Modesti, Maddalena ; Iannacci, Lorenza ; Zuffrano, Annafelicia
(2010)
La "misteriosa" scrittura grande: paleografia e storia.
In: RAVENNA CAPITALE Società, diritto e istituzioni nei papiri ravennati (V-VIII secolo), 14-15 maggio 2010, Ravenna.
Full text available as:
Abstract
Nel 1952 Jan Olof Tjäder riusciva finalmente a decifrare la cosiddetta misteriosa scrittura grande che caratterizza la prima riga di quattro papiri ravennati contenenti protocolli dei gesta municipalia (504-625 d. C.) e a individuarne la base grafica nella corsiva romana antica. Questo permetteva quindi al Tjäder di dimostrare che l’antica scrittura comune romana non era sopravvissuta, dopo il IV secolo, solo nelle litterae caelestes riservate ai documenti imperiali (cfr. Th.9.19.3, 367 d. C.), ma che ad esse si affiancavano anche le scritture iniziali di alcuni papiri egiziani contenenti processi verbali d’udienza e, appunto, quella dei protocolli dei gesta ravennati.
Il presente contributo si propone dunque una verifica della teoria del Tjäder circa il ruolo che la misteriosa scrittura grande ravennate ha avuto nella storia della scrittura latina, soprattutto alla luce delle più recenti edizioni che hanno reso accessibile un sempre maggior numero di fonti per i secoli III-VII. Quindi si è tentato di riconnettere il dato grafico che emerge dai gesta ravennati ad un quadro storico-istituzionale più ampio, in particolare attraverso il confronto tra le fonti documentarie, le fonti legislative (relativamente a quegli interventi normativi che interessano direttamente la scrittura dei documenti pubblici) e la storiografia di carattere paleografico.
Abstract
Nel 1952 Jan Olof Tjäder riusciva finalmente a decifrare la cosiddetta misteriosa scrittura grande che caratterizza la prima riga di quattro papiri ravennati contenenti protocolli dei gesta municipalia (504-625 d. C.) e a individuarne la base grafica nella corsiva romana antica. Questo permetteva quindi al Tjäder di dimostrare che l’antica scrittura comune romana non era sopravvissuta, dopo il IV secolo, solo nelle litterae caelestes riservate ai documenti imperiali (cfr. Th.9.19.3, 367 d. C.), ma che ad esse si affiancavano anche le scritture iniziali di alcuni papiri egiziani contenenti processi verbali d’udienza e, appunto, quella dei protocolli dei gesta ravennati.
Il presente contributo si propone dunque una verifica della teoria del Tjäder circa il ruolo che la misteriosa scrittura grande ravennate ha avuto nella storia della scrittura latina, soprattutto alla luce delle più recenti edizioni che hanno reso accessibile un sempre maggior numero di fonti per i secoli III-VII. Quindi si è tentato di riconnettere il dato grafico che emerge dai gesta ravennati ad un quadro storico-istituzionale più ampio, in particolare attraverso il confronto tra le fonti documentarie, le fonti legislative (relativamente a quegli interventi normativi che interessano direttamente la scrittura dei documenti pubblici) e la storiografia di carattere paleografico.
Document type
Conference or Workshop Item
(Paper)
Creators
Keywords
Ravenna – papiri – scrittura grande – legislazione tardo-imperiale – gesta
Subjects
DOI
Deposit date
04 Aug 2010 08:37
Last modified
16 Nov 2012 09:44
URI
Other metadata
Document type
Conference or Workshop Item
(Paper)
Creators
Keywords
Ravenna – papiri – scrittura grande – legislazione tardo-imperiale – gesta
Subjects
DOI
Deposit date
04 Aug 2010 08:37
Last modified
16 Nov 2012 09:44
URI
All users are allowed to access freely to the work, to reproduce, use, distribute, transmit and publicly display it and to produce and distribute derivative works, in any digital format, for a strictly personal private use or for teaching or research purposes, with express prohibition of any direct or indirect commercial use. Users are also authorized by the right holder to reproduce a limited number of printed copies of the work for their own personal use. In any case, moral rights of the author /s should be respected, mainly adequately acknowledging the right of paternity.
Downloads
Downloads
Staff only: