Borgogelli, Alessandra ;
Bonzano, Raffaella ;
Cavallini, Francesco ;
Nardoni, Pierluca
(2015)
Aspetti del Primitivismo in Italia.
Bologna:
DAR Dipartimento delle Arti,
p. 299.
ISBN 9788898010240.
DOI
10.6092/unibo/amsacta/4236.
In: ARTYPE | Aperture sul contemporaneo
(1).
A cura di:
Grandi, Silvia.
ISSN 2465-2369.
Full text disponibile come:
Abstract
Nei primi due decenni del Novecento si diffonde anche in Italia uno stile espressionista, in cui le icone sintetiche del Simbolismo sono sottoposte a un trattamento brutale che elimina richiami ultra-terreni a favore di “visioni” crude e immanenti, caratterizzate da una ripresa sistematica del passato italiano. Questo “Primitivismo” si attua anche grazie a una potente “deformazione”, soprattutto in Toscana. La “linea sintetica” dell’arte toscana evidenzia il rapporto che lega gli artisti del periodo ai predecessori Macchiaioli, soffermandosi sui alcuni protagonisti (Lorenzo Viani, Spartaco Carlini, Moses Levy, Amedeo Modigliani), fino agli sconfinamenti regressivi nel mondo popolare ed infantile che nel caso di Alberto Magri diventa un vero e proprio “primitivismo candido”, collegato idealmente alla pittura premoderna del Duecento, del Trecento e del primo Quattrocento. Infine il caso di Osvaldo Licini, analizzato nelle prime due fasi della sua carriera che l’artista stesso schematicamente definì Primitivismo fantastico (1913-1915) ed Episodi di guerra (1915-1920).
Abstract
Nei primi due decenni del Novecento si diffonde anche in Italia uno stile espressionista, in cui le icone sintetiche del Simbolismo sono sottoposte a un trattamento brutale che elimina richiami ultra-terreni a favore di “visioni” crude e immanenti, caratterizzate da una ripresa sistematica del passato italiano. Questo “Primitivismo” si attua anche grazie a una potente “deformazione”, soprattutto in Toscana. La “linea sintetica” dell’arte toscana evidenzia il rapporto che lega gli artisti del periodo ai predecessori Macchiaioli, soffermandosi sui alcuni protagonisti (Lorenzo Viani, Spartaco Carlini, Moses Levy, Amedeo Modigliani), fino agli sconfinamenti regressivi nel mondo popolare ed infantile che nel caso di Alberto Magri diventa un vero e proprio “primitivismo candido”, collegato idealmente alla pittura premoderna del Duecento, del Trecento e del primo Quattrocento. Infine il caso di Osvaldo Licini, analizzato nelle prime due fasi della sua carriera che l’artista stesso schematicamente definì Primitivismo fantastico (1913-1915) ed Episodi di guerra (1915-1920).
Tipologia del documento
Monografia
(Libro)
Autori
Parole chiave
Primitivismo, Espressionismo
Settori scientifico-disciplinari
ISSN
2465-2369
ISBN
9788898010240
DOI
Data di deposito
14 Mag 2015 07:32
Ultima modifica
14 Giu 2017 08:50
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Monografia
(Libro)
Autori
Parole chiave
Primitivismo, Espressionismo
Settori scientifico-disciplinari
ISSN
2465-2369
ISBN
9788898010240
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