aspettare la consegna a domicilio per cenare insieme alla mia vicina di casa che sarà finalmente guarita dal male per il quale si moriva vent’anni prima." ************************************************************************* S112;"Oggi è stato un giorno come un altro. Mi sono svegliato alla solita ora e, aiutato dal software a comando vocale che è ormai di default in tutti gli appartamenti cittadini, mi sono preparato piuttosto rapidamente. Sono uscito da casa mia, leggermente fuori dal centro abitato, in una zona molto verde, e mi sono diretto a lavoro con la mia macchina elettrica. Non riesco a capire perché della gente ancora utilizzi motori a combustione dopo i progressi che ha fatto l'elettrico nell'ultimo periodo, stanno solo contribuendo all'inquinamento rimanendo legati a questi oggetti superati. Ascoltando la radio nel tragitto ho sentito che continuano ad esserci tensioni fra le varie regioni dell'Europa. Non so se la formazione di uno stato unico per tutto il continente sia stata una buona idea: le premesse sembravano ottime, ma continuano ad esserci problemi interni non indifferenti. Forse bisognerebbe dare più libertà a quelli che in precedenza erano stati autonomi separati. L'economia inoltre continua ad andare a rilento, ma comunque la crisi di qualche anno fa è quasi del tutto superata. Sono arrivato a lavoro ancora assorto in questi pensieri. La giornata si è svolta piuttosto tranquillamente e, anzi, mi è stata data un'ottima notizia: ho ricevuto un invito ad un prestigioso evento a cui mi sarebbe sempre piaciuto partecipare. La sera mi sono trovato in un pub vicino a casa con degli amici. Abbiamo passato una bella serata tranne nel momento in cui uno, un po' ubriaco, ha iniziato ad infastidirci. Non siamo però stati stupidi, lo abbiamo ignorato e poi ce ne siamo andati. Nel camminare verso casa, mi sono ricordato di come fosse più freddo quando ero più piccolo e di quanto il riscaldamento globale abbia modificato l'ambiente, nonostante sia stato limitato grazie all'ampio uso di energie rinnovabili. Infatti diversi anni fa il governo ha introdotto grosse agevolazioni per i cittadini che decidevano di mettere dei pannelli fotovoltaici sopra il proprio tetto, finché un paio di anni fa li ha resi obbligatori. I combustibili fossili sono ancora utilizzati in piccola parte, ma fra pochi anni, quando saranno pronti i primi reattori a fusione nucleare, finalmente si potranno eliminare del tutto. Una volta a casa mi sono messo subito a letto: domani mi aspetta un'altra giornata di lavoro. Un sogno che ho è di emozionare le persone con musica da me scritta, creando qualcosa il più possibile originale. La mia città ideale include grandi aree verdi ed efficienti mezzi pubblici che non rendano necessario l'utilizzo della macchina. Il mio mondo ideale include una concordia tra le varie nazioni e, soprattutto, tra i vari popoli, che devono rispettarsi tra loro e non perseguitarsi. I miei principali timori e preoccupazioni sono il mio futuro, non trovare la felicità e che l'umanità porti il mondo alla sua autodistruzione." ************************************************************************* S113;"Il sole splende e attraversa la finestra di camera mia, intravedo la sua luce con ancora gli occhi socchiusi, ma poi guardo l’orologio: sono già le 6.00. Mi alzo di scatto sorridendo e pensando che finalmente è arrivato un nuovo giorno a braccetto con nuove opportunità e occasioni, anche se più passa il tempo, e più trovo difficile lasciare il mio Ultimate Bed. Per svegliarmi nulla è meglio di un po’ di esercizio, una doccia e un cappuccino, senza dimenticare il discorso! Per fortuna ho Bobby, il mio angelo custode, chiamato più comunemente “personale aiutante e operatore sanitario”, il quale mi sta rinfrescando la memoria proprio adesso con ciò che dovrò dire nel giro di poche ore a lavoro. Scendo le scale e arrivo al garage, dove trovo la mia bellissima Mustang, che presto scopro avere qualche problemino con la batteria, probabilmente a causa della radio rimasta accesa tutta la notte… ma non fa niente(!), è un’ottima occasione per farsi una bella camminata… o corsa, dato che ora si è fatta! Finalmente arrivo a lavoro (al pelo, però arrivo), tengo una magnifica conferenza insieme ad un paio di miei colleghi, i quali, soddisfatti almeno quanto me alla fine di essa, decidono di invitare me e tutto il nostro reparto per una cena questa sera, e non vedo assolutamente nessun motivo per cui dovrei rifiutare, tutt’altro! Accetto sorridente, e mi incammino verso casa con la testa tra le nuvole. Arrivo nel giro di una ventina di minuti, proprio in tempo per il pranzo (di cui si è fortunatamente già occupato Bobby) e per una puntata della mia serie tv preferita. Dopo di ché metto un po’ di musica e inizio a portarmi avanti col lavoro, consapevole che i prossimi giorni li passerò a casa dei miei genitori senza fare niente dal punto di vista lavorativo dato che non li vedo da un po’. Dopo 3 ore ininterrotte spengo la musica e il mio computer, accendo il telefono e trovo fin troppe notifiche per i miei gusti, ma ce n’è una che attira la mia attenzione: il mio più caro amico, praticamente un fratello, ha deciso di fare scalo qua a Dublino in modo da potermi salutare prima di ripartire per il Sudan per lavoro. Lo chiamo e, stranamente, lui risponde subito. Ha sempre odiato stare al telefono, quindi la faccio breve e lo invito per un aperitivo prima di andare a cena con i miei colleghi. Appena mezz’ora dopo siamo nel mio bar preferito… mi era mancato davvero tantissimo, ma soprattutto mi era mancato parlare con lui: si può passare dalla politica alle papere nel giro di pochissimo tempo, e non perdendo mai di significato. In particolare, ci mettiamo a parlare della situazione politica attuale in Italia, il nostro paese d’origine, la quale è più fragile che mai in questo periodo… probabilmente è stata una fortuna trovare lavoro così presto qua a Dublino, anche se ogni giorno sento la mancanza dei miei vecchi amici e della mia famiglia. Ma bisogna fare delle scelte nella propria vita, e io ho scelto il mio futuro… e poi non è che non li veda mai: spesso durante le vacanze scendo a Bologna per avere l’occasione di salutare tutti, come farò questo fine settimana, d’altronde. Purtroppo, il tempo passa velocissimo, e sia io che lui dobbiamo avviarci per strade diverse un’altra volta, ma ne vale la pena, almeno spero. Lo saluto e raggiungo velocemente i miei colleghi: è una serata piacevole e riusciamo a confrontare e a esporre le nostre idee per quanto riguarda diversi argomenti, tra cui Bobby, che scopro essere apprezzato da un vasto numero di persone, tutto ciò che sta che sta portando con sé l’ExitBrexit, grazie alla quale gli UK potrebbero tornare a far parte dell’Unione Europea definitivamente e completamente, e le nuove tecniche sulla lettura della mente, alle quali ancora non credo completamente. Qualche ora e bicchiere di vino dopo mi incammino verso casa, e più metri percorro e più mi rendo conto di quanto mi serva riavere indietro la mia bellissima macchina color rosso metallizzato sistemata, ma ci penserò più avanti: per ora mi serve tornare a casa e farmi una bella dormita. Sul vialetto di casa trovo Bobby che mi stava aspettando con una coperta e un tè ormai diventato freddo, lo ringrazio e mentre mi butto sul letto penso che lui sia stato il migliore investimento degli ultimi anni. Mi addormento, finalmente, pensando che domani è un nuovo splendido giorno e che finalmente potrò parlare e passare del tempo con qualcuno che mi conosce davvero, anche perché quei pochi minuti passati col mio “quasi fratello” erano riusciti a farmi venire una nostalgia pazzesca… Ci si vede presto, mia amata, e complicata, Italia. Un sogno che ho è riuscire a raggiungere tutti i miei obbiettivi senza dover arrancare, bensì eccellendo. La mia città ideale include trasporti pubblici funzionanti e sempre presenti, diversi edifici pubblici (dall’ospedale, allo stadio, al centro-accoglienza migranti, …), tanti negozi tra cui poter scegliere, diverse attività ricreative non solo in città ma anche in provincia, livello sanitario altissimo, pulizia costante di strade ed edifici, traffico controllato in modo da limitare le emissioni di CO2, polizia e carabinieri sempre disponibili nel giro di pochi minuti in caso di problemi, livello scolastico altissimo e presenza di tanti edifici destinati all’istruzione, in particolare per i licei e per le numerose facoltà all’Università. Il mio mondo ideale include tutto ciò che ho citato prima (trasporti pubblici funzionanti e sempre presenti, diversi edifici pubblici (dall’ospedale, allo stadio, al centro-accoglienza migranti, …), tanti negozi tra cui poter scegliere, diverse attività ricreative non solo in città ma anche in provincia, livello sanitario altissimo, pulizia costante di strade ed edifici, traffico controllato in modo da limitare le emissioni di CO2, polizia e carabinieri sempre disponibili nel giro di pochi minuti in caso di problemi, livello scolastico altissimo e presenza di tanti edifici destinati all’istruzione, in particolare per i licei e per le numerose facoltà all’Università), con l’aggiunta di unione e aiuto reciproco tra tutte le nazioni e una nuova e più aperta mentalità ovunque. I miei principali timori e preoccupazioni sono non riuscire a raggiungere i miei obbiettivi; non riuscire a ottenere il controllo della situazione, e in seguito a mantenerlo; sentirmi sola mentalmente nonostante non lo sia fisicamente; essere sottovalutata o sopravvalutata." ************************************************************************* S110;"Se fossi nel 2040, vorrei vivere in un luogo che mi renda felice, che mi trasmetta calma e non stress. Mi piacerebbe vivere nel verde, ma non in un posto isolato, lontano dalla città principale, ma situato un po’ fuori. La mattina mi sveglierei presto, per non fare le cose velocemente ma prendermi un po’di tempo per fare colazione e prepararmi. Prima di uscire di casa sveglierei mio marito per non lasciare il nostro bambino da solo e, una volta fatto questo, andrei a lavorare. Una volta arrivata, entrerei in questa enorme struttura, fatta interamente di vetrate antiproiettile il cui interno è impossibile da vedere da fuori. Per entrare, solo per chi è autorizzato, bisogna mostrare l’iride, parte del corpo molto soggettiva. L’interno è interamente tecnologico, gli ascensori che portano ai piani superiori sono di vetro e i loro tasti sono semi invisibili. Dopo aver lavorato fino a tardi, mi dirigerei a casa per allietare con un buon piatto caldo mio marito, il quale ha dovuto lavorare l’intera giornata ad un progetto per un’azienda di robot. Come ogni sera io e lui iniziamo a parlare delle esperienze accadute durante la nostra giornata ma anche di problemi che ogni giorno dobbiamo vedere e sopportare, come l’inquinamento acustico, causato dalle troppo macchine in circolazione, dall’inquinamento, con il quale si ha ormai una lotta perenne, ma anche della crescita sociale dell'umanità. Ormai non vedo più nessuno relazionarsi verbalmente ad altre persone per fare due chiacchiere e passare del tempo. Molti giovani girano con dispositivi e robot che gli dicono tutto, invece di leggere preferiscono ascoltare. Mi chiedo se io fossi così alla loro età. Continuamente mi vengono proposte nuovi posti di lavoro e anche al mio compagno. Penso che però nessuno dei due accetti perché siamo troppo poco sicuri delle nostre capacità, nonostante siamo arrivati a livelli molto alti questo ambito. Io e lui parliamo continuamente su come potrebbe migliorare la nostra vita e quella di nostro figlio se mai non dovessimo declinare un’offerta, facciamo viaggi e descriviamo anche nei minimi dettagli questi sogni, ma mai con l’intento di realizzarli veramente. Per quanto riguarda la vita sociale, io e mio marito frequentiamo le stesse persone poiché ci conosciamo dall’università. Usciamo ogni sabato sera per riunirci con il nostro gruppo del tempo. Un sogno che ho è quello di trovare un lavoro che mi renda abbastanza soldi per mantenermi e di diventare conosciuta in ambito lavorativo e non. La mia città ideale include parchi, boschi, un centro storico molto importante con musei, monumenti e tanto altro. Il mio mondo ideale include libertà di parola, che non vuol dire che ognuno possa dire parole offensive, rispetto verso gli altri, senza pregiudizi e meno ignoranza. I miei principali timori e preoccupazioni sono di perdere i miei familiari e di non riuscire a dimostrare quanto io valga a causa di insicurezze e incertezze." ************************************************************************* S108;"Vivo in collina, in periferia, ai margini di una metropoli cresciuta senza chiedersi come. Me la passo bene qui, insieme alla mia famiglia. Anche se, in estate, la nostra sistemazione privilegiata non ci protegge dalle torride temperature di quella che ormai non è più fascia temperata. La mattina lavoro al mio onnipresente computer mentre il pomeriggio ho tutto il tempo libero che desidero, ormai funziona così: turni di lavoro sempre più brevi per i lavori altamente specializzati come il mio o lunghe giornate lavorative con ritmi serratissimi per la stragrande maggioranza dei nuovi lavori. Infatti, si sono andati a creare centinaia di nuovi lavori con un unico denominatore comune: la connotazione servile. E da qua scaturiscono i più grossi problemi della nostra moderna e avanzatissima società: la palpabile stratificazione delle classi sociali e la difficoltà della riconversione del capitale umano. Tutto ciò in attesa che la classe media torni, in un modo o nell’altro, a ricostituirsi, a ricompattare e se possibile cementare le fratture che lo sviluppo tecnologico esponenziale di questi ultimi decenni ha irrimediabilmente creato. Da questo però nascono anche dei nuovi vantaggi come trasporti più veloci ed efficienti, settore sanitario incredibilmente sviluppato e, in fin dei conti, la qualità della vita è aumentata. L’ambiente che mi circonda è altamente antropizzato: viali alberati e aree verdi si alternano in maniera studiata e sempre più spazi pubblici sono riconvertiti o cercano di lasciare spazio alla natura là dove si può. Un sogno che ho è lasciare un segno, con un’idea o qualcosa del genere. La mia città ideale include vegetazione (tanta), servizi e numerosi spunti. Il mio mondo ideale include persone, mare, comodità ma non troppa e libertà. I miei principali timori e preoccupazioni sono i cambiamenti climatici, più in generale qualcosa che non posso prevedere." ************************************************************************* S109;"Mi sveglio abbastanza presto, per essere pronto ad andare a lavorare. Vivo in un appartamento di bell'aspetto ma di modeste dimensioni, anche se, per lo standard comunitario è il massimo a cui posso aspirare. Alzatomi dal letto mi lavo e mi preparo la colazione, facendo attenzione al rischio di intossicazione alimentare a causa della presenza di sostanze petrolio-derivate presenti in quasi tutti gli alimenti. Credo che l'opinione pubblica debba preoccuparsene di più. Guardo dalla finestra e vedo gli altri palazzi, case grigie con grossi impianti di filtrazione dell’aria all'esterno, coperti da nebbia. Esco da casa e accompagno la mia compagna e miei bambini rispettivamente a lavoro e a scuola. Da lì mi dirigo, con la mia automobile a moto magnetico, al mio stabilimento in cui costruiamo pezzi di ricambio per automi. Io ne sono il responsabile e faccio parte anche dell’assemblea cittadina per reintrodurre, nella società, i quotidiani. Nello stabile ho tanti amici e passiamo la giornata velocemente tutti insieme. Durante la serata io e la mia famiglia stiamo insieme, guardando l'unico programma offerto in televisione. Finito di guardarla, verso le otto di sera, bisogna spegnere il riscaldamento per diminuire il tasso di inquinamento dell’aria, e non possiamo neanche uscire perché c’è il coprifuoco. Finita la giornata, stanco, vado a dormire. La mia città ideale include uno stadio e molti parchi I miei principali timori e preoccupazioni sono passare l’esame di maturità e riuscire ad entrare all’università" ************************************************************************* S105;"Come ogni giorno, nel cuore della città il traffico invade le strade e per questo preferisco recarmi a lavoro con i mezzi: infatti ormai sono più di cinquant’anni che allo smog vengono dedicati, ogni giorno, almeno cinque minuti dei quaranta medi di un telegiornale. Degli altri trentacinque minuti, dieci vengono usati per notizie stupide, come il matrimonio tra Pinco Pallino e Tizio Caio, oppure come il coming out di qualche attore famoso, usato per fare scandalo in un’epoca dove lo scandalo dovrebbe essere l’omofobia e lo scandalo per il coming out; l’omosessualità, purtroppo, non è ancora stata accettata. Dei restanti venticinque minuti altri dieci sono usati per scandali seri che, come il problema dell’inquinamento da smog, persistono da più di cinquant’anni: un chiaro esempio sono le superpensioni dei politici che ci governano. Per il resto del tempo i giornalisti parlano di economia, sottolineando quanto la povertà si radicata nel nostro paese, e di cronaca nera, creando terrorismo tra la popolazione. Salgo sul mio autobus e, dopo aver scelto un posto vicino al finestrino (sono una persona romantica, trovo nel panorama una via di fuga dalla società che va a rotoli), prendo le cuffie che ogni passeggero ha la possibilità di usare durante il viaggio. Collego le cuffie al lettore MP3 assegnato al sedile dell’autobus e scelgo una band: purtroppo ai cittadini giallo/verdi non è concessa la scelta di una canzone, ma al massimo la scelta di un artista. La società è divisa nettamente in classi sociali e ad ogni classe è associato un colore: i più ricchi e nobili, i milionari e i miliardari, sono i cittadini rossi, quelli al vertice; successivamente sono presenti i cittadini arancioni, i benestanti; seguono i cittadini gialli, ovvero tutte le persone come me che riescono a stare a galla e, ogni tanto, a viziarsi, magari comprando un vestito; ancora dopo vengono i cittadini verdi, quindi quelli che riescono a stare a galla e non possono permettersi neanche il minimo eccesso; per concludere sono presenti i cittadini azzurri, i cittadini blu e quelli viola: i primi faticano a galleggiare e spesso se la cavano, i successivi, a differenza dei primi, sono quasi sempre in negativo e, per concludere, gli ultimi non riescono a vedere la soglia della non-povertà. In poco tempo i miei pensieri vengono interrotti dalla chiamata della mia fermata, così lasciò sul sedile il dispositivo e raggiungo la porta. Una volta raggiunto il luogo di lavoro, mi preparo per supportare medici e infermieri maschilisti che cercano di imporre su una collega che dovrebbe essere alla loro pari la loro superiorità, così mi metto il camice e, dopo aver fatto un bel respiro, mi lego i capelli. I miei colleghi, vedendomi pronta, mi chiedono di andare a pulire un paziente e di andare a servire la colazione mentre loro sorseggiano il loro caffè. Durante il giorno si interrogano su problemi elementari e vorrei rispondergli, ma l’ultima volta che ci ho provato ho ricevuto in cambio solo urla piene di rabbia; ho capito, con il passare degli anni, che un’infermiera non ha possibilità di salire di livello. In ospedale i macchinari sono ancora gli stessi di trent’anni fa, poiché la sanità resta ancora una parte molto trascurata. Al ritorno noto che la città è foderata da manifesti pubblicitari nascosti sotto ad una spessa nube di smog; le persone piccole formiche in un appartamento, camminano di fretta, dimenticandosi dei segnali stradali, dei semafori e della presenza degli autoveicoli. Dopo mezz’ora di viaggio arrivo a casa e, dopo aver incaricato il mio assistente vocale google di accendere il fornello elettronico mentre io preparo una pentola per la pasta, vado a farmi una doccia. Per evitare di rimanere sola con i miei pensieri, collego alla cassa l’MP3 che sono riuscita a rubare ad rosso lo scorso mese e ascolto un po’ di Alice Cooper. Riesco a malapena ad uscire dalla doccia che ricevo la chiamata dell’ospedale: hanno di nuovo bisogno di me, quindi devo di nuovo andare a lavorare. Avendo avuto in programma di uscire con la mia migliore amica, che ormai, sommandola al mio migliore amico, è l’unica persona che vedo al di fuori della famiglia e dei colleghi, mi trovo a chiamarla e ad annullare all’ultimo minuto. Quando torno a casa, la città sta dormendo, così, dopo aver fatto ancora una doccia, non mi resta che tenermi la mia rabbia sullo stomaco e cercare di dormire tre ore. Un sogno che ho è aiutare gli altri La mia città ideale include il mare e tanti musei Il mio mondo ideale include meno corruzione e meno ipocrisia I miei principali timori e preoccupazioni sono fallire nel raggiungimento dei miei obiettivi e non essere apprezzata dalle persone che amo" ************************************************************************* S095;"Nome e Cognome: EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Nel 2040 bologna non sarà cambiata molto visivamente. Probabilmente le strutture, soprattutto pubbliche come scuole, biblioteche o aziende di lavoro, avranno dei rinforzi esterni come catene o reti che circondano le mura portanti. Gli edifici privati la maggior parte resteranno così come sono, dato che i lavori di ristrutturazione o rinforzo sono costosi e sono una spesa dei proprietari. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? Bologna è una città molto vecchia, gli edifici sono di origine medioevale e nonostante la maggior parte di essi non siano molto alti e sono con la muratura spessa e resistente, se avviene un terremoto forte come quello in Abruzzo e nelle Marche nelle zone di bologna sarebbero molte le abitazioni che crollerebbero. Causa prima è quasi sicuramente che i materiali utilizzati sono vecchi e scadenti rispetto a quelli disponibili al giorno d'oggi. Altro aspetto è la poca esperienza del terremoto a Bologna: in luoghi con una pericolosità più alta di terremoti gli edifici sono stati ricostruiti completamente e adattati a resistere alle scosse diminuendo la vulnerabilità. Bologna non ha subito scosse molto potenti e non ci sono stati danni da dover ricostruire le abitazioni dall'inizio. (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). " ************************************************************************* S101;"Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Nel 2040 mi immagino una società sicuramente avanzata: case con un design molto moderno e “futuristico” che rispettano a pieno i canoni antisismici. Un insieme di design moderno e sicurezza. Moderne anche dal punto di vista antisismico, magari si trovano metodi costruzione e/o materiali più resistenti e capaci di resistere ai terremoti più violenti Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? Sicuramente contribuiscono una maggior frequenza dell’avvento dei terremoti e l’aumento del l’intensità che stimolano gli scienziati a cercare tecniche sempre più nuove e sicure di costruzione" ************************************************************************* S098;"Nome e Cognome: EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Bologna in passato è stata soggetta diverse volte a delle attività sismiche che non hanno mai lasciato bei ricordi. Bologna è anche una città storica e una delle sue caratteristiche è quella di essere piena non solo di costruzioni molto vecchie ma anche di torri. Le torri, comprese le famosissime Garisenda e Asinelli, potrebbero essere soggette a dei restauri più o meno radicali. Si ricordi la ciminiera nel quartiere San Rufillo che è stata troncata perché pericolante. In più le torri potrebbero essere soggette anche a un restauro estetico (come è successo per la chiesa di San Petronio) che porterà a una diversa percezione estetica del profilo della città. Potranno essere restaurati anche diversi edifici storici o addirittura demoliti e al loro posto potrebbero sorgere delle piazze o degli altri monumenti per commemorare gli edifici che un tempo vi sorgevano. Una componente molto importante è la costruzione di nuove piazze o zone di ritrovo nelle quali in caso di terremoto i cittadini troveranno riparo. Per quanto riguarda la sicurezza all’interno delle case, si potrebbe progettare per esempio dei letti fatti in modo che, appena rilevano una scossa di terremoto, si chiudano proteggendo le persone dentro di se. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? Le torri potrebbero essere soggette a dei restauri poiché sono state costruite molto tempo fa e quindi potrebbero essere pericolanti, così come lo potrebbero essere palazzi e edifici. Al loro posto sorgerebbero piazze e zone di ritrovo utili anche per essere un riparo lontano da edifici che potrebbero cedere in caso di terremoto. I letti che si chiudono in caso di terremoto potrebbero salvare moltissima gente che, mentre dorme, viene sorpresa da un terremoto e perde la vita per il crollo della propria casa. Questo letto dovrebbe essere munito di pannelli che una volta attivati chiuderebbero il letto dentro di se come se fosse una scatola molto resistente alla caduta di oggetti più o meno pesanti e contenente viveri. Ovviamente ciò si avrà solo in caso di estremo pericolo. (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). " S103;"Sono un grande appassionato di cultura giapponese, e un sogno che ho sarebbe vivere a Tokyo. Nel 2040 mi piacerebbe avere quattro bambini (che mi piacerebbe chiamare Akira Agilulfo Dovacchino Pugliese, Sephora Rinoa Asuka Pugliese, Masato Hironobu Zibaldone Pugliese e Miriana Sakura Yoshiko Pugliese) e lavorare alla Square Enix come sviluppatore di videogame. Avrei grandi preoccupazioni, come la famiglia, il lavoro, ma sarei sempre e comunque un otaku, un appassionato di anime, manga e videogame, e comunque sia non sono interessato ad avere una vita sociale, semplicemente perché non ne sento una grande importanza. Il futuro che mi aspetto non è né totalmente utopico né totalmente distopico: mentre esisteranno nuovi strumenti come macchine con comandi mentali, supercomputer in grado di studiare i raggi cosmici, programmi di viaggio nello spazio e colonizzazione di Marte, ma anche un grande uso della modificazione genetica per produrre il proprio corpo ideale e microchip per spiare le persone, armi nucleari e un fortissimo inquinamento. Nella mia giornata-tipo, appena svegliato, dopo aver fatto colazione con moglie e figli, vado al lavoro, mi occupo di produrre videogame, poi, tornato a casa, mi occupo dei miei figli, cercando di assicurare loro una vita felice. Grazie ai nuovi sistemi, ci saranno anche nuove opportunità di lavoro nel settore delle tecnologie digitali, dell'esplorazione dello spazio, della costruzione di sonde spaziali, ma anche della cura del cancro, della genetica, che arriverà a tal punto che il corpo potrà essere modificato anche in vita, e della clonazione umana. Il mio unico problema nel futuro, che però è un problema notevole, sarà la privacy, che già adesso, grazie ai social network, è sempre più ridotta, e in futuro, grazie ai nuovi sistemi di controllo, si potrà arrivare alla sua perdita quasi completa. Di altri problemi, come l'inquinamento, le guerre, la povertà e il destino di coloro che non riescono a cogliere le nuove opportunità di lavoro, poco me ne importa in quanto sono “mali necessari”: non esiste nessuna crescita incondizionata, né tantomeno ne esisterà mai una, e il mondo, in quanto limitato, non può soddisfare i desideri di tutti. Ci sarà sempre gente migliore e gente peggiore, e così è giusto che sia." ************************************************************************* S102;"Nome e Cognome: EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Nel 2040 penso che purtroppo le città Italiane non si evolveranno più di tanto dal punto di vista sismico. Molte case non avranno le norme antisismiche di cui avrebbero bisogno, ma sicuramente saranno all'interno molto tecnologiche. Nel 2040 in ogni casa ci saranno sicuramente dispositivi per controllare ogni punto dell'abitazione attraverso speciali telecomandi. Saranno moderne sia internamente che esternamente e saranno estremamente ecologiche. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? Penso che nel 2040 in Italia non cambieranno molto le abitazioni dal punto di vista sismico perché, vedendo che dopo i vari terremoti che sono avvenuti in questi ultimi anni, i cambiamenti da parte dello Stato Italiano per prevenire i terremoti non sono stati effettuatati anche se indispensabili. Ma ultimamente ci sono stati molti cambiamenti tecnologici che hanno fatto sì che le abitazioni degli italiani siano munite di tecnologie che facilitano e rendono più interessante la vita casalinga. (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). " ************************************************************************* S094;"Nome e Cognome: EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Penso che una città come Bologna non sia in un’area particolarmente soggetta ad eventi sismici e di conseguenza non la immagino molto diversa nel futuro. Tuttavia qualche edificio potrà cambiare, magari essere ristrutturato e reso più moderno attraverso strutture antisismiche in seguito a piccole scosse avvenute nella nostra regione che potranno fare sentire i propri effetti anche su Bologna. Penso che, comunque, le città (italiane) da qui al 2040 non subiranno un totale cambiamento d’aspetto, ma bensì piccole modifiche che le renderanno più sicure. Penso che le città più vulnerabili a eventi sismici saranno quelle maggiormente interessate da queste modifiche. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? Gli eventuali cambiamenti nella struttura delle città saranno dovuti sia al fatto che il design degli edifici cambierà da qui a 20 anni sia a eventi sismici che le colpiranno o che magari hanno colpito zone vicine e per prevenzione si realizzeranno case e palazzi i più sicuri possibili. Parlando di Bologna penso che accadrà la stessa cosa anche se sinceramente, come ho già detto, non immagino la mia città molto differente da oggi. In conclusione non prevedo “scenari da film”, ma semplicemente alcune modifiche a livello strutturale a edifici che esistono già e queste verranno fatte per prevenire eventuali danni a popolazione e strutture. (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). " ************************************************************************* S100;"Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Uno scenario di una città che può risentire di un forte terremoto, come anche Bologna, a distanza di circa vent’anni, nel 2040, me la immagino come città di turismo, non più per i propri beni (come gli antichi monumenti e i reperti storici), ma per vedere ciò che ne è rimasto. Probabilmente non ci sarebbero persone sfollate, poiché ad arrivare al 2040, penso che ogni persona che abbia perso la casa sia già riuscita a trovare una dimora (a casa di parenti, in alberghi), ma sicuramente non tutti avranno una casa propria per via del terremoto che ne avrà distrutte un gran numero. Inoltre, molte persone probabilmente non avranno più una famiglia. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? Lo scenario sarà causato da una correlazione tra l’intensità del terremoto e i danni che il terremoto può provocare in quello determinato scenario: ovvero, se il terremoto avviene in un luogo disabitato e con pochissimi edifici\reperti storici sicuramente lo scenario creato sarà nettamente differente dallo scenario che io ho preso in considerazione." ************************************************************************* S097;"Nome e Cognome: EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Gli edifici e le strutture già esistenti rimarranno tali e quali a come sono ora. Tuttavia gli edifici nuovi verranno costruiti utilizzando materiali nuovi e molto più elastici e quindi resistenti ai terremoti, in quanto saranno presenti nuove leggi per l’edilizia e nuovi materiali a disposizione. Gli edifici avranno un design moderno (sia per quanto riguarda gli edifici pubblici sia per quanto riguarda condomini e case) ma una struttura perfettamente adatta a sostenere lo sforzo a cui un eventuale sisma sottoporrebbe l’edificio. Il centro storico rimarrà sempre meno abitato : esso sarà unicamente conservato come un patrimonio storico e culturale, ci saranno sì negozi, musei, biblioteche, locali gastronomici ecc. e cittadini e turisti potranno girarvi liberamente, tuttavia gli abitanti si sposteranno più in nuove zone abitative, più sicure e moderne. Esse saranno costituite da quartieri residenziali e si troveranno nella zona compresa tra il centro storico e la periferia, avranno nuovi edifici e tutti i servizi necessari , con qualche spazio verde. Inoltre i singoli cittadini verranno sensibilizzati al problema del rischio sismico, a partire dal periodo scolastico (attraverso incontri a scuola obbligatori e progetti facoltativi che offrono possibilità di approfondimento) fino all’età adulta, dalla maggiore età in poi (attraverso la distribuzione di depliant informativi nelle singole abitazioni, la disponibilità di siti Internet appositi e altri incontri sui luoghi di lavoro). Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? La crisi economica non permette la ristrutturazione degli edifici già esistenti, pertanto gli interventi per rendere la città meno vulnerabile sono possibili solo sugli edifici che si devono ancora costruire. Attraverso le ultime ricerche e gli ultimi studi, si diffonderanno in ambito edilizio i nuovi materiali (di cui ho parlato sopra) anche perché i vecchi materiali non saranno più accettati dai costruttori che hanno intenzione di costruire in regola e in sicurezza (per questo calerà sempre di più la produzione e la distribuzione dei vecchi materiali e aumenterà la produzione di quelli nuovi). I nuovi edifici verranno costruiti al di fuori del centro storico (dove non c’è spazio per inserire edifici, case e condomini grandi e moderni, che tra l’altro rovinerebbero l’aspetto esteriore tradizionale del centro storico) e la gente andrà ad abitare lì perché le case sono più sicure. Poiché il progresso tecnologico sta facendo passi enormi ogni giorno, l’informazione diventa ogni giorno sempre più a portata di tutti e la diffusione delle notizie diventerà sempre più facile: per questo ci sarà molta più sensibilizzazione. Quest’ultima deve tuttavia essere gestita da una collaborazione tra il Comune e la Protezione Civile, poiché le informazioni vanno filtrate e adattate al pubblico a cui vengono rivolte. Magari il verificarsi da qui al 2040 di un terremoto di notevole grandezza potrà stimolare i cittadini ad una partecipazione più attiva, che renderà possibile una sensibilizzazione davvero efficace. (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). 1" ************************************************************************* S096;"Nome e Cognome: 1. EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale A. Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? B. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? 1 Bologna nel 2040, ovvero fra 20 anni, non me la immagino tanto diversa da come è oggi. Bologna è una medio-grande città che si trova a ridosso dell Appennino, in un'area a rischio sismico abbastanza elevato. Per questo motivo negli ultimi anni sono stati diversi i lavori di ristrutturazione, volti al miglioramento degli edifici da un punto di vista della vulnerabilità. E penso che sarà così anche nei prossimi anni: prevedo un ammodernamento o rifacimento di abitazioni, scuole, ospedali e altri impianti in modo da renderli più funzionali e comodi, ma allo stesso tempo più sicuri e solidi. Quindi penso che alcuni edifici risalenti al 20esimo secolo possano scomparire ed essere sostituiti da altri più nuovi e moderni senza però avere un forte impatto visivo: si tratta di strutture costruite con nuovi materiali resistenti e belli esteticamente che non siano in contrasto con la parte preesistente ma in armonia. Ad esempio è da qualche anno che si parla del rifacimento dello stadio Dall'Ara di Bologna. Si tratta di un edificio risalente alla prima metà del '900 e si sta cercando un progetto che non distrugga il valore storico, ma che allo stesso tempo renda la struttura meno vulnerabile a terremoti, in armonia con i canoni architettonici preesistenti e migliorando i servizi e l'estetica. Credo che in questi 20 anni possano essere diversi gli interventi di questo tipo, ovvero rinnovamenti che tuttavia non stravolgano la città. Come già scritto nella domanda precedente l'abbastanza elevato rischio sismico indurrà la modernizzazione degli edifici da un punto di vista dei materiali di costruzione: materiali che allo stesso tempo siano resistenti e flessibili, ma anche gradevoli da un punto di vista dell'estetica. Invece penso che le forme varieranno moderatamente in modo da mantenere i canoni architettonici di edifici preesistenti, evitando un succedersi di strutture moderne con altre antiche che creano contrasto. Allo stesso tempo si cercherà un miglioramento dei servizi in modo da rendere il tutto più comodo e confortevole. Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). (2) ************************************************************************* S099;"Nome e Cognome: EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Nel 2040 mi immagino una Bologna dove il progresso si fonde perfettamente con il centro storico. I palazzi vecchi verranno resi antisismici grazie alle più recenti tecniche. I nuovi palazzi saranno tutti antisismici. All'interno delle case saranno presenti bunker o stanze di sicurezza per ogni evenienza. Il monitoraggio e lo studio dei terremoti sarà notevolmente migliorato in modo da avvertire la popolazione e sgomberare le aree a maggior rischio sismico della città, nonostante la messa in sicurezza; visto che Bologna poggia su una fitta rete di canali. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? Quello scenario sarà stato creato da una maggiore prevenzioni, i cittadini e tutte le cariche che governano la città, sindaco e assessori, si impegneranno per rendere le città più sicure con innovazioni tecniche e scientifiche. Comincerà la messa in sicurezza degli edifici più a rischio e ci sarà un maggiore studio del sottosuolo di Bologna. (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). ************************************************************************* S084;"EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Io prevedo che la preoccupazione nei confronti dei terremoti si accentuerà. Mi aspetto che saranno proposte dal comune molte lezioni pubbliche per spiegare alle persone come comportarsi in caso di terremoto. I controlli verso la costruzione di case antisismiche saranno incrementati, e saranno messi a disposizione della comunità dei fondi pubblici per permettere anche a chi non ha i mezzi di pagarla di possedere una casa a norma antisismica. Le sanzioni per chi non rispetta queste norme saranno aumentate, ma non ci sarà quasi bisogno di “usare le maniere forti” perché i fondi aiuteranno chi vuole costruire un edificio, che sia un’abitazione o un edificio pubblico. Non verrà sradicata totalmente l’ignoranza verso questi fenomeni, né le costruzioni non a norma scompariranno, ma la situazione sicuramente migliorerà. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? La città sarà scossa da un terremoto di magnitudo non molto alta, ma che farà crollare molti edifici non a norma, mentre quelli a norma rimarranno in piedi. Il dolore per le persone perse e la paura nascente per la possibilità che possa succedere di nuovo, misti alla consapevolezza che un evento naturale di tale portata non è controllabile ed è poco prevedibile, faranno capire alle persone che l’unica via che rimane è la prevenzione. Inizieranno a richiedere al comune maggiori insegnamenti su come comportarsi in caso di terremoto, e il comune li metterà a disposizione. Verrà anche creato il fondo per la costruzione degli edifici a norma, che sarà elargito in base al numero di persone che frequenteranno la casa (maggior numero di persone abitanti implica maggior fondo per la sicurezza). (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). 1" ************************************************************************* S091;"Nome e Cognome EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Io credo e spero che con il passare del tempo il terremoto non ci faccia più paura,e spero che TUTTI gli edifici saranno costruiti in modo che si deterioreranno solo esternamente per lasciare al sicuro le persone al loro interno,e che verranno costruiti,in tutte la parti del mondo, degli edifici pubblici antisismici molto grandi che permettano alle persone lontane da casa di avere un rifugio per proteggersi da cose poco stabili che potrebbero cadere come lampioni, alberi e pali della luce. E mi auguro che verranno istituiti dei corsi obbligatori in cui la gente competente,sul’argomento, spieghi alla popolazione il comportamento da avere in caso di terremoto. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? Nello scenario che ho descritto poc’ anzi ho immaginato delle innovazioni che riguardano sia la vulnerabilità degli edifici sia l’esposizione. Questi due campi sono quelli in cui l’uomo può lavorare per aumentare la sicurezza dell’uomo, dell’ambiente e dei beni culturali e storici. Per arrivare allo scenario che ho immaginato gli studiosi si impegneranno negli esperimenti sismici arrivando così alla completa riduzione dei rischi,e tutta la popolazione dovrà mettere in pratica i risultati di questi esperimenti (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis)." ************************************************************************* S085;"Nome e Cognome: EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Nel 2040, Bologna, come tutte le città italiane, starà attraversando una fase di cambiamento, infatti verrà messo in atto un progetto antisismico che consisterà nel ricostruire tutti gli edifici vecchi o distrutti da precedenti terremoti con le tecniche antisismiche adottate in Giappone, quali isolatori antisismici per isolarne la struttura portante dalle vibrazioni, leghe d’acciaio elastico a bassissima rigidità e pilastri rinforzati con fibra di carbonio per prevenire le fratture, inoltre si terrà conto della distanza minima da mantenere tra un edificio e l’altro e i palazzi non dovranno superare una determinata altezza. Negli edifici più recenti saranno fatti lavori al fine di aggiungere ammortizzatori dissipatori tra i piani. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? Come già avevo detto sopra, nel 2040 ci sarà questa fase di transizione che porterà a cambiamenti fondamentali contro i terremoti, ciò è dovuto ad evento scatenante avvenuto molti anni prima. Infatti nel 2034 ci furono due terremoti molto forti, uno nella pianura Padana e uno nel centro Italia, seguiti da diverse scosse di assestamento che provocarono grandi danni alle costruzioni e psicologici ai morali della popolazione; dopo l’accaduto vennero attivate campagne di sensibilizzazione e vennero fatti corsi per esplicitare il comportamento adeguato in caso di terremoto. Gli sfollati furono sistemati momentaneamente, mentre il premier in carica decise di promuovere un progetto antisismico: venne fatta una stima di tutte le abitazioni che non possedevano una struttura antisismica e, attraverso donazioni e atti di volontariato, iniziò a rivoluzionare le abitazioni italiane, partendo dalle zone colpite dall’ultimo terremoto. Ciò non fu un processo immediato, richiese molto tempo, perciò nel 2040 sarà ancora in atto. (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). 1" ************************************************************************* S092;"Nome e Cognome: EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Ho due opzioni di come penso che sarà in futuro: Da un lato penso che in futuro i terremoti non spaventeranno più come oggi, poiché gli edifici saranno in grado di percepire i movimenti della terra, di conseguenza potranno modificare la loro struttura e avvertire chiunque si trovi all’interno (indicando anche le vie d’uscita). Dall’altro lato penso che l’evoluzione delle tecnologie sarà eccezionale in certi ambiti, ma in altri sarà più o meno la stessa di oggi; questo pessimismo può essere dovuto al fatto che nel tempo in cui viviamo adesso molte persone sono quasi indifferenti a queste situazioni a meno che non le vivano in prima persona. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? In riferimento al primo caso penso che si possa arrivare a ciò in seguito a diversi terremoti catastrofici, che permettono alle persone di riflettere sui veri problemi che dovremmo affrontare e a ricostruire gli edifici con strutture più efficaci per evitare non solo danni culturali, ma anche che altre persone muoiano. Grazie all’evidenza di questi fenomeni che hanno colpito la maggior parte delle città, iniziare a prendere sul serio l’argomento cominciando a svolgere corsi obbligatori per la sicurezza, mentre gli scienziati lavorano per cercare soluzioni più sicure di quelle già presenti. Nel secondo caso penso che il processo che porterebbe a questo sfacelo sia l’interesse principale solo per le tecnologie come i telefoni, i computer, ecc. (tecnologie utili fino ad un certo punto) e disinteresse verso altre tecnologie che potrebbero salvare la nostra vita e quella delle persone a cui vogliamo bene: quindi penso che questo menefreghismo porti all’evoluzione di tecnologie pressoché inutili e ad un debole metodo di prevenzione dei fenomeni naturali. (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). 1" ************************************************************************* S088;" Nome e Cognome: EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). |CREARE SCENARI FUTURI | |1) Attività individuale | |Prova a fare un gioco di |Nel 2040 Bologna sarà cambiata rispetto ad | |immaginazione e costruire |ora soprattutto dal punto di vista edile | |almeno uno scenario |perché molti edifici saranno rinnovati, gli | |possibile di come si |edifici degli anni 1960/1970 saranno demoliti| |evolverà nel futuro una |e sostituiti con edifici nuovi. Sorgeranno | |città (come Bologna) o di |quartieri moderni e quelli più antichi | |posti che possono risentire |verranno rinnovati. | |di un terremoto. Come ti |Il centro storico non cambierà molto ma | |immagini sia nel 2040? |verranno fatte solo delle ristrutturazioni e | | |dei lavori per rendere le case il più | | |antisismico possibile. | | |Le abitazioni sarannò tutte antisismiche | | |perché il senso di prevenzione sta aumentando| | |già da qualche anno e la sicurezza sta | | |gradualmente migliorando. Gli edifici | | |seguiranno le tecniche antisismiche | | |sviluppate in tutto il mondo e quindi avremo | | |case con caratteristiche simili alle case | | |giapponesi che sono molto più avanti di noi | | |sul piano antisismico. | | | | |Tornando indietro nel tempo |Le azioni intraprese che possono aver creato | |partendo dallo scenario che |quello scenario sono azioni di informazione e| |hai costruito (facendo cioè |prevenzione per tutti i cittadini e quindi | |quella che viene chiamata |una maggiore sensibilità sul tema sismico. Ci| |un’operazione di |potrebbero essere incontri in luoghi | |back-casting) quali azioni |frequentati da una buona parte dei cittadini | |intraprese in termini di |(come ad esempio le biblioteche) per istruire| |vulnerabilità e/o |le persone sulla prevenzione. | |esposizione possono aver |Si potrebbero istituire squadre di addetti al| |creato quello scenario? |controllo degli edifici più vecchi e a | | |rischio per verificare se bisogna fare dei | | |miglioramenti o dei riadattamenti. Si | | |potrebbe, inoltre, imporre un controllo | | |obbligatorio annuale a tutti gli edifici, | | |vecchi o nuovi, per verificare se sono da | | |fare eventuali ristutturazioni per rendere | | |gli edifici a norma. | | |Si potrebbe incentivare la demolizione di | | |edifici fatiscenti, abbandonati o pericolosi | | |per costruire edifici più moderni e sicuri. | (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). " ************************************************************************* S090;"Nome e Cognome: EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Probabilmente nel 2040 penso che le città saranno rese più sicure dai terremoti grazie alle strutture più resistenti, dato che le quali saranno rese tutte antisismiche. Magari saranno stati inventati macchinari in grado di prevedere a breve distanza temporale i terremoti, cosi da avvisare la popolazione in tempo e far evacuare tutte le strutture. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? Ciò che porterà a questo probabilmente saranno i terremoti che causeranno sempre piu danni nelle città,sia di natura monetaria, infatti riparare e/o ricostruire gli edifici costa, sia di natura umana, infatti nella maggior parte dei terremoti ci sono vittimi. Questo porterà appunto a rendere le strutture antisismiche. (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). 2 1" ************************************************************************* S086;"EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? La città che mi immagino nel 2040 dovrebbe essere adeguatamente organizzata a livello strutturale per poter meglio assorbire l’energia sprigionata da eventuali sismi, e di conseguenza tutelare la sicurezza della popolazione, ovvero la nuova edilizia dovrebbe essere costruita con tutti gli accorgimenti antisismici previsti dalla legge e comprendere l’adeguamento di tutti gli edifici più antichi della città, in particolar modo gli edifici del centro storico, dove si registrano i maggiori danni in caso di evento sismico. Oltre all’adeguamento strutturale degli edifici della città, mi immagino una perfetta macchina organizzativa della gestione delle emergenze, con l’individuazione di punti strategici di primo soccorso distribuiti nelle zone più popolate delle città, raggiungibili attraverso adeguate vie di fuga che mettano al sicuro la popolazione abitante nelle zone più a rischio. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? Le azione intraprese per limitare i danni alla popolazione possono essere: per la nuova edilizia limitare l’altezza delle costruzioni in modo da evitare pesanti crolli; per l’edilizia storica, consolidamento degli immobili già esistenti con tutti gli accorgimenti tecnici previsti dalle nuove normative. (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). 1" ************************************************************************* S087;"Nome e Cognome: EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Secondo me nel 2040 i terremoti in Italia si intensificheranno, ma nello stesso tempo si cercherà di diffondere una maggiore consapevolezza del rischio sismico fra tutta la popolazione. Ad esempio in una città come Bologna ci saranno corsi nelle scuole e nei posti di lavoro sulle buone norme da seguire in caso di terremoto e verranno promulgate nuove leggi antisismiche più efficaci per rendere minima la vulnerabilità di tutti gli edifici. Inoltre verranno svolti molti più controlli per verificare che esse siano rispettate, verranno resi sicuri gli edifici che fanno parte del patrimonio artistico e demoliti tutti quegli edifici inutilizzati che si troveranno in zone di alto rischio. Poi con l'avanzamento della tecnologia si scopriranno modi più avanzati e più precisi per calcolare il rischio sismico e tramite una fitta rete di sismometri, sarà possibile per i cittadini visualizzare in varie zone della città su degli schermi i dati del rischio sismico relativi a quell'area, tradotti quasi in tempo reale da dei computer che velocizzeranno moltissimo il lavoro dei sismologi. Nel caso in cui si verificasse un terremoto di alta intensità percepibile nella zona Bologna, si sentirebbe un allarme in tutta la città e si attiverebbero dei segnali automatici per trasmettere il messaggio alla protezione civile e a tutte le autorità interessate. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? Negli anni precedenti al 2040 la vulnerabilità verrà ridotta il più possibile ad esempio cercando non solo di rendere antisismici tutti gli edifici vecchi e nuovi, ma anche cercando di costruire meno, sfruttando al meglio lo spazio a disposizione. Ad esempio dovrà essere mantenuta una certa distanza di sicurezza tra i palazzi, che non potranno anche superare una certa altezza, nei pressi di ogni casa ci dovrà essere uno spazio aperto come un parco o una piazza in cui rifugiarsi in caso di terremoto e si cercherà di favorire per quanto possibile il trasferimento delle persone nelle zone dove il terreno è elastico. Quindi si cercherà di diminuire l'esposizone equilibrando la popolazione nelle aree abitabili, impedendo che alcune zone siano più popolate di altre e perciò più pericolose. (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). " ************************************************************************* S093;"Nome e Cognome: EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Io credo che con il passare degli anni le tecnologie e lo studio dei materiali, si svilupperanno sempre di più, e con essi anche la loro sicurezza nell’ambito delle costruzioni. E’ per questo che nel 2040 io sono convinta che si troverà una soluzione per le case costruite anni fa, in modo da renderle più resistenti. Per quanto riguarda le nuove costruzioni, sicuramente ci saranno nuovi test che permetteranno di capire l’intensità massima che può sopportare quell’edificio, in modo da riuscire a implementare sempre di più la tenuta delle future costruzioni. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? Credo che i fattori chiave che possano aver creato lo scenario che ho esposto nella risposta precedente sono che, con il passare degli anni e con le esperienze avute in passato, noi non possiamo assolutamente mettere in secondo piano il problema delle distruzioni, perciò dobbiamo porci come obbiettivo principale la prevenzione e il miglioramento dei luoghi abitati o frequentati. (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). 1" ************************************************************************* S089;"Nome e Cognome: EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? A mio avviso con nuovi terremoti i monumenti artistici potrebbero avere danni molto pesanti fino al crollo. In seguito questo potrebbe essere abbastanza importante da stimolare la nuova classe politica al fine di avere maggiori controlli degli edifici, pubblici e privati. Non mi immagino una Bologna attrezzata come le città giapponesi di oggi, ma con almeno controlli degli edifici più frequenti e coi cittadini più informati e più sensibili all’argomento. Vorrei poter scrivere che non è necessario un terremoto molto importante per scatenare tutto questo, ma molti aspetti dell’attualità mi fanno pensare che senza danni alle Due Torri si faccia fatica a decidere di investire capitali in sicurezza, prevenzione ed informazione sul rischio sismico. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? Penso che per rendere i cittadini più informati si dovrebbero realizzare spot pubblicitari sull’argomento e corsi di aggiornamento in ogni sede di lavoro e in ogni scuola. A livello di sicurezza degli edifici penso che servirebbe mettere come assessore all’urbanistica un esperto giapponese per mettere in atto una politica più severa in questo ambito. A lunga scadenza, per rimanere al passo coi tempi penso che sarebbe utile incoraggiare ricerche e studi scientifici sull’antisismico. (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). 1" ************************************************************************* S081;"Vivo in un comune vicino a Bologna e svolgo attività di ricerca presso la facoltà di fisica di Bologna. Sono sposata e ho un figlio. A volte capita di fare un aperitivo con un gruppo di colleghi, ma la maggior parte del tempo lo passo in famiglia. La guerra nucleare scoppiata anni fa si ripercuote ancora sulla vita quotidiana: il cibo ormai deve essere creato in laboratorio perché non è ancora possibile riprendere l’attività agricola, i terreni della maggior parte del pianeta sono contaminati da scorie radioattive e il poco cibo coltivato è un bene che pochi possono permettersi. Dato che il nucleare ormai fa troppa paura, si cerca di migliorare le fonti di energia alternativa ed eco sostenibile, oltre alla sperimentazione di nuove fonti. La fonte primaria di energia è quella solare: i terreni prima dediti all’agricoltura, sono ora distese di pannelli solari di proprietà delle aziende multinazionali in quanto, a causa delle altezze vertiginose dei grattacieli e alla mancanza quasi totale di villette indipendenti, non è possibile provvedere singolarmente al fabbisogno energetico dell’intero palazzo. La politica mondiale si trova in un momentaneo stato di pace, dopo la guerra nucleare si sta cercando di evitare nuovi scontri, non si pensa che l’umanità potrà sopravvivere ad un nuovo attacco, soprattutto di tipo batteriologico: negli ultimi anni ci si è concentrati soprattutto in questo campo, in modo tale da sterminare definitivamente ogni forma di vita, dato che il nucleare in questo ha fallito. L’opinione generale è che ormai abbiamo imparato, a nostre spese, la contro produttività delle guerre e ci si sta proiettando verso il futuro; passato il periodo di assestamento del dopoguerra, ci si è concentrati sullo sviluppo tecnologico: non si parla di macchine volanti, non ancora, ma gli ultimi esemplari di automobile ibrida stanno scomparendo, per cedere completamente il passo a quelle elettriche. Le emissioni di CO2 sono ormai minime e l’inquinamento dell’aria è ormai un problema del passato. Gli esperti pensano che entro la fine del secolo, il clima potrà stabilizzarsi per tornare a quella che era la normalità pre-rivoluzione industriale. Un sogno che ho è lavorare nel campo della ricerca scientifica e dare un contributo allo sviluppo della società La mia città ideale include mezzi pubblici ecosostenibili Il mio mondo ideale include la totale mancanza di una costante minaccia di guerra nucleare I miei principali timori e preoccupazioni sono che la presunzione e l’incompetenza di chi attualmente detiene il potere possano prevalere sulla ragione e l’istinto di sopravvivenza" ************************************************************************* S076;"Credo che nel 2040 vivrò nella città in cui ho affrontato i miei studi universitari, spero di aver trovato un lavoro che mi soddisfi e che mi permetta di avere una famiglia. I problemi che dovrò affrontare saranno gli stessi dei miei genitori quindi le bollette, problemi sul lavoro, problemi legati ai figli, se ne avrò. Gli sviluppi tecnologici e medici mi porteranno ad avere più opportunità rispetto alle generazioni precedenti; molte azioni come pagamenti o anche solo la condivisone di idee saranno molto facilitate ma credo che tutto questo sviluppo non risolverà i problemi legati all’ambiente che ci circonda. Un sogno che ho è avere successo La mia città ideale include mezzi di trasporto efficienti Il mio mondo ideale include un maggiore progresso scientifico I miei principali timori e preoccupazioni sono l’inquinamento e il cambiamento ideologico" ************************************************************************* S078;"Tra 22 anni immagino di vivere in uno dei tanti grattacieli della città, dato che la popolazione sarà aumentata ulteriormente e ci sarà bisogno di palazzi sempre più alti che possano contenere un maggior numero di persone. Oltre al sovrappopolamento staremo combattendo contro l’inquinamento non solo dell’aria ma degli alimenti che derivano dalla terra e dal mare. Immagino però che entro il 2040 si sarà trovato il modo per smaltire la grande quantità di rifiuti che l’uomo produce, risolvendo uno dei tanti problemi attuali. Non riesco ancora ad immaginare il tipo di lavoro che farò ma ci saranno nuove opportunità, conformi allo sviluppo delle tecnologie e alle nuove scoperte. Col tempo tutte le città saranno modernizzate e aumenterà l’attenzione alla vita dei cittadini, offrendo servizi pubblici rapidi ed efficaci, dato che l’utilizzo dei propri mezzi, come le automobili, sarà fortemente limitato a causa dell’inquinamento. Verrà garantita inoltre una maggiore sicurezza, tanto che il tasso di omicidi, furti e rapine sarà notevolmente diminuito. La casa in cui vivrò, sarà munita di elettrodomestici che svolgeranno la maggior parte delle faccende, sistemi di sicurezza sviluppati e molte altre tecnologie che faciliteranno la vita quotidiana. Per quanto riguarda la vita sociale spero che le tecnologie non modificheranno i rapporti tra persone più di quello che stanno facendo ai giorni nostri, e che si avrà un ritorno alle conversazioni faccia a faccia piuttosto che tramite un telefono. Credo che l’uomo sarà talmente tanto circondato da sistemi tecnologici che avrà bisogno di trovare situazioni in cui non sentirà la necessità di usarle, ovvero con amici e famiglia." ************************************************************************* S082;"EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri2 (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale Prova a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? Purtroppo immagino una città dove si nota molto il divario tra ricchi e poveri, nella quale i primi dispongono di abitazioni antisismiche, all’avanguardia e bellissime, mentre i secondi trascorrono la loro esistenza in case praticamente dismesse. La zona dei benestanti è separata dall’altra devastata, infatti le due classi sociali non si frequentano e praticamente si ignorano a vicenda. Nel 2040 vedo una grande ignoranza nell’area povera e un grande disinteresse nell’altra. Gli aspetti positivi sono soprattutto legati alla bellezza estetica delle abitazioni dei benestanti e lo sviluppo quasi smisurato della tecnologia; le case sono infatti flessibili e capaci di resistere anche a sismi di altissima magnitudo, la vegetazione è molto curata e fiorente. L’altra zona è invece praticamente priva di aree verdi e il suolo è ricoperto dalle macerie di edifici distrutti da cataclismi precedenti. Tornando indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? Credo che i fattori principali che mi portano a pensare a questo scenario siano la scarsa attenzione verso la cultura e di conseguenza lo scarso interesse da parte dei cittadini verso la collettività. Molte volte la tecnologia viene anteposta alla nostra voglia di conoscere noi stessi e ciò che ci circonda, poiché crediamo che tutto sia già nelle nostre mani e questo porta a separazioni e ad una forte diminuzione dell’interazione. La parte dei ricchi probabilmente ha escluso gli altri cittadini per la loro scarsa competenza verso la tecnologia e i poveri hanno contribuito a ciò non informandosi a riguardo. Con queste parole non intendo demonizzare la tecnologia, ma desidero solo affermare che essa dev’essere completata dalla vera interazione tra la gente. Ad esempio al posto di creare solo un sito web che fornisca informazioni sul rischio sismico, si può elaborare un blog dove le persone possano discutere sul tema e magare organizzare degli incontri dove poter parlare “faccia a faccia”. (2) Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). 