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Abstract
Il turista rimane colpito dalle bellezze rinascimentali di Cervia e non trovando traccia di questo periodo, né nelle insegne né nella storia della Cittadina, cerca riscontri oggettivi alle sue impressioni. Nasce così un coinvolgente gioco di successive scoperte e confronti che lo portano a datare fra il 1450 e il 1460 la costruzione della torre di San Michele, ad identificare in Nicola da Venezia l’architetto che costruisce il ponte nel 1457, ma soprattutto a riconoscere il quadrilatero Cervese come il luogo di riposo, delizie e caccia, cioè il barco, di Novello Malatesti. Si deve quindi rivedere quanto fino ad ora pensato sulla struttura della cittadina e considerare come già nel Rinascimento Cervia fosse un luogo di delizie, adatto ad un rigenerante riposo. In appendice si riporta un inedito accostamento dell’antico toponimo di Cervia alle pompe di Archimede chiamate coclee. La sequenza di alcuni avvenimenti del periodo rinascimentale di interesse per Cervia chiude il lavoro.
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