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Abstract
A diversi lustri di distanza dalla diffusione di Internet in ambito accademico, vi è ancora in alcuni la convinzione che i materiali ivi pubblicati o reperibili costituiscano una sorta di immenso common liberamente appropriabile, sovrapponendo così la facilità di accesso a tali materiali con la libertà d'uso degli stessi. Le regole del diritto d'autore, tuttavia, trovano diretta applicazione anche nel contesto della Rete rendendo necessario un chiarimento sull'equivalenza tra alcuni atti compiuti in ambito digitale e le corrispondenti condotte in ambito analogico. In Internet, inoltre, sono nate e hanno trovato ampia diffusione regole sociali e giuridiche che mirano a derogare alle restrizioni poste dai diritti di proprietà intellettuale. Occorre dunque acquisire maggiore consapevolezza della "biodiversità" che caratterizza, da un punto di vista giuridico, i materiali disponibili in Rete in modo da dar vita a prassi operative corrette nell'ambito dell'attività di ricerca accademica.