1" ************************************************************************* S077;"Sono le 07:00, suona la sveglia. Mi alzo dal letto mentre il computer di casa mi ricorda gli impegni di oggi. “Ricky hai la riunione con i dirigenti di quell’industria per la riqualificazione dell’azienda, nei nuovi regolamenti ambientali, e alle 15 devi andare in palestra e poi a fare la spesa”. “Ok grazie computer” rispondo. Scendo al primo piano della mia casa. Una bellissima abitazione vicino ad un bosco nella periferia di Milano, ora un posto tranquillo e sereno. La mia casa si sviluppa su 4 piani, completamente ecosostenibile. L’acqua che uso è sempre la stessa riciclata attraverso un’invenzione di un chimico tedesco che fece appena due anni fa, il gas e la luce sono garantiti dai pannelli solari che ricoprono il tetto, anche se, essendo piena di vetri e finestre, di giorno non necessito di molta luce artificiale. Esco per andare in ufficio. Prendo la mia Tesla e prendo la tangenziale. Mentre viaggio verso l’ufficio mi passa accanto una vecchia Toyota e penso “Guarda un po’, un’auto a benzina. Non se ne vedono più in giro. Dev’essere una delle ultime”. La città è bellissima. I palazzi sono pieni di alberi e cespugli e sono alternati da immensi spazi verdi. Arrivo in ufficio in perfetto orario. Sono un ingegnere e il mio compito è quello di riprogettare e ricostruire vecchie industrie secondo le norme ambientali. La riunione è andata bene, e ora posso andare in palestra dopo essermi fermato in mensa a mangiare. Leggo il menù del giorno: “Cavallette alla spagnola e grilli alla francese” purtroppo a me gli insetti non piacciono e quindi mi tocca andare dal ristorantino namibiano qua sotto. Dopo essere andato in palestra e poi nel “Driver market”, dove puoi fare la spesa comodamente nella tua auto, torno a casa e saluto mia moglie e i miei due figli che avevo abbandonato un po’ frettolosamente la mattina. La sera esco con i miei amici in centro a Milano, ora tutto chiuso alle macchine. Torno a casa e mi rimetto a dormire La vita che mi immagino non è molto diversa da quella di adesso. Ci saranno più auto elettriche, più zone verdi e anche i grattacieli saranno pieni di alberi e piante. Si mangeranno nuovi cibi esotici, conseguenza dell’Intercultura, e si potranno trovare sulle tavole anche gli insetti. Mi immagino di fare l’ingegnere ambientale e poter dare un mio contributo a salvaguardare l’ambiente. Un sogno che ho è contribuire in modo significativo alla salvaguardia dell’ambiente La mia città ideale include tante aree verdi, parchi, zone naturali (fiumi, boschi…) Il mio mondo ideale include paesaggi naturalistici bellissimi; foreste fittissime ed infinite, ghiacciai e deserti senza anima viva, montagne mozzafiato e mari bellissimi I miei principali timori e preoccupazioni sono poter perdere paesaggi naturalistici bellissimi; foreste fittissime ed infinite, ghiacciai e deserti senza anima viva, montagne mozzafiato e mari bellissimi" ************************************************************************* S074;"Destinatario: Qualcuno nel 2000 Mittente: XX 2040 Caro individuo intelligente del 2000, ti racconto la mia solita giornata in modo che tu possa cercare di spingere la società a non commettere di nuovo gli stessi errori. Stamattina sentii la solita sveglia, ma non volevo alzarmi. Avevo la sensazione di aver dormito troppo poco. Tuttavia qui c’è un obbligo che mi impedisce di perdere tempo a pensare e fui costretta a scattare in piedi per spegnere la sveglia. Avevo dormito quattro ore e stava già sorgendo il sole. Funziona così dal 2023. Nel 2023 ci fu una terribile guerra nucleare durante la quale furono rilasciate nell’atmosfera tantissime sostanze chimiche nocive per il nostro pianeta. Queste hanno sconvolto i ritmi e i processi naturali del pianeta Terra. Noi ci siamo dovuti adattare. Non esistono più le stagioni, fa sempre caldo (40°C circa) e le giornate non hanno una durata. Adesso una giornata può durare da 12 a 36 ore. Per di più non è più possibile prevederlo. Andai in cucina e mi sedetti al tavolo. La colazione me l’aveva preparata Bob, il nostro robot: patate e cereali. La frutta e le verdure sono diventate una rarità, le mangiamo solo alle feste quando ce le possiamo permettere. Pensa che molti miei amici non hanno mai assaggiato una mela! Mangiai quella colazione disgustosa e mi preparai per la scuola. La mia divisa è gialla, poiché la mia famiglia appartiene alla classe democratica. Uscii e attraversai gli infiniti tunnel di vetro fino ad arrivare alla mia scuola. Qui studiamo molta storia, infatti ti scrivo proprio perché ieri abbiamo iniziato a studiare gli eventi dell’inizio del secolo. davanti a scuola incontrai le mie amiche Adelaide e Clothilde. Loro sono le uniche ragazze della scuola con cui riesco a divertirmi. Andammo in classe e ci sorbimmo otto ore di lezione. Al suono della campanella schizzammo fuori dall’aula e andammo nel nostro posto preferito, un luogo proibito fuori dai confini. Ci mettiamo più di un’ora a raggiungerlo, ma ci andiamo tutti i giorni e ci siamo abituate. Si chiama spiaggia. Esistevano anche nel 2000? In caso non esistessero, immaginati infiniti litri di acqua blu scura che si scontra dolcemente con la terra ferma. Fuori dai confini fa sempre molto caldo perché non ci sono sistemi di areazione, quindi ci tuffiamo nell’acqua tiepida e giochiamo per ore. Sono appena tornata a casa e tra poco mangio. Ho molta fame, ma so che la cena sarà deludente come tutti i giorni. Spero che il tuo 2040 sia un anno migliore. Io qui mi sento in gabbia. Sophia Completa le seguenti frasi … a) Un sogno che ho è un mondo libero, in cui tutti possono esprimere le proprie idee e vivere nel modo che preferiscono senza soffrire inutilmente. b) La mia città ideale è una città in cui tutti i cittadini sono trattati ugualmente. c) Il mio mondo ideale è un mondo senza guerre. d) I miei principali timori e preoccupazioni sono: • il cambiamento climatico; • la guerra; • la dittatura. " ************************************************************************* S083;" 1. EDUCARE AL FUTURO Sulla base delle riflessioni condotte fino ad ora, avete visto che il rischio sismico è dato dal prodotto di tre parametri (pericolosità, vulnerabilità ed esposizione). Avete anche visto che non è possibile incidere sulla pericolosità, ma è possibile agire su vulnerabilità ed esposizione. In questa parte dell’attività ti chiediamo di fare un gioco di immaginazione provando ad immagine scenari futuri​2​ (plausibili, possibili, desiderabili). CREARE SCENARI FUTURI 1) Attività individuale A. Prova In un possibile futuro le città sono sicuramente più preparate ad un possibile terremoto. Le case, che un tempo non seguivano le norme antisismiche, sono state ricostruite nel modo giusto, sempre cercando di mantenere intatto il livello estetico e funzionale dell’abitazione. Stessa cosa è avvenuta agli edifici pubblici, che in questo futuro sono all’avanguardia contro ogni possibile fenomeno naturale, per evitare i danni alla vita delle persone e ai loro affetti personali. Nel caso, poi, in cui i danni siano inevitabili, ogni edificio ha un’assicurazione che copre buona parte della struttura e dei beni presenti all’interno. Inoltre il comportamento a cui attenersi durante un’emergenza sismica viene spiegato almeno una volta l’anno in tutte le abitazioni, a seconda della struttura dell’edificio, in modo che nessuno durante un terremoto si trovi spaesato. B. Tornando Per arrivare al futuro descritto sopra, la nazione dovrebbe iniziare ad agire diversamente per quanto riguarda il problema dei terremoti. Invece di ricostruire soltanto le case distrutte e rifarle molto simili alle precedenti per un fattore storico e sentimentale, si dovrebbe avviare un progetto di ristrutturazione su tutti gli edificii che rischiano di crollare, e attuare su di essi tutte le norme antisismiche. I soldi, risparmiati dai continui crolli delle abitazione ormai vecchie e instabili, dovrebbero essere utilizzati per creare delle assicurazioni più soddisfacenti da adottare contro il terremoto. Infine, lo stato dovrebbe introdurre una comunicazione con i cittadini per far sì che tutti sappiano come funziona un terremoto e come bisogna comportarsi. Grazie a tutte queste azioni, unite alle continue ricerche degli esperti sull’argomento, si arriva a questo possibile futuro. a fare un gioco di immaginazione e costruire almeno uno scenario possibile di come si evolverà nel futuro una città (come Bologna) o di posti che possono risentire di un terremoto. Come ti immagini sia nel 2040? indietro nel tempo partendo dallo scenario che hai costruito (facendo cioè quella che viene chiamata un’operazione di back-casting​) quali azioni intraprese in termini di vulnerabilità e/o esposizione possono aver creato quello scenario? (2) ​ Uno scenario può essere definito come una descrizione di una possibile situazione futura, incluso il percorso di sviluppo che porta a quella situazione. Gli scenari non intendono rappresentare una descrizione completa del futuro, ma piuttosto evidenziare gli elementi centrali di un possibile futuro e attirare l'attenzione sui fattori chiave che guideranno gli sviluppi futuri (Kosow, Gaßner, 2008. Methods of future and scenario analysis). 2 " ************************************************************************* S079;"Sveglia delle 7 di mattina. 29 gennaio 2040. Il freddo invernale rimane fuori dalla finestra: il riscaldamento della casa alimentato ad energia solare funziona anche nelle buie giornate di gennaio. Alle 8 è il momento di uscire per andare a lavoro in centro città, in bici: essa è infatti il veicolo più utilizzato per gli spostamenti. In caso di pioggia o gelo l’alternativa principale è usufruire della grandiosa rete di trasporto pubblico elettrico (bus, tram, o metro a seconda dei propri bisogni), anch’esso tramite energia solare e a idrogeno. Ma eccoci, passando attraverso i numerosi parchi, giunti al Centro della Ricerca Scientifica della città: questi nuovi centri affiliati alle università si sono diffusi in ogni città del mondo, grazie ad investimenti su istruzione e ricerca avvenuti a livello globale. Ci si occupa di scienze biologiche, scienze della Terra, scienze mediche, scienze fisiche. Si lavora quattro ore la mattina e quattro il pomeriggio. Finito il lavoro è il momento di trascorrere il tempo con i propri cari, dare spazio a se stessi (ad esempio tramite musica e letteratura), ritrovarsi in compagnia e passare la serata insieme agli amici. Si lavora da lunedì a venerdì: il sabato e la domenica ci si può dedicare ad attività come servizio sociale, viaggi o escursioni, dibattiti in piazza dove si approfondiscono le questioni più varie. I problemi del tempo sono di natura ideologica quali la bioetica, le libertà dell’individuo rispetto allo Stato e alla società, il problema del continuo bisogno di rinnovamento politico tramite riforme. Un sogno che ho è rendere il mondo un po’ migliore di ciò che è. La mia città ideale include democrazia; integrazione e inclusione tramite il servizio sociale rivolto ai poveri e in generale a coloro che si trovano in difficoltà; uno sguardo speciale rivolto alla natura, nella sua protezione e contemplazione grazie a parchi ma anche a spazi incontaminati; una base culturale importante grazie ad università, biblioteche, teatri, musei; luoghi di svago quali pub, ristoranti, bar. Il mio mondo ideale include che non esistano differenze sociali; che si valorizzi la cultura scientifica, letteraria, artistica, filosofica; che sai garantita la libertà dell’individuo e contemporaneamente la pace tra i popoli tramite la cooperazione internazionale e la diplomazia. I miei principali timori e preoccupazioni sono di non trovare un posto per me nel mondo e non trovare la mia strada, rimanendo in balìa degli eventi." ************************************************************************* S080;"Penso che tra 30 anni non vivrò più con i miei genitori, ma in una casa con mia moglie e i miei figli. La tecnologia avrà fatto altri progressi, perciò ritengo che la casa sarà piena di oggetti tecnologici di ogni tipo: dal telefono multifunzionale, passando alla sedia robotica che si muove da sola, arrivando ad avere la possibilità di aprire la porta di casa semplicemente con le impronte digitali. Così come nelle case, anche le città saranno super tecnologiche, con mezzi di trasporto senza conducente, semafori che funzioneranno in base al traffico nelle strade e altre caratteristiche di questo tipo. Vivrò in una società molto competitiva e all’avanguardia, pronta a tutto. Sarà una comunità molto attiva sul mercato che cerca sempre il meglio per il singolo uomo. La sanità sarà molto avanzata, si saprà come curare molte malattie di cui oggi non si conoscono i rimedi e gli ospedali saranno dotati di più posti letto e con tecnologie migliori. Avrò un lavoro importante che mi permetterà di vivere serenamente, anche se ci saranno vari problemi, perché ci sarà la necessità di sviluppare sempre nuovi prodotti. Questa sarà un’ossessione di tutta la società e della comunità, sarà l’unico obbiettivo nel lavoro. Ci saranno da superare le difficoltà che le generazioni passate hanno lasciato, in particolare ci sarà un grande dibattito sui cambiamenti climatici e sulle decisioni da prendere, in quanto il pianeta in pochi anni potrebbe non esistere più. Anche le macchine, ma in generale tutti i nuovi prodotti tecnologici, diventeranno un grande problema, in quanto si cercherà di costruirne sempre di migliori e con maggiori potenzialità, ma che inquinino sempre meno. Ci saranno sempre grandi opportunità per tutti in base alle caratteristiche di ognuno soprattutto nella ricerca e quindi ci sarà la possibilità di fare carriera lavorativa. Penso che nella società la politica avrà un ruolo minore: gli uomini saranno più informati su ogni cosa e avranno conseguito tutti almeno un titolo di studio per porre rimedio ai problemi presenti e lasciare alle generazioni future la possibilità di utilizzare i beni del pianeta. In una giornata invernale nel 2040 penso che non cambierà molto da adesso. Tutto sarà più facile grazie al continuo progresso della tecnologia, ma continueremo ad essere uomini che si aiutano tra loro per fare le cose e raggiungere gli obbiettivi. Un sogno che ho è creare una famiglia e trovare un lavoro che mi permetta di vivere al meglio. La mia città ideale include una famiglia, un lavoro e una società con cui si vada d’accordo e si viva tranquillamente senza essere ossessionati di ogni cosa e pensare a risolvere sempre dei problemi. Il mio mondo ideale include un posto in cui si possa vivere tranquillamente senza fare il minimo sforzo ed avere tutto ciò che si vuole. I miei principali timori e preoccupazioni sono il fatto che i beni del pianeta si possano esaurire e non ci sarà la possibilità per le prossime generazioni di vivere. Un’altra preoccupazione è quella di trovare un lavoro e riuscire ad aiutare la società nel suo sviluppo." ************************************************************************* S075;"Abito in una casa di campagna in pianura vicino a Bologna. Sono riuscito ad avviare un’azienda agricola vitivinicola con fattoria didattica e negozio alimentare. In paese stanno discutendo una politica di aiuto economico per coloro che non possono permettersi acqua dolce corrente. Ora, infatti, la sola acqua dolce in Italia viene prodotta desalinizzando quella di mare perciò il prezzo è cresciuto. Quella per le piante e gli animali della mia azienda riesco ad averla e a non disperderla al di fuori delle serre e delle stalle grazie alle nuove tecnologie. Ovunque, compaiono pale eoliche e pannelli fotovoltaici. Le emissioni sono state ridotte ai livelli pre industrializzazione. Ora non ci sono più inverni, ma un'estate quasi eterna e un breve periodo di frescura accompagnato da bombe d'acqua. Si potrebbe recuperare quell’ acqua se solo non fosse così acida. Il risultato è un ambiente secco e arido al di fuori delle serre, in pianura ormai non cresce più niente spontaneamente e coloro che continuano a coltivare crescono piante tropicali in serra. Gli animali sono estinti tranne poche specie selezionate dall'uomo. Nelle sperdute zone miti hanno piantato milioni di alberi come per scusarsi con il mondo per ciò che è stato compiuto fino ad ora. Le persone stanno diventando persino più egoiste e le organizzazioni no profit si sono arrese. Ci sono voci che parlano di residenze dei magnati industriali in Antartide che ora è un paradiso in terra. Per il popolo si stanno costruendo colonie sotto terra e sulle catene montuose più alte in cui, però, persiste il problema della rarefazione dell'ossigeno. L’umanità sembra per la prima volta unita per sopravvivere, la spesa militare è per la prima volta nulla. Le sole spese sono per la ricerca, per la costruzione di impianti energetici e alimentari sempre migliori e efficienti e per l’esplorazione del sistema solare. Le tasse però sono alte e la povertà è aumentata. Naturalmente i beni più preziosi sono i cibi freschi contrapposti all'immensità di cibi secchi e in scatola. Tutto ciò sta cominciando a dare i suoi frutti, per il prossimo “inverno” le previsioni, ormai diventate certe e non più approssimative promettono neve sulle Alpi dopo quasi dieci anni di assenza. Un sogno che ho è riuscire ad avviare un'azienda agricola completamente biologica, ecosostenibile e a impatto zero La mia città ideale include spazi verdi sapientemente distribuiti per poter azzerare lo smog Il mio mondo ideale include una costante ricerca di agevolazioni della vita quotidiana che siano rispettose della ambiente I miei principali timori e preoccupazioni sono lo scoppio di una guerra nucleare e il raggiungimento di un livello di inquinamento di non ritorno" ************************************************************************* S067;"Mi alzo nella mia casa domotica, in cui tutto può essere controllato dal mio smartphone ed esco nel mio giardino a prendere la mia nuova Alfa Romeo, equipaggiata con un motore a combustibile, in modo da non rinunciare al suo rombo, in grado però di limitare ad una quantità minima allo 0 le emissioni inquinanti grazie ad un sistema di filtri nello scarico. Dopo avere messo in moto vado al lavoro attraversando La nuova tangenziale sotterra da anti inquinamento acustico e arrivo ai laboratori di biologia dell’università. Li insieme ai miei colleghi studio le cellule staminali ed i possibili loro usi in campo sanitario farmaceutico. Un mio grande amico lavora invece in campo chimico e sta studiando per trovare un modo di sintetizzare in modo più efficiente alcuni materiali rari già riprodotto in laboratorio, come il litio o il grafene. Tornato a casa discuto con mia moglie, che non si è mai del tutto convinta della sicurezza dell'energia ricavata dalla fusione nucleare, benché essa stessa lavori in quel campo. Tutto sommato si sta molto bene in questo 2040, non sarebbe così se attorno al 2020 ci fossimo dati una svegliata! ************************************************************************* S072;"Quando ero più piccolo mi ricordo che in questo periodo, d’inverno, accadeva spesso che al mio risveglio, la mattina, affacciandomi alla finestra, potevo notare il manto bianco di neve che ricopriva le strade e i marciapiedi. Ultimamente, però, a Bologna questo non accade più, si hanno questi “inverni” caldi, caldi non nel senso che ci sono 40 gradi all’ombra, caldi nel senso che non occorre più una giacca pesante per poter uscire. Al di là di ciò posso ritenermi fortunato in quanto ho una moglie bellissima, una bimba che mi riempie le giornate di gioia e un cane giocoso, un lavoro che ripaga tutti i miei sacrifici, una casa molto spaziosa e, infine, una bella macchina, come ho sempre sognato. Tuttavia, c’è sempre quel qualcosa che da anni mi turba molto: la gente; per gente non intendo il genere umano in sé, altrimenti non dovrei aver avere nessun tipo di relazione con le persone, ma intendo tutte quelle persone che conducono una vita stressante facendo ricadere tutto questo stress anche su di te. Sin da bambino ho sempre amato viaggiare, ho visto posti che mi hanno fatto riflettere, posti che ho disprezzato e posti che, invece, mi hanno affascinato a tal punto da volerci tornare, come è stato per Capo Verde, gente tranquillissima con uno stile di vita riassumibile in una frase che loro ripetono sempre: “no stress”. Appena avrò concluso la mia carriera lavorativa e appena i miei figli saranno in grado di pensare per loro stessi, per come affrontare la loro vita, prometto a me stesso di tornare a Capo Verde per concluderla mia vita nel modo più umile e tranquillo possibile. Un sogno che ho è quello, nel caso non si fosse ancora capito, di tornare a Capo Verde. La mia città ideale include un paesaggio molto semplice, che sia di campagna o di mare, con poche macchine e giusto il necessario per sopravvivere. Il mio mondo ideale include solo gente tranquilla. I miei principali timori e preoccupazioni sono non riuscire nei miei obiettivi" ************************************************************************* S064;"Nel 2040 immagino di vivere in una città urbana, in un appartamento di un condominio, con la mia futura famiglia, conducendo una vita normale, con un lavoro simile a quelli tuttora presenti. I problemi di cui discuterà la società sono fondamentalmente gli stessi del presente, economici, politici ed etici, solo su piani e per ragioni diverse. Non mancheranno le discriminazioni razziste ma sarà presente un maggiore senso di comunità per quanto riguarda lo sviluppo tecnologico e i metodi che questo usa per continuare a fare scoperte utili all’uomo, ad esempio non esisteranno più gruppi contrari alla sperimentazione animale. Saranno sempre presenti le macchine come le conosciamo oggi, forse saranno tutte elettriche, ma non ci saranno quelle volanti; i mezzi di trasporto resteranno quelli, magari con meno consumi e meno inquinamento, magari più veloci. Anche in casa ci saranno oggetti tecnologici, tutti connessi tra loro, assistenti vocali in grado di controllare le varie zone della casa; più che altro sarà la casa stessa ad essere tecnologica, una cucina all’avanguardia, un bagno auto-pulente, scaffali intelligenti e simili. Può essere che comincieranno ad essere presenti i primi robot intelligenti, che sostituiranno commessi o ruoli del genere, ma non confido troppo in ciò. Per quanto riguarda la vita sociale, il senso comune di “incontrarsi” sarà diverso, si potranno “incontrare” persone da tutto il mondo, grazie ad una connessione globale molto più forte di quella attuale, sarà più facile scambiare oggetti e documenti, idee e opinioni. Un sogno che ho è poter connettere tutte le tecnologie presenti sotto un unico sistema La mia città ideale include spazi verdi, traffico moderato, abbondanza di persone, una città urbana Il mio mondo ideale include collegamenti veloci tra diversi punti del mondo, climi meno catastrofici I miei principali timori e preoccupazioni sono guerre e povertà" ************************************************************************* S068;"Nel 2040 mi immagino di vivere in città o abbastanza vicino al mio luogo di lavoro in un appartamento spazioso o una villetta. Vivo con la mia famiglia, occupandomi di essa ma dando allo stesso tempo spazio e impegno al mio lavoro. Nel 2040 i problemi della vita quotidiana e della società saranno pressoché quelli di oggi: pensieri politici, amministrazione della società e del nucleo familiare. Allo stesso tempo l’evoluzione avrà permesso di superare con maggior naturalezza i problemi di salute e ci saranno nuovi impegni che aiuteranno la disoccupazione. Scienza e tecnologia diventeranno parte fondamentale della vita dell’uomo, che sarà sempre meno autonomo e più dipendente da queste. Mi immagino come cittadina che cerca di dare il massimo alla società svolgendo il suo ruolo lavorativo, ma che ricerca con interesse la personale realizzazione. Un sogno che ho è aver raggiunto le mie ambizioni. La mia città ideale include servizi ottimi e spazio verde. Il mio mondo ideale include maggior equità. Le mie principali preoccupazioni sono vivere una vita infelice e insoddisfacente." ************************************************************************* S066;"Sento una voce metallica e noiosa che mi dice all’orecchio “svegliati, sono le 7!”. Apro gli occhi e con rammarico mi trascino fuori dal letto, poi barcollando arrivo in bagno e mi ritrovo il trattamento per la pelle già pronto… molto cinicamente penso “Questi dannati robot allora servono davvero a qualcosa”. Mi trucco velocemente e cerco di coprire le occhiaie, diventate ormai una costante, mi vesto come al solito in modo elegante e mentre faccio la mia colazione con i valori nutrizionali perfettamente bilanciati Geri, il sistema operativo della mia casa, mi allaccia le scarpe e mi prepara la borsa per il lavoro. Esco dal mio appartamento alle 7.45, molto fiera di aver rispettato la mia abitudinaria routine quotidiana, entro nel grattacielo dell’ATS (Azienda Trasporti Sopraelevati) e al settantaseiesimo piano prendo il treno che viaggia sopra i palazzi. Come al solito mi ritrovo schiacciata tra una folla occupata a parlare al telefono ma penso che, in fondo, devo solo resistere 3 minuti e 46 secondi. Alle 8 in punto mi ritrovo nella sala riunioni con il caffè fumante che mi aspetta accanto al portatile nella mia postazione, subito penso:” La nuova assistente non è mica male considerando che solitamente nessuno è mai durato più di una settimana”, poi la riunione comincia. Anzi, LE riunioni. Nel caso in cui vi stiate chiedendo la mia professione, ebbene ho il piacere di comunicarvi che sono un’affermata manager nel settore della moda e del design, da poco quarantenne, che ha dato la priorità al lavoro e che, a un’età avanzata, si è ritrovata con un pugno di soldi in una mano e nell’altra assolutamente nulla, per questo, si pente ogni giorno della sua scelta. Dopo presentazioni, telefonate, colloqui e le solite cose mia madre mi chiama preoccupata di non avermi ancora sentito, con un tono passivo le rispondo che va tutto bene e con fare seccato cerco di fare durare il meno possibile quella telefonata. Alle 20 torno a casa, seleziono il trattamento benessere per rilassarmi un po’, ceno e guardo la televisione con i miei 2 gatti sulle gambe, quasi subito mi stanco di guardare il notiziario sui disastri climatici che stanno distruggendo l’entroterra e con un sospiro di sollievo penso:” Fortuna che hanno elevato il livello delle città a 500 km dal suolo”, verso le 22, con il cuore in pace e totalmente incurante della situazione disastrosa in cui la terra si trova, chiudo gli occhi. Un sogno che ho è trovare un lavoro che mi stimoli continuamente e che non trascuri le mie passioni. La mia città ideale include tante cose interessanti come musei ed esposizioni ma che sia altrettanto innovativa e piena di vita e soprattutto ricca di verde e monumenti che parlino della sua storia. Il mio mondo ideale include dare più valore alle cose veramente importanti per aiutarsi a vicenda per un fine comune: il benessere di tutti. I miei principali timori e preoccupazioni sono di non riuscire a trovare la mia strada." ************************************************************************* S073;"È un tipico pomeriggio del caldo gennaio 2040. Bevendo lentamente la mia tazza di tè bollente, mi siedo sulla mia poltrona bordeaux di fronte alla finestra del salotto ed inizio a riflettere. Ammirando soddisfatta il cielo ceruleo, che si prepara a lasciar spazio ai colori del tramonto, ripenso a quando da ragazza sognavo di vivere a New York o a Barcellona, e mi rendo conto di quanto invece io stia bene qui, abbracciata dalle curve sinuose dei colli bolognesi. Ricordo la me del liceo, così indecisa su quale strada fosse la migliore per il futuro e mi vedo ora quarantenne, sposata con un chirurgo e con tre figli, preside di quella che un tempo fu la mia scuola elementare. Nonostante ciò, i problemi non mancano, tra gli impegni extra scolastici dei bambini, le faccende di casa e della mia scuola, gli infiniti turni in sala operatoria di mio marito, incastrare gli orari o avere un po’ di relax è praticamente impossibile. Fortunatamente è domenica, i bimbi dormono e John sta già preparando la sua tipica cena domenicale. Così avendo appunto il tempo di pensare un po’, mi balza in testa la domanda che giorni fa mi fece la dolce Emma della classe terza B: “Come mai ci sono già le rondini?”. Mi ha davvero spiazzata... Effettivamente non ha tutti i torti, dopotutto siamo solo a gennaio... Ma la temperatura sembra proprio primaverile. Picchietto tre volte con l’indice destro sul bracciolo della poltrona, ed ecco che mi comprare la barra di ricerca di Google, sospesa fluttuante nell’aria della stanza. La fisso per qualche secondo, ma non so bene cosa digitare. Infatti, la risposta a quell’ingenuo quesito, appare semplice, ma in realtà è estremamente complessa. In questi ultimi anni, i cambiamenti climatici sono stati al centro delle discussioni in tutti gli ambienti sociali, ognuno cerca spiegazioni, dagli importanti politici ai più piccini. Perché vent’anni fa a gennaio nevicava ed ora le rondini volano indisturbate tra le nuvole? Faccio la mia ricerca, poi scorro giù veloce con la mano sinistra e il quaderno digitale spunta sulle mie ginocchia. Mentre mi appunto i fatti più interessanti, le note di “Do I Wanna Know?” risuonano per la sala. Annuisco due volte e parte la chiamata, è Lucrezia la mia migliore amica:” Ei super preside del mio cuor, giovedì sera sei libera? Perché ci sarebbe la rimpatriata della squadra di Frisbee, e con questo caldo pensavamo di andare ai giardini Margherita per un picnic, come ai vecchi tempi, ti andrebbe?”