Bellia, Angela
(2003)
Immagini della musica ad Akragas (VI-IV sec. a.C.). Iconografia musicale delle ceramiche attiche e magnogreche del Museo Archeologico Regionale di Agrigento.
Agrigento:
Centro studi Giulio Pastore,
p. 160.
DOI
10.6092/unibo/amsacta/3343.
Full text disponibile come:
Abstract
Le testimonianze archeologiche dell’antica Akragas documentano anche con particolare evidenza l’importanza della musica nel mondo antico. Le ceramiche attiche e magnogreche con raffigurazioni musicali, provenienti dalle necropoli e dalle aree sacre, ci consentono di conoscere luoghi e contesti dove la musica veniva praticata e fruita, nonchè il valore simbolico attribuito agli strumenti musicali. La mostra Mousiké ad Akragas, con la presentazione di vasi e di terracotte figurate conservati presso il Museo Archeologico Regionale vuole essere un contributo alla conoscenza di alcuni aspetti della cultura e della società greca in rapporto con la musica. Le ceramiche, provenienti dalle necropoli di Akragas (Contrada Pezzino, Contrada Mosè, Contrada Poggio Giache di Villaseta) e dalle necropoli di Monte Saraceno di Ravanusa, di Monte Adranone di Sambuca di Sicilia, di Vassallaggi di San Cataldo risalgono ad un periodo compreso fra la fine del VI e il IV sec. a.C., l’arco di tempo in cui si era svolta la civiltà greca di Akragas con l’ellenizzazione del territorio. Lo studio delle immagini musicali rappresenta «un ritrovato metodo di interpretazione del contesto musicale. Grazie alla ricca documentazione iconografica, vero e proprio «specchio» dell’immaginario musicale degli antichi Greci, possiamo ancora oggi essere a contatto con i luoghi cultuali e privati, gli esecutori e i destinatari immediati di ogni momento della catena composizione trasmissione recezione musicale». Inoltre, le ceramiche mettono in evidenza come gli strumenti musicali trovino una precisa collocazione all’interno di scene mitiche, eroiche, teatrali e narrative. La varietà figurativa risente dell’evoluzione dell’ideologia funeraria che, nel periodo compreso tra la fine del VI e l’inizio del V sec. a.C., predilige il mondo mitico, mentre a partire dal 450 a.C. cominciano a comparire le tematiche funerarie con riferimento al mondo dell’oltretomba. Per tutto il IV secolo, si assiste ad uno spostamento di interesse verso l’individuo e la continuazione della vita nell’aldilà: questa concezione pone l’attenzione sul futuro dell’individuo oltre la morte. Fra le divinità sono presenti Apollo, unico dio del pantheon greco legato direttamente e in modo esplicito alla musica; Artemide, Athena ed Hermes, Eros e Dioniso. Nell’ampio panorama di scene musicali delle ceramiche attiche presenti ad Akragas sono anche scene di sacrificio, di simposio, di komos e di gare musicali e atletiche. Nelle ceramiche magnogreche prevalgono le raffigurazioni di strumenti musicali suonati da personaggi del thiasos dionisiaco e da figure femminili impegnate nella preparazione alle nozze. La mostra “Immagini della musica ad Akragas” include la coroplastica con raffigurazioni musicali proveniente da aree sacre e necropoli. Si tratta di statuette, perlopiù di suonatrici che appaiono connesse con eventi sonori nell’ambito dei riti, in particolare collegati al culto delle divinità ctonie
Abstract
Le testimonianze archeologiche dell’antica Akragas documentano anche con particolare evidenza l’importanza della musica nel mondo antico. Le ceramiche attiche e magnogreche con raffigurazioni musicali, provenienti dalle necropoli e dalle aree sacre, ci consentono di conoscere luoghi e contesti dove la musica veniva praticata e fruita, nonchè il valore simbolico attribuito agli strumenti musicali. La mostra Mousiké ad Akragas, con la presentazione di vasi e di terracotte figurate conservati presso il Museo Archeologico Regionale vuole essere un contributo alla conoscenza di alcuni aspetti della cultura e della società greca in rapporto con la musica. Le ceramiche, provenienti dalle necropoli di Akragas (Contrada Pezzino, Contrada Mosè, Contrada Poggio Giache di Villaseta) e dalle necropoli di Monte Saraceno di Ravanusa, di Monte Adranone di Sambuca di Sicilia, di Vassallaggi di San Cataldo risalgono ad un periodo compreso fra la fine del VI e il IV sec. a.C., l’arco di tempo in cui si era svolta la civiltà greca di Akragas con l’ellenizzazione del territorio. Lo studio delle immagini musicali rappresenta «un ritrovato metodo di interpretazione del contesto musicale. Grazie alla ricca documentazione iconografica, vero e proprio «specchio» dell’immaginario musicale degli antichi Greci, possiamo ancora oggi essere a contatto con i luoghi cultuali e privati, gli esecutori e i destinatari immediati di ogni momento della catena composizione trasmissione recezione musicale». Inoltre, le ceramiche mettono in evidenza come gli strumenti musicali trovino una precisa collocazione all’interno di scene mitiche, eroiche, teatrali e narrative. La varietà figurativa risente dell’evoluzione dell’ideologia funeraria che, nel periodo compreso tra la fine del VI e l’inizio del V sec. a.C., predilige il mondo mitico, mentre a partire dal 450 a.C. cominciano a comparire le tematiche funerarie con riferimento al mondo dell’oltretomba. Per tutto il IV secolo, si assiste ad uno spostamento di interesse verso l’individuo e la continuazione della vita nell’aldilà: questa concezione pone l’attenzione sul futuro dell’individuo oltre la morte. Fra le divinità sono presenti Apollo, unico dio del pantheon greco legato direttamente e in modo esplicito alla musica; Artemide, Athena ed Hermes, Eros e Dioniso. Nell’ampio panorama di scene musicali delle ceramiche attiche presenti ad Akragas sono anche scene di sacrificio, di simposio, di komos e di gare musicali e atletiche. Nelle ceramiche magnogreche prevalgono le raffigurazioni di strumenti musicali suonati da personaggi del thiasos dionisiaco e da figure femminili impegnate nella preparazione alle nozze. La mostra “Immagini della musica ad Akragas” include la coroplastica con raffigurazioni musicali proveniente da aree sacre e necropoli. Si tratta di statuette, perlopiù di suonatrici che appaiono connesse con eventi sonori nell’ambito dei riti, in particolare collegati al culto delle divinità ctonie
Tipologia del documento
Monografia
(Libro)
Autori
Parole chiave
Iconografia musicale; Musical Iconography; Angela Bellia;
Akragas;Mida; Empedocle; Pindaro; Contrada Pezzino;
Settori scientifico-disciplinari
DOI
Data di deposito
13 Lug 2012 13:17
Ultima modifica
11 Lug 2016 14:38
URI
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Monografia
(Libro)
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Parole chiave
Iconografia musicale; Musical Iconography; Angela Bellia;
Akragas;Mida; Empedocle; Pindaro; Contrada Pezzino;
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