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Abstract
Le conferenze e i convegni internazionali sono uno dei principali contesti in cui gli interpreti si trovano spesso coinvolti al fine di fornire un servizio di interpretazione simultanea, consentendo così a tutti i partecipanti di esprimersi e comprendersi reciprocamente. Per poter studiarne le caratteristiche più rilevanti, l’individuazione analitica delle dinamiche, dei “testi” e dei ruoli implicati in tale situazione comunicativa è un passo preliminare a qualsiasi ricerca osservazionale su base empirica. Sulla scia della recente “svolta sociologica” degli Studi sull’Interpretazione, grazie all’apporto di diverse discipline quali l’Etnografia della comunicazione, l’Antropologia del linguaggio, la Sociolinguistica, l’Analisi conversazionale e l’Analisi del discorso è stato possibile formulare una proposta di classificazione delle sessioni, degli eventi linguistici e dei tipi di partecipanti che concorrono alla creazione del significato dei messaggi prodotti e tradotti nell’ambito della conferenza-convegno. Una delle applicazioni concrete di tale proposta è rappresentata dal corpus elettronico DIRSI-C (Directionality in Simultaneous Interpreting Corpus), illustrato nel volume Corpora e interpretazione (Bendazzoli 2010) che integra e completa quanto discusso nel presente contributo.
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