Ambrogi, Vincenzo ; Molari, Pier Gabriele
(2019)
Una nuova lettura delle tarsie e della scritta dello Studiolo di Gubbio.
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Abstract
Nel 2009 è stata ricollocata nel palazzo ducale di Gubbio una replica fedele dello studiolo di Federico da Montefeltro. Lo studiolo lasciò il palazzo nel 1874 e nel 1939 fu acquistato dal Metropolitan Museum di New York, dove è ora esposto. La riproduzione dapprima ha richiesto una ricostruzione delle travagliate peripezie nei vari passaggi di proprietà, accompagnate dalle loro immagini fotografiche. In un secondo tempo è stata necessaria una laboriosa ricerca delle tecnologie allora impiegate, ed una accurata scelta delle essenze da usare.
In questa replica si è voluto anche riprodurre un pannello andato perduto. Il pannello raffigura un semplice oggetto fino ad ora rimasto misterioso. Si tratta di un regolo a piombo, oggetto simbolo di geometria ed architettura. Lo strumento però è mancante della massa sospesa: un evidente richiamo alla scomparsa del Duca Federico, avvenuta proprio in concomitanza della costruzione dello studiolo.
Questa osservazione ha portato ad elaborare una nuova ed originale chiave di lettura del simbolismo nascosto nello studiolo. Così, dopo la prima celebrativa, la seconda cosmologica, la terza ermetica, emerge una quarta lettura, quella propedeutica per Guidubaldo, il giovanissimo erede del Duca.
Questa lettura si basa sui sette oggetti appoggiati sulle finte sedute e dunque alla portata del giovane erede. Il messaggio si articola in sei momenti fondamentali che comprendono l’elaborazione del dolore, l’incitazione a ben operare, l’addestramento militare, la crescita culturale, la cura delle arti e la coscienza della situazione politica e tendono verso il raggiungimento di un obiettivo finale molto ambizioso: il governo dell’Italia, così tanto inseguito da Federico per il figlio. In questa nuova lettura la replica dello studiolo e la sua sistemazione nel sito d’origine permettono di considerare il ruolo fondamentale della luce esterna e delle ombre sulle tarsie.
Emerge l’impegnativo ruolo del tutore del giovanissimo erede e reggente del ducato, Ottaviano Ubaldini della Carda, e la sua esortazione a Federico di stare, dall’aldilà, al fianco del figlio in modo che possa mantenere intatte e perseguire le idee e gli insegnamenti di Platone citato nella scritta e rappresentato nel quadro dell’orazione.
Questa meravigliosa opera d’arte può così venire meglio usufruita, mostrando tutta la complessa articolazione dell’ingegno rinascimentale, che si esprime mediante una serie di simbolismi così elitari.
Abstract
Nel 2009 è stata ricollocata nel palazzo ducale di Gubbio una replica fedele dello studiolo di Federico da Montefeltro. Lo studiolo lasciò il palazzo nel 1874 e nel 1939 fu acquistato dal Metropolitan Museum di New York, dove è ora esposto. La riproduzione dapprima ha richiesto una ricostruzione delle travagliate peripezie nei vari passaggi di proprietà, accompagnate dalle loro immagini fotografiche. In un secondo tempo è stata necessaria una laboriosa ricerca delle tecnologie allora impiegate, ed una accurata scelta delle essenze da usare.
In questa replica si è voluto anche riprodurre un pannello andato perduto. Il pannello raffigura un semplice oggetto fino ad ora rimasto misterioso. Si tratta di un regolo a piombo, oggetto simbolo di geometria ed architettura. Lo strumento però è mancante della massa sospesa: un evidente richiamo alla scomparsa del Duca Federico, avvenuta proprio in concomitanza della costruzione dello studiolo.
Questa osservazione ha portato ad elaborare una nuova ed originale chiave di lettura del simbolismo nascosto nello studiolo. Così, dopo la prima celebrativa, la seconda cosmologica, la terza ermetica, emerge una quarta lettura, quella propedeutica per Guidubaldo, il giovanissimo erede del Duca.
Questa lettura si basa sui sette oggetti appoggiati sulle finte sedute e dunque alla portata del giovane erede. Il messaggio si articola in sei momenti fondamentali che comprendono l’elaborazione del dolore, l’incitazione a ben operare, l’addestramento militare, la crescita culturale, la cura delle arti e la coscienza della situazione politica e tendono verso il raggiungimento di un obiettivo finale molto ambizioso: il governo dell’Italia, così tanto inseguito da Federico per il figlio. In questa nuova lettura la replica dello studiolo e la sua sistemazione nel sito d’origine permettono di considerare il ruolo fondamentale della luce esterna e delle ombre sulle tarsie.
Emerge l’impegnativo ruolo del tutore del giovanissimo erede e reggente del ducato, Ottaviano Ubaldini della Carda, e la sua esortazione a Federico di stare, dall’aldilà, al fianco del figlio in modo che possa mantenere intatte e perseguire le idee e gli insegnamenti di Platone citato nella scritta e rappresentato nel quadro dell’orazione.
Questa meravigliosa opera d’arte può così venire meglio usufruita, mostrando tutta la complessa articolazione dell’ingegno rinascimentale, che si esprime mediante una serie di simbolismi così elitari.
Tipologia del documento
Preprint
Autori
Parole chiave
rinascimento
studiolo Gubbio
Guidubaldo Montefeltro
Gubbio
Settori scientifico-disciplinari
DOI
Data di deposito
08 Mag 2019 07:42
Ultima modifica
23 Mag 2019 09:56
URI
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Guidubaldo Montefeltro
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