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Abstract
Dopo una breve ricostruzione del periodo storico ed una sintetica rassegna degli studi sulla Tavola Strozzi, custodita al museo di San Martino di Napoli, si fa riferimento alla attività di Francesco di Giorgio a Napoli, prima come inviato dal Duca di Urbino e poi come, oggi diremmo, libero professionista e si pone l’ipotesi che la tavola sia una esposizione grafica del suo progetto per mostrare e quindi poter poi far approvare un radicale cambiamento del porto e delle nuove opere di difesa da realizzare a Napoli. Si hanno così motivi per allargare lo spazio temporale della rappresentazione pensando ai momenti più significativi del regno Aragonese, superando le varie obiezioni degli studiosi che hanno contestato la contemporaneità degli eventi rappresentati. Da un attento esame dell’opera, delle cedole Aragonesi, dei dispacci degli ambasciatori, della Croniche di Notar Jacopo e del Ferraiolo, delle tante analogie con il dipinto della predica di San Bernardino, dal confronto con la città ideale di Berlino, si conferma l’impressione che si ha quando si vede la tavola per la prima volta e cioè che riguardi un progetto per il nuovo ciclopico porto, per opere di difesa della città e che sia frutto dell’intelligenza di Francesco di Giorgio.
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La "Tavola Strozzi" della Napoli Aragonese come progetto di Francesco di Giorgio. (deposited 06 Lug 2015 08:21)
- La "Tavola Strozzi" della Napoli Aragonese come progetto di Francesco di Giorgio. (deposited 26 Ott 2015 10:56) [Attualmente visualizzato]