All’ombra dei Portici: itinerari pluridimensionali nella tradizione culturale bolognese

A cura di: Baroncini, Elisa (2024) All’ombra dei Portici: itinerari pluridimensionali nella tradizione culturale bolognese. Bologna: Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università di Bologna, p. 214. ISBN 9788854971837. DOI 10.6092/unibo/amsacta/8123.
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Il presente volume è uno dei risultati della ricerca “All’ombra dei portici: itinerari pluridimensionali nella tradizione culturale bolognese”, resa possibile grazie all’importante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna all’interno del bando “Riscopriamo la città 2022”, in cofinanziamento con le attività del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna. Il gruppo interdisciplinare di ricerca, formato da accademici senior e junior, esperti, giovani che si affacciano con passione al mondo scientifico, ha iniziato a ricostruire ed analizzare il valore del patrimonio culturale di Bologna esaltandone la varietà e le caratteristiche che rendono straordinaria la sua unicità nel panorama internazionale. L’e-book introduce al contributo dell’Università di Bologna alla cultura europea, per poi passare alla elaborata candidatura e alla complessa gestione dei Portici di Bologna come patrimonio mondiale UNESCO, curandosi anche di come la città felsinea stia affrontando il difficile caso di patrimonio in pericolo rappresentato dalla Torre Garisenda; illustra quali siano gli strumenti di diritto penale per contrastare il traffico illecito di beni culturali, e, più in generale, i danni al patrimonio culturale, e analizza il quadro giuridico della tutela della biodiversità dei Colli Bolognesi; pone in risalto la diplomazia culturale degli istituti museali bolognesi nelle relazioni internazionali, e guida nella Bologna protagonista nel mondo del cinema, come pure del patrimonio enogastronomico e agroalimentare; fa risuonare la musica della città di Bologna, con un affresco dal medioevo sino al conferimento del titolo, nel 2006, di Città Creativa della Musica UNESCO, che passa anche dal Teatro Comunale al Conservatorio di musica. Il volume si conclude con un capitolo dedicato al ruolo fondamentale che la conoscenza e la trasmissione del patrimonio culturale hanno nel processo di formazione e di apprendimento dei giovani, spiegando come l’educazione alla cultura come patrimonio condiviso da tutti sia un tassello essenziale per un’istruzione di qualità, oltre che uno strumento formidabile di inclusività sociale.

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