Leggere, (ri)scrivere e condividere: vecchie e nuove pratiche di significazione

A cura di: Carati, Simone ; Morselli, Michele ; Suverato, Andrea (2023) Leggere, (ri)scrivere e condividere: vecchie e nuove pratiche di significazione. Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne, p. 205. ISBN 9788854971257. DOI 10.6092/unibo/amsacta/7454. In: Quaderni Del Dottorato – Dipartimento LILEC (2). A cura di: Imposti, Gabriella Elina.
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Abstract

Meme, twitteratura, micronarrativa social, fanfictions e web comics sono soltanto alcune delle nuove forme di scrittura emerse nell’ambito della cultura postmediale. All’avvento di tecnologie sempre più all’avanguardia e dell’era social è infatti conseguita la proliferazione di nuove pratiche di lettura, (ri)scrittura e condivisione, che stanno via via trasformando il panorama letterario, aprendo la strada a fenomeni di produzione collettiva e stimolando un vertiginoso lavoro di ri-significazione. Esperienze che trovano nella rete e in particolare nei social media il proprio ecosistema di sviluppo e propagazione, raggiungendo spesso un’audience globale. Si assiste così a una straordinaria moltiplicazione di prodotti culturali, la cui matrice è spesso ignorata dal fruitore, pur incidendo in modo significativo sulla forma e sul contenuto del messaggio. Se la cornice di questo fenomeno è inedita, aprendo itinerari pressoché inesplorati, è altrettanto vero che le pratiche di riutilizzo, alterazione e ri-significazione di testi e immagini non sono esclusive della contemporaneità: si tratta infatti di fenomeni che, con modalità diverse rispetto a quelle del web 2.0, risultano consustanziali alla produzione culturale fin dall’antichità, anche per via dell’assenza di concetti moderni come la proprietà intellettuale. Le letterature del passato sono costellate di rielaborazioni, riprese e procedimenti allusivi, e hanno sempre dato luogo a processi di transcodificazione. Da queste dinamiche e domande di fondo, da cui si irradia a sua volta una molteplicità di fenomeni molto distanti tra loro, è nato il convegno dottorale Leggere, (ri)scrivere e condividere: vecchie e nuove pratiche di significazione, tenutosi presso il Dipartimento LILEC dell’Università di Bologna tra il 16 e il 17 giugno 2021, e svoltosi in modalità telematica a causa dell’emergenza sanitaria allora in corso. Molte di queste hanno trovato forma nei contributi raccolti in questo volume, che rappresenta uno spaccato, seppur parziale, della varietà e originalità delle riflessioni proposte da chi ha partecipato. L’intento è di offrirle ai lettori e alle lettrici del secondo numero dei Quaderni del dottorato, per poter proseguire un dibattito in costante ampliamento.

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