Scarpa, Giacomo
(2021)
Make Spam Not Art. Guerrilla Spam tra spazio pubblico e privato.
Bologna:
DAR - Dipartimento delle Arti,
ISBN 9788854970472.
DOI
10.6092/unibo/amsacta/6633.
In: ARTYPE | Aperture sul contemporaneo
(11).
A cura di:
Grandi, Silvia.
ISSN 2465-2369.
Full text disponibile come:
Abstract
La cosiddetta Street Art, il fenomeno artistico che più di ogni altro sta contraddistinguendo il nuovo millennio, è in grado di comunicare al passante che vi si imbatte o è destinata a essere considerata pura decorazione ornamentale? Come distinguersi in un calderone sempre più capiente e popolato da protagonisti di fama globale, colori sgargianti, Festival e manifestazioni di vario genere che si susseguono oramai in maniera ciclica col benestare sempre più frequente di politici e curatori interessanti tanto alla facilità e rapidità di realizzazione quanto all’istantaneità del successo mediante la dinamica scatto fotografico – condivisione sui socialnetwork? Siamo certi che chi privilegia il lavoro in strada, spesso privo di tornaconto economico e soggetto a numerosi rischi, sia inconciliabile con i luoghi più istituzionali e deputati all’investitura artistica? Risposte univoche e certe a tali domande sono difficili da dare ma l’analisi ontologica e fenomenologica del collettivo anonimo Guerrilla Spam consente di approcciare un punto di vista originale, se non addirittura unico, in tutto lo scenario mondiale della Street Art, nei quali esempi si ritrova un denominatore comune: l’importanza di aver qualcosa da dire.
Abstract
La cosiddetta Street Art, il fenomeno artistico che più di ogni altro sta contraddistinguendo il nuovo millennio, è in grado di comunicare al passante che vi si imbatte o è destinata a essere considerata pura decorazione ornamentale? Come distinguersi in un calderone sempre più capiente e popolato da protagonisti di fama globale, colori sgargianti, Festival e manifestazioni di vario genere che si susseguono oramai in maniera ciclica col benestare sempre più frequente di politici e curatori interessanti tanto alla facilità e rapidità di realizzazione quanto all’istantaneità del successo mediante la dinamica scatto fotografico – condivisione sui socialnetwork? Siamo certi che chi privilegia il lavoro in strada, spesso privo di tornaconto economico e soggetto a numerosi rischi, sia inconciliabile con i luoghi più istituzionali e deputati all’investitura artistica? Risposte univoche e certe a tali domande sono difficili da dare ma l’analisi ontologica e fenomenologica del collettivo anonimo Guerrilla Spam consente di approcciare un punto di vista originale, se non addirittura unico, in tutto lo scenario mondiale della Street Art, nei quali esempi si ritrova un denominatore comune: l’importanza di aver qualcosa da dire.
Tipologia del documento
Monografia
(Libro)
Autori
Parole chiave
Street Art, Guerrilla Spam, spazio pubblico
Settori scientifico-disciplinari
ISSN
2465-2369
ISBN
9788854970472
DOI
Data di deposito
22 Mar 2021 10:13
Ultima modifica
22 Mar 2021 10:13
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Monografia
(Libro)
Autori
Parole chiave
Street Art, Guerrilla Spam, spazio pubblico
Settori scientifico-disciplinari
ISSN
2465-2369
ISBN
9788854970472
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22 Mar 2021 10:13
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