. Accetto elettrizzata, per fortuna giovedì i bimbi sono dai nonni, invece chiederò a John di venire con me. Chiudo la chiamata sorridente, appoggio la mia tazza di tè sul tavolino di vetro lilla, e dopo aver scorto uno stormo di rondini in lontananza, mi addormento con l’immagine del tramonto che mi culla. Un sogno che ho è poter avere una famiglia e trovare un lavoro che mi piaccia davvero La mia città ideale include tanti posti dove posso avere rapporti sociali, come bar, ristoranti, pub, e molte aree verdi Il mio mondo ideale include Una società che rispetti i diritti di tutti, e la possibilità per ognuno di raggiungere la propria felicità (so che è praticamente impossibile). I miei principali timori e preoccupazioni sono che non riesca a superare gli anni scolastici, e che non riesca a trovare un lavoro, perciò a mantenermi autonomamente" ************************************************************************* S071;"Immagino di vivere all’interno di un grande agglomerato urbano con una densità demografica che ricordi quella di Manhattan, così densamente popolata da far sì che anche lo spazio sopra i soffitti dei grattaceli venga considerato un bene immobiliare. La vita che condurrò immagino sia simile a quella che ho sempre condotto, certo magari non sarò più a scuola e avrò un lavoro: mi dovrò svegliare la mattina, fare colazione, andare al lavoro, tornare a casa e così via. Di sicuro il valore dell’ambiente assumerà via via un ruolo sempre più centrale diventando anche un forte strumento politico immagino. Immagino che gli effetti della cattiva gestione dell’ambiente si faranno vedere sempre di più e diventerà sempre più difficile fare finta di niente, di conseguenza immagino che le comunità si muoveranno tutte nella stessa direzione, ossia quella di salvaguardare il mondo e auspico che questo movimento vada a discapito di coloro che non se ne sono curati precedentemente, pur avendo il dovere di farlo. Nel particolare della vita delle persone, credo che le case, in quanto cade saranno pressoché simili a quelle di adesso, magari più piccole ecco, gli oggetti della nostra quotidianità, come elettrodomestici e cellulare non credo cambieranno, ma credo che ci saranno maggiori incentivi per utilizzare mezzi più eco-friendly come biciclette, trasporti pubblici e autovetture ibride se non proprio elettriche. A tal proposito credo che la conformazione delle città andrà cambiando proprio per conformarsi alle esigenze delle auto elettriche e a quei requisiti che richiede un sistema urbanistico meno inquinante. La vita sociale in generale immagino che rimarrà invariata. Un sogno che ho è che davvero venga capita l’importanza e la gravità della situazione attuale, perché secondo me ci sarebbe la possibilità di contrastare il problema dell’inquinamento con tutte le grandi menti che sicuramente ci sono sulla terra, il punto è che nessuno sembra curarsi della situazione forse perché pensa di morire prima che gli effetti di questo incurante comportamento si facciano pesanti La mia città ideale include non saprei... direi maggiori soluzioni ecologiche che spaziano dalla vita privata a quella professionale. La vita della comunità deve essere in funzione dell’ambiente, come del resto dovrebbe essere Il mio mondo ideale include un po’ le stesse aspettative che avevo detto per il punto precedente (non saprei... direi maggiori soluzioni ecologiche che spaziano dalla vita privata a quella professionale. La vita della comunità deve essere in funzione dell’ambiente, come del resto dovrebbe essere) I miei principali timori e preoccupazioni sono non ci sono perché sono sicuro che quando saremo con l’acqua alla gola, chi dovrà, si darà una svegliata" ************************************************************************* S070;"Caro me del 2018, Ti scrivo dal futuro, perché tu sappia ciò a cui andrai incontro e quali importanti traguardi ha raggiunto la società. Vivo a Bologna, la città non è cambiata un granché a parte per alcune cose: la città è molto più pulita, è meno rumorosa perché in molti si sono convertiti all’ecologica tecnologia ibrida o all’elettrica, infatti le stazioni di rifornimento di benzina sono diminuite e sono state istallate sempre più colonnine elettriche. Lo smog non è più un problema come lo era nel 2018, negli anni la società si è saputa responsabilizzare una volta messa alle strette dall’evidenza di un’imminente disastro climatico e moltissimi stati hanno deciso di produrre la propria energia grazie a fonti rinnovabili a costo di abbassare i consumi generali. Non posso lamentarmi della vita che sto conducendo, piuttosto tranquilla. Di questi tempi si sono diffusi tantissimo dei gruppi ecologici per promuovere iniziative ecofriendly e io ne faccio orgogliosamente parte. Nella società si parla ancora di problemi legati all’ambiente per trovare dei modi per conservarlo e continuare a proteggerlo, nonostante si siano fatti, come ho già detto, dei grandi passi in avanti. Un sogno che ho è che si riesca davvero a porre un freno all’inquinamento e al riscaldamento globale La mia città ideale include tutti i servizi che necessito e un’aria pulita Il mio mondo ideale include meno povertà e più rispetto per la natura I miei principali timori e preoccupazioni sono che non si riesca a migliorare il mondo in rispetto della natura e delle persone " ************************************************************************* S069;"La sveglia suona con un timbro assai fastidioso e come ogni giorno feriale mi alzo dal letto alle 6.55 per controllare che la “Box Machine” abbia riordinato la lettiera dei cavalli. Faccio un’abbondante colazione con tanto di nuovi alimenti provenienti direttamente dalla Svezia; dopo aver terminato la mia colazione e fatto riordinare la casa da Johnson mi reco alle scuderie con l’ovomobile per accendere i macchinari che anche oggi mi terranno in allenamento i cavalli. Io mi intrattengo nuotando nella piscina fitness e Johnson mi insegna nuovi esercizi per migliorare il mio rendimento fisico. Mentre mi alleno mi accorgo che in televisione la situazione riguardante il surriscaldamento globale sta degenerando; ormai ci ho fatto l’abitudine. Mi ricordo quando erano ancora gli umani a rappresentare il progresso nella società e penso alle macchine che adesso fanno tutto al posto nostro! Solo quando gareggio riesco a ritrovare quella vecchia sensazione provata durante le galoppate nelle grandi distese della Pianura Padana, sulla quale non metto piede da anni. Il prossimo Rolex Grand Slam è molto vicino e se voglio guadagnarmi anche la prossima vittoria devo stare riposata e lavorare duro, ci tengo alla mia carriera da Amazzone. Un sogno che ho è visitare più città possibili. La mia città ideale include un Circolo Ippico ben fornito e tanti negozi. Il mio mondo ideale include la presenza di persone che mi amino. I miei principali tumori e preoccupazioni sono non riuscire a terminare un lavoro per cui mi sono presa l’impegno, non trovare la mia persona." ************************************************************************* S065;"Nel 2040, quindi pensando di proiettarmi avanti nel tempo di 22 anni, immagino di vivere all’estero, in particolare negli Stati Uniti o in Australia, luoghi che mi hanno sempre molto attirata sia culturalmente che economicamente. Ciò che spero è di vivere in un luogo fuori dalla città con distese di verde in modo da non essere disturbata dai rumori caotici del centro città. Spero anche di avere una famiglia che approvi il mio stile di vita e un lavoro onesto che permetta a me e alla mia famiglia di vivere in modo agiato. Un altro desiderio che avrei per il 2040 sarebbe la fine di ogni tipo di guerra o lotta razzista sia per quello che riguarda la religione che per quello che riguarda la cultura, in modo che la società intera si possa occupare dei problemi secondari quali economia e inquinamento. Vorrei anche che una maggiore comunicazione delle notizie e dei fatti che riguardano il mondo, soprattutto dal punto di vista naturalistico, fosse messa in atto in modo da rendere ognuno partecipe dei pericoli e dei contributi che è possibile fornire. Confido inoltre che entro il 2040 l'utilizzo di macchine elettriche sia diffuso maggiormente e anche il riciclaggio sia praticato da molti. Lo stesso vale per l'utilizzo delle energie rinnovabili, che farebbero risparmiare tempo e denaro e diminuirebbero l'inquinamento. Le nuove tecnologie che saranno probabilmente utilizzate sono i droni o jetpack elettrici, saranno eliminati gli oggetti della casa o gli utensili manuali per essere sostituiti con oggetti tecnologici che saranno meno pericolosi e faranno risparmiare tempo prezioso. Su ogni casa sarebbe bene installare pannelli solari così da far produrre ad ogni famiglia parte del fabbisogno energetico giornaliero. Sarebbe anche importante che gli spazi verdi e i parchi fossero preservati. Questo permetterebbe una maggiore comunicazione all'aperto e una vicinanza con la natura che migliorerebbe i rapporti sociali. Un sogno che ho è che le industrie produttrici di automobili mettessero al primo posto l’ecologia e non i profitti. La mia città ideale include comunicazione con tutti, pulizia e inquinamento ridotti al minimo, spazi aperti e fuori dal caos. Il mio mondo ideale include la preservazione di flora e fauna. I miei principali timori e preoccupazioni sono riguardo al comportamento umano verso la natura e la preservazione dell’integrità del buco nell’ozono" ************************************************************************* S062;"Mi chiamo XX e sono una cittadina di Bologna. È da poco iniziato l’anno nuovo, il 2040. Tutto è cambiato dagli anni scorsi. L’inquinamento e il surriscaldamento globale hanno generato un disastro. L’aria è troppo sporca e i raggi del Sole non riescono più ad infiltrarsi fra la coltre di nebbia di smog perenne. Siamo costretti ad andare in giro con speciali bombole che attraverso speciali reazioni chimiche riescono a fornirci l’ossigeno necessario, ma sono assai pesanti ed ingombranti. Ogni famiglia ormai produce troppi rifiuti che vengono tutti sotterrati nei fondali marini inquinando anche le acque. Gli animali si stanno pian piano estinguendo chi per mancanza di ossigeno chi per mancanza di cibo, siamo quindi costretti a nutrirci esclusivamente di insetti e di pastiglie speciali che forniscono il nutrimento che dovrebbero dare frutta e verdura ormai troppo inquinate per essere mangiate. Lavoro nel ministero dell’ambiente per cercare di trovare una soluzione ad un danno creato da generazioni su generazioni di esseri umani e fortunatamente stiamo mettendo in commercio macchine completamente ibride che non vadano ulteriormente a peggiorare la situazione attuale dell’Atmosfera. Siamo circondati da numerosissime comodità dovute al progresso tecnologico come avatar elettronici che riescono a sostituire i costosi maggiordomi per le nostre case completamente digitalizzate: attraverso megaschermi di altissima risoluzione collegati tramite segnale digitale, si possono organizzare cene fra amici senza che nessuno debba lasciare la propria abitazione, evitando di uscire entrando in contatto diretto con l’inquinamento. La vita è diventata molto sedentaria, la gente evita il più possibile di uscire di casa per evitare un’intossicazione, se solo qualche generazione addietro fosse stata più accorta nei riguardi del nostro ambiente… Un sogno che ho è diventare qualcuno di importante. La mia città ideale include qualsiasi tipo di comodità e tanto spazio verde. Il mio mondo ideale include persone più attente nei riguardi dell’ambiente. I miei principali timori e preoccupazioni sono che l’umanità si uccida con le proprie mani." ************************************************************************* S063;"Nell’inverno del 2040 mi immagino abitare in una casa in campagna, ma vicina a una città (piuttosto grande). Non so che lavoro farò, ma immagino la mia vita sia lavorativa che privata piuttosto impegnata. Non credo che i problemi quotidiani possano cambiare più di tanto dal giorno d’oggi fino al 2040. Infatti, probabilmente avrò problemi legati al lavoro, alla mia situazione economica e alla famiglia (se ne avrò una). In campo lavorativo invece credo che potranno esserci nuove opportunità, eliminando alcuni lavori che col tempo non saranno più utili ma introducendone altri. Può essere che la tecnologia avrà una importanza maggiore nella vita quotidiana. Un sogno che ho è non avere paura La mia città ideale include spazi verdi piuttosto grandi liberi a tutti Il mio mondo ideale include la pace e equità" ************************************************************************* S056;"Nel 2040 mi piacerebbe vivere in una piccola città, in una villetta in periferia, ma molto connessa e moderna (non tagliata fuori dal mondo). Mi piacerebbe trovare un bel lavoro, e tornare a casa senza aver paura che sia successo qualcosa, entrare e vedere una casa che ti sostiene e ti aiuta, che sa già cosa farò, e che predispone tutti gli oggetti all'interno, una casa capace di riscaldarsi quando vede che c'è freddo e che sto partendo verso casa. La vita per tutti deve essere il più semplice possibile, tutto deve essere connesso e automatizzato; allo stesso tempo deve essere una vita sicura. I problemi da affrontare possono essere di vario tipo economico e sociale. Una vita tutta automatizzata e connessa può cancellare i rapporti sociali, e allo stesso tempo potrebbe rovinare la propria economia a causa dei prezzi elevati dei prodotti elettronici stabiliti dalle multinazionali. Questa vita potrebbe diventare una dipendenza e rovinare l'essere umano, rendendolo incapace di risolvere i problemi. Con una vita del genere potresti trovare grazie a internet molte opportunità di lavoro, affari economici (tramite la pubblicità fatta su misura), nuove conoscenze. Le tecnologie che caratterizzano la vita del futuro sono varie: casa che regola da sola la temperatura. casa che accende o spegne la luce da sola. robot che riescono a cucinare piatti semplici. auto che guidano da sole. strade con pannelli solari. i lampioni che si accendono solo al passaggio di pedoni, ciclisti o auto. internet veloce gratuito e sicuro per tutti. telefoni più funzionali capaci di capire le nostre esigenze e di regolare la casa o la nostra auto, e di dialogare come un vero umano. La vita sociale risulta compromessa a causa della tecnologia che avanza, gli esseri umani si incontrano e dialogo sempre meno. Un sogno che ho è quello di fare una vita felice in cui i problemi sono ridotti al minimo, ma con l'incontro di molte persone (molti amici e parenti). La mia città ideale include case, strade, lampioni, auto e servizi di vario tipo tutti connessi tra di loro, e capaci di dialogare con il nostro smartphone per ricavare le informazioni necessarie. Il mio mondo ideale include servizi di trasporto sempre più veloci, sicuri ed economici, paesi in contatto tramite internet per regolare il commercio. I miei principali timori e preoccupazioni sono la cancellazione delle culture dei singoli stati, la cancellazione dei rapporti umani, le differenze economiche tra lavoratori e imprenditori." ************************************************************************* S060;"Nel 2040 mi immagino di vivere in una grande città,non una metropoli,con una compagna e due figli di qualche anno. La mia città è molto futuristca anche se siamo ancora molto lontani dal vedere le auto volare, quelle elettriche hanno quasi sostituito del tutto quelle a benzina e ogni casa ha sul proprio tetto dei pannelli fotovoltaici per sfruttare al meglio l'energia fornita dal sole. Grazie a queste innovazioni la crisi è diminuita e ci sono sempre meno tasse da pagare. Sono il direttore di un'assocazione che salva gli animali in via d'estinzione creando habitat artificiali che soddisfino i loro bisogni principali. Il problema principale che ogni cittadino affronta è il fitto traffico a tutte le ore,infatti tutti hanno un mezzo di trasporto, il comune lo fornisce ai giovani dai 14 ai 18 anni, gli adulti invece lo ricevono dai datori di lavoro. Un'altro importante problema è la mancanza di lavoro per contadini e artigiani che sono stati completamente sostituiti ormai da qualche anno da macchine artificiali, tuttavia ci sono molte nuove opportunità di lavoro nei campi informatico e maccanico, infatti per costruire sempre migliori ed efficienti macchinari, le aziende cercano personale specializzato in questi campi. Ogni casa è domotizzata ed è dotata di assistente vocale che aziona ogni tipo di elettrodomestico, gli interruttori sono orami il passato. Ogni stanza ha una parete che funge da pannello di controllo, infatti da essa si possono facilmente contollare tutte le parti della stanza, come luci,tapparelle,ecc. I social sono diventati fondamentali nella vita di ogno persona, grazie ad essi si possono pubblicizzare i prodotti più futuristici e all'avanguardia, i datori di lavoro possono cercare personale da assumere, infatti ogni profilo ha un link che contiene il curriculum della persona interessata. I social inoltre fungono da rete di informazione, radio e telegiornali sono stati completamente rimpiazzati, per non parlare delle riviste e dei giornali cartacei che ormai sono stati dimenticati. Un sogno che ho è girare il mondo La mia città ideale include un cinema all'aperto Il mio mondo ideale include il teletrasporto I miei principali timori e preoccupazioni sono di avere ciò che voglio ma di non essere felice" ************************************************************************* S059;"È buffo pensare che un paio di decenni fà la società fosse convinta che il mondo sarebbe cambiato, che tutto sarebbe stato completamente tecnologico e futuristico, ma ahimè, tutti i miglioramenti sono accompagnati da aspetti negativi e passi indietro. La moltitudine di film fantascientifici ci avevano fatto pensare al futuro come un mondo super avanzato, in realtà si, abbiamo avuto numerosi sviluppi nel campo della scienza ma lo scenario non è così sconvolgente come ci volevano far credere. Questo del 2040 è un inverno pazzo, come da 5 anni a questa parte del resto, siamo a dicembre e ci sono ben 13 gradi, il riscaldamento globale e l’aumento delle calamità naturali hanno disordinato il clima; ricordo che quando ero giovane, tutti gli inverni andavo a sciare, ma ora non esiste più la neve che conoscevo, anche nei giorni più freddi la temperatura è troppo alta per permetterle di cadere. Ovviamente gli uomini sono riusciti a ricrearla, trovando una formula capace di non sciogliersi, ma non sarà mai come prima. Conduco il lavoro più bello del mondo, il chirurgo, fin da bambina sognavo di poter curare ed operare le persone, ed ora sono cose all’ordine del giorno. Ci sono stati molti avanzamenti anche nel campo della chirurgia, essi ci permettono di salvare tantissime vite e garantirne una migliore aspettativa. Tutte queste innovazioni tecnologiche però, hanno trasformato la società in una società fredda, dove i rapporti umani si sono affievoliti sempre di più e dove anche il più piccolo gesto quotidiano, è nella maggior parte dei casi legato ad uno strumento tecnologico: sentire un amico, fare la spesa, prenotare un viaggio e molte altre. Con il passare del tempo è anche aumentato il divario sociale, non esiste più l’ampio ceto medio che conoscevo e a cui facevo parte, ora o si è poveri ed emarginati o ricchi e benestanti. Per fortuna tutti gli studi che ho affrontato, mi hanno garantito questo ottimo lavoro e mi sono potuta permettere una bella villetta moderna: riscaldamento, acqua, climatizzazione, cancelli, finestre e tapparelle sono computerizzati; le chiavi non esistono più, poiché sono state sostituite dai lettori di impronta digitale. Ho nostalgia dei rapporti umani che avevo, delle vere uscite con gli amici, di sentire gusto nell’andare a fare la spesa, nel fare shopping e nel viaggiare. D’altro canto però la tecnologia ha permesso un impagabile avanzamento per l’umanità, e questo non può essere negato. Il sogno che ho è diventare un bravo chirurgo. La mia città ideale include vie di comunicazione efficienti senza traffico, solidarietà tra i cittadini e numerose opportunità. Il mio mondo ideale include: facilitazione dei viaggi, sensibilità verso il prossimo, miglioramento delle tecniche mediche e della qualità di vita di tutti. I miei principali timori e preoccupazioni sono: perdita di emozioni ed empatia (senso comune) da parte della società e drastico aumento del divario sociale. ************************************************************************* S058;"15 Gennaio 2040 Mi sveglio e guardo fuori dalla finestra: Roma innevata è sempre strana, anche se l’Era Glaciale del XXI secolo prevista da gran parte dei meteorologi è iniziata circa un decennio fa. E’ una giornata piuttosto limpida, nonostante il fumo sprigionato dalle numerose centrali nucleari nella periferia, che il progresso tecnologico ha reso molto più sicure rispetto al passato. La voce automatica di HomeTech, l’assistente vocale che ho fatto installare in casa qualche mese fa, mi riscuote “Giornata soleggiata, -12°. Temperatura interna impostata a 15° ”. Il prezzo di HomeTech è calato di tanto (per questo sono riuscito a permettermelo) da quando è stato introdotta sul mercato la nuova versione, che include una specie di robot che si comporta a tutti gli effetti come un maggiordomo elettronico. Faccio colazione mentre HomeTech mi legge le notizie del giorno: “... il termine dei lavori per la Linea X della metropolitana a levitazione magnetica di Roma è stato posticipato al marzo del 2041 per mancanza di fondi …” Immagino che per ora il sistema importato dalla Cina (200 cabine elettriche che corrono su rotaie sopraelevate in tutta Roma) che ha sostituito i vecchi autobus sia sufficiente, visto che ha praticamente eliminato i ritardi dei mezzi pubblici e ridotto l’inquinamento e il traffico sulle strade. Mi copro bene ed esco. E’ freddo (anche se Roma è una delle città più miti), ma per fortuna HomeTech ha già liberato l’auto dal ghiaccio e riscaldato l’interno. Guido verso la sede italiana della Autotech, la multinazionale tedesca per la quale lavoriamo io e moltissime altre persone. Opera nel campo delle nuove tecnologie, e ha progettato l’auto elettrica di cui ha dotato me e tutti i miei colleghi quando sono stati vietati i veicoli a carburante: è un’azienda all’avanguardia, che affida i compiti pesanti e ripetitivi ai robot ed è generosa con gli impiegati, che si occupano della progettazione e della vendita dei prodotti. La nostra è una società produttiva e organizzata, ma a volte lascia poco spazio alle relazioni personali e alla creatività. E’ per questo che ogni tanto esco dalla città, nelle zone meno sviluppate non ancora raggiunte dalla globalizzazione, per procurarmi della buona musica (la mia passione) che qui è commerciale e superficiale. Un sogno che ho è quello di vivere nella mia città ideale (e quindi anche che esista). La mia città ideale include luoghi caratteristici e multiculturali, locali, spazi dedicati ad eventi, ampie aree verdi con specchi d’acqua e una vegetazione ricca e varia, costruzioni moderne e servizi efficienti. Il mio mondo ideale include capi di stato e diplomatici intelligenti, che si accordino e concentrino i loro sforzi nella risoluzione dei problemi più seri e prioritari. I miei principali timori e preoccupazioni sono che il progresso scientifico si concentri troppo poco su come risolvere i problemi più immediati che l’umanità ha; ad esempio, si investe moltissimo su programmi spaziali, sviluppo di auto/moto da competizione, ecc. che, nonostante siano importanti, a mio parere non lo sono quanto trovare cure o un modo di sfamare la metà del mondo che non ha cibo." ************************************************************************* S055;"Anno 2040. Una voce familiare mi sveglia. Come gli altri giorni saluto la mia assistente virtuale mentre mi alzo dal letto e vado in bagno. Alle mie spalle un rumore sordo e un fruscio indicano che il letto è stato rifatto, ma è tardi per tornare a dormire. Dopo la doccia ordino all’assistente la colazione, ed entrando in cucina vedo gli elettrodomestici accendersi e ronzare, come tutte le mattine, per poi vedermi servito il pasto attraverso uno scompartimento automatico del tavolo. Mangio in fretta, ho poco tempo, e indosso la mia pesante giacca invernale. Uscendo, dopo il solito comando vocale, tutte le luci e i rumori della casa si spengono, e la porta si chiude con uno scatto secco. Trovo sempre piacevole la breve camminata che mi conduce alla linea di trasporto urbano. Durante i pochi minuti che mi occorrono, vedo l’infinita distesa di luci, suoni e ologrammi che la città ha da offrirmi. Salgo sull’affollato vagone che schizza velocissimo verso il centro. Dopo meno un minuto sono arrivato. Ancora oggi mi sorprende che la distanza dalla mia casa al mio ufficio sia maggiore di dieci chilometri. Per fortuna oggi la riunione è breve. Magari più tardi posso andare con gli amici a bere qualcosa. Certo, loro si trovano a San Francisco e io a Bologna, ma col primo volo pomeridiano dovrei essere lì in venti minuti. Inoltre, sono anni che viaggiare costa praticamente zero. Mi siedo al tavolo della sala conferenze. Ad alcune sedie si siedono ai miei colleghi, mentre altre vengono rapidamente occupate dagli ologrammi dei collaboratori dal’estero. Io mi occupo dalla gestione della sicurezza informatica di questa azienda, che mi permette uno stipendio più che generoso senza neanche dovermi prendere la briga di parlare in riunione più di tanto. D’altronde, i problemi sono altri. La azienda per cui lavoro si occupa da vent’anni ormai di riqualificazione urbana: demolire strade e parcheggi (sono anni che non circolano più auto) per far spazio a infrastrutture più efficienti ed ecologiche. All’inizio era tutto molto promettente, se non fosse che il sovrappopolamento si fa sempre più pesante (ormai lo spazio per costruire sta finendo) e non possiamo permetterci di distruggere il pianeta come abbiamo già rischiato di fare. Passano un paio d’ore piuttosto noiose, sempre la solita roba, mentre mi reco a prendere il volo iperveloce per l’America. Nulla di che, lo faccio ormai un giorno sì e l’altro no, ma da ragazzo non avrei mai potuto credere a nulla del genere. Salgo sull’affusolato e strano veicolo, mentre dal cellulare leggo le notizie del giorno: << La costruzione della prima colonia su Marte sarà completa nel giro di un mese>>. Guardo fuori dall’oblò sorridendo mentre sfreccio a velocità una volta inimmaginabile, pregustando l’interessante discussione con i miei amici che finalmente spezzerà questa noiosa routine. Penso tra me e me: “chissà come vivremo nel 2050?” Un sogno che ho è poter, un giorno, visitare lo spazio, sperando che il progresso scientifico lo renda possibile a tutti. La mia città ideale include zone, come parchi e giardini, dove la natura non venga schiacciata dal progresso e dove rilassarsi dal caos giornaliero. Il mio mondo ideale include un miglioramento tecnologico e medico in grado di sconfiggere le malattie che ai nostri giorni sono ancora un problema. I miei principali timori e preoccupazioni sono l’aumento incontrollato della popolazione, che potrebbe portare ad un collasso del nostro attuale stile di vita, e i danni ecologici che danneggeranno ancora di più il pianeta se non riusciamo a trovare tecnologie efficienti e pulite per vivere la quotidianità." ************************************************************************* S054;"Giorno 07 febbraio 2040, Terra, Europa, Italia, Bologna. Ore 5.40 “…. A seven nation army couldn't hold me back. They're gonna rip it off taking their time right behind my back ...” Do una manata sul comodino, <>, penso tra me e me. Lei ancora dorme, silenziosamente esco dalla camera e scendo in cucina; accendo la televisione, metto sul telegiornale <>; accendo il fornello e metto su un po’ di acqua per il tè. “bracking news, durante la notte un terremoto di 8 grado ha colpito Milano, le squadre dei pompieri sono già state mobilitate, i danni sono molto circoscritti...” mentre mandano le immagini << saranno crollati 3 o 4 palazzi al massimo, di vecchia fattura; finalmente hanno iniziato a costruire le case come dio comanda>>, “i soccorsi hanno trovato 20 vittime illese, sepolte sotto le macerie e hanno quasi portato a compimento l’operazione”. La teiera inizia a fischiare, segna 95° gradi <<È pronta l’acqua>>, verso l’acqua in una tazza e metto a lavare la teiera, mentre il fornello a induzione si spegne; faccio colazione, mi faccio la doccia e mi vesto. Scendo in garage, salgo in macchina e apro il cancello; esco come solito per andare al lavoro. “buon giorno Simone” giro lo sguardo “sig. Marco, come sta?” È il mio vicino, un uomo sulla 80ina, da giovane ha avuto una vita abbastanza movimentata, gli avevano sparato mentre stavano cercando di rapinare la moglie, danni alla colonna vertebrale e conseguente paralisi alle gambe “la vedo bene, come mai è sveglio a quest’ora, va a fare una passeggiata” “no sto aspettando i miei nipotini per andare a fare un giro tra i portici, con questo esoscheletro commino meglio che con le mie vecchie gambe""; lo squadro completamente <>, arrivo in ufficio e li chiamo, <<45 minuti per spiegargli una cosa per cui ne bastavano 10, con gente del genere è già tanto se esistono degli hotel in orbita attorno alla terra, dai forse tra due mesi posso permettermi una vacanza...