Franceschetti, Vanda
(2015)
La collezione de "La Fabuloserie": la scelta privata.
DOI
10.6092/unibo/amsacta/4259.
In: Inquietudini delle intelligenze. Contributi e riflessioni sull'Arte Irregolare.
A cura di:
Tosatti, Bianca ;
Ferrari, Stefano.
Bologna:
Dipartimento delle Arti,
pp. 79-96.
ISBN 978-88-905224-5-1.
In: Quaderni di PsicoArt, (6).
A cura di:
Ferrari, Stefano.
ISSN 2421-079X.
Full text disponibile come:
Abstract
La collezione d’arte privata di Alain e Caroline Bourbonnais a Dicy in Francia nasce in modo spontaneo, priva di qualsiasi condizionamento culturale, persino quello scontato dell’Art Brut e che infatti essi ignorano fino all’incontro con Jean Dubuffet.
La raccolta si forma negli anni attraverso l’accumulo di oggetti disparati, opere eccentriche e singolari scelte da un colto architetto e artista attratto dalla loro diversità: oggetti di desiderio e di possesso che entrano a far parte, insieme alle opere che Alain stesso realizza – i Turbulents e i Briculages - , di un popoloso universo favoloso e circense. Quella di Alain e Caroline non è una collezione convenzionale ma si concretizza negli anni come la creazione essa stessa di un Wunderland personale in cui le opere, distribuite dentro la casa e disseminate nel giardino, diventano gli elementi di un progetto in permanente divenire. Alla morte improvvisa di Alain Caroline continua ad arricchire e curare amorevolmente la collezione che conta pezzi di Eckenberger, Podestà, Marshall, Le Carrè-Galimard, Morel, Ratier,Sallé, Galmiche, Lortet…..
Come possiamo definire e descrivere la collezione di Alain e Caroline Bourbonnais? In cosa si differenzia da un museo, pur anche un museo di arte irregolare? Esistono forse altre collezioni che in ragione del loro processo abduttivo rispondono a ben altre finalità che non quelle museografiche?
"The Fabuloserie collection: the private choice"
Caroline and Alain Bourbonnais's private art collection of Dicy in France born spontaneously , without any cultural conditioning , even the expected Art Brut that they ignore until the meeting with Jean Dubuffet .
The collection is formed over the years by the accumulation of varied objects, eccentric works and unusual choices from a cultured architect and artist attracted by their diversity : objects of desire and possession which became part , together with the works that Alain himself realizes - the Turbulents and Briculages - , of a populous and fabulous circus universe .
Alain and Caroline’s isn’t a conventional collection but it is realized over the years as the creation itself of a personal Wunderland in which the works, distributed inside the house and scattered in the garden , become elements of a project in life-long progress. After sudden death of Alain Caroline continues to enrich and lovingly treat collection that counts pieces of Eckenberger , Podesta , Marshall , Le Carré - Galimard , Morel , Ratier , Sallé , Galmiche , Lortet ... ..
How can we define and describe the collection of Caroline and Alain Bourbonnais ? What is the difference from a museum , but also a museum of irregular ? There are perhaps other collections for the reasons of their abductive process respond to very different purposes than those museological?
Abstract
La collezione d’arte privata di Alain e Caroline Bourbonnais a Dicy in Francia nasce in modo spontaneo, priva di qualsiasi condizionamento culturale, persino quello scontato dell’Art Brut e che infatti essi ignorano fino all’incontro con Jean Dubuffet.
La raccolta si forma negli anni attraverso l’accumulo di oggetti disparati, opere eccentriche e singolari scelte da un colto architetto e artista attratto dalla loro diversità: oggetti di desiderio e di possesso che entrano a far parte, insieme alle opere che Alain stesso realizza – i Turbulents e i Briculages - , di un popoloso universo favoloso e circense. Quella di Alain e Caroline non è una collezione convenzionale ma si concretizza negli anni come la creazione essa stessa di un Wunderland personale in cui le opere, distribuite dentro la casa e disseminate nel giardino, diventano gli elementi di un progetto in permanente divenire. Alla morte improvvisa di Alain Caroline continua ad arricchire e curare amorevolmente la collezione che conta pezzi di Eckenberger, Podestà, Marshall, Le Carrè-Galimard, Morel, Ratier,Sallé, Galmiche, Lortet…..
Come possiamo definire e descrivere la collezione di Alain e Caroline Bourbonnais? In cosa si differenzia da un museo, pur anche un museo di arte irregolare? Esistono forse altre collezioni che in ragione del loro processo abduttivo rispondono a ben altre finalità che non quelle museografiche?
"The Fabuloserie collection: the private choice"
Caroline and Alain Bourbonnais's private art collection of Dicy in France born spontaneously , without any cultural conditioning , even the expected Art Brut that they ignore until the meeting with Jean Dubuffet .
The collection is formed over the years by the accumulation of varied objects, eccentric works and unusual choices from a cultured architect and artist attracted by their diversity : objects of desire and possession which became part , together with the works that Alain himself realizes - the Turbulents and Briculages - , of a populous and fabulous circus universe .
Alain and Caroline’s isn’t a conventional collection but it is realized over the years as the creation itself of a personal Wunderland in which the works, distributed inside the house and scattered in the garden , become elements of a project in life-long progress. After sudden death of Alain Caroline continues to enrich and lovingly treat collection that counts pieces of Eckenberger , Podesta , Marshall , Le Carré - Galimard , Morel , Ratier , Sallé , Galmiche , Lortet ... ..
How can we define and describe the collection of Caroline and Alain Bourbonnais ? What is the difference from a museum , but also a museum of irregular ? There are perhaps other collections for the reasons of their abductive process respond to very different purposes than those museological?
Tipologia del documento
Estratto da libro
Autori
Settori scientifico-disciplinari
ISSN
2421-079X
ISBN
978-88-905224-5-1
DOI
Data di deposito
29 Mag 2015 08:49
Ultima modifica
21 Ott 2015 09:50
URI
Altri metadati
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Estratto da libro
Autori
Settori scientifico-disciplinari
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2421-079X
ISBN
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Statistica sui download
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