Un cabestano sulla prima nave romana del lago di Nemi

Giunchi, Nino ; Molari, Pier Gabriele (2021) Un cabestano sulla prima nave romana del lago di Nemi. [Preprint]
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Abstract

Il ritrovamento sulla prima delle Navi di Nemi di parti di due cosiddette piattaforme rotanti ha suscitato numerose ipotesi sul loro uso. L’argomento è particolarmente interessante dato che si tratta del primo impiego noto di elementi rotolanti sferici o a tronco di cono su ralle. Si argomenta qui la tesi che le due piattaforme appartenessero ad un cabestano imbarcato sulla poppa della nave per salpare la pesantissima ancora, per spostare la nave nel lago o per collegarla in qualche modo alle rive. La posizione dei reperti ritrovati sulla nave, la stretta analogia con un cabestano raffigurato in un mosaico di Ostia, la presenza di un una base di appoggio, di un collare di bronzo e anche di numerosi nottolini sono elementi a sostegno della tesi posta. La base permette di identificare la presenza del cabestano fra le ordinate 105 e 110 di questa nave. Viene infine tentata una ricostruzione della macchina con le sue possibili modifiche allora apportate e le possibili varianti di progetto. A capstain on the first Roman ship from the Nemi lake The discovery on the first of the Nemi ships of parts of two so-called rotating platforms has given rise to numerous hypotheses on their use. The topic is particularly interesting since it is the first known use of spherical or truncated cone rolling elements on axial bearings. Here the thesis is argued that the two platforms belonged to a capstan embarked on the stern of the ship to sail the very heavy anchor, to move the ship in the lake or to connect it in some way to the shores. The position of the artifacts found on the ship, the close analogy with a capstan depicted in a mosaic of Ostia, the presence of a support base, a bronze collar and also numerous pawls are elements in support of the thesis. The base allows to identify the presence of the capstan between the frames 105 and 110 of this ship. Finally, a reconstruction of the machine is attempted with its possible modifications made at the time and the possible design variants.

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