>> Un sogno che ho è visitare lo spazio La mia città ideale include includerebbe centrali elettriche (il top sarebbe se fossero rinnovabili) che riescano a soddisfare il proprio fabbisogno Il mio mondo ideale include una grande confederazione di stati per riuscire ad avere una crescita globale e forse in un futuro anche colonizzare lo spazio e non solo esplorarlo I miei principali timori e preoccupazioni sono Trump, non si sa mai cosa gli passi per la testa" ************************************************************************* S057;" 17 novembre 2040 Attualmente mi sono trasferito a Milano per motivi di lavoro, fortunatamente ho trovato un appartamento sufficientemente spazioso abbastanza vicino al centro. Mi sono assicurato che fosse accessoriato di tutte le ultime innovazioni in ambito edile prima di comprarlo, ad esempio sono già presenti vetrate fotovoltaiche e un sistema di riscaldamento a pavimento, inoltre è incluso un garage con un caricatore elettrico per l'automobile, ormai obbligatoriamente elettrica e munita di pneumatici ecologici studiati per avere una durata simile a quella dell'auto stessa e che non necessitano di essere gonfiati. Al giorno d'oggi la maggior parte dei lavori domestici vengono svolti da robot specializzati nello svolgimento di un preciso compito, come ovviamente i robot pulitori, divenuti sempre più economici nel tempo. Un altra innovazione importante è l'apparizione sul mercato dei primi robot con sembianze umane, creati in seguito al progetto Icub sviluppato dall'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Un altro aiuto viene da software chiamati ""assistenti digitali"", particolari software in gado di comprendere richieste verbali e dare una risposta adeguata che si sono evoluti negli anni a partire da modelli più semplici come Siri, un software sviluppato dalla Apple utilizzato a scopo principalmente ludico prima del 2020. Ora questi software sono usati molto più spesso, anche in ambito lavorativo, e hanno sostituito figure professionali come quella di segretaria. Le lettere e quindi anche il servizio postale sono ormai caduti in disuso, ora la posta è costituita principalmente da e-mail, l'utilizzo della carta sta lentamente scomparendo e si pronostica nell'arco dei prossimi venti o trent'anni un radicale passaggio all'utilizzo di soli dispositivi elettronici, quali tablet e computer. Ma vivere in questo decennio presenta anche alcune scomodità. Oltre all'inquinamento, serio problema aggravatosi dopo anni che personalmente sopporto a fatica, soprattutto all'interno di grandi città (infatti durante le ferie preferisco trascorrere qualche tempo fuori città nella casa in campagna della mia famiglia o al mare), un grave problema di oggi è la dipendenza, soprattutto dei più giovani, dai dispositivi elettronici e dai social, diventati per molti un quasi totale rimpiazzo dei contatti umani. Sono infatti stati istituiti dei veri e propri centri di disintossicazione dai dispositivi elettronici negli ultimi otto anni. Attualmente sono sposato e ho un figlio di sette anni, quindi la mia vita sociale si è ovviamente ridotta rispetto a prima, ma grazie ai robot che svolgono molte delle faccende domestiche sia io che mia moglie siamo in grado di lavorare e al tempo stesso essere presenti nella vita di nostro figlio. Un sogno che ho è vedere un maggiore impiego delle più recenti tecnologie in Italia, ma anche far si che la ricerca di queste tecnologie sia indirizzata a garantire un miglioramento del tenore di vita delle persone ,ma anche un aggiornamento anche in ambito lavorativo che porti ad una maggiore efficienza. La mia città ideale include un centro storico antico, di grande valore e restaurato adeguatamente, ma le infrastrutture e gli edifici a scopo abitativo devono essere moderni e all'avanguardia nelle funzioni e nell'aspetto, ovviamente senza contrastare con lo stile architettonico degli edifici più antichi. E' molto importante anche un centro d'affari prestigioso e spazioso, con piazze e grattacieli. Il mio mondo ideale include una minore concorrenza tra gli stati europei ed una maggiore coesione tra questi, dal punto di vista economico e politico. Dovrebbe esserci anche una maggiore attenzione ai problemi ambientali e una maggiore responsabilizzazione nello sviluppo di tecnologie in ambito militare. I miei principali timori e preoccupazioni sono il fatto che il problema ambientale non venga risolto prima che avvengano cambiamenti drastici e pericolosi per noi, ma soprattutto temo che la nostra civiltà sviluppi in un arco di tempo troppo breve tecnologie eccessivamente evolute, così evolute da renderci difficile la loro comprensione, e quindi si realizzi la previsione della singolarità tecnologica. " ************************************************************************* S061;"Genova non è di sicuro la città più bella del mondo, ma ci può essere di peggio. Almeno c'è il mare. Non sembrerebbe molto grande, invece è enorme. Mi ci sono perso parecchie volte. Una mattina, ero sull’autobus, come sempre diretto all'università, e sono sceso alla fermata subito dopo. Saranno stati solo 300m, ma ci ho messo un po' per trovare la strada. E dire che tutte le mattine faccio lo stesso percorso. Lavoro all'università dalle 08:00 di mattina alle 6:00 di sera. Vado a prendere i miei figli alle varie attività sportive (Maria Chiara a baseball, Anna a nuoto e i gemelli a calcio). Arrivato a casa preparo la cena per tutta la famiglia, dato che mia moglie Ilaria è diventata dirigente della compagnia assicurativa e deve lavorare tantissimo. Adesso che le donne hanno ottenuto di poter lavorare come gli uomini, sono sempre a lamentarsi. Vogliono la parità dei sessi, ma anche se i diritti sono gli stessi, è ovvio che come persone siamo diverse, e tutti hanno dei ruoli nella società. Ilaria non dovrebbe occuparsi del ruolo di mamma, oltre che quello di dirigente? Comunque, non mi lamento troppo. Ho moltissimo tempo per aiutare le mie figlie con i compiti di matematica e per giocare alla playstation con i gemelli. Contrariamente alla normalità dei videogiochi, hanno creato un gioco veramente istruttivo. Fornisce un laboratorio virtuale per metà fisico e per metà chimico, dove puoi utilizzare tutti gli strumenti possibili e inimmaginabili per cercare soluzioni ai grandi problemi della vita, come la perdita del controllo sulle centrali nucleari, l'estinzione di esemplari marini per l'inquinamento delle acque e l’esponenziale aumento della temperatura globale. Non che quest'ultimo sia un grosso problema per me, ma ovviamente non ci sono solo io al mondo. Ogni tanto penso che i miei figli, con la loro immaginazione e spirito creativo, abbiano più probabilità di me di diventare ricercatori di successo (perché è questo che aspiro). ************************************************************************* S045;"YY Dicembre del 2040, è il giorno del mio quarantesimo compleanno: è mattina presto e sto bevendo un tè caldo. Un’azione che vent’anni fa era ordinaria, quella di bere il tè o un semplice bicchiere d’acqua, ora non è così scontata. Ormai l’acqua scarseggia sulla Terra e quella che resta è necessaria per il resto dell’ecosistema, ma ora per noi è possibile ottenerla chimicamente da idrogeno e ossigeno attraverso una macchina. La mia casa è un normale appartamento facente parte di un condominio ormai abbastanza vecchio e ciò che è cambiato non è il palazzo, ma ciò che lo circonda. Con il tempo ci si è resi finalmente conto che l’uomo non può continuare a distruggere la Terra, ed è a questo proposito che ci sono stati cambiamenti. È tutto circondato da parchi e alberi, anche se ora completamente spogli, ed il trasporto avviene tramite mezzi pubblici elettrici. La tecnologia è riuscita ad eliminare completamente le energie inquinanti e non rinnovabili a favore di quella eolica e idraulica, grazie alle quali funzionano perfettamente l’energia elettrica e il riscaldamento nelle case. Ormai è da quasi vent’anni che lavoro nel settore della ricerca della fisica nucleare applicata alla medicina, nel quale finalmente è stato trovato il modo di sconfiggere efficacemente i tumori senza danneggiare l’organismo. La vita sociale, al contrario di quanto si era immaginato nel passato, non è stata messa in crisi dall’avvento per esempio della realtà virtuale, la quale dopo un primo periodo di successo e diffusione ha perso il suo fascino definitivamente. Un sogno che ho è che il teletrasporto diventi possibile, con il proseguimento degli studi della meccanica quantistica in questo ambito, anche se ora tutto ciò è più fantascienza che realtà e dubito che si possa andare molto oltre al teletrasporto di un singolo fotone. Tutto questo oltre ad essere affascinante è allo stesso tempo però anche inquietante se si pensa per esempio al teletrasporto umano. La mia città ideale include l’utilizzo esclusivamente di energia rinnovabile e la presenza di numerosi parchi a aree verdi rigogliose di vegetazione. Il mio mondo ideale include uno sviluppo nell’ambito della medicina tale da poter curare ogni malattia, compresa una cura efficace al 100% contro i tumori. I miei principali timori e preoccupazioni sono in generale che con l ‘eccessivo proseguire della scienza in alcuni ambiti l’uomo finisca per distruggere se stesso: un esempio può essere la realtà virtuale." ************************************************************************* S050;"Oggi è una delle tante giornate che mi aspettano qui a Roma e le solite frenetiche mattine stanno conducendo migliaia di persone ai loro posti di lavoro. Da pendolare in ritardo quale sono, mentre mi reco all’ospedale come psichiatra, noto volti ancora offuscati dalla stanchezza. I fumi di scarico sono un ricordo lontano legato alla presenza di mezzi elettrici innovativi. Negli angoli della metro sono sempre presenti alcuni sfortunati senzatetto, forse senza neanche un futuro. La situazione italiana è in relativa crescita, ma minuscola rispetto al progredire delle altre nazioni. La maggioranza delle persone è danneggiata dall’economia dello Stato che rende tutti schiavi incapaci di reagire ai soprusi più evidenti. Tanti si recano da me per avere una risposta alle loro domande esistenziali, ma io non riesco che a limitarmi alle cure e ad alcune parole di conforto per sanare le loro depressioni. La ricerca in Italia è molto rallentata e i giovani sono costretti ad andare all’estero per trovare opportunità migliori. Ad ogni modo, c’è ancora qualcuno che resta nel proprio nido e molti progetti in ambito scientifico-tecnologico sono ampiamente riusciti. Si può dire che all’Intelligenza artificiale sia aggrappato il futuro di tutti noi grazie ai radicali cambiamenti che comporta nella vita di tutti. Oggi è possibile curare molte malattie grazie all’apporto dell’IA: il tumore non è più una piaga, nonostante la moltitudine di persone affette; è inoltre possibile prevedere terremoti e vulcani, perciò raramente ci sono vittime dovute a tali calamità. Anche la Pubblica Sicurezza è stata migliorata enormemente per la sicurezza negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie, favorendo così i viaggi. Il concetto di casa è totalmente cambiato: innanzitutto ci sono strutture di piccola dimensione per risolvere la sovra urbanizzazione delle grandi metropoli; poi, per le case più grandi sono stati ideati sistemi di gestione per la sicurezza a fronte di eventuali criminali, per la pulizia e per la preparazione dei pasti. Anche per chi possiede degli animali è tutto più facile: esiste uno spazio aperto apposito dove possono giocare e un impianto che fornisce loro cibo ed acqua. Le città sono dotate di scuole tecnologicamente all’avanguardia per istruire al meglio la società, a differenza di un tempo in cui non tutti potevano permettersi l’istruzione. Forse però i bambini si stanno troppo legando alla tecnologia, perché non capiscono che non è un giocattolo innocuo, ma una vera arma. Un sogno che ho è un maggiore attaccamento ad alcuni valori tradizionali che si stanno smarrendo, come la semplice amicizia con una persona, non con un robot. La mia città ideale include Nel mio piccolo posso fare tanto per il mondo, ma ci sono tempi da rispettare e non è facile come un “click”. Il problema di fondo nella mia città è che, ancora, gli spazi verdi sono pochi e non puliti, ma sfruttati ingiustamente. Si sta lievemente accentuando la sensibilizzazione delle persone, ma la mia città ideale include un approccio diverso nel convivere con la natura, che si deve far acquisire ai piccoli. Il mio mondo ideale include Secondo me, è troppo netto il divario tra i Paesi potenti e quelli sfruttati: è sempre stato così, sin da quando ero piccola. Il mio mondo ideale include un maggior rispetto nei confronti di chiunque. I miei principali timori e preoccupazioni sono un eccessivo distacco dalla realtà per fuggire nel mondo virtuale, oltre alle armi nucleari che, a malincuore, si sono sviluppate come il resto: gli uomini hanno più paura di vivere che di morire." ************************************************************************* S051;"Vivo nel mio paesino d’ origine, San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna. Ho costruito la mia casa un po’ fuori dal centro in modo da poter vivere tranquilla al riparo dal caotico traffico del centro. Mi sono laureata ormai da una quindicina d’ anni e conduco una vita piuttosto agiata siccome possiedo una carriera promettente. Il paese ha espanso notevolmente i confini rispetto a quando sono nata, quarant’ anni fa, rasentando in 40'000 abitanti. Nonostante questo, apprezzo il fatto che si sia evitato di costruire i palazzi troppo in verticale, preferendo un allargamento in senso orizzontale, lasciando quindi, comunque, il paese il più possibile così come è sempre stato sin dalla sua fondazione. Da anni ormai il dibattito più acceso verte sul tema della privacy. La tecnologia ha infatti facilitato parecchi processi, specialmente burocratici, ma molto spesso le fughe di dati sono state inevitabili, con conseguente disappunto degli utenti, che hanno visto messe in piazza tutte le loro faccende personali. Le due fazioni si schierano quindi sul cercare di migliorare le tecnologie o tornare al buon vecchio metodo: il cartaceo. Non mancano gli atti di terrorismo informatico, che hanno raggiunto il loro apice nell’ ultimo decennio, approfittando delle immense quantità di informazioni reperibili su internet, ora che è tutto computerizzato. Un’ innovazione che porta tanti vantaggi quanti svantaggi è l’ aver creato sistemi centralizzati che controllano riscaldamento, luci, serrature, cancelli, allarmi, telecamere e elettrodomestici all’ interno delle singole abitazioni. È certamente un ottimo modo per semplificare la vita alle persone, in quanto consente loro di avere sotto controllo ogni cosa anche se lontani da casa. Questa innovazione non creerebbe alcun tipo di problema se non fosse per il fatto che sta diventando sempre più facile per gli hacker violare l’ accesso di questi sistemi di controllo mandando in tilt tutto all’ interno della casa. Un altro dibattito molto acceso riguarda anche la clonazione. Infatti, nonostante permanga tuttora il divieto di clonare esseri umani, non mancano le manifestazioni a favore di questa procedura. La tecnologia ha fatto passi da gigante in quest’ ultimo periodo favorendo il lavoro dei ricercatori che ora dispongono di moltissime informazioni e strumentazioni in più rispetto a quando frequentavo io i laboratori dell’ Università. Possono indagare con più precisione i fenomeni che studiano, sia che si parli del campo medico, scientifico o storico. Un sogno che ho è viaggiare moltissimo e vedere tutti i posti che ancora non ho visitato e magari, un giorno, prendermi una pausa dal lavoro e fare il giro del mondo La mia città ideale include tantissimi parchi e aree verdi in cui potersi rilassare e godersi dell’aria fresca Il mio mondo ideale include una diminuzione degli sprechi delle risorse non rinnovabili e anche la possibilità, un giorno, di scoprire in che modo riprodurle artificialmente I miei principali timori e preoccupazioni sono il fatto che la mia privacy possa essere violata e che la tecnologia possa un giorno prendere il sopravvento e diventare un’arma a doppio taglio, danneggiando tutti coloro che ne fanno uso" ************************************************************************* S048;"Nel 2040 immagino di vivere in un mondo totalmente urbanizzato, dove vi siano ovunque, anche nei paesi più poveri, grattacieli e nuove imprese, ma anche spazi verdi in ogni città. Staró conducendo una vita in carriera, divisa tra lavoro e famiglia, quindi sempre impegna, ma soddisfacente dal punto di vista personale. In casa i problemi saranno i figli (la scuola, lo sport, e altre attività da far combaciare) e ovviamente il denaro. Nella società e nella mia comunità i problemi saranno più ampi, come il riscaldamento globale e i rifiuti, anche se si sarà vicini a una soluzione, grazie all’utilizzo di energia pulita e al basso livello di inquinamento raggiunto, inoltre spero che le guerre siano terminate e che ci possa raggiungere compromessi in modo pacifico. Le nuove tecnologie permetteranno di spostarsi più facilmente e velocemente, non solo sulla Terra ma anche nello spazio, di curare più persone in tempi più brevi e di produrre più cibo in modo da eliminare la fame nel mondo. I nuovi oggetti renderanno la vita più semplice, permettendo di usare il tempo solo per le cose importanti: aiuteranno nei lavori domestici, renderanno l’apprendimento più immediato e miglioreranno la sicurezza personale (senza però intaccare la privacy). La città in cui vivrò sarà molto sviluppata, ricca di edifici e mezzi trasporto efficienti, ma non mancheranno i parchi e le attrazioni, quindi sarò circondata da un ambiente lavorativo, ma anche ricco di spazi per il tempo libero. Vivrò con la mia famiglia in una casa lievemente spostata dal centro, non troppo grande, ma che possa comodamente ospitare 4 persone. Inoltre immagino di avere un giardino abbastanza grande, dove i miei animali (cani, gatti) possano correre. Infatti in futuro vorrei fare la veterinaria, avere il mio studio con colleghi e pazienti affezionati, ma oltre a questo fare la moglie e la madre. Quindi, starò conducendo una vita in famiglia, ma anche di lavoratrice che manda avanti una piccola attività. Un sogno che ho è di aiutare gli animali in via di estinzione. La mia città ideale include servizi ottimizzati, giardini e imprese di successo, oltre che luoghi di intrattenimento. Il mio mondo ideale include l’assenza di guerre e della povertà, la possibilità di viaggiare nello spazio e sviluppi nella medicina. I miei principali timori e preoccupazioni sono di non avere successo in futuro, di non riuscire a creare una famiglia, di avere debiti. Ora riguardano soprattutto la scuola." ************************************************************************* S047;"Il luogo dove mi immagino vivere nel 2040 è in un altro pianeta, dove si possono generare risorse infinite poiché si è riuscito a capire come sintetizzare ogni materiale anche in modo artificiale, condurrei una vita benestante in cui non vi è uno stato di povertà poiché la ricchezza è gestita dall’intelligenza artificiale che compie i lavori e porta i soldi allo stato e con quelli mantiene i suoi abitanti, i tipi di problemi che affronterò nella società saranno quelli riguardo la felicità : in un mondo così perfetto è difficile essere felici poiché non manca niente. Le nuove opportunità sono ovviamente quelle di dedicare il tempo a ciò che mi piace, ovvero uscire con gli amici oppure finire i miei studi sulla politica senza pensare a un relativo guadagno poiché nel 2040 la moneta o qualunque valuta non ci sarà più. Un sogno che ho è quello di collegare un pianeta all’ altro e di applicare la congelazione dei corpi così da permettere una vita perpetua a chiunque. La mia città ideale include uno skatepark, tanti bar, tanti parchi e soprattutto un clima che non danneggi la salute. Il mio mondo ideale include la presenza di ponti che colleghino gli stati separati dagli oceani, una collaborazione tra tutti gli stati per creare gli Stati Uniti del mondo. I miei principali timori e preoccupazioni sono l’abuso delle tecnologie che porterà a un regresso dell’attività mentale umana e lo sfruttamento con secondi fini di queste tecnologie." ************************************************************************* S044;"Nel 2040 mi immagino una giornata in una città al passo con i tempi, non troppo affollata come Tokyo ma neppure un paese di campagna. Qui l’uomo e la macchina lavorano assieme, ognuno con i propri ruoli e, dove l’uomo non riesce la macchina lo aiuta. Ovviamente il principale argomento in discussione è il tasso di disoccupazione che sta aumentando in modo vertiginoso, il quale può essere paragonato ad una “selezione naturale” tra noi esseri umani. Però la questione è molto seria, nessuno sa quale sia il modo migliore per risolverla senza arrecare danni al livello di tecnologia raggiunto e cercando di dare un ruolo a tutte le persone senza lavoro. Molti disoccupati migrano da città tecnologiche per arrivare a luoghi meno sviluppati nel tentativo di trovarsi un posto nel mondo, altre si arrendono e si abbandonano nella realtà virtuale con lo scopo di guadagnare qualche moneta e sopravvivere, mentre le persone più benestanti lavorano per offrire sempre più servizi alla comunità. Le risorse non rinnovabili sono ormai finite dopo anni di consumo sfrenato, però a seguito dello stazionamento delle persone e la conseguente diminuzione dell’utilizzo delle automobili, si è optato per le energie rinnovabili e la nucleare, diventata sicura grazie alla tecnologia moderna. In questa società futuristica mi immagino una di quelle persone che hanno e stanno contribuendo a costruire tecnologie sempre più sofisticate nel tentativo di appagare tutte quelle persone distrutte da questa società e questo mondo ormai sfinito. La mattina mi sveglio e mangio la colazione cucinata dal mio robot domestico, mi preparo e vado a lavorare. Al contrario di molti film futuristici, la tecnologia non ha portato quartieri grigi e pieni di fumo, ma strade pulite e decorata con tanto verde tenuto in buone condizioni da un’agente della pulizia e i suoi robot collaboratori. La giornata continua, si va a pranzo, si riprende il lavoro, e infine si torna a casa, dove la mia compagna ha lavorato assieme al nostro robot nel pulire e gestire la casa. Dopo cena, ogni tanto si esce con gli amici, oppure si guarda un bel film, prima di sdraiarsi sul letto e abbandonarsi nel mondo dei sogni, sempre e per sempre il miglior luogo dove una persona può rifugiarsi. Un sogno che ho è riuscire a creare della tecnologia in grado di appagare le vite umane destinate a diventare sempre più infelici a causa dell’andamento della società corrente. La mia città ideale include un piccolo paese indipendente, di persone giuste e che si conoscano tra di loro, in grado di sostenersi da sole grazie alla tecnologia. Il mio mondo ideale include qualcosa di irrealizzabile, ovvero la scomparsa delle guerre, dell’avidità e dell’egoismo delle persone in modo che non ci siano individui che pensino solamente al proprio portafoglio ma piuttosto al benessere personale minimo per una vita normale, in modo che le risorse dei vari settori (primario, secondario e terziario) siano accessibili da tutti in egual modo. I miei principali timori e preoccupazioni sono che i miei contemporanei non accettino l’idea di vivere a contatto con tale progresso scientifico e la conseguente trasformazione del mondo in un campo di battaglia." ************************************************************************* S046;"Negli ultimi anni Bologna è cambiata moltissimo, finalmente l'innovazione tecnologica ha trovato uno stabile equilibrio con la natura e ciò si può notare in ogni aspetto della vita quotidiana. Le abitazioni ad esempio sono tutte dotate di pannelli solari e fotovoltaici e la gente si muove in città grazie ad efficienti mezzi pubblici, ovviamente elettrici. Ci sono comunque ancora molte automobili, ma queste sono quasi tutte elettriche: la gente ha cominciato ad utilizzarle in modo consistente da quando è aumentato il numero di stazioni di ricarica. Quanto a me, io lavoro come dirigente in una azienda fuori città che si occupa di ricerca e produzione di sistemi per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. Nel mio lavoro vi è un larghissimo impiego di strumenti informatici, tuttavia negli ultimi anni non è calato il numeri di tecnici e operai, ma c'è stato un sensibile cambiamento nel campo in cui questi lavorano: gli strumenti tecnologici hanno infatti bisogno di esperti per la loro gestione. Sono ancora presenti dunque tutti quei problemi tipici dei rapporti umani sul luogo di lavoro, che possono magari scaturire da dibattiti riguardanti argomenti di attualità. Per fare qualche esempio, temi caldissimi sono quelli del campo della bioetica: i progressi scientifici hanno reso possibili cose impensabili qualche anno prima, ma moltissima gente continua a respingere e protestare contro pratiche come quella della clonazione e dell'uso spropositati di OGM. Fuori dal lavoro, ho cercato di mantenere quante più amicizie possibili, in questo devo dire che i social network mi hanno aiutato, dato che tutti li utilizzano. Purtroppo si stanno riducendo sempre più le occasioni per incontrarsi dal vivo, ma questo è dovuto anche al tempo occupato dal lavoro. Anche in casa purtroppo, quando sto con la mia famiglia, noto che .si tende a passare più tempo sui dispositivi elettronici e socializzare un po' meno. Questa tendenza si può combattere, ma è l'altra faccia della medaglia dell'innovazione. Un sogno che ho è riuscire a realizzare o collaborare per la realizzazione di qualcosa che possa fare del bene agli altri e alla natura. La mia città ideale include edifici moderni che si alternano a spazi verdi. Il mio mondo ideale include una nuova mentalità, aperta alle diversità ed all'integrazione. I miei principali timori e preoccupazioni sono il regresso della società o l'odio delle persone." ************************************************************************* S049;"È il 24 dicembre 2040 e io sto camminando lungo South Bank a Londra. Cammino velocemente perché sono in cerca degli ultimi regali di Natale, come al solito mi sono ridotta all’ultimo minuto e non posso godermi il sole che si riflette sul Tamigi, è una giornata di sole anche se solo due giorni prima ha nevicato. Sorrido tra me e me pensando a quando ero piccola e gli adulti affermavano che non esistevano più le mezze stagioni; beh oggi non esistono più neanche le stagioni. A causa del surriscaldamento globale, infatti il meteo è sempre più imprevedibile e perfino in una città come Londra si prospetta un Natale con venti gradi. Il mio cip auricolare mi avvisa: una chiamata in arrivo. È Teo, mio figlio, mi dice che i nonni sono appena arrivati a casa nostra dopo i consueti venti minuti di volo che ci separano da Bologna. Prendo lo speedtube e mi ritrovo nel nostro appartamento di Peckam dopo due minuti esatti. Entrando in casa noto che il mio contatore di CO2 è ancora aumentato: le emissioni stanno nuovamente superando i limiti imposti dal Cop65, un serio problema mondiale ma anche una sconfitta personale dato che ho speso gli ultimi dieci anni della Ia vita lavorando per questa causa in qualità di fisico. C'è però un nuovo progetto che stiamo mettendo a punto in collaborazione con un'equipe di chimici che lavora sull’attrazione molecolare dei gas serra e che potrebbe risultare sorprendentemente efficace. Mia mamma mi viene incontro all'ingresso e smetto di pensare al lavoro, è Natale e voglio concentrarmi solo sulla mia famiglia e sui miei amici. La abbraccio forte poiché non la vedo da quasi quattro mesi dato che ultimamente sono stata sempre in giro per il mondo per lavoro. Quando entro in cucina un sorriso mi affiora sul viso alla vista di tutta la mia famiglia riunita. Di nuovo il mio cip si accende e mi comunica che i miei amici sono in arrivo. Una mezz’ora dopo ci sediamo tutti a tavola, siamo più di trenta e io sono felice. Teo sta giocando con i suoi cugini e con i figli dei miei amici. Santiago, il mio compagno nonché padre di Teo, mi si avvicina e mi propone di aprire il tetto, io acconsento volentieri, lui si alza e premendo il pulsante apposito rimuove il tetto del nostro attico e tutti alziamo gli occhi le ammirare il cielo sopra di noi protetti dalla sottile lamina in vetroresina che abbiamo fatto installare. Un sogno che ho è trovare un lavoro che mi piaccia e che sia utile al mondo. La mia città ideale include tanti spazi verdi, poco inquinamento e mezzi di trasporto comodi e veloci. Il mio mondo ideale include un maggiore rispetto per l'ambiente. I miei principali timori e preoccupazioni sono non trovare la mia strada nella vita." ************************************************************************* S053;"Nel 2040 mi immagino di vivere nella città di Milano in un piccolo appartamento situato nel centro della città, svolgo il lavoro di rappresentante per un marchio che produce apparecchi informatici. Essendomi trasferito da pochi mesi mi trovo in difficoltà nel frequentare nuovi amici esclusi alcuni colleghi di lavoro con i quali esco solamente a mangiare durante la pausa pranzo e con cui mi concedo qualche chiaccherata; discutiamo prettamente di argomenti correlati all’ambito lavorativo e nella fattispecie sulle ultime apparecchiature introdotte sul mercato dalla fabbrica. Questo nuovo lavoro mi offre la possibilità di girare il mondo allo scopo di esportare il prodotto in diversi paesi molto differenti tra di loro permettendomi inoltre di conoscere nuove persone ma soprattutto diverse etnie e culture valorizzando ancora di più il significato e l’importanza della globalizzazione. In casa ormai penso solo a rilassarmi perché sono in possesso di nuovi macchinari di ultima generazione in grado di pulire la casa, compresi i vetri e gli arredamenti oltre a ovviamente il vestiario; anche in cucina sono presenti nuove macchine che essendo dotate di un menù digitale riesco a realizzarmi con un semplice click una qualsiasi pietanza. Possiedo inoltre un’automobile volante anche se non di primissima generazione perché in questo momento non me la posso permettere. Durante la sera quando ho finito il lavoro ed ho cenato se non sono troppo stanco esco in centro recandomi in qualche club della città per cercare di creare nuove amicizie. Un sogno che ho è lavorare all’interno del team automobilistico della Ferrari in Formula 1. La mia città ideale include uno sbocco sul mare per rilassarmi in spiaggia durante il tempo libero. Il mio mondo ideale include la pace nel mondo e la fine della povertà nei paesi che ne soffrono ora. I miei principali timori e preoccupazioni sono l’incombere di nuove guerre e l’utilizzo di armi utili per la distruzione di massa." ************************************************************************* S052;"In una mia giornata tipo del lontano 2040 immagino di vivere a Bologna, città evoluta nel tempo e resa più moderna grazie a nuovi strumenti e tecniche più tecnologiche. La vita che sto conducendo è piuttosto frenetica, causa impegni lavorativi e familiari. Sicuramente tra i problemi che sto affrontando ci sono gli inconvenienti del lavoro, e nella società si discute invece di problemi di livello più alto come la disoccupazione nel paese, mentre nella mia comunità si discute su problemi a livello gestionale della città e dei dintorni, soprattutto nella stagione invernale, quando inizia il periodo delle nevicate. Con l’avanzamento della tecnologia e la modernizzazione di alcune tecniche, certamente si può vedere un miglioramento su diversi campi: nuovi macchinari, sviluppi anche nei settori totalmente arretrati, e questo presuppone nuove opportunità di gestire gli inconvenienti e i problemi causati per esempio da sbalzi meteorologici, come per esempio grandi nevicate o allagamenti che bloccano un’intera città. L’ambiente circostante sarà completamente cambiato, tecnologie super avanzate e accessibili ormai a tutti, tra cui ottimi sistemi per proteggere l’ambiente naturale dalle opere dell’uomo, le case sicuramente saranno quasi tutte rese anti sismiche e si costruiranno sempre più grattacieli e palazzi con un numero di piani elevato, la città sarà resa più ecologica con misure di protezione contro l’inquinamento delle macchine, e sarà approvata la messa appunto di nuovi mezzi di trasporto elettrici. La vita sociale che condurrò sarà frutto di amicizie nate sul lavoro, con impegni che occuperanno per la maggior parte il weekend, e durante la settimana mi dedicherò alla famiglia. Un sogno che ho è quello di riuscire a raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissata sul lavoro che in futuro vorrò fare. La mia città ideale include una componente storica che ricordi le origini dalle quali proviene, è una componente moderna e tecnologica, così da stare al passo con il resto del mondo. Il mio mondo ideale include rispetto per l’ambiente e la natura ma anche progresso della tecnologia. I miei principali timori e preoccupazioni sono di rendermi conto di non essere compatibile caratterialmente con l’approccio al lavoro dei miei sogni ma anche che le mie aspettative sulla vita che condurrò una volta trovato lavoro siano più alte rispetto alla realtà effettiva." ************************************************************************* S040;"Nel 2040 mi immagino di vivere in un piccolo paese non lontano dal posto di lavoro in una grande città. Molto probabilmente starò conducendo una vita frenetica, di corsa e impegnata in mille faccende. Ligia al dovere, lavorerò con impegno nell’attività che svolgerò (forse in laboratorio) e mi dedicherò ad attività di volontariato nel tempo libero. Molto probabilmente sarò piena di problemi per quanto riguarda il mio piccolo, ma a livello sociale i problemi da affrontare potrebbero essere la scelta di un governo, i passi avanti della ricerca e i problemi riguardanti il pianeta, l’ecosistema e il clima. Saranno sicuramente avanzate le tecnologie, anche se non riesco ad immaginare fino a che punto. Mi immagino un ambiente simile a quello di oggi ma con una maggior cura verso le abitazioni, le strade e le costruzioni, dotate e regolate da un’intelligenza che sostiene e aiuta quella umana. Le possibilità per il futuro includeranno una maggiore facilità nelle comunicazioni, nello scambio di idee e nei trasporti tra diverse parti del mondo. Quindi una posiibilità che avrò sarà quella di viaggiare per imparare e fare nuove esperienze. Il tipo di vita sociale sarà probabilmente limitato alle persone care e rivolto all’”intrattenere” le più bisognose. Un sogno che ho è poter lavorare in tranquillità nell’ambito scientifico La mia città ideale include industrie e uffici appartenenti a tutti gli ambiti lavorativi in modo da trasmettere, agevolare e condividere le conoscenze e le esperienze. La mia città ideale include anche la campagna, rappresentante del settore primario. Il mio mondo ideale include collaborazione e buone possibilità di lavoro (e non solo) per tutti i cittadini. I miei principali timori e preoccupazioni sono trovare persone che non sono in grado di accettare qualsiasi tipo di cosa o persone troppo disinteressate e vivere in un luogo dove le idee e le mentalità sono ancora arretrate e non aperte al futuro." ************************************************************************* S035;"Mi alzo nella mia casa domotica, incui tutto può essere controllato dal mio smartphone ed esco nel mio giardino a prendere la mia nuova Alfa Romeo, equipaggiata con un motore a combustibile, in modo da non rinunciare al suo rombo, in grado però di limitare ad una quantità minima allo 0 le emissioni inquinanti grazoe ad un sistema di filtri nello scarico. Dopo avere messo in moto vado al lavoro attraversando La nuova tangenziale sotterra da anti inquinamento acustico e arrivo ai laboratori di biologia dell’università. Li insieme ai miei colleghi studio le cellule staminali ed i possibili loro usi in campo sanitario farmaceutico. Un mio grande amico lavora invece in campo chimico e sta studiando per trovare un modo di sintetizzare in modo più efficiente alcuni materiali rari già riprodotto in laboratorio, come il litio o il grafene. Tornato a casa discuto con mia moglie, che non si è mai del tutto convinta della sicurezza dell'energia ricavata dalla fusione nucleare, benchè essa stessa lavori in quel campo. Tutto sommato si sta molto bene in questo 2040, non sarebbe così se attorno al 2020 ci fossimo dati una svegliata! ************************************************************************* S041;"Riflettendo su dove potrei abitare mi viene in mente la Norvegia. La mia vita non sarebbe affatto facile infatti io sarei un'immigrata che si è guadagnata il proprio posto in una nuova società. La nazione si trova nel nord Europa e la vita è caratterizzata da freddi inverni e tiepide estati, ma la sua caratteristica principale è la notte polare, ovvero il periodo di sei mesi in cui è sempre notte. Sarei un neurochirurgo specializzato nella robotica chirurgica, e fuori dal lavoro avrei un marito ed un figlio con cui condividere la mia vita. La città sarebbe caratterizzata da case dotate di una tecnologia innovativa, capace di attirare la poca luce che sfiora questa nazione e amplificarla attraverso finestre-specchi per ridurre il consumo di energia elettrica all'interno dell'abitazione. Ogni casa è dotata di una serra proporzionata alla metratura dell'alloggio. Questa consente alla famiglia di coltivare i propri ortaggi e i propri frutti, che non potrebbero crescere con una tipica agricoltura intensiva a causa del clima. Sarebbe una città colorata, dotata di parchi e spazi a misura di bambino. Uffici pubblici, scuole e un nuovo tipo di educazione. Non più la solita lezione frontale e passiva, e con gli zaini pieni di libri, ma gli alunni sarebbero strettamente coinvolti in ogni lezione, imparando attraverso strumenti digitali avanzati. Ogni comunità si trova ad affrontare problemi ma nel 2040 spero che si arrivi a capire che è necessario un bene comune per avere il bene personale. Per questo motivo la società in cui sono inserita è una società unita, dove ogni essere umano affronta gli stessi problemi degli altri. Ogni nucleo familiare cerca di creare il proprio sostentamento ma aiuta gli amici e i parenti in caso di necessità. Ci sarebbe un'istituzione efficiente dedicata all'aiuto del prossimo con diramazioni su tutto lo Stato. La società è in grado di fornire stimoli di crescita ai giovani e nuove occasioni per gli adulti, affinchè tutti, in un modo o nell'altro, possano sentirsi utili a qualcosa di più grande. Sarei occupata in attività di volontariato, mi dedicherei al mio lavoro e alla mia famiglia. Nel tempo libero, inoltre, cercherei di coltivare le amicizie e i rapporti con la famiglia di mio marito, dato che la mia è rimasta in Italia. Un sogno che ho è avere un lavoro che possa darmi grandi soddisfazioni, perché il lavoro è ciò che dà dignità all'uomo ed è la prima fonte di tristezza quando si è obbligati a fare qualcosa che non piace pur di sopravvivere. La mia città ideale include uno spazio di aggregazione, affinché si possa creare la maggior coesione possibile tra le persone Il mio mondo ideale include il valore della meritocrazia. I miei principali timori e preoccupazioni sono perdere di vista i valori su cui è basata la mia vita, perdere le persone che amo e non trovare la strada giusta per me. " ************************************************************************* S038;"8 di mattina del 22 dicembre 2040, Bologna Residence Quarters, zona Parco TALON, già fu Casalecchio di Reno. Buongiorno, Guten Tag, Good morning, Nin Hao. E ti pareva che l’hardware della mia casa intelligente non andasse in tilt con le lingue anche oggi. Del resto è colpa mia, io l’ho programmato affinché riesca a mantenere sempre in allenamento il mio bagaglio linguistico in modo “originale”; i miei figli, ormai, si fanno scaricare a livello neuroni le tutte le competenze necessarie. Oh, che sbadato, non mi sono presentato: sono Alessandro, membro del “Techno Pool” di ingegneria meccatronica; questo puó forse spiegare il mio essere benestante. Ma del resto, questo è il mondo adesso: chi si è dedicato alle scienze, alle tecnologie, alla riscoperta dell’antico grazie alle tecnologie, e alla formazione dei piccoli “cuccioli d’uomo” se la passa bene. Per il resto beh…. Non vi è stato nulla da fare. Quando ero piccolo temevo molto i conflitti tra uomini grandi(ma come coriandoli. Ascoltate Caparezza nel vostro tempo?) per i loro meri, stolti interessi. Ma, nel buio 2025, prossimi ormai a una catastrofe naturale -molto più terribile di ogni guerra- e in mezzo a tanti focolai militari sono state create in Europa, Indocina, Australia e Ameirca Latina delle “zone Eden”. Mentre fuori i nostri coetanei si massacrano senza ragione ( ne esiste una ammissibile logicamente per la guerra?) qui tutti quelli contrari si sono riuniti. In queste zone, ognuna con nomi fantasiosi come Campi Elisi, Valhalla, Cerchio degli Spiriti magni la società progredisce secondo la semplice natura dell’uomo: usando la razionalità. Queste zone sono “bolle” di atmosfera pulita, circondate da spesse foreste, un tipo di territorio “rindondante”: grazie a sistemi di irrigazione come quelli a goccia e le opportune modifiche al DNA dei virgulti, i giardini verticali guariscono la nostra aria. Certo in queste aree non c’è nemmeno un auto a disturbare. Detto ciò è il 23 dicembre, ho un Babbo Natale da rispettare io!! Ma niente paura: con il giusto quantitativo di euro, tanta pazienza e un po' di zucchero sono al negozio. Ah già, quel genio di Hawkins ha lasciato degli appunti dove teorizzava il teletrasporto; uno dei suoi alunni li ha ripresi e nulla, ora è un magnante che commercia teletrasporti. Vanno ad elettricità, provenienti dalle nostre centrali a fusione nucleare. L’energia non è un problema, e riusciamo a teletrasportare anche grandi carichi di massa. Beh entro in negozio e la robocassiera mi si avvicina. Qui, perdonate la fierezza, ma ne sono co autore: sono automi guidati da intelligenza artificiale, che gli permette di scegliere come adeguarsi a ogni situazione, e di correggersi nel caso riscontrassero un errore in tempi infinitesimali, senza andare in crash. Abbiamo creato una squadra di imbonitori in soldoni. E come non detto, mentre mi accompagna a cercare ciò che avevo chiesto mi espone tutte le offerte disponibili (avevo detto che serviva pazienza no?) ma alla fine troviamo tutto. Alla cassa, sul mio chip intracutaneo (tra il pollice e l’indice) viene immesso un software a durata che gestirà il drone porta carico fino a casa, per poi lasciarlo libero di volare alla base. Essi sono quasi infiniti, in quanto con le batterie unicamente a metalli rari e dei pannelli solari sul dorso, vanno dritti per lunghi tratti che è un piacere guardarli. Dallo stesso chip viene emesso via etere il pagamento con codice criptato, è un messaggio arriva sul display dei miei occhiali; oh rabbia, ho speso qualche cosa come mezzo stipendio. Beh, lavoro finito, torno alla base. Vi chiederete i regali che ho comprato cosa possano essere; beh sono il nuovo tipo di videogioco: in ogni “storia” si impersona un personaggio storico famoso, e l’obbiettivo è tenere la pace per 100 anni. In modalità difficile si diventa il capo di stato maggiore americano durante Pearl Harbour, in quella facile Ottaviano Augusti durante la omonima pace di due secoli. In questo modo i bimbi imparano la pace, la collaborazione, e la loro importanza. A proposito, sapete delle scuole? Come vi avevo preannunciato, non ci sono. Le competenze vengono caricate sul cervello umano come stimoli nervosi, favorendo la costruzione di collegamenti neuronali; in seguito, i bimbi per 4 ore al giorno cinque ore alla settimana dai 6 ai 16 anni fanno molti laboratori pratici di diverso genere, dalla botanica alla archeologia. A 16 anni, scelgono la loro strada e fino ai 22 anni studiano alle università per specializzarsi o diventare dei “padri scrittori”, sapienti che scelgono che competenze affidare alle nuove generazioni. In quanto capo del mio pool, assieme a un collega siamo i padri scrittori della fisica a livello più pratico; alcuni colleghi di Astronomia si occupano invece della parte più teorica. Adesso devo scappare, che sono tornati e saranno affamati come lupetti; a presto! Un sogno che ho è che il mondo abbia la pace La mia città ideale include una società multietnica Il mio mondo ideale include si basa sulla sicura logica I miei principali timori e preoccupazioni sono che l’uomo non viva secondo natura, ossia come animale politico e razionale. Quando ciò non accade, è il caos" ************************************************************************* S042;"Oggi è il mio compleanno, YY gennaio 2040. È freddo qui a Ginevra, troppo freddo anche per questo mese, il termoregolatore non ce la fa ( e come se non bastasse il cielo è sempre coperto, i pannelli contano ben poco) e devo girare per l’appartamento imbacuccato a cipolla. Andare al Cern proprio non se ne parla, c’è troppa neve per strada. Hanno provato col sale, ma è contato poco o nulla. Me ne starò sul divano a guardare qualche serie tv, credo di avere addirittura la febbre. Mi siedo sul divano (gelido) e con colpo d’occhio provo ad accendere lo smartpad che ho appeso al muro del salotto, inutilmente. Qualche componente deve essere stato danneggiato dal freddo. Mi alzo, stizzito e sempre più intirizzito, e inizio a passeggiare nervosamente per la stanza. Possibile che non ci sia un modo per scaldarmi? Mi viene in mente di chiamare Riccardo, un collega conosciuto al Cern con cui ho legato molto nell’ultimo periodo. Anche lui sarà bloccato in una situazione simile alla mia. “Hearphone chiama Riccardo.” Sento l’auricolare sulla mio orecchio destro fremere un istante e poi parte la chiamata. “Pronto, tutto bene? “Non del tutto Riccardo, sto morendo di freddo, la termoregolazione non ce la fa”. “ Eh ci credo che non ce la fa, sembra di essere in antartide. Proprio una brutta roba.” “ E tu come sei messo?” “ Ah io acceso un fuoco.” ”Un fuoco? E come hai fatto?” “ Ho usato i vecchi fiammiferi di mio nonno…. Sai che li ho sempre con me, ma non immaginavo che li avrei utilizzati un giorno…” “ Ah.. Ah… capisco… geniale… grazie Riccardo, grazie…” Ma di che non preoccuparti... buona giornata” ”sì… buona giornata a te…”. A questo punto Riccardo non aveva tutti i torti. Un fuocherello non sarebbe stato male. Ma io avevo dei fiammiferi? Direi proprio di no. Come fare ad accendere un fuoco? E intanto avevo sempre più freddo, più freddo... Un sogno che ho è che col tempo l’umanità si affidi sempre meno ai combustibili fossili e alle risorse non rinnovabili. La mia città ideale include una efficiente rete stradale, edifici che rispettano tutte le norme di sicurezza, del verde in ogni via e parchi curati e un costante controllo dei quartieri più difficili. Il mio mondo ideale include la collaborazione di tutti gli uomini per il progresso della razza umana e la salvaguardia della terra. I miei principali timori e preoccupazioni sono l’impatto umano sull’ambiente e lo sfruttamento dei paesi meno industrializzati." ************************************************************************* S039;"Nel 2040 mi vedo in un paese estero, a condurre una vita agiata con la mia famiglia e con un ottimo lavoro. Immagino che con l’avanzare della tecnologia i problemi più discussi nella società del tempo saranno di argomento etico e morale, in quanto bisognerà stabilire fin dove l’intervento umano può agire e soprattutto come. Probabilmente, infatti, come già sta accadendo, la tecnologia in ambito medico sarà diverse volte migliore rispetto a quella a noi contemporanea, tanto da arrivare a sostituire completamente alcune parti biologiche del corpo umano. Stesso ragionamento vale anche per tutte le intelligenze artificiali che piano piano stanno prendendo sempre più autonomia e capacità di calcolo. Immagino anche come la tecnologia possa essere diventata parte integrante della vita privata: domotica, trasporti, sistemi di infotainment, sistemi multimediali e simili (per esempio versioni più complete e sviluppate di quelli che ora sono Google home o alexa, auto a guida autonoma, ma anche treni a levitazione magnetica). Questi cambiamenti nella vita privata causeranno anche cambiamenti nella vita sociale delle persone, come già una volta è successo con l’avvento dei social network: varierà il modo di conoscere persone nuove ma soprattutto saranno implementate le possibilità di comunicare da posizioni remote, ad esempio, con dei primi prototipi di ologramma. Un sogno che ho è finire gli studi e intraprendere una carriera all’estero La mia città ideale include servizi all’avanguardia Il mio mondo ideale include una società basata sul rispetto e l’uguaglianza I miei principali timori e preoccupazioni sono che l’uomo sviluppi tecnologie che superino limiti etici e morale." ************************************************************************* S034;"Ho quarant’anni e vivo a Napoli, come lavoro faccio l’astronomo all’Osservatorio Astronomico di Capodimonte. Sto facendo una vita normale: vivo in una villetta unifamiliare con mia moglie e due figlie, di 12 e 8 anni, come hobby gioco a calcetto con i miei amici quando ho del tempo libero e, lavoro permettendo, aiuto la figlia più grande a fare i compiti di matematica. In questi anni ci sono molti problemi che in pochi vogliono affrontare tra cui l’inquinamento delle acque, infatti, quando in estate andavo al mare, vedevo ogni volta emergere dall’acqua tantissimi rifiuti in plastica. Un altro problema è legato alla mafia ancora presente nel nostro paese ma molto indebolita rispetto al passato però ancora molto pericolosa. Fortunatamente non c’è più l’inquinamento dell’aria grazie all’aumento di vendita di auto elettriche e per l’aumento di fabbriche ecologiche. In più ho sentito in giro che stanno iniziando a vendere dei robot per persone disabili e per la sicurezza delle persone, una grandissima innovazione che, appena sentito la notizia, mi ha fatto sentire più felice. In questi ultimi anni stanno vendendo cellulari che stanno rendendo asociali tutti i ragazzi ma non le mie figlie che preferiscono uscire, sono fiero di loro. In quanto a me, il cellulare lo uso raramente e preferisco uscire con i miei amici; del tutto differente del 2018 quando lo usavo sempre. Un’altra cosa che mi ha reso molto felice e il blocco della vendita delle sigarette che venivano fumate da ragazzi non ancora maggiorenni ma finalmente non si possono più comprare. Un sogno che ho è di fare come lavoro l’astronomo; La mia città ideale include l’utilizzo di auto elettriche, presenza di robot che aiutano le persone; Il mio mondo ideale include la mancanza d’inquinamento, mancanza di nuvole alla sera ed eliminazione dell’inquinamento luminoso così posso vedere le stelle col mio telescopio; I miei principali timori e preoccupazioni sono non essere un astronomo, non essere un ottimo padre e un ottimo marito." ************************************************************************* S043;"Nel 2040 penso che vivrò in un paesino tecnologicamente avanzato grazie allo sviluppo di nuove forme di internet e di utensili. La mia vita sarebbe tranquilla e probabilmente molto sedentaria per via delle tecnologie che mi hanno permesso di fare qualsiasi cosa senza muovermi da casa. Sicuramente ci saranno nuovi problemi da affrontare come il riscaldamento globale che provoca lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento delle maree, la quasi totale mancanza di petrolio poiché è stato troppo utilizzato nei decenni precedenti e anche l’inquinamento dei mari con le vaste isole di plastica che provocano la morte di moltissime specie di pesci. Io potrei trovare un nuovo lavoro che mi garantisce maggiori guadagni oppure potrei crearne uno grazie allo sviluppo di nuovi settori. Il mondo sarà pieno di nuove tecnologie che cambieranno la nostra vita di tutti i giorni. Le città e gli ambienti che mi circondano saranno diversi, pieni di case super avanzate, poca campagna da poter coltivare e molte persone che si sentono superiori per il loro stato sociale. Anche le case saranno diverse con i loro oggetti molto più moderni e le stanze che si saranno trasformate in ambienti di lavoro grazie alla modernizzazione. La mia vita sarebbe quindi circondata dalla tecnologia e trarrebbe da essa ogni forma di sostentamento e di divertimento. Un sogno che ho è poter vivere senza preoccuparmi di cosa dovrò affrontare domani La mia città ideale include negozi e zone di svago Il mio mondo ideale include la pace I miei principali timori e preoccupazioni sono non riuscire a mantenermi economicamente e il fatto che la tecnologia possa danneggiare la società" ************************************************************************* S036;"In un ipotetico inverno del 2040 mi immagino di vivere in una casa in campagna tranquilla e isolata dove posso dedicarmi a ciò che mi piace più fare. Una sorta di fattoria. La vita di campagna però non mi isola dai problemi della comunità contemporanea. Le tecnologie avanzano nel diventare sempre più sorprendenti e c è chi non vede in modo positivo questo avanzamento tecnologico. Però nuove tecnologie possono risultare utili, se usate in giusta misura , per ridurre il numero di tutte le attività che l’uomo non può fare. Seppur una casa di campagna, la mia , è tenuta al passo con le nuove tecnologie e i miglioramenti opportuni per una casa a stretto contatto con la natura. I pannelli solari sul tetto, un sistema di accensione e spegnimento luci automatico in base alla luce esterna, riscaldamento regolato sulla temperatura esterna; in giardino sono presenti sensori per l'indice di umidità del terreno, piccoli robot che tagliano il prato e lo puliscono dalle foglie e dalle erbacce. Per quel che riguarda la mia vita sociale, un efficiente sistema automatizzato di tram mi permette di raggiungere la città con facilità. Le comunicazioni per apparecchiature avvengono con molta facilità , infatti posso fare non solo video chiamate ma anche chiamate a ologrammi. Un sogno che ho è la creazione di macchinari e attrezzature capaci di risolvere i maggiori problemi dell'umanità La mia città ideale include un sistema di servizi efficienti, in modo che le persone possano vivere al meglio. Il mio mondo ideale include una maggiore e più facile possibilitá nei trasporti e nelle comunicazioni. I miei principali timori e preoccupazioni sono il fatto che l’umanità nel progresso veda sempre un qualcosa che va sfruttato al massimo , questo potrebbe comportare dei problemi e dei disastri nel momento in cui l'eccesso venisse effettuato su una scoperta potenzialmente pericolosa." ************************************************************************* S037;"Nel 2040 vorrei svegliarmi in una casa grande e moderna, e vivere con le persone a me più care. Vorrei stare conducendo una vita dignitosa, vorrei avere un lavoro stabile, importante e che mi soddisfi, possibilmente in ambito tecnologico, come lavorare a Google (se ci sarà ancora). In casa mi piacerebbe avere tanti piccoli oggetti tecnologici che ora non esistono, come cose che volano e che funzionano senza la mano dell'uomo e la casa si dovrebbe pulire da sola. La casa me la immagino a due piani con vetrate molto grandi e mi piacerebbe essere in una zona molto verde. Mi vorrei anche occupare della vita della comunità, come della politica che visto come è ora e sperando non peggiori, va migliorata, ma anche dare una mano in generale per fare funzionare bene l'ambiente dove si vive e renderlo sempre più piacevole. Mi immagino un ambiente del tutto diverso da ora, basta vedere come eravamo nel 1990 e come siamo ora, in 30 anni è cambiato tutto. Le macchine sicuramente cambieranno, usando combustibili differenti anche da quelli che usiamo oggi, ci saranno invenzioni e scoperte che cambieranno la nostra vita che ora non possiamo immaginare, chissà magari il teletrasporto, anche di informazioni, oppure verrà dimostrata la teoria delle stringhe dandoci un'idea del mondo del tutto differente, magari qualche umano avrà già camminato su Marte, i telefoni forse non esisteranno più o saranno cambiati del tutto e magari viaggeremo nel tempo. Ma anche se tutto questo rimanesse fantascientifico, spero comunque che l'uomo migliori da se , cosa forse ancora più difficile. Nel 2040 vorrei avere un mondo in pace e che funziona bene. Un sogno che ho è che tutte le persone del mondo possano andare a scuola ed essere educate a rispettare le leggi, lavorare e essere responsabili. La mia città ideale include tanti servizi e luoghi dove ricrearsi per i cittadini. Dovrebbe includere tanti parchi campetti da basket, calcio e tutti gli sport e mantenerli bene. I servizi come il trasporto dovrebbero essere puliti e funzionali. Il mio mondo ideale include la collaborazione fra tutti gli Stati, perché insieme sarebbe più facile rendere il mondo migliore, purtoppo questa è solo un'ideologia astratta che mai avverrà. I miei principali timori e preoccupazioni sono che l'uomo si autodistrugga senza rendersene conto, questo potrebbe avvenire, soprattutto con l'avvento di nuove tecnologie. " ************************************************************************* S027;"In una giornata invernale del 2040 immagino di vivere in una villetta circondata dal verde, alla periferia della mia città, ove non ci sia molta confusione e senza smog. Guardo fuori dalla finestra e vedo la neve che scende candida, sembra un paesaggio fatato, peccato che i giorni che posso trascorrervi sono molto pochi. Mi chiedo se fosse questo il tipo di vita che sognavo quando ero un adolescente pieno di aspettative e di desideri da realizzare… La mia compagna è un medico, ed i nostri due figli, un maschio ed una femmina, frequentano le scuole elementari, abbiamo anche un cagnolino, ma il tipo di vita che conduciamo non ci consente di trascorrere molto tempo con lui, nel nostro bellissimo giardino. Sono un ingegnere biomedico, lavoro al quale dedico la maggior parte del tempo e che mi conduce spesso in giro per il mondo, poiché la mia presenza spesso richiesta a convegni internazionali nei quali, come relatore, espongo i risultati della mia ricerca nel campo della realizzazione di protesi e organi artificiali. Nella comunità di persone della quale faccio parte e, più in generale nella società in cui vivo, nulla è cambiato da quanto ero un semplice studente universitario: dopo un temporale continuiamo a scaricare in mare i liquami, i mezzi pubblici sono sempre in ritardo, la scuola frequentata dai miei figli cade a pezzi, i terremotati di Amatrice, di cui sento parlare da quando ero un adolescente, vivono ancora in casine prefabbricate… Mi è stata offerta una cattedra come docente di bioingegneria alla “University of California”, dove avrei anche a disposizione un laboratorio per ampliare i miei studi sulla ricerca per la realizzazione di un cuore artificiale. Continuo a guardare la neve che scende fitta e chiudo gli occhi, pensando a tutti gli oggetti, molti dei quali inutili e superflui, che non mancano nella mia casa: tv avvolgibile, computer quantistico, stampante in 3D che sforna cibi freschi utilizzando semplici ingredienti e Green, il nostro robot domestico tuttofare. Ho la casa e la famiglia che sognavo da quando ero bambino, nella città nella quale sono nato e che non voglio abbandonare, è un rifugio tranquillo il cui pensiero mi accompagna sempre quando sono all’estero e che mi sprona ad andare avanti, continuando a studiare per dare un futuro migliore ai miei figli. La mia vita sociale? È rimasta identica a quella che avevo ai tempi del liceo: pochi e fidati amici, con i quali ogni volta che il lavoro e lo studio lo consentono, ci ritroviamo a casa dell’uno o dell’altro e davanti ad una pizza, giochiamo al computer, ricordando con un pizzico di nostalgia gli anni spensierati della nostra adolescenza. Un sogno che ho è quello di migliorare le vite di molte persone tramite le mie ricerche; La mia città ideale include numerosi spazi verdi e parchi giochi sicuri per i bambini; Il mio mondo ideale include il rispetto reciproco per tutte le etnie; I miei principali timori e preoccupazioni sono quelli di non riuscire a realizzare i miei sogni e quindi di non poter migliorare la qualità della mia vita e di quella delle altre persone." ************************************************************************* S032;"Inverno 2040: a causa delle temperature in crescita ci siamo dovuti spostare a nord del continente, qui la gente è più fredda degli italiani ma ci si abitua in fretta. Dalla vetrata nel salotto il panorama è stupendo, i profili dei grattacieli nella nuova periferia della città sono meravigliosi, specialmente all’ alba e al tramonto. Mi capita spesso di essere già sveglio all’ alba, alzarsi la mattina presto è fondamentale e devo dare i buon esempio ai miei dipendenti. Così, sveglia alle 5.00, preparo la colazione, a meno che non l’ abbia già fatto mia moglie (anche lei molto mattutina); a tavola tra chiacchiere e occhiate al piano della giornata si fanno le 5.45. Mi preparo ed esco ad allenarmi: ti fa partire con il piede giusto; dopo un oretta sono a casa, doccia, preparo lo zaino per andare a lavoro, svegliamo i bimbi, colazione numero due (la prima è più che altro uno spuntino) e poi li accompagniamo a scuola. Con la metro ad alta velocità in 5 minuti siamo dall’ altra parte della città, a causa dell’ inquinamento si è deciso di abolire le automobili, quindi si va di bici elettriche o metro a levitazione. Togliendo macchine e strade la città si è riempita di verde, spazi piacevoli in cui rilassarsi o studiare all’ aperto. Conoscendo il sindaco, le problematiche maggiori sono state nel convincere le vecchie generazioni che sarebbe stato più sano, più facile e conveniente. Ora il passo avanti è portare il nostro piano di ricostruzione della società anche all’ estero. Non sarà facile. La tecnologia ha fatto balzi da gigante, dal google home del 2018, che per quanto fosse incredibile adesso sarebbe un dinosauro a confronto, siamo arrivati ad intelligenze artificiali che puoi fai crescere, a cui puoi insegnare e che ti danno un grande aiuto in casa; inevitabilmente c’e stata un netto cambiamento negli alimenti resi disponibili e tutto questo con un grande lavoro di sensibilizzazione della società. Sono preoccupato per ciò che verrà, immagino possibili rivolte, mancati accordi tra nazioni e tutto diventerebbe incredibilmente più difficile. A sostegno di questo cambiamento c’è da dire che la società è diventata finalmente serena. Il mondo è quello in cui avrei voluto fare crescere i miei figli tanto tempo fa." ************************************************************************* S029;"Nel 2040 immagino di vivere in una città diversa da quella in cui vivo attualmente, magari in America o anche in Giappone, anche se avrei il problema della lingua, ma comunque tutto dipenderebbe molto dal lavoro che intendo fare. Probabilmente lavorerei nel settore informatico o robotico intento a contribuire allo sviluppo tecnologico e proprio per questo pensavo a quelle due nazioni come luoghi in cui vivere, anche se penso che contribuire nel mio piccolo anche al progresso nel mio paese sarebbe molto bello. Immagino di vivere in maniera abbastanza agiata, giusto per poter soddisfare la maggior parte dei miei desideri personali. Penso che i maggiori problemi che si dovranno affrontare nel 2040 saranno in parte quelli che ci sono anche adesso, come l’inquinamento e il nostro rapporto problematico con la natura e il pianeta Terra, ma anche problemi legati al grandissimo sviluppo tecnologico e all’introduzioni di sempre maggiori automazioni all’interno della produzione e della nostra vita di tutti i giorni: ci saranno di sicuro persone che cercheranno di opporsi al progresso come successe durante la Rivoluzione Industriale con il verificarsi di casi di luddismo e manifestazioni generali. Penso poi che le tensioni politiche aumenteranno, alimentate dalla concorrenza tecnologica e che nuovi conflitti nasceranno, in particolare nelle zone più “fragili” del pianeta, come Africa, Medio Oriente e zone del Sud America. In compenso ritengo che ci saranno notevoli miglioramenti nella nostra vita privata siccome molte delle azioni che svolgiamo quotidianamente come fare la spesa o mangiare, diverranno molto più comode o persino completamente automatizzate. Nasceranno sempre nuovi strumenti che ci permetteranno di essere sempre connessi gli uni con gli altri e che ci consentiranno di accedere ad un database di informazioni sempre più ampio e soprattutto, corretto, mentre le città cercheranno di tenersi al passo con il progresso a seconda della disponibilità economica del paese. A proposito penso che ogni città cercherà di dare sempre più importanza alla natura rendendosi ecosostenibile ed in ogni caso una maggiore diffusione della tecnologia farà in modo che anche i suoi prezzi si abbassino sensibilmente. In conclusione, penso che la mia vita sociale non subirebbe drastici cambiamenti, probabilmente utilizzerei molto di più strumenti come videochiamate o chat online, sia per lavoro che non. Un sogno che ho è che nel 2040 si costituisca una società slegata dalle tradizioni morali di religioni e culture e in cui il culto del progresso la faccia da padrone, un progresso in simbiosi con la natura umana e il Pianeta Terra La mia città ideale include un centro storico ricco ed interessante, una parte periferica più moderna, ma con molti parchi, giardini e verde in generale, in cui convivano quindi tecnologia e progresso con storia e natura Il mio mondo ideale include paesi senza frontiere in cui culture, tradizioni e lingue diverse si fondono, condividono e si arricchiscono a vicenda in cui viaggiare è facile e in cui ognuno vive in pace con il prossimo senza discriminazioni di alcuno tipo. Spero poi che finalmente l’uomo sia riuscito a trovare un modo per vivere in pace con la natura senza danneggiarla. I miei principali timori e preoccupazioni sono che lo sviluppo tecnologico invece che unire il mondo possa dividerlo, che le autorità impongano un controllo serrato sui flussi di informazioni per influenzare le persone. Ho paura che poi l’uomo non riesca a mettere da parte la sua natura egoista e che finisca per distruggere questo pianeta e di conseguenza anche sé stesso." ************************************************************************* S033;"Gli inverni non sono più come una volta qui ad Oslo, infatti a causa dell’inquinamento ambientale il clima si è riscaldato molto, il sole splende piuttosto intensamente e non nevica più da tanto tempo, infatti ho molta nostalgia delle bianche e fredde giornate d’inverno che c’erano una volta quando avevo vent’anni. La mia vita qui ad Oslo è tranquilla, rilassante e molto facilitata grazie alle fantastiche tecnologie all’avanguardia che utilizzano completamente fonti di energia rinnovabili: ad esempio i treni sono a levitazione magnetica e tutto ciò che c’è in questa città utilizza energia solare come ad esempio bus, auto smartphone ,ed anche gli edifici, che in centro si presentano come maestosi grattacieli . Ogni giorno vado a correre al parco ,in quanto si respira aria pulita ,infatti conduco una vita molto salutare anche perché ho la possibilità di mangiare cibi biologici , in quanto i pesticidi e i fertilizzanti in questo paese non vengono più utilizzati, perché frutta e verdura vengono coltivate in serre tutto il periodo dell’anno, poiché le temperature offrono un ottimo clima per la loro crescita. Possiedo una bellissima villa nella verdeggiante periferia di Oslo, nella quale vivo con la mia famiglia e il mio adorato cane ,dotata di tecnologie ultramoderne alimentate da energia rinnovabile , infatti in essa tutti gli elettrodomestici sono telecomandabili a voce, la porta di casa si apre con la corrispondenza dell’iride e il tetto è occupato da un bellissimo giardino con la piscina , che posso congelare per farla diventare una pista di pattinaggio. Ogni mattina mentre mi preparo per andare a lavoro gli elettrodomestici mi preparano la colazione desiderata e poi la macchina mi porta a lavoro . Faccio la neuropsichiatra e mi occupo di curare le persone afflitte dalla depressione, che a mio parere è causata dalla solitudine che a sua volta è permessa dall’eccessivo sviluppo delle tecnologie: infatti le persone preferiscono isolarsi nel proprio mondo virtuale e quindi scollegarsi dal mondo reale. Questa patologia si sta sviluppando velocemente, nonostante la migrazione delle persone verso il nord stia aumentando, che è a sua volta causata dell’incremento eccessivo delle temperature, derivanti dall’inquinamento ambientale ,che non tutti i paesi sono stati in grado di risolvere ; tutto ciò infatti mi preoccupa molto. Le principali opportunità che si presentano per porre fine al principale problema, che è appunto quello dell’inquinamento ambientale , sono : utilizzare solamente fonti di energia rinnovabili ,eliminare totalmente i combustibili fossili , cercare assolutamente un sostituto alla plastica , smaltire correttamente i rifiuti, intensificare il riciclaggio, evitare che gran parte l’acqua piovana finisca nei mari e negli oceani, sviluppo di tecnologie per la depurazione e il riutilizzo dell’acqua . Se tutti i paesi non corrono subito ai ripari non riusciremmo a salvare il nostro pianeta e quindi dovremmo cercare un modo di sviluppare la vita su altri pianeti e sperare di non commettere gli stessi errori che stiamo commettendo ora. Un sogno che ho è quello di vivere in un mondo che rispetti la natura perché essa è la culla della vita La mia città ideale include tutto ciò che serve ad avere una vita felice ed agiata Il mio mondo ideale include il diritto di esprimere le proprie opinioni senza essere giudicati o puniti e l’abolizione dello sfruttamento degli esseri viventi. I miei principali timori e preoccupazioni sono il danneggiamento del pianeta da parte dell’uomo e la mancanza d’ impegno da parte di alcuni paesi mondiali nel preservare la salute del pianeta." ************************************************************************* S026;"Nel 2040 immagino di vivere a qualche chilometro da una grande città, nella quale lavorerò, per evitare la confusione ed il traffico che negli anni è andato aumentando. Vivrò con la mia famiglia, lavorando come ricercatore per un qualsiasi ente scientifico. I problemi principali presenti saranno sicuramente il surriscaldamento globale, il quale avrà alterato ancora di più il clima in tutto il globo, il problema delle plastiche inquinanti, che saranno aumentate a dismisura e, perché no, i problemi di privacy legati alle infinità di droni che avremo sulla testa. Nonostante gli svariati problemi che affliggeranno il mondo, vi saranno nuove possibilità, favorite dalla riduzione dei costi e dei tempi di trasposto, viste le nuove tecnologie quali treni e macchine ad idrogeno che staranno incominciando (finalmente) a sostituire i veicoli a combustibili fossili. Sarà inoltre possibile eseguire acquisti in tempo reale grazie alla diffusione delle stampanti 3D (non si comprerà più un oggetto, ma il suo progetto). Mentre l’ambiente cittadino risulterà sempre più caotico, nelle zone rurali si diffonderanno sempre più generatori di energia rinnovabile, come pale eoliche e pannelli solari/fotovoltaici, facendo così apparire il paesaggio più futuristico. Le case saranno dotate di intelligenze artificiali in grado di compiere qualsivoglia azione a loro richiesta (probabilmente non casa mia: sono sì aperto al cambiamento, però compro ancora i CD). La vita sociale che condurrò rispecchierà i miei hobby attuali, ad esempio serate suonando con la mia band in un qualche locale. Potrò fare anche vacanze in località ignote insieme alla mia famiglia (magari con le nuove fonti di energia rinnovabili un biglietto per le Hawaii, ammesso che esistano ancora, costerà meno). Un sogno che ho è di lavorare per un ente di ricerca scientifica La mia città ideale include un efficiente gestione del traffico Il mio mondo ideale include l’assenza di guerre e associazioni terroristiche I miei principali timori e preoccupazioni sono lo scoppio della terza guerra mondiale" ************************************************************************* S028;"Nel 2040 penso che ormai la tecnologia avrà preso il sopravvento. la mia vita sarà piena di nuove tecnologie che saranno presenti, probabilmente la maggior parte del tempo la passeró utilizzandole e non penso che si potrà fare altrimenti. Nonostante sia inverno probabilmente le temperature saranno estremamente diverse per via del riscaldamento globale, che nel frattempo sará probabilmente aumentato, nonostante il miglioramento tecnologico per prevenirlo. Il paesaggio sará molto cambiato dal mondo attuale, le campagne saranno di molto diminuite, e saranno soppiantate da nuovi palazzi per fare spazio all’interno di popolazione che probabilmente si presenterà, e nuove industrie, probabilmente multinazionali che elimineranno I piccoli imprenditori. Nella nuova società I miglioramenti tecnologici saranno tanti, saranno presenti, spero, molte macchine completamente elettriche, forse saranno quasi tutte elettriche e spero saranno anche autonome, in modo da ridurre il rischio di incidenti. Spero saranno implementate anche molte tecnologie che potranno facilitare la nostra vita lavorativa, eliminando o anche solo diminuendo la possibilità dell'errore umano. Il costo della vita sará aumentato sicuramente e i lavori pagheranno poco di piú, rendendo la vita, per chi non sarà in posizioni elevate, piú difficile. Per concludere la mia vita sará molto diversa da adesso, le ore che passerá con la tecnologiá saranno sicuramente aumentate peró non so dire se sarà meglio o peggio, dipende tutto dall'impegno che metteró adesso. Un sogno che ho è poter vivere stabilmente in America, sono sempre stato affascinato da quell'ambiente. La mia città ideale include negozi nuove tecnologie Il mio mondo ideale include la pace I miei principali timori e preoccupazioni sono di non riuscire a mantenermi economicamente" ************************************************************************* S030;"La città in cui vivo è un paesino vicino ad Oslo in Norvegia e la mia casa è circondata dalla natura. Conduco una vita tranquilla, lavoro all’università come ricercatore in ambito di nuove tecnologie “eco-friendly” e conduco alcuni studi per lo sviluppo dei computer quantistici. Nel tempo libero faccio escursioni e studio per rimanere aggiornato in questo mondo sempre in continuo evolversi. Leggendo il giornale o guardando la tv i problemi più discussi sono quelli del riscaldamento globale, che sta causando vere e proprie catstrofi, e del fatto che i bambini dai 6 ai 12 anni abbiano rimpiazzato l’attività della lettura con i videogames aumentando in maniera esponenziale il fenomeno dell’analfabetismo. In particolare si parla molto di come tutta questa tecnologia se utilizzata in ambito bellico e di controllo delle persone ci possa portare ad un futuro simile a quello immaginato nel libro 1984 di George Orwell. Tutte queste discussioni sono accompagnate dalla mia riflessione personale sulla “tecnologia giusta e sbagliata” e dal fatto che le nuove scoperte vengano usate spesso come oggetti di potere invece che per scopi produttivi. Con i miei colleghi ci si lamenta spesso del problema dei pochi fondi assegnati alla ricerca e alle università discutendo quindi dell’impossibilità di sostonere le grosse spese che richiede la sperimentazione. Le tecnologie attuali invece vedono emergere una nuova era di computer detti “quantici” che aiuteranno l’uomo, come i vecchi computer fecero con la spedizione sulla luna, ad avviare la colonizzazione su Marte. Le intelligenze artificiali dominano le cosidette “Smart House”, gli assistenti vocali ed ogni tecnologia presente sul mercato. Con i mari inquinati e il riscaldamento globale hanno preso il sopravvento le “eco-technologies” che racchiudono tutte quelle nuove scienze tecnologiche che prevengono la contaminazione della natura. La mia casa come quella di molti altri sarà gestita alla “Jarvis” di Iron Man, controllata quindi da una I.A. e completamente domotizzata. Per quanto riguarda la mia città dispone soprattutto nei trasporti e nelle infrastrutture tecnologie molto sviluppate. Un sogno che ho è quello di diventare ricercatore e lasciare il segno per qualcosa di buono. La mia città ideale include tutte quelle infrastrutture che possano permettere ai giovani come me di studiare ed allo stesso tempo completamente eco sostenibile ed immersa nella natura. Il mio mondo ideale include un lotta alla corruzione senza pudore e governi che investano sui giovani e sul futuro. I miei principali timori e preoccupazioni sono quelle di vivere in un mondo dove guerra e morte sarà l’ordine del giorno." ************************************************************************* S031;"In una giornata tipo nel 2040 mi immagino di vivere in una casa in cui la tecnologia è presente ovunque, così come in quasi tutto il resto del mondo. Le pareti delle case sono schermi touch le cui funzionalità possono essere attivate al solo tocco. Non esistono più le televisioni: ogni parete può fungere da tale, e la proiezione delle immagini può essere tanto ingrandita a proprio piacimento quanta è la larghezza dei “muri touch”. Persino i vetri godono di queste applicazioni: la mattina, impostata la sveglia, da oscurati quali erano diventano trasparenti, così da far entrare la luce del giorno (in sostituzione delle persiane). Il microonde ed il forno possiedono la capacità di autoregolare il tempo di cottura di qualsiasi preparato venga inserito al loro interno: l’unica impostazione da precisare è come si desidera il risultato finale. Non esistono più condizionatori, stufe o ventilatori: la temperatura è regolata da pareti e pavimenti che ne mantengono costanti le impostazioni desiderate. Dei computer è rimasta solo la tastiera morbida e ripiegabile, mentre in sostituzione agli schermi ci sono proiezioni di dimensioni variabili, la cui visione può essere a 360 gradi così come semplicemente frontale. Nel mondo ci sono due visioni sull’avanzamento della tecnologia: una che lo incoraggia e ne sostiene l’importanza ed il corso naturale, ed una che lo teme insieme alla progressiva sostituzione degli uomini con le macchine. Quest’ultima paura è quella che spinge molti a dedicarsi a quei settori in cui la scienza non può sostituire il tatto e l’empatia umana, come l’insegnamento, la medicina o i settori di cura psicologica. Rispetto alle due “fazioni” io mi immagino nel mezzo: nonostante sostenga il progredire della tecnologia e della scienza in generale, mi rendo conto che ci sono e ci saranno sempre ambiti in cui la scienza non può nulla comparata al calore umano. Sfruttando allora le conoscenze apprese nel mio corso di studi, starò lavorando ad un progetto che vede nella tecnologia non un modo per sostituire una persona, ma per semplificarne il lavoro e la vita. Un sogno che ho è riuscire a trovare un lavoro che mi piaccia e che mi permetta di essere autonoma ed autosufficiente senza dover dipendere dalle decisioni di altri La mia città ideale include servizi pubblici efficienti, dai mezzi di trasporto alla sicurezza, ed è sempre al passo con le innovazioni più avanzate Il mio mondo ideale include attenzioni verso il prossimo. In particolare, verso coloro che ne hanno più bisogno per difficoltà fisiche e/o mentali, non per forza evidenti ad un primo sguardo, ma anche per quelle che richiedono un’attenzione più specifica I miei principali timori e preoccupazioni sono che abbiano più importanza gli interessi personali piuttosto che quelli comuni; che si abbandonino gli scrupoli per raggiungere una meta, e che la tecnologia non venga usata come strumento per migliorare se stessi ma per affossare gli altri." ************************************************************************* S025;"Nel 2040 immagino di vivere in una città estera, in particolar modo desidererei vivere in una città giapponese, nella quale io possa conciliare il mio lavoro con le attività meditative rilassanti, ottime da praticare nei tipici giardini ricchi di verde e pace. Sto sfruttando i miei anni di studio nel settore informatico in un lavoro che mi fa condurre una vita agiata, così da potermi permettere tutti i comfort che desidero, ma prima ancora la mia attività mi appaga enormemente. Essendo in inverno la tecnologia in costante sviluppo mi sta aiutando a contrastare le rare giornate di freddo. Rare, poiché il loro numero è sempre più raso a causa del riscaldamento globale causato dal continuo e devastante inquinamento accumulato nei vari anni. Partecipo attivamente all’ interno della mia città, discutendo ampiamente su tematiche sempre più terrificanti come la necessaria ricerca nel settore delle energie rinnovabili per far fronte alla crisi energetica causata dalla nostra quotidiana dipendenza dall’ uso del petrolio. Grazie allo sviluppo tecnologico nell’ambito dell’automazione ora posso viaggiare a prezzi ragionevoli e guidare per le alture a bordo della mia moto elettrica. Un sogno che ho è che si sia superata qualsiasi forma di discriminazione nei confronti di chiunque La mia città ideale include ampie zone verdi dove poter scaricare lo stress causato dal lavoro immersi nella natura Il mio mondo ideale include una sviluppata condivisione fra tecnologia e natura, dove l’uomo è in grado di vivere a contatto con essa e ponga fine a disboscamenti ed enormi urbanizzazioni I miei principali timori e preoccupazioni sono l’uomo si sia disinteressato e continui a disinteressarsi delle problematiche naturali che porteranno a conseguenze disastrose per noi stessi e il nostro pianeta" ************************************************************************* S024;"Immagino che nel 2040 vivrò in un paese simile a quello in cui vivo ora, non troppo grande e affollato ma neanche uno sperduto piccolo villaggio di campagna, questo soprattutto perché penso che tra 20 anni nei Paesi più sviluppati non sarà più presente questo tipo di realtà. Probabilmente sarei alla ricerca di lavoro nel campo che ho intenzione di approfondire all’università, cioè ingegneria informatica, magari in un’azienda specifica di settore di progettazione software nel campo dell’automazione che credo sia un campo che va sempre più sviluppandosi. Un problema che potrebbe sorgere in un ipotetico futuro è quello dello sviluppo esagerato delle intelligenze artificiali, che toglierebbero lavoro a molte persone; il lavoro prodotto da intelligenze artificiali potrebbe andare a sostituire quello che, ad oggi, solo un umano può svolgere, rimarrebbero in questo modo poche le occupazioni per le persone. A livello di rapporti sociali non penso che in futuro cambierà radicalmente dato che tuttora abbiamo una società relativamente stabile, basata anche su rapporti intrapresi attraverso piattaforme tecnologiche e le persone si trovano bene in questa realtà, quindi non tendono a cambiare. Un sogno che ho è di diventare ingegnere informatico specializzandomi nello studio e lo sviluppo di IA, nell’ambito quindi di machine e deep learning. La mia città ideale include un certo livello di comfort apportati da tecnologie ma senza essere sommerso e completamente circondato da tali innovazioni. Il mio mondo ideale include una particolare propensione alla ricerca tecnologica e scientifica, per avere in futuro una civiltà più avanzata, allo scopo di ridurre i principali problemi mondiali come, per esempio, la povertà in certi Paesi del mondo; la tecnologia dovrebbe portare ricchezza dove questa manca. Il mio principale timore è che un giorno l’avanzamento tecnologico arrivi a tal punto che sfugga dal controllo umano, prendendo il controllo totale sulle nostre vite." ************************************************************************* S021;"È l’1 Febbraio 2040, siamo a Bologna. Sono un medico e ricercatore nell’ambito delle neuroscienze, dato che in effetti del nostro cervello si sa ancora poco; e posso dire di ritenermi fortunato per la mia vita lavorativa, che mi soddisfa sia personalmente che economicamente. Ad oggi, tuttavia, la medicina è un problema minore: ciò che preoccupa maggiormente le persone di ogni provenienza sociale e geografica riguarda principalmente due problematiche. La prima di queste consiste nel degenerare delle condizioni di “salute” del nostro pianeta, mentre la seconda si sposta sul piano etico, trattandosi della questione della privacy e dell’incasellamento ossessivo di informazioni. Più concretamente, nella vita quotidiana questi problemi si traducono nella pericolosa variabilità del clima, nello scarseggiare di risorse, nella sorveglianza informatica e nell’affievolirsi del libero arbitrio. Parallelamente, lo sviluppo tecnologico è stato incredibile negli ultimi anni: automobili e trasporti pubblici sono molto più sicuri, si sono ridotte le malattie incurabili e i nostri dubbi sull’universo, siamo a pochi passi dal lanciare l’uso sistematico della fusione nucleare e il settore della ricerca è tra le priorità di quasi ogni nazione. La vita sociale è tuttavia la nota dolente di questa generazione, che sta crescendo giovani per la maggior parte ipocriti e iporeattivi alle stimolazioni che animano il progresso inteso come sviluppo della persona, mentre si sta andando verso lo sviluppo di una nuova società “tribale” legata alla manifestazione di potere e autorealizzazione. Un sogno che ho è vincere il premio Nobel. La mia città ideale include università e aeroporto. Il mio mondo ideale include il teletrasporto a pagamento. I miei principali timori e preoccupazioni sono che si diventi tutti stupidi." ************************************************************************* S019;"Vivo in una casa non troppo grande né troppo piccola, situata in una zona abbastanza lontana dalla società e in altura, dove vi è un bel panorama e molta natura. Ci sono un paio di computers qua e là in casa, in parte comprati in parte realizzati da me, che utilizzo per svariati progetti e vi è anche una sorta di laboratorio dove vi costruisco diverse cose tra cui robot, e dove li riparo. Mi guadagno da vivere in proprio riparando e costruendo oggetti su richiesta dei clienti e anche tramite l’ambito informatico, creando software. Non importa quale sia lo scopo. Ho pochi contatti con la società e quindi non so bene quali siano i suoi problemi. Me ne sono andata via da diversi anni. L’unica persona che vive con me è un automa senziente al quale diedi vita un paio di anni prima, tenendo per me ogni cosa, perché molto diverso da quelli già esistenti, così da evitare che potesse essere replicato in modo industriale. L’unico del quale mi fidi. In casa vi sono anche un paio di gatti (reali). Non rimpiango la non vicinanza alla società e mi godo la vita. Un sogno che ho è realizzare l’AI più umana di tutte La mia città ideale include non saprei Il mio mondo ideale include più automi che persone I miei principali timori e preoccupazioni sono non raggiungere il mio obiettivo." ************************************************************************* S014;"Mi trovo a Bologna, o eventualmente in un’altra città italiana, e conduco una vita di cui posso dirmi soddisfatto: ho un lavoro che tutto sommato mi piace, anche se non saprei ancora stabilire quale, e nel tempo libero riesco a coltivare qualche interesse, come seguire il mondo del calcio o praticare arti marziali. Non credo che la situazione sia molto cambiata dal 2017 e i problemi quotidiani, così come quelli sociali, sono bene o male gli stessi, se non più gravi a causa del tempo passato senza trovare o mettere in atto soluzioni pratiche. Un problema, ad esempio, che si è aggravato è il sovraffollamento, e conseguentemente anche l’inquinamento. Le condizioni di vita dunque sono leggermente peggiorate. Le tecnologie si sono sviluppate, ma molte si possono dire inutili o frivole, non essenziali in somma, come possono essere telefoni o elettrodomestici, oppure non sono accessibili se non ad una ristretta minoranza. Certo c’è stata anche qualche scoperta che ha pesantemente influito e migliorato qualche aspetto della nostra vita, come scoperte in campo medico. Non è cambiata molto neanche la società, e nonostante mi piace la compagnia di quelle persone affini a me, spesso gradisco anche stare da solo. Un sogno che ho è di riuscire a trovare qualcosa che mi piaccia veramente, e che possa fare di ciò il mio lavoro La mia città ideale include una buona organizzazione dei trasporti e servizi efficienti, e una grande varietà di negozi. Il mio mondo ideale include molti ambienti naturali che vengano ben preservati. I miei principali timori e preoccupazioni sono un peggioramento delle condizioni di vita e una riduzione di possibilità o opportunità di trovare un lavoro di cui si è veramente contenti e soddisfatti." ************************************************************************* S020;"Mi piacerebbe vivere a Firenze con la mia futura famiglia e vorrei avere un lavoro stabile, che mi piaccia e che mi permetta di vivere agevolmente. Immagino che saranno presenti varie problematiche riguardanti il clima, in particolar modo il surriscaldamento globale; le nuove armi con una potenza distruttiva maggiore rispetto a quella delle odierne testate nucleari; l’economia e la politica mondiale, probabilmente controllate dal Nord America e dalla Cina e infine l’aumento demografico della popolazione. La scienza avrà fatto molti progressi nel campo della medicina, riuscendo a migliorare le condizioni di vita in quasi tutti gli Stati del mondo, grazie alle nuove tecnologie. Quest’ultime renderanno molto più facile la vita di tutti i giorni e saranno accessibili e usate da tutte le generazioni. È anche probabile che sorgeranno molti problemi legati all’uso di apparecchiature informatiche e meccaniche: potrebbero sostituire l’uomo in molti lavori manuali e, dal punto di vista sanitario, potrebbero essere presenti problemi etici sull’uso di organi artificiali, che già adesso si stanno sviluppando. La vita sociale sarà sicuramente basata sui social network ma credo che, nonostante questo, rimarrà comunque la comunicazione umana. Un sogno che ho è lavorare e/o studiare il mondo subatomico al CERN di Ginevra. La mia città idea include musei e centri nei quali si può approfondire la conoscenza di vari campi (umanistici, scientifici). I miei principali timori e preoccupazioni sono le possibili conseguenze di un uso inappropriato di scoperte scientifiche, i conflitti con nuove armi e il mal governo." ************************************************************************* S015;"È una giornata invernale del 2040 e io mi trovo nel mio moderno appartamento vicino al centro di una grande città. La mia abitazione è completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, infatti è dotata di un dispositivo in grado di trasformare i rifiuti organici e le acque di scarico in energia. Inoltre, possiedo un congegno che mi sveglia a orari diversi in base alle condizioni del traffico. Non mi devo preoccupare di preparare i pasti perché ho un braccio meccanico in grado di farlo. Conduco una vita impegnata ma il mio lavoro mi soddisfa ed è facilitato da varie tecnologie. Un problema che preoccupa la società oggigiorno è la commercializzazione di robot utili per svolgere le faccende domestiche e per l’aiuto delle persone diversamente abili e anziane. La discussione è incentrata sul divario sociale che ciò potrebbe evidenziare in quanto non tutti potrebbero permetterselo. Ciò nonostante, sono già acquistabili oggetti simili i quali stanno riscuotendo un grande successo, sia nelle industrie che nelle case private. Grazie alle molte tecnologie moderne ho molto tempo libero e in pochi istanti posso raggiungere luoghi nel raggio di 500 Kilometri. Questo grazie alla novità più eclatante degli ultimi vent’anni, ovvero il trasporto grazie a grandi magneti. Tale possibilità rende viaggiare molto più facile e relativamente economico, inoltre offre l’occasione di uscire in compagnia e andare in posti diversi ogni volta. In città questo tipo di trasporto è particolarmente utile ed evita anche che si verifichino situazioni pericolose, per esempio il viaggiare di notte. A questo proposito sono anche stati introdotti dei meccanismi di protezione per i cittadini nelle periferie più malfamate. Si tratta di telecamere in grado di rilevare le aggressioni con il soccorso immediato da parte di un robot. Purtroppo, le nuove tecnologie stanno causando una diminuzione della così detta “intelligenza sociale” fra le persone, per cui molte sono in difficoltà a socializzare e a stabilire relazioni stabili. Molto spesso la gente preferisce passare il tempo sui social media e a guardare film sempre più lunghi e accattivanti. Le nascite sono calate spaventosamente nei paesi industrializzati a causa dell’egoismo delle persone e del fatto che hanno sostituito il figli con cani, gatti e robot domestici. In compenso la medicina è all’avanguardia e la vita media si è allungata, in quanto è stata scoperta la cura per la fibrosi cistica, il diabete e si è vicini a quella per il cancro. Un sogno che ho è viaggiare e poter passare qualche mese in paesi di diversi continenti per apprezzarne le cultura e le usanze, oltre che riuscire a realizzarmi professionalmente. La mia città ideale include trasporti pubblici efficienti, sicurezza nelle periferie, luoghi per eventi culturali e non. Il mio mondo ideale include l’assenza di condizioni economiche precarie. I miei principali timori e preoccupazioni sono la perdita di umanità che potrebbe venire con alcune nuove tecnologie, il fatto che la gente possa preferire un dispositivo elettronico ad altre persone." ************************************************************************* S018;"Che bella la mia New York! I suoi grattacieli, Times Square e le sue colonnine con il Wi-Fi libero a 1Gbps, le Tesla che viaggiano silenziosamente nelle strette vie della capitale, i droni-taxi che trasportano i turisti per tutta la città mostrando i monumenti, i cittadini che si muovono con gli hoverboard elettrici, e poi ci sono io, un semplice ingegnere che si occupa di creare tutto ciò che governa la mia città: le reti neurali. Tutto è controllato da esse: i semafori, gli stessi droni-taxi, gli ingressi nei monumenti, gli uomini sono diventati solo piccoli aiutanti delle grandi macchine; il mio lavoro è intenso, dalle 8 delle mattina alle 17 della sera sono occupato a programmare con il mio team di sviluppo, composto da donne e uomini in egual numero, però tornando a casa tutto diventa più rilassante: mi trovo davanti al portone di ingresso dove mi basta un’autenticazione a due fattori tra cui uno scanner di impronte digitali, con una rete neurale che permette di capire il loro cambiamento in base al sudore della pelle e quindi è molto efficiente, e un altro scanner, che invece è per la retina, e riesco ad entrare senza muovere un dito. Entrato in casa il mio assistente vocale insieme a quello fisico fanno tutto ciò che mi serve: ciò che dico con la voce si trasmuta in effetto pratico con un robot, dato che ormai avere uno di essi è un must-have nella società. Lo smartphone ormai è diventato poco utilizzato, l’unico motivo per possederlo ancora è che è l’ultimo dispositivo supportato per Facebook, la mia fonte di risate giornaliere, dato che quest’applicazione non ha seguito il trend dell’olografia. Parlo poco, mi sfogo solo sui miei robot che creo giornalmente, proprio per questo infatti sono ancora single, mi definiscono un po’ pazzo per la mia ossessione verso il mio lavoro, che credo sia il migliore in circolazione; gli anziani in questo periodo stanno dibattendo sul perché nelle fabbriche moderne l’uomo non sia più necessario come manodopera e sul perché ci siano molte poche strade per il lavoro dei giovani dato che essi sono costretti a frequentare solamente facoltà che riguardano principalmente il mondo dell’informatica ma la risposta è sempre la stessa: il mondo sta cambiando, è necessario stare al passo con i tempi. Un sogno che ho è quello di non dovermi più io adeguarmi al mio smartphone ma lui a me, e tutto questo è possibile solo grazie ad una rete neurale che riesca a comprendere le mie abitudini e problemi. La mia città ideale include colonne in cui ci sia Wi-Fi libero a 1Gbps ma dove ci sia privacy e sicurezza grazie ad un protocollo che funzioni seriamente e quindi progettato ad hoc per questo servizio. Il mio mondo ideale include persone che capiscano ciò di cui si parla, capendo quindi cosa è disinformazione e cosa no, cercando di eliminare tutte le “bufale” di cui il mondo del web è saturo. I miei principali timori e preoccupazioni sono che, con questo andamento verso più tecnologie smart che quindi riguardano l’IoT, si giunga ad un punto in cui la privacy per il consumatore non esiste più, dato che è sempre più frequente la “professione” dell’hacker, perchè le tecnologie utilizzate per la sicurezza sono talmente obsolete e vecchie rispetto all’oggetto in sé che sono facilmente preda di malintenzionati." ************************************************************************* S016;"Nel 2040, in una giornata qualsiasi, mi immagino comodamente sistemata in una casa completamente tecnologica, programmata in base alle mie esigenze, ma priva di riscaldamento perché non è più necessario; gli elettrodomestici si basano sulle mie abitudini e ottimizzano i consumi. L’auto che uso per andare a lavoro è elettrica e dotata di pilota automatico, l’altra parcheggiata in garage a idrogeno, il posto di lavoro è confortevole, le relazioni con i colleghi naturali, ci assomigliano più o meno tutti, ma non pienamente soddisfacenti, per questo parlo e vedo appena possibile i soliti amici, ma siamo tutti impegnati dal ritmo frenetico delle nostre giornate. Ogni azione è più veloce, il telefono mi comunica cosa manca in frigo per non perdere tempo nel supermercato, i pagamenti sono effettuati direttamente tramite lo smartphone, le pulizie sono automatiche, la quantità d’acqua per la doccia è programmata; i conflitti tra le nazioni invece persistono, cambiano i protagonisti e le motivazioni. Un sogno che ho è visitare quanti più posti possibile il mio mondo ideale include un equilibrio economico tra le diverse nazioni" ************************************************************************* S023;"Se penso ad una mia giornata tipo nel 2040 mi immagino di vivere in un appartamento in una zona verde in una città almeno in parte trasformata dal progresso tecnologico. Immagino inoltre di vivere per quanto mi è possibile di vivere una vita il meno monotona possibile e dunque di poter viaggiare il più possibile. Immagino che la società avrà all’incirca gli stessi problemi di adesso come il surriscaldamento globale che avrà probabilmente reso l’inverno di quell'anno un po' più mite. sicuramente sarà aumentato il problema della scarsità dei combustibili fossili ma nuove proposte per far fronte a tale problema saranno già state brevettate. La tecnologia sarà avanzata e sarà ormai presente nella maggior parte degli oggetti di uso quotidiano. Sicuramente la vita di tutti i giorni sarà influenzata ancora di più da queste tecnologie che si spera possano migliorare l’andamento della nostra vita senza però compromettere le normali interazioni sociali. Un sogno che ho è quello di poter viaggiare molto La mia città ideale include spazi verdi Il mio mondo ideale include una possibilità per tutti I miei principali timori e preoccupazioni sono …" ************************************************************************* S022;"Mi chiamo XX e mi trovo nel 2040 in una Bologna fortemente modernizzata. Abito in una casa domotica nei pressi dei giardini Margherita, con la mia ragazza XX, i nostri figli XX e il nostro cane XX. Quest'anno compio quarant'anni e attualmente lavoro come ricercatore presso un'azienda chimica . I principali problemi che caratterizzano la mia comunità sono l'elevato tasso d'inquinamento dell'aria e del suolo, la scarsità di lavoro dato il continuo aumento di automatismi negli ambienti di lavoro in tutti i settori, lo scarso interesse e coinvolgimento del cittadino per questioni di tipo politico, insomma nulla di nuovo rispetto a vent'anni fa . Rispetto a vent'anni fa la scienza ha compiuto enormi passi : i medici hanno trovato una cura efficace e rapida contro il cancro e molte altre malattie incurabili fino a quel momento ma si continua a morire soprattutto se non si ha un certo reddito; la Nasa ha ultimato la costruzione di una base operativa e di una colonia sulla superficie di Marte, presto una comunità si trasferirà in quella base. Un sogno che ho è essere indipendente. La mia città ideale include una pista da gara per auto e moto. Il mio mondo ideale include una maggiore equità nella distribuzione delle ricchezze. I miei principali timori e preoccupazioni sono l'olocausto nucleare, la desertificazione, la carenza d'acqua, le carestie." ************************************************************************* S017;"Mi immagino di vivere in un luogo marittimo. Conduco una vita normale e felice come quella di tutti, con un lavoro e una famiglia. I miei problemi saranno probabilmente quelli di mettere insieme la vita lavorativa e quella famigliare e organizzare la mia vita su questi aspetti. Il problema che ci saranno nella società sarà il fatto che la tecnologia si sarà avanzata sempre di più e avrà preso parte nella nostra vita ancora di più di quanto lo sia adesso, sia in modo positivo che negativo: per esempio ci saranno le macchine che guidano da sole e noi non potremo più guidare perché la “guida umana” non è più sicura perché si farebbero più incidenti stradali; nelle nostre case ci saranno i robot che fanno le faccende di casa e ci fanno da mangiare, magari fanno anche da baby sitter ai bambini, cosa che potrebbe essere comodo ma riducono le capacità umane; magari gli elettrodomestici si accenderanno a comando vocale; a scuola aboliranno definitivamente i libri cartacei usando solo tablet con libri interattivi, cosa molto comoda, sia per il peso che deve portare lo studente, sia che per il costo, che anche per l’ambiente, però potrebbe alzare la percentuale di dislessici e disgrafici. Per quanto riguarda la vita sociale, ci sarà attraverso dispositivi tecnologici online, che può essere una cosa positiva per contattare persone molto lontane ma può anche essere una cosa positiva poiché non si hanno più relazioni visive reali. Un sogno che ho è che ci siano macchine ecologiche per il rispetto dell’ambiente La mia città ideale include una grande amicizia fra le persone e una grande vita sociale Il mio mondo ideale include un contatto tra le persone nei vari paesi I miei principali timori e preoccupazioni sono che la tecnologia possa in un futuro superare le capacità dell’uomo e che, di conseguenza, l’uomo non riesca più a fare niente sia perché ha perso le sue abilità che perché fa tutto la tecnologia" ************************************************************************* S007;"Immagino di vivere in una comunità ospitale e dalla mentalità aperta, di avere un impiego che valorizzi le mie capacità, mi stimoli e che mi garantisca di vivere in maniera dignitosa, ma che al contempo mi permetta di dedicarmi ad un'eventuale famiglia, agli amici e ai miei hobby. Ci sarà un grande miglioramento nelle tecnologie ecosostenibili, maggiore utilizzo di energie da fonti rinnovabili e una sensibilizzazione maggiore della popolazione a riguardo delle problematiche ambientali. Mi vedo come attivista per quanto riguarda l'educazione alimentare, l'importanza di consumare prodotti freschi e di stagione e di condurre uno stile di vita sano ed attivo, mi aspetto inoltre una tecnologia più avanzata, che ci permetterà di vivere in modo più confortevole sperando che questo non provochi ulteriori barriere tra relazioni sociali. Un sogno che ho è di poter viaggiare molto La mia città ideale include ampi spazi verdi I miei principali timori e preoccupazioni sono di non riuscire a raggiungere i miei obbiettivi" ************************************************************************* S013;"Nel 2040 immagino di vivere in una casa, probabilmente in Italia, che non sarà troppo diversa da quelle che conosciamo oggi, con un arredamento più moderno e con qualche innovazione “tech” all’interno. Essendo quarantenne, mi sarò fatto la mia famiglia e sarò nel pieno della vita lavorativa, affronterò i classici problemi al lavoro che si uniranno agli impegni familiari: portare figli a scuola, fare la spesa, etc. Insomma, una vita sociale abbastanza normale rispetto a quelle odierne. Forse l'Italia e tutto il mondo saranno usciti da questo periodo di crisi economica dove la politica è sempre criticata e frenetica, e ci saranno meno scontri tra gente, un problema che mi risparmierei sarebbe quindi quello delle varie discussioni riguardanti quest'ambito, che non sono esattamente una cosa che mi fa star bene. Inoltre, credo, ma forse sono troppo ottimista, che saranno anni di pace, senza guerre, o almeno con situazioni migliori dove ora non si sta bene. Penso che questi 30 anni saranno pieni di innovazione, ma non mi aspetto un grandissimo cambiamento nelle città, niente macchine volanti o simili, ma accorgimenti nel funzionamento delle case, delle macchine, dei nostri dispositivi mobili, che renderanno la vita più facile e le cose più veloci da fare. Le nuove innovazioni apriranno moltissime strade, c’è sempre bisogno di qualcuno che innovi, più che mai quelli saranno anni dove chiunque cercherà di fare qualcosa di importante, magari me compreso, perché no. Un sogno che ho è Essere soddisfatto della mia vita. La mia città ideale include Persone care ed essere una grande città. Il mio mondo ideale include Innovazione e pace. I miei principali timori e preoccupazioni sono Per ora nessuno!" ************************************************************************* S006;"Alla soglia dei miei 40 anni, mi immagino di vivere in una città metropolitana di media estensione, in un quartiere residenziale collinare o periferico (comunque poco distante dal centro) più precisamente in una casa indipendente. Per questo motivo, però, sarei contento di usufruire di mezzi efficienti che colleghino adeguatamente il centro città con la rispettiva periferia. Allo stesso tempo, vorrei evitare che lo smog tipico della città, causato anche da vecchi mezzi di trasporto, invada e rovini le zone verdi: per questo, vorrei vivere in una città dotata di mezzi di trasporto efficienti. Abitare in un quartiere non centrale ma allo stesso tempo ben collegato mi permetterebbe di vivere uno stile di vita salutare senza rinunciare alle comodità e alle risorse che offre il centro di una città. Amando la tecnologia in tutte le sue applicazioni, suppongo che, denaro permettendo, mi circonderò di molti strumenti tecnologi: in particolare, mi sono sempre immaginato di vivere, in futuro, una casa domotica. Non posso sbilanciarmi su quanto, fra quarant’anni, io possa essere ancora avvezzo ad una vita mondana come quella a cui sono abituato oggigiorno, tuttavia cercherò sicuramente di evitare è isolamento sociale. Un sogno che ho è quello di diventare un professionista affermato nel mio futuro lavorativo La mia città ideale include all’interno una comunità coesa, un’amministrazione trasparente, sistemi di trasporti efficienti Il mio mondo ideale include un benessere economico oltre a quello sociale e lavorativo I miei principali timori e preoccupazioni sono di scadere nell’individualismo e nell’eccessivo patriottismo, generando sentimenti di nazionalismo." ************************************************************************* S005;"Il luogo dove immagino vivere è una città non troppo grande circondata dalle montagne, ma civilizzata e da cui posso facilmente raggiungere altre città, attraverso mezzi moderni e veloci. Vivo in una casa abbastanza moderna, con elettrodomestici che possono essere attivati tramite riconoscimento vocale e che permettono di ridurre al minimo gli sprechi o l’uso di energie di ogni tipo. Inoltre all’interno della casa vi è un apparecchio che, anch’esso attivabile vocalmente, può contattare qualsiasi servizio di emergenza, non solo per una propria necessità ma anche in caso di avvistamento di un’emergenza esterna. La città è dotata di mezzi di trasporto veloci, efficienti, moderni e che consumano poco o utilizzano energie rinnovabili. Ci sono anche molti parchi ampi dotati di strutture per bambini, dove poter fare attività sportive libere, come correre, o anche giochi di squadra, avendo disponibili campi adatti ad ogni sport. La città possiede inoltre un’ampia rete di piste ciclabili che collegano ogni punto della città; è stata anche istituita una sorta di attività per la quale chi utilizza di più la bici per muoversi, viene premiato; la tracciatura dei percorsi avviene attraverso apparecchi elettronici fatti apposta. Anche le librerie sono presenti in grande quantità e sono dotate di moltissimi libri, catalogati e organizzati sistematicamente; in queste librerie vengono organizzati gruppi di lettura e discussione dei libri, adatti ad ogni età. Lavoro in una ditta che produce cosmetici e farmaci dermatologici e in particolare opero nell’ambito della creazione di nuove formule per la produzione dei prodotti. Il luogo in cui lavoro è dotato di laboratori nuovi e ottimamente dotati di strumenti validi; per le pause, sono adibite delle sale “relax” dove poter staccare dal lavoro in un ambiente piacevole e tranquillo; i bagni dello stabilimento (e anche dell’intera città) sono puliti, curati e controllati igienicamente da macchine “pulitrici”. Nonostante la tecnologia e la modernità siano alla base della convivenza di questa città, si continua a discutere su fino a che punto gli strumenti tecnologici e le macchine robotiche possano sostituire il lavoro dell’uomo. Cerchiamo quindi ogni giorno di pensare a una convivenza equilibrata e utile tra queste due realtà, senza che la tecnologia prendi totalmente piede nelle nostre vite e ci renda assolutamente pigri e nullafacenti. Quindi ognuno di noi, pur convivendo con apparecchi tecnologici, cerca di trovare un’attività manuale ed intellettuale che non può essere intermediata da macchine. Un sogno che ho è viaggiare facilmente e economicamente nelle varie parti del mondo La mia città ideale include trasporti ecologici, puliti e che arrivano in orario Il mio mondo ideale include un ambiente poco inquinato in cui la quasi totalità delle persone è molto attenta al clima, al mondo che la circonda e anche alla vita degli altri e degli animali. I miei principali timori e preoccupazioni sono che le attrezzature e macchine tecnologiche sostituiscano in tutto e per tutto il lavoro umano, facendo credere all’uomo di avere potere su tutto." ************************************************************************* S008"24,novembre,2040 la vita qui nella mia casa vacanze sull'appennino è una favola, con l'uso delle moderne tecnologie non ci manca nulla, la connessione ad internet è arrivata ovunque e disponibile per tutti gratuitamente, la povertà è diminuita di molto da quando le macchine hanno monopolizzato i lavori in fabbrica e a noi umani son rimasti da svolgere solo i lavori artistici e artigianali. L'unico problema che persiste è quando la corrente viene a mancare, in quei momenti sembra che si fermi il mondo, non hanno ancora trovato una soluzione poiché anche se siamo riusciti a controllare tante cose non riusciamo ancora a controllare il clima. L'elettricità che utilizziamo è prodotta in gran quantità da fonti rinnovabili e le macchine sono tutte elettriche. Un altro problema, a mio avviso, è la vita sociale ,troppo social e poco sociale, ormai con internet e l'espandersi dei più grandi social non riusciamo più a incontrarci di persona, anche se i mezzi di trasporto sono più avanzati e dall'italia all'america ormai ci vogliono poco più di 2 ore, sono pochi quelli che si incontrano di persona ma stanno ore a chattare o far interagire i loro avatar virtuali. a) Un sogno che ho è rendere il mondo un posto migliore per tutti b) La mia città ideale include aree verdi, mezzi di trasporto elettrici e efficenti, limitare sprechi di elettricità instaurando un coprifuoco e scuole attrezzate con le ultime tecnologie. c) Il mio mondo ideale include meno inquinamento, riuscire a salvare molte specie di animali,meno industrializzazione, avere al potere qualcuno che ascolti veramente il popolo, essere tutti uguali, tecnologie avanzate che rispettano l'ambiente e robot che facciano lavori industriali per noi mentre noi possiamo concentrarci sul nostro lato artistico compiendo grandi opere. d) I miei principali timori e preoccupazioni sono l'arrivo della terza guerra mondiale , il surriscaldamento globale e la mancanza di fiducia nelle energie rinnovabili ************************************************************************* S011;"Mi sveglio stanco, la sera prima ho fatto le ore piccole; da qualche mese ho raggiunto i quaranta anni ma il mio rapporto col letto non è cambiato di una virgola, ucciderei per un’ora in più sotto le coperte. A colazione prendo una pillola in più del solito, oltre alla solita che aumenta la mia concentrazione mi decido a ingerire anche uno stimolante: giornata importane oggi, e non posso lasciare che il bradipo mattiniero dentro di me influisca sulle mie prestazioni. Mentre mi vesto accendo il chip neurale che ho installato da qualche parte nel cranio, sono troppo occupato per ricordarmi simili piccolezze – non che mi piaccia passare tutte le mie informazioni private ad una azienda che fa l’offerta maggiore, ma il mondo moderno ha felicemente detto addio alla propria privacy con Facebook e Google decenni fa – ho altre cose che mi passano per la testa: oggi io e gli altri 23 membri del mio team di quality check dobbiamo eseguire l’ultima serie degli importanti test della IA che rivoluzionerà ancora una volta il mondo moderno. Mi lascio travolgere mentre l’ondata di informazioni percorre le mie connessioni neurali: mi piace la sensazione di avere tutto sotto controllo. Fra le altre cose noto con piacere che il valore della Nuova Lira è salito ancora. Con un pensiero scopro che quella notte ho ricevuto 17 chiamate senza risposta, e mi compiaccio di aver spento il chip una manciata di ore prima; al giorno d’oggi quasi la totalità della popolazione lascia acceso il proprio. Non è possibile vivere nella società moderna senza, ma a volte rimpiango la buona vecchia era analogica… è incredibile quanto una differenza di pochi anni possa influire così tanto. Mi piace pensare che quelli come me hanno visto il tramonto dell’analogico, l’avvento del digitale, e l’inizio del neurale. Uscendo di casa trovo una capsula che, come ogni giorno, mi aspetta per accompagnarmi a lavoro. Ironia della sorte, dopo tutti questi anni ci si reca ancora al lavoro; probabilmente una vita rinchiusi nella propria casa non sarebbe un gran progresso. L’ultima volta che ho guidato una macchina è stato a trentaquattro anni, quando è stata implementata su scala nazionale la prima IA per il controllo dei trasporti: un paio di anni prima era iniziata la nuova rivoluzione industriale, ed ora gran parte della vita quotidiana gira intorno alle intelligenze artificiali. Sembra quasi un libro di Asimov, non è male. Un sogno che ho è realizzare un mio sistema operativo. La mia città ideale include strade senza semafori, rotonde, rallentatori e traffico. Il mio mondo ideale include l’assenza dell’effetto serra e la conseguente alterazione del clima. È veramente una palla sudare troppo d’estate e non avere la neve in inverno. I miei principali timori e preoccupazioni sono di veder distruggere l’Italia da ipocriti senza poter fare nulla." ************************************************************************* S010;"Il risveglio è il momento migliore della giornata. La sveglia suona alle 7:10 e, puntuale come un orologio svizzero, Toby mi fa il letto, mi prepara il cappuccino e mi consegna il giornale che ha comprato qualche minuto prima. Cosa c'è di strano? Toby è un robot, un capolavoro della tecnologia brevettato da due anni: il più eccellente dei collaboratori domestici, che non pretende nemmeno di essere pagato mensilmente! L'unica misera ricompensa a cui tiene è stare ogni notte attaccato alla spina della corrente... una sciocchezza! È ora di andare al lavoro così scendo di casa e arrivo presto alla fermata della nave. Proprio così, della NAVE! Sono gìà diversi anni che Bologna è diventata una delle più prestigiose località marittime, una delle poche città italiane che ancora emerge. Il mio lavoro? Sono un'ingegnere e, in qualità di ciò, dirigo la produzione di tanti Toby in serie, senza nemmeno rivolgere la parola ai tre operai che girano per l'azienda: è tutto computerizzato! La mia occupazione non è particolarmente appagante, però ho tanto tempo libero per leggere libri sull'ebook, fare la spesa online, scrivere al mio Toby cosa preparare per cena, ma anche per pensare... Ma cosa ci era successo? Eravamo stati travolti da un'onda contro cui era impossibile nuotare nel senso opposto: il benessere, l'abitudine, la pigrizia avevano preso il sopravvento e anziché migliorare la nostra vita ce l'avevano tolta. La ricerca del nostro singolo piacere ci aveva resi gli uni insopportabili agli altri, seminando odio tra la gente che non comunicava più i propri sentimenti se non per via elettronica. É un mondo triste e sofferente quello del 2040, segnato da un'assenza di azione. Ormai le macchine svolgono tutti i compiti al nostro posto: abbiamo fatto un enorme passo avanti nella ricerca scientifica, ma un altrettanto passo indietro nella gestione della nostra vita. Ora, amaramente, ce ne rendiamo tutti conto, ma continuiamo a sprecare TEMPO. Un sogno che ho è poter vivere senza la costante preoccupazione che ogni giorno, con le nostre cattive abitudini, peggioriamo il nostro stato di salute mentale e fisico e quello degli altri. La mia città ideale include case passive, grandi spazi verdi, piste ciclabili urbane ed extraurbane: ciò non significa un ritorno ad uno stato primitivo, ma si focalizza sull'impiego delle conoscenze tecnologiche e scientifiche attuali in modo sostenibile e volto ad un benessere interiore e non a un lusso soltanto esteriore. Il mio mondo ideale include una proporzionata distribuzione delle ricchezze. I miei principali timori e preoccupazioni sono di farsi sottomettere dalle comodità del progresso e dell'intelligenza artificiale e rendere la nostra vita “piatta” e omologata." ************************************************************************* S012;"Io nel 2040 mi immagino di vivere in una città molto sviluppata con grattacieli e alte tecnologie mentre svolgo un lavoro da giornalista o da tecnico informatico, affronterei i problemi quotidiani come mantenere la mia famiglia, compiere ricerche nell’ ambito della tecnologia e svagarmi con i miei hobby. Nel 2040 potrei avere molte altre possibilità come quelle di utilizzare tecnologie ammai utilizzate prima che permettono uno svolgimento della vita migliore. Sarei circondato da case singole con un giardinetto ciascuna tutt’e di colore chiaro e nessuna di legno, ognuna con un impianto tecnologico di ultima generazione. Uscirei con i miei amici prendendoci un caffè in qualche bar. Un sogno che ho è vivere in Australia La mia città ideale include alte tecnologie Il mio mondo ideale include una società in cui non vi è la guerra è la povertà  I miei principali timori e preoccupazioni sono le malattie" ************************************************************************* S009;"Ciao, sono abito a Bologna e ormai ho 31 anni. Abito qui da quando sono nata e quindi in questi anni ho visto tutti i cambiamenti che sono avvenuti nella mia città. A quanto mi ricordo quando ero piccola, anche se Bologna non era una delle città con il livello di inquinamento più basso, era una città abbastanza vivibile, il caldo in estate era sostenibile, c’erano numerosi spazi verdi e freschi, e poi potevi decidere di andare sui colli bolognesi per trovare un po’ piu di fresco, e vedere da qui tutta la città. Ieri con il mio ragazzo siamo andati li per poter ammirare quella bellissima vista durante l'alba (purtroppo erano anni che non ci andavamo). È stato bruttissimo trovarsi sul colle, affacciarsi e vedere la città immersa in una nube di smog: e pensare che noi lì dentro ci viviamo. Per pranzo abbiamo deciso di andare a mangiare al ristorante. Appena ci siamo seduti ho cominciato pensare che anche se il pesce non mi è mai piaciuto troppo, un po’ mi manca mangiarlo... ah non lo sapete... qui il pesce è stato abolito da anni, poiché si rischiava di avvelenare l'intera popolazione, per l'eccessivo inquinamento marino. Beh, dai almeno i dolci sono rimasti sempre quelli. Nel pomeriggio, da bravi conviventi, siamo andati a fare la spesa... appena entrati nel supermercato sembra di aver varcato la porta di Narnia: faceva un freddo che neanche nella zona freezer. Infatti in questo periodo fuori fa talmente caldo e anche il basso livello di aria condizionata ti fa sentire un grande sbalzo di temperatura. Dopo la nostra ""movimentata "" giornata, ci siamo sdraiati sul divano per riposarci e per sentire le solite notizie al TG: foreste che prendo fuoco da sole, tantissime specie di animali che si estinguono di giorno in giorno e intere città con grossi problemi di allagamento. Ecco ora andiamo a letto, ovviamente con l'aria condizionata al massimo, altrimenti anche di notte non si respira. La cosa terribile quando ti fermi a pensare è che con tutte le nuove tecnologie sviluppate, non siamo riusciti a fare nulla per cambiare il destino che sapevamo già da tempo che ci avrebbe raggiunto." ************************************************************************* S004;"In un giorno d'inverno del 2040 mi immagino alla fine di una stancante giornata lavorativa, ai piedi di una spiaggia che si affaccia sull'oceano a godermi il tramonto dal terrazzo della mia villetta. Sul tetto sono posti diversi pannelli solari, costruiti con materiali di riciclo, attraverso i quali forniscono energia elettrica in tutta la casa e scaldano l'acqua che successivamente fluirà in tutta l'abitazione, evitando l'utilizzo del gas. Inoltre non sono presenti caloriferi a causa del luogo geografico in cui vivo. Lavoro come ricercatore per rintracciare nuovi combustibili per i veicoli in modo tale che abbiano un minor impatto sull'ambiente e per ridare a quest'ultimo ciò che tra la fine del XX e l'inizio XXI secolo gli è stato tolto. Infatti i problemi che maggiormente si affrontano sono quelli per scegliere i luoghi dove avverrà la riforestazione, sul riciclo e anche su come salvare i diversi tipi di materiali ormai estinti sul nostro pianeta. D'altro canto i governi finanziano queste iniziative e di conseguenza per chi desidera aprire aziende che mirino agli obbiettivi sopracitati ci sono considerevoli fondi. Inoltre gli Stati hanno aperto numerosi centri di ricerca e aziende che si preoccupano di riciclaggio e assemblaggio delle nuove tecnologie in modo tale che vi siano sempre giovani che portino nuove idee, che possano far sentire la propria voce e che vi sia del personale disposto a realizzare ciò che gli è stato richiesto. Nel 2040 i veicoli saranno tutti ibridi, mentre nelle case sono entrati a far parte dell'utilizzo comune dei piccoli robot dotati di ruote, la cui funzione ricorda quella dei camerieri, infatti allo stesso tempo possono riscaldare o raffreddare cibi contenuti al loro interno, ma anche aiutare gli anziani o disabili nelle loro mobilità. Dopo numerosi congressi si è stabilito che le città debbano obbligatoriamente essere circondate da parchi grandi almeno un decimo della città stessa e che l'energia utilizzata dai vari Paesi debba provenire per il 50% da fonti rinnovabili. Condurrò una vita benestante e agiata, dove al lavoro alternerò anche momenti di svago, in cui seguirò i miei interessi personali, ma anche quelli dei miei familiari. Un sogno che ho è viaggiare per il mondo La mia città ideale include il mare e un'unica stagione: l'estate Il mio mondo ideale include onesta, spirito d'iniziativa e rispetto verso gli altri I miei principali timori e preoccupazioni sono che i miei figli non abbiano un futuro/pianeta" ************************************************************************* S001;"Mi trovo nella mia casa, una piccola villetta fuori mano, a circa 10 km da una città di modeste dimensioni. Di fronte alla casa c'è una strada recentemente riasfaltata con un nuovo asfalto non derivato dal petrolio ed autodrenante, dalla quale si può accedere al vialetto d'ingresso ed al giardino. Sono seduto alla scrivania ben illuminata, da poco abbiamo rimosso l'allacciamento alla rete elettrica cittadina potendo essere autosufficienti grazie ai pannelli solari che abbiamo installato. Sono in periodo di vacanza, questa sera alcuni miei colleghi hanno organizzato un piccolo ritrovo tra ricercatori per discutere di ciò su cui stiamo lavorando e per trascorrere del tempo insieme. È ancora presto, quindi andrò in garage a lavorare a qualche progetto. Uno degli argomenti di cui mi capita più spesso di discutere ultimamente sono i trasporti e l'industria; pare parte della popolazione sia ostinata nel voler continuare ad utilizzare grandi quantità di combustibili fossili. Ci stiamo avvicinando al 2080 e le stime di esaurimento dei giacimenti fatte 20 anni fa non sembrano ancora avere abbastanza effetto sull'economia. Ad ogni modo, lentamente qualcosa sembra stia cambiando; le nuove scoperte che hanno portato alla creazione di batterie sempre più efficienti hanno aiutato. Un altro elemento positivo sono i modelli di gestione del traffico elaborati una decina di anni fa da vari dipartimenti di matematica; pare abbiano ""insegnato"" ad un computer ad ideare snodi e strade in grado di eliminare quasi del tutto i rallentamenti del traffico, i quali si sono rivelati molto efficaci. Questo non si limita solo alle automobili, da quando hanno trovato una soluzione al TSP, usando quello stesso modello delle autostrade, molte cose sono diventate molto più efficienti; si possono ad esempio prendere aerei e giungere rapidamente e a costi bassissimi ovunque nel mondo. Un altro argomento di cui mi è capitato di discutere è la sicurezza informatica; recentemente qualcuno è riuscito a fare breccia nell'ultimo assistente personale di Google e a creare problemi ad un buon numero di fanatici di domotica (qualcuno lo aveva collegato anche al forno via Wi-fi). Qualche pollo bruciacchiato non sarebbe un problema se non fosse per cose come Google-wallet a cui si può accedere con un solo comando vocale e le serrature di casa controllabili dallo smartphone (anch'esso collegato alla rete), così come dati privati e accesso alle videocamere. Non ogni casa è così; noi non abbiamo assistenti prodotti da qualche azienda, ad esempio. Per automatizzare alcune cose abbiamo provveduto a realizzare un sistema di controllo privato, non connesso alla rete. Anni fa parlavamo molto della socialità in relazione alla tecnologia; da questo punto di vista mi ritengo soddisfatto, almeno tra le persone che frequento, le quali si dimostrano in grado di comprendere cosa sia la tecnologia e di usarla in modo opportuno. E' tuttavia innegabile il fatto che, come anni fa d'altronde, molte persone si lascino catturare in modo non conscio dai nuovi prodotti; un forte esempio sono i nuovi visori compatti che uniti al sistema di controllo esteso a tutto il corpo, producono delle sorte di ""zombi"" (per come si muovono, visti da fuori) piuttosto buffi. Il mondo non è cambiato drasticamente rispetto a 20 anni fa ma comunque di strada, sul percorso su cui eravamo già, ne abbiamo fatta. Un sogno che ho è avere i mezzi per ricercare ed essere in un contesto positivo e costruttivo, così come vedere che ciò accadata anche per le altre persone, permettendo collaborazione e confronto. La mia città ideale include spazi verdi, densità demografica non altissima, una ""discarica"" accessibile in cui poter prendere i materiali che gli altri buttano. Il mio mondo ideale include consapevolezza, dialogo, assenza di conflitti distruttivi. I miei principali timori e preoccupazioni sono poter danneggiare gli altri, perdere la memoria, non poter essere ""me stesso"" dovendo fingere." ************************************************************************* S003;"Vivo a Parigi, in un bello ma piccolo appartamento vicino alla Torre Eiffel (riesco a vedere la sua punta innevata dalla finestra del salotto!). Sono appena tornata da una faticosa giornata lavorativa: lavoro come ingeniere per un'industria che produce protesi meccanizzate e personalizzate per persone disabili e paralizzate. Sono felice di poter aiutare queste persone, tutti gli anni passati a studiare sono finalmente utili a qualcuno. Grazie alle nuove tecnologie, la vita quotidiana è molto più semplice (per sta sera infatti non dovrò toccare i fornelli grazie al nuovo cuki-robot che abbiamo comprato) e così ho più tempo libero per dedicarmi ai miei hobby e per giocare coi miei bambini, che per fortuna (e per l'educazione che gli ho dato) non dipendono dai loro cellulari e dai social, come molti giovani. Purtroppo però, la scienza non è riuscita a fermare i cambiamenti climatici, li ha di certo rallentati, ma la natura come me la ricordavo da piccola non credo la rivedrò più. Adesso, le colpe dei miei antenati, e sicuramente anche in parte mie, ricadono sui miei figli, che sono costretti a girare con la mascherina. Frequento una bella parrocchia, piena di miei cari amici. Al suo interno facciamo progetti per aiutare le scuole dell'Angola a diventare specializzate e attrezzate come le nostre. La solidarietà e le innovazioni hanno certamente migliorato di molto la vita degli africani, ma c'è ancora strada da fare. La città è sempre più frenetica e popolata, infatti ogni tanto il silenzio e la calma mi mancano, e mi rifugio in uno dei pochi parchi rimasti, alla periferia sud della città. Chissà, dopo che avranno riempito i nuovi grattacieli nella zona di Le Marais, dove li metteranno tutti quelli che se ne vanno dalle campagne. Ogni tanto torno in Italia a trovare i miei familiari. Mi manca la mia Bologna e il buon cibo italiano, ma l'estero mi ha offerto, e mi offre tutt'ora, possibilità più allettanti per il mio futuro, quindi non mi pento delle mie scelte. Un sogno che ho è avere una bella famiglia e contribuire, nel mio piccolo, a migliorare il mondo. La mia città ideale include bei posti da visitare, efficienti servizi e spazi verdi. Il mio mondo ideale include la fine delle guerre e delle disparità. I miei principali timori e preoccupazioni sono le peggiori condizioni ambientali e la diffuzione della violenza."