A cura di:
Canestrari, Stefano
(2016)
Consenso informato e responsabilità medica
per trattamento sanitario arbitrario.
Bologna:
Scuola di Specializzazione in studi sull'amministrazione pubblica - Centro di ricerca e formazione sul settore pubblico,
p. 128.
ISBN 978-88-9801-037-0.
DOI
10.6092/unibo/amsacta/5208.
In: Master in Diritto Sanitario
(41).
ISSN 2464-8736.
Full text disponibile come:
Abstract
Il presente Progetto di ricerca collettivo si propone di analizzare il complesso quadro della
responsabilità medica a seguito di trattamento sanitario eseguito in assenza o in difformità dal
consenso del paziente.
Il tema, dopo un lungo e travagliato iter giurisprudenziale, è stato portato innanzi alle Sezioni Unite
della Corte di cassazione che, con la nota sentenza Giulini del 2008, ha affermato il principio di
diritto secondo cui il trattamento eseguito senza consenso ma condotto nel rispetto delle regole
dell'arte medica e seguito da esito fausto non comporta una responsabilità penale del medico.
A tale opzione ermeneutica è stato contestato di essere eccessivamente sbilanciata verso l'esito del
trattamento, concepito in base a parametri di tipo clinico, trascurando così il diritto alla salute del
paziente, da intendersi anche come diritto del soggetto di autodeterminarsi attraverso scelte
compatibili con il proprio benessere fisico e psichico.
Nel presente lavoro verranno affrontate queste ed altre delicate questioni che animano il dibattito in
materia come, ad esempio, il problema delle caratteristiche dell'informazione fornita dal medico al
paziente, la difficile definizione del bene giuridico protetto dalle norme incriminatrici di parte
speciale del Codice penale. Da ultimo, nella prospettiva di evidenziare la complessità dei nodi
sollevati, il tema della responsabilità medica per trattamento sanitario arbitrario è stato analizzato
facendo riferimento al delicato rapporto esistente tra consenso e sperimentazione scientifica
sull'essere umano.
Abstract
Il presente Progetto di ricerca collettivo si propone di analizzare il complesso quadro della
responsabilità medica a seguito di trattamento sanitario eseguito in assenza o in difformità dal
consenso del paziente.
Il tema, dopo un lungo e travagliato iter giurisprudenziale, è stato portato innanzi alle Sezioni Unite
della Corte di cassazione che, con la nota sentenza Giulini del 2008, ha affermato il principio di
diritto secondo cui il trattamento eseguito senza consenso ma condotto nel rispetto delle regole
dell'arte medica e seguito da esito fausto non comporta una responsabilità penale del medico.
A tale opzione ermeneutica è stato contestato di essere eccessivamente sbilanciata verso l'esito del
trattamento, concepito in base a parametri di tipo clinico, trascurando così il diritto alla salute del
paziente, da intendersi anche come diritto del soggetto di autodeterminarsi attraverso scelte
compatibili con il proprio benessere fisico e psichico.
Nel presente lavoro verranno affrontate queste ed altre delicate questioni che animano il dibattito in
materia come, ad esempio, il problema delle caratteristiche dell'informazione fornita dal medico al
paziente, la difficile definizione del bene giuridico protetto dalle norme incriminatrici di parte
speciale del Codice penale. Da ultimo, nella prospettiva di evidenziare la complessità dei nodi
sollevati, il tema della responsabilità medica per trattamento sanitario arbitrario è stato analizzato
facendo riferimento al delicato rapporto esistente tra consenso e sperimentazione scientifica
sull'essere umano.
Tipologia del documento
Monografia
(Saggio)
Settori scientifico-disciplinari
ISSN
2464-8736
ISBN
978-88-9801-037-0
DOI
Data di deposito
16 Giu 2016 09:31
Ultima modifica
22 Apr 2022 10:42
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Monografia
(Saggio)
Settori scientifico-disciplinari
ISSN
2464-8736
ISBN
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