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Abstract
Nell’ambito della linguistica dei corpora, diversi studiosi si sono concentrati sull’importanza di sequenze di parole piuttosto che sull’osservazione di parole singole nell’analisi di elementi stilistici di opere letterarie (Starcke, 2007; Stubbs, 2005; Mahlberg, 2007°, ecc.), in seguito alla ricerca di Hoover (2002). Secondo il linguista, infatti, “[…] le analisi delle frequenze di sequenze di parole frequenti hanno maggior successo rispetto alle analisi delle frequenze di parole frequenti nella corretta attribuzione di testi ai loro autori” (2002: 158). Criteri simili sono stati applicati anche alle traduzioni di opere letterarie (Mahlberg, 2007b). Facendo riferimento ad un corpus appositamente creato e composto di 16 romanzi di Grazia Deledda, questo articolo presenta i risultati di un’analisi stilistica dell’autrice sarda. Con lo scopo di evidenziare elementi di stile autoriale, le sequenze di parole più frequenti sono state estratte tramite il confronto del corpus Deledda con un corpus di riferimento. Con riferimento costante alle concordances nel co-testo, le varie sequenze sono state raggruppate secondo il campo semantico. Una prima analisi quantitativa ha dimostrato una particolare frequenza di frasi contenenti Processi mentali (Halliday 1984, 1995), congiuntivi, riferimenti a parti del corpo e al paesaggio. L’autrice poi sottopone ad un’analisi qualitativa diverse frasi chiave che si sono rivelate particolarmente frequenti (Leech e Short 1981), passando così dal testo e dalla stilistica dei corpora al romanzo ed al significato letterario. Data la scarsità di linee guida pratiche per traduttori letterari, la metodologia applicata in questo articolo potrebbe rivelarsi utile anche in un’ottica di preparazione alla traduzione di un testo letterario.
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