Il mottetto a voce sola in Italia nel secolo XVII come genere liturgico: alcune osservazioni a partire dai testi intonati

Sabaino, Daniele (2025) Il mottetto a voce sola in Italia nel secolo XVII come genere liturgico: alcune osservazioni a partire dai testi intonati. DOI 10.6092/unibo/amsacta/8472. In: Musica e liturgia in Italia nel Sei e Settecento. A cura di: Pasquini, Elisabetta. Bologna: Università di Bologna - Dipartimento delle Arti, pp. 199-221. ISBN 9788854972032. In: Quaderni di Artes A cura di: Baldini, Elisa ; Ledda, Giuseppe ; Pasquini, Elisabetta ; Santi, Francesco.
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Il mottetto a voce sola caratteristico del nuovostile musicale del Seicento intona dapprima testi per lo più compresi entro il perimetro della Scrittura e dei libriliturgici, così come era avvenuto per gran parte della produzione mottettistica cinquecentesca. Col passare dei decenni, il carattere dei testi intonati diviene sempre più soggettivo e intimista ed eguaglia infine, in un latinus grossus, le forme cantatistiche del repertorio secolare. Ciononostante, compositoried editori continuano a indicare feste e tempi liturgici di riferimento, assicurando così la pertinenza (anche) liturgica del genere. Il saggio esamina pertanto, tramite alcune selezionate raccolte distribuite lungo il secolo, il possibile impiego liturgico del mottetto ela maniera con la quale, attraverso esso, si fa strada anche nella ritualità una sensibilità religiosa, specchio del cattolicesimo primo-moderno, entro la quale è la devozione aproiettarsi sulla liturgia anziché quest’ultima a innervare la prima.

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