Bacciagaluppi, Claudio
(2025)
Varcando i confini: Giovanni Battista Beria in Engadina.
DOI
10.6092/unibo/amsacta/8450.
In: Musica e liturgia in Italia nel Sei e Settecento.
A cura di:
Pasquini, Elisabetta.
Bologna:
Università di Bologna - Dipartimento delle Arti,
pp. 3-15.
ISBN 9788854972032.
In: Quaderni di Artes
A cura di:
Baldini, Elisa ;
Ledda, Giuseppe ;
Pasquini, Elisabetta ;
Santi, Francesco.
Full text disponibile come:
Abstract
Alle comunità religiose di lingua italiana e romancia nelle valli dell’odierno cantone dei Grigioni che passarono alla confessione riformata si presentava la necessità di creare un repertorio musicale nella lingua del popolo. Proprio tra la val Bregaglia e l’Engadina nel Settecento si stamparono le prime edizioni complete in italiano del salterio ginevrino.Le stampe contenevano un repertorio tradizionale: isalmi con la veste polifonica di Claude Goudimel e Claude Le Jeune, e i canti da chiesa più comuni della tradizione
zuingliana. Nondimeno, in Engadina il repertorio si allargò notevolmente, se si considera che la trasmissione manoscritta include persino composizioni d’origine cattolica. Per esempio, nel primo Settecento si diffondono, rivestite di un testo romancio, alcune composizioni latine di Giovanni Battista Beria, compositore attivo a Lodi Vecchio, a Mortara e a Novara tra il 1638 e il ’71. La sua musica subì così un triplice passaggio di confine: linguistico, confessionale e politico.
Abstract
Alle comunità religiose di lingua italiana e romancia nelle valli dell’odierno cantone dei Grigioni che passarono alla confessione riformata si presentava la necessità di creare un repertorio musicale nella lingua del popolo. Proprio tra la val Bregaglia e l’Engadina nel Settecento si stamparono le prime edizioni complete in italiano del salterio ginevrino.Le stampe contenevano un repertorio tradizionale: isalmi con la veste polifonica di Claude Goudimel e Claude Le Jeune, e i canti da chiesa più comuni della tradizione
zuingliana. Nondimeno, in Engadina il repertorio si allargò notevolmente, se si considera che la trasmissione manoscritta include persino composizioni d’origine cattolica. Per esempio, nel primo Settecento si diffondono, rivestite di un testo romancio, alcune composizioni latine di Giovanni Battista Beria, compositore attivo a Lodi Vecchio, a Mortara e a Novara tra il 1638 e il ’71. La sua musica subì così un triplice passaggio di confine: linguistico, confessionale e politico.
Tipologia del documento
Estratto da libro
Autori
Parole chiave
Giovanni Battista Beria; Svizzera; parodia/travestimento; interconfessionalismo
Settori scientifico-disciplinari
ISBN
9788854972032
DOI
Data di deposito
30 Set 2025 08:39
Ultima modifica
30 Set 2025 08:39
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Estratto da libro
Autori
Parole chiave
Giovanni Battista Beria; Svizzera; parodia/travestimento; interconfessionalismo
Settori scientifico-disciplinari
ISBN
9788854972